NASCAR | Cup Series: Ross Chastain rompe la prima anguria del 2023 a Nashville

NASCAR
Tempo di lettura: 8 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
27 Giugno 2023 - 08:30
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Ross Chastain vince la Ally 400 a Nashville! In una gara molto tranquilla, in generale ed in particolare per il pilota della #1, Watermelon Man ha ottenuto il primo successo stagionale che gli permette la qualificazione ai playoff.

Il pubblico ha pareri contrastanti riguardo quanto è avvenuto a Nashville. Una gara dai ritmi così rilassati, con sole due caution effettive e un solo ritiro, è qualcosa di estremamente raro. Date queste premesse, è logico giungere alla conclusione che anche la prova in sé non ha riservato grande spettacolo, anche se le ripartenze hanno spesso lasciato tutti con il fiato sospeso. Serve poca azione, ma di qualità. Forse è questa la morale che ci lascia il round tenutosi sull’ovale della Music CIty.

La NASCAR Cup Series torna dalla off week. Il sedicesimo appuntamento, primo della seconda parte di stagione (con cambio annesso dell’emittente originale), si tiene al Nashville Superspeedway, che, nonostante il nome, non è un tracciato da flat out. La regular season sta giungendo nelle fasi finali: i piloti hanno ancora poche opportunità di giocarsi il titolo.

Il Nashville Superspeedway, a dispetto del nome (nato per evitare confusioni con un altro ovale, il Fairgrounds Speedway), è un prodotto della “1.5 invasion”, anche se presenta dei tratti peculiari. Si tratta difatti di uno speedway da 1.333 miglia con fondo cementato dal banking non particolarmente ampio. Non è quindi un tracciato veloce, e, a confermare questo fatto, ci pensa anche la bassa aderenza, a causa di un fondo che, in questo periodo dell’anno, tende particolarmente a far scivolare le auto per via del caldo. Inaugurato nel 2001, il complesso (che comprende anche un roval) non ha mai subito modifiche.

La Ally 400 è una gara dalla storia molto breve. Nashville ha ospitato, difatti, solo diverse gare del circuito minore NASCAR prima del 2021, anno di arrivo in pompa magna della Cup Series. La lunghezza della prova odierna è di 300 giri, che equivalgono a 400 miglia precise.

L’entry list subisce diversi cambiamenti. Si assiste, innanzitutto, al ritorno sulla propria vettura di Noah Gragson, assente a Sonoma per i postumi dell’incidente avvenuto a Gateway (sostituito da Enfinger) e di Todd Gilliland, che ha corso l’ultima gara sulla #51, vista la presenza di Zane Smith in Cup. J.J. Yeley torna al volante di una vettura Cup al posto proprio del pilota FRM. Brennan Poole eredita la #15 da Andy Lally.

Da regolamento, la qualifica è composta da due fasi. I 36 iscritti vengono divisi in due gruppi in competizione fra loro. I migliori 5 tempi segnati (in un solo giro secco) per ogni gruppo si giocheranno le prime 5 file dello schieramento con un tentativo supplementare. Ross Chastain conquista la prima pole nella massima serie per sé e Trackhouse grazie a un 29.797″ che trasuda perfezione (anche se 2 decimi più lento del record di Almirola, segnato nel 2021). Ad affiancare sullo schieramento la Chevrolet #1 ci sarà la Toyota #45 di Tyler Reddick. Il pilota 23XI non è, però, sceso sotto il muro dei 30 secondi (30.005″).

Diversi però anche gli errori. Nel primo round finisce in testacoda in curva 4 LaJoie, nel secondo invece nella stessa curva sbagliano in sequenza prima Wallace e poi Suarez il cui errore è decisamente più grave dato che sbatte contro il muretto e, mentre il compagno festeggia la pole, lui perde il decimo posto in griglia dovendo ricorrere al muletto.

La gara

I 90 giri che compongono il primo stage sono stati tra i più tranquilli della stagione. Chastain scatta bene dalla prima posizione e ci rimane fino alla sosta. Truex Jr. è primo dei piloti a fermarsi al pit, al termine del quarantaduesimo passaggio, seguito a quello successivo dal leader della corsa. Per una sola tornata Byron, Elliott, Bowman e Suarez in sequenza prendono la testa della corsa prima di fermarsi. Il cambio gomme ritardato, inoltre, permette a Ty Dillon di rimanere in testa per 4 miglia prima di restituire la posizione al pilota della Chevy #1.

Chastain e Reddick restano molto vicini anche dopo la sosta. Il pilota Toyota sembra essere leggermente più veloce e, sfruttando anche qualche doppiato, si avvicina al poleman. Al giro 61 avviene l’unico cambio di leadership in pista: Gragson, forse in memoria di quanto successo in Kansas qualche gara fa, ostacola il doppiaggio da parte del pilota in prima posizione. Il rookie, però, è più lento e i due lo rendono il condimento in mezzo al panino. L’utilizzo della corsia esterna permette alla #45 di avere una maggior velocità, che concretizza con un sorpasso in curva 3 ai danni della #1.

Tyler Reddick, sulla Toyota #45 di 23XI Racing vince lo stage 1. Chastain, Byron, Truex Jr., Hamlin, Elliott, Busch (in rimonta dopo una foratura nei primi giri), Larson, Bell e Allmendinger completano la top 10. Gragson, primo dei doppiati, torna nel lead lap grazie al lucky dog.

La seconda parte di gara si apre con una battaglia a 3 tra Chastain, Byron e Truex Jr. (partito nella fila indietro) per la prima posizione. Il vincitore di questa battaglia senza esclusione di colpi, in cui i diversi contendenti si sono trovati affiancati per diversi passaggi, è proprio il veterano di Toyota, che perderà la leadership soltanto al giro 137, quando deciderà di fermarsi (soste inaugurate al passaggio precedente da Gibbs e Busch).

Proprio l’ingresso in pit lane al giro 139 di uno dei principali volti della gara causerà la prima caution, volta a cambiare l’esito della gara. Reddick perde la ruota posteriore sinistra appena superata la linea gialla che delimita l’area di sosta. La Toyota #45 si blocca in mezzo alla corsia a bassa velocità, causando l’esposizione delle bandiere gialle lungo il tracciato.

Hamlin, al momento del fattaccio in prima posizione, dovrà passare a Truex Jr. lo scettro per un motivo semplice quanto fondamentale: non ha ancora sostato. Nonostante tutto, saranno proprio i due veterani JGR a guidare lo schieramento di vetture in quella che sarà, a tutti gli effetti, una ripartenza tragica.

Keselowski stalla e rallenta vistosamente. Molte vetture si muovono in modo caotico per evitare la Ford #6. Nella confusione Blaney rallenta, venendo così colpito da Busch, che, a sua volta, viene toccato da Bowman. La #12 colpisce violentemente il muro. I danni sono gravi, anche perché nel muro interno non è stata posizionata una safer barrier (la NASCAR ha comunicherà che analizzerà l’incidente) e il pilota sotto contratto con il Team Penske si deve ritirare. Si torna in regime di caution.

La ripartenza riaccende la fiamma di Truex Jr. ed Hamlin, che percorrono fianco a fianco diversi giri di gara. Alla fine prevale il pilota della #11, che guiderà lo schieramento fino al successivo passaggio sotto la bandiera a scacchi bianchi e verdi.

Denny Hamlin, storico conducente della Toyota #11 di Joe Gibbs Racing, vince il secondo stage a Nashville. Truex Jr. e Chastain superano la linea del traguardo pochi millesimi dopo. Anche Byron, Bell, Wallace, Elliott, Allmendinger, Harvick e Jones conquistano qualche stage point. Al termine delle soste, Preece torna nel giro principale.

L’ultima fase di gara vede Hamlin prendere il largo, seguito da Truex Jr. e Chastain. La Chevy sembra lenta nei passaggi iniziali, ma è solo un’illusione: in pochi minuti, Watermelon Man si trova davanti a entrambi i rivali, confermando al giro 231 (grazie a una traiettoria interna) il suo ritorno nella posizione di partenza.

La foratura di Harvick avvenuta al passaggio numero 239 apre il walzer delle soste. Chastain si ferma molto presto, appena un paio di passaggi più tardi di The Closer. I long run di Bell, Keselowski, Busch e Bowman permettono loro di prendere la prima posizione per qualche miglio, ma alla fine le loro strategie, complice l’assenza di caution, non pagano.

Ross Chastain guida la corsa senza avere rivali fino al traguardo, portandosi a casa la Ally 400. Martin Truex Jr., unico con un passo simile, conclude secondo davanti a Hamlin, Elliott, Larson, Byron, Bell, Jones, Busch e Allmendinger.

Per Ross Chastain, 30 anni, questa è la prima vittoria stagionale, che gli permette di essere confermato come undicesimo partecipante ai playoff. Il successo odierno (tra l’altro arrivato da una pole) è il terzo da quando ha debuttato in Cup Series nel lontano 2017.

I risultati odierni

La classifica della Ally 400

La classifica generale

Così in campionato a 9 gare dalla fine della regular season della NASCAR Cup Series 2023

La vittoria odierna permette a Ross Chastain la possibilità di poter lottare per il titolo. Difatti, Watermelon Man, grazie al successo appena ottenuto, ha raggiunto Ricky Stenhouse Jr., Kyle Busch, William Byron, Joey Logano, Tyler Reddick, Kyle Larson, Christopher Bell, Martin Truex Jr., Denny Hamlin e Ryan Blaney ai playoff. Sono solo 5 i posti mancanti: nelle prossime 9 gare si scoprirà da chi saranno occupati.

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I prossimi appuntamenti

Il diciottesimo round di NASCAR Cup Series sarà decisamente speciale. Difatti, il prossimo weekend sarà quello in cui verrà inaugurato il Chicago Street Course, il primo cittadino della storia delle stock car in America. La gara della classe maggiore, la Grant Park 220, partirà poco dopo le nostre 23.30 di domenica 2 Luglio, mentre la prova di Xfinity Series, unica categoria di supporto, si terrà alle 23.00 del giorno precedente, sabato 2 Luglio.

Immagine: Media NASCAR

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