NASCAR | Cup Series, Homestead-Miami 2025: Kyle Larson batte Bowman in un finale al cardiopalma

Autore: Francesco Gritti
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Pubblicato il 25 Marzo 2025 - 09:00
Tempo di lettura: 9 minuti
NASCAR | Cup Series, Homestead-Miami 2025: Kyle Larson batte Bowman in un finale al cardiopalma
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Kyle Larson supera Bowman nel finale e si aggiudica la Straight Talk Wireless 400 a Homestead-Miami

La Straight Talk Wireless 400 2025 è stata una gara molto calma, in cui pochissime caution hanno interrotto lo scorrere naturale della sessione. Alla fine l’ha spuntata Larson, unico in grado di superare i propri limiti in un finale al cardiopalma.

Il calendario riporta il paddock della NASCAR Cup Series sulla East Coast. La Straight Talk Wireless 400 all’Homestead-Miami Speedway, sesta gara della stagione, cambia data, passando dal tradizionale appuntamento di fine Ottobre a quello odierno.

Homestead-Miami si presenta come uno speedway tradizionale simmetrico dalla lunghezza di 1.5 miglia, mai cambiata dal 1995, anno dell’inaugurazione. Le quattro curve che lo compongono, inizialmente molto strette e tutte separate da un breve rettilineo, hanno assunto una forma più tondeggiante nel 1997. L’unica ulteriore modifica degna di nota riguarda il banking, divenuto molto più ripido nel 2003.

La Straight Talk Wireless 400 è una gara che, oramai, è entrata a far parte dell’immaginario collettivo da diverso tempo. La gara di Cup Series a Homestead-Miami, che ha cambiato data quest’anno, passando dal tradizionale Ottobre a Marzo, non ha mai subito modifiche nella sua lunghezza, che ammonta a 267 giri fin dal 1999, anno della sua prima edizione. Sono 37 le vetture iscritte all’evento. Oltre ai team a tempo pieno, prende parte alla gara anche NY Racing Team, che schiera, sulla sua Chevrolet, il veterano J. J. Yeley.

Le posizioni di partenza sono determinate da un giro secco svolto a pista libera. Alex Bowman, pilota della Chevrolet #48 di Hendrick Motorsports, è l’unico in grado di abbattere il muro dei 32 secondi in qualifica. Il nativo dell’Arizona conquista la pole position grazie ad uno straordinario 31.982″. Lo affiancherà al via il vincitore di settimana scorsa, Josh Berry. La Ford #21 di Wood Brothers Racing è più lenta di 73 millesimi rispetto alla ZL1 del primo classificato.

La gara

Un ottimo scatto di frizione permette a Bowman di prendere la testa della corsa. Il nativo dell’Arizona, scattato dalla corsia interna, riesce immediatamente a mettersi alle spalle Berry, che, in breve tempo, verrà riassorbito dal gruppo.

Il poleman, però, dovrà presto fare i conti con un altro pilota estremamente veloce. Al sesto giro, difatti, Blaney attacca Bowman in curva 4. L’attacco fallito non fa perdere le speranze al campione 2023, che riproverà la stessa manovra appena 3 miglia più tardi.

Blaney, questa volta, resta affiancato a Bowman fino alla seconda curva del giro 9, dove completa il sorpasso sul poleman. Il pilota Hendrick sarà quindi costretto a vedere la figura della Ford #12 allontanarsi fino alla prima serie di soste, che viene inaugurata al termine del trentaduesimo passaggio da Cindric, Byron, Logano e Chastain.

Al giro 33 è la volta del leader Blaney. Il campione 2023 si ferma sulla piazzola assieme a Bell, Briscoe e Reddick. Berry, che nel frattempo ha conquistato la testa della corsa, svolge la sua sosta appena un miglio e mezzo più tardi. Lo seguono a ruota Bowman, Allmendinger e Wallace. Al termine della tornata successiva sarà, invece, il turno di Nemechek.

Smith, divenuto leader dopo il pit di Berry, decide di restare in pista ancora per qualche giro. Il nuovo arrivato in Front Row, però, risente molto del consumo degli pneumatici e viene superato da Larson al giro 37, più precisamente all’esterno di curva 4.

Larson, Hamlin e Smith chiudono la serie di soste appena dopo la fine della prima metà dello stage, ossia al termine del quarantunesimo passaggio. La discesa in classifica del campione Truck 2022 viene acuita da una penalità per speeding.

Blaney riguadagna così la testa della corsa. Il pilota di Penske è, semplicemente, imprendibile: il distacco sul principale inseguitore, Bowman, ammonta a ben 8 secondi al termine del giro di soste. Anche Larson è velocissimo: il pilota Hendrick, reduce da un pit stop tardivo e non particolarmente rapido, riesce a scalare la classifica senza alcuna difficoltà.

La corsa viene neutralizzata per la prima volta a causa di un testacoda di Bell, avvenuto all’ultima curva del giro 70. Tutti decidono di sfruttare la situazione favorevole per anticipare la seconda sosta. L’unico a scegliere una strategia diversa è McDowell, che cambia solamente le gomme di destra. Jones lucky dog.

Lo schieramento torna a percorrere il tracciato alla massima velocità per qualche giro. Bowman è rapido di riflessi e riesce a mettere il muso della sua Chevrolet davanti a Blaney in uscita da curva 2. Il dominatore della gara, però, non resta a guardare e, dopo aver superato il rivale all’ingresso dell’ultima piega, si allontana in solitaria dal gruppo.

Ryan Blaney, pilota della Ford #12 del Team Penske, vince lo stage 1 a Homestead-Miami. Bowman, Briscoe, Larson, Cindric, Byron, Allmendinger, Berry, Gragson e Logano guadagnano punti grazie al risultato ottenuto al termine del “primo tempo”.

Tutti quanti decidono di compiere una sosta aggiuntiva. Durante il valzer dei pit si assiste ad un incidente particolare: Berry sperona Logano mentre esce dalla piazzola. Entrambi vanno in testacoda e si fermano (in contromano) sulla propria piazzola per svolgere delle piccole riparazioni. Bell, autore della prima caution di giornata, torna a pieni giri.

Bowman riesce a guidare il gruppo all’inizio del secondo stage. Il poleman, partito nella corsia esterna, si sbarazza molto in fretta di Hocevar, interno. Il giovanissimo portacolori di Spire, difatti, non ha cambiato le gomme e, per questo motivo, viene immediatamente inglobato dal gruppo.

La leadership di Bowman dura davvero poco. Blaney, al giro 95, si porta all’interno sul backstretch e, in curva 3, compie il sorpasso che gli permetterà di restare in testa fino al passaggio numero 118, nel quale svolgerà la sua quarta sosta assieme a Byron, Wallace e al poleman.

Hamlin, nel frattempo passato in prima posizione, non si ferma subito. Il veterano di Toyota, difatti, cederà lo scettro della gara a Larson al termine della centoventicinquesima tornata. Durante la leadership della Toyota #11 si assiste ai pit stop di Elliott, Gragson e Gibbs al giro 119 e di Cindric e Preece al 120.

Il californiano di Hendrick, però, non sembra intenzionato a guidare il gruppo. Larson si ferma al giro 126, lasciando la testa della corsa a Berry, che svolgerà il quarto pit stop di giornata (insieme a Logano) appena un miglio e mezzo più tardi.

Blaney torna così davanti a tutti. Qualcosa, però, è destinato a cambiare rispetto al primo stage. Il dominatore della corsa, difatti, è molto più lento di Hamlin e Larson, che lo superano, rispettivamente, alla seconda e alla quarta curva del giro 162.

Il veterano di Toyota, che ha recuperato quasi 10 secondi su Blaney in meno di 50 miglia, non vuole lasciare a nessuno il ruolo del protagonista. Il tentativo di sorpasso di Larson, avvenuto in uscita dalla quarta curva del giro 165, non scalfisce Hamlin, che, dopo essere tornato davanti sul rettilineo, allunga verso l’infinito e oltre.

Denny Hamlin, pilota della Toyota #11 di Joe Gibbs Racing, vince lo stage 2 a Homestead-Miami. Il veterano è seguito sul traguardo da Larson, Blaney, Byron, Wallace, Bowman, Cindric, Elliott, Hocevar e Reddick, che guadagnano qualche punticino. Al termine della quinta sosta generale (nel corso della quale la Ford #12 subisce un danno a causa di un contatto con la Chevy #9) i piloti tornano liberi di lottare, ma solo dopo il pass through di Logano.

La sezione di corsa finale si apre nel segno di Larson. Il campione 2021 scatta benissimo dall’interno e riesce immediatamente a mettersi alle spalle Hamlin, che, a sua volta, verrà superato in curva 4 anche da Wallace.

Il nativo dell’Alabama, però, non si accontenta della medaglia d’argento e passa all’attacco di Larson, che verrà superato alla seconda curva del giro 177. Al termine del passaggio 185 Hocevar rientra nei box per un guasto al motore. I meccanici capiscono fin da subito l’entità del danno, che obbliga il giovanissimo al ritiro.

La lotta fra Wallace e Larson, diventata più un vero e proprio inseguimento nel corso dei minuti, si riaccende al giro 201, nel corso del quale, più precisamente in curva 4, il pilota Chevy tenta, senza successo, di superare il portacolori di Toyota.

Al giro 208 la corsa viene neutralizzata per la quarta e ultima volta. La vettura di Blaney viene avvolta da una nube di fumo in uscita da curva 4. Il vincitore del primo stage riesce a portare la sua vettura nel box, ma la possibile presenza di liquidi sulla traiettoria ideale obbliga i direttori di gara a richiamare in pista la pace car. Busch lucky dog. Al termine della sosta generale, nella quale Byron è costretto a entrare in pit lane per due volte, si torna a correre a pieno regime.

Larson parte bene, ma non benissimo. Wallace sfrutta di conseguenza la situazione e, in uscita da curva 2, mette il corpo della sua Toyota davanti a quello della Chevrolet del californiano, che viene addirittura stretta a panino pochi metri più tardi da Bowman ed Hamlin.

Il leader della corsia interna, però, non è il più veloce in pista. Bowman assottiglia miglio dopo miglio il distacco che lo separa da Wallace. Le speranze di vittoria del nativo dell’Alabama vengono completamente annullate dal sorpasso compiuto dal poleman alla seconda curva del giro 235.

Nel corso dei passaggi successivi Bowman allunga sugli avversari fino a prendere un margine “di sicurezza”. Il destino della gara verrà riscritto nelle ultimissime miglia da Larson, autore di una rimonta memorabile.

Il campione 2021, difatti, riesce, nel finale di gara, ad annullare rapidamente (al ritmo di 3 decimi per ogni passaggio sul traguardo) il distacco che lo separa dal leader. Larson, nonostante qualche errore di percorrenza dovuto alla sua grande foga, si mette alle spalle Bowman all’uscita della quarta curva del giro 261. Da lì in poi, il pilota della #48 non potrà fare nulla per contrastare la velocità del compagno di squadra.

Kyle Larson, pilota della Chevrolet #5 di Hendrick Motorsports, vince la Straight Talk Wireless 400 all’Homestead-Miami Speedway. Bowman, Wallace, Briscoe, Hamlin, Buescher, Allmendinger, Reddick, Preece ed Haley completano la top 10.

Kyle Larson, nato 32 anni fa a Elk Grove, California, è riuscito a trionfare per la trentesima volta in Cup Series. La prima vittoria dell’anno nella classe regina (seconda stagionale e del weekend) regala forti emozioni all’alfiere di Hendrick Motorsports, che guadagna il “pass” per i playoff con largo anticipo.

I risultati odierni

La classifica della Straight Talk Wireless 400

La classifica generale

Così in campionato dopo 6 delle 36 gare della NASCAR Cup Series 2025:

La vittoria odierna permette a Kyle Larson di mettersi in una posizione privilegiata in ottica playoff. Al momento, l’unico che ha già ottenuto l’accesso alla lotta titolo è Bell. Byron e Berry, invece, si trovano nella stessa situazione del campione 2021.

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NASCAR | Truck Series, Homestead-Miami 2025: Heim beffato dal motore, spin&win per Larson!

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I prossimi appuntamenti

Il paddock delle serie NASCAR si sposterà, settimana prossima, al Martinsville Speedway, dove, domenica 30 Marzo, si terrà la settima gara della Cup Series, la Cook Out 400. La classe regina sarà supportata, nelle giornate precedenti, da NASCAR Xfinity Series e NASCAR Craftsman Truck Series.

Immagine: Media NASCAR

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