Brembo

NASCAR | Cup Series: Hamlin completa l’opera a Bristol, Logano ed Harvick out!

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 17 Settembre 2023 - 22:20
Tempo di lettura: 21 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
NASCAR | Cup Series: Hamlin completa l’opera a Bristol, Logano ed Harvick out!
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Dopo esserci andato vicino a Darlington e in Kansas, Hamlin vince a Bristol. Logano finisce nel big one ed è eliminato come un deludente Harvick


Il primo round dei playoff 2023 della NASCAR Cup Series è stato indubbiamente marchiato a fuoco dal Joe Gibbs Racing. Christopher Bell ha firmato tre pole consecutive, Denny Hamlin avrebbe potuto fare cappotto ma a Darlington era stato fermato dalla gomma fantasma mal fissata e in Kansas era a 10 giri dal successo prima dell’overtime. A Bristol, invece, ha tagliato il traguardo davanti a tutti, guidando per “soli” 142 giri ma tutti nella stage finale al momento decisivo.

In zona rossa era inevitabile che un big sarebbe stato eliminato vista la classifica di partenza. Meno prevedibile che invece a tornare (virtualmente) a casa siano ben due campioni. Mentre Truex si salva malgrado una serata mediocre, il disastro è marchiato Ford, con Harvick che di puro passo e senza incidenti chiude 29° staccato di cinque giri. Logano non stava andando molto meglio, tuttavia l’incidente scatenato da LaJoie lo ha coinvolto ed il campione in carica (mai così male un campione in carica nei playoff a eliminazione) ha dovuto alzare bandiera bianca.

La gara

La settimana di Bristol inizia con le bombe di mercato. Inizia (e poi finisce) il Trackhouse che ufficializza di aver messo sotto contratto Shane van Gisbergen; il neozelandese nel 2024 svolgerà un programma variegato in varie categorie, non solo in NASCAR. Venerdì prosegue poi il Kaulig Racing il quale annuncia, fra un po’ di delusione generale confermata anche da alcuni virgolettati decisamente poco accattivanti di Matt Kaulig, la promozione di Daniel Hemric sulla #31 mentre conferma lo stato di indecisione sulla #16 in attesa della decisione di Allmendinger.

Il venerdì di Bristol vede le consuete libere seguite dalle qualifiche. Non ci sono incidenti e quindi si valuta “solo” il passo gara. Larson parte subito fortissimo anche se non è da sottovalutare il ritmo di Ty Gibbs che si candida alla vittoria.

In qualifica Kyle sembra favorito, tuttavia sbaglia clamorosamente curva4 nel primo dei due giri lanciati quando mette mezza ruota sull’apron e quasi perde il controllo. La velocità invece è andata e Larson partirà clamorosamente ultimo. Busch nell’altro gruppo del primo round per poco non lo imita e anche lui viene eliminato.

https://twitter.com/NASCAR/status/1702802360441991423?s=20

A conquistare la pole position è, ancora una volta dopo Darlington e Kansas, Christopher Bell che pure qui a Bristol batte Hamlin, stavolta di soli 0.008″; a completare la top10 sono Byron, McDowell, Truex, Keselowski, Elliott (con Chase che deve solo gestire il passaggio della #9 al Round of 12 dell’owners championship), Gibbs, Wallace ed un clamoroso LaJoie. Seguono Blaney e Reddick, Busch è 15°, Buescher 20°, Harvick 21°, Chastain 23° Stenhouse 25° e Logano clamorosamente 28° e le cui quotazioni per il passaggio del turno precipitano.

Nel frattempo, un po’ ignorato, però è aumentato il rischio pioggia per il sabato e la NASCAR prende la drastica decisione di anticipare di un’ora la bandiera verde per evitare il più possibile i fronti, seppur non intensi, in arrivo in serata.

La green dunque è fissata per le 0:30 italiane, ma alle 23:00 c’è una conferenza stampa interessante di cui sono usciti vari pezzi del puzzle tramite i rumor, tuttavia solo all’ora effettiva tutto si mette insieme. E la notizia è clamorosa: Zane Smith è stato ingaggiato dal Trackhouse Racing con un contratto pluriennale e nel 2024 correrà in prestito con lo Spire Motorsports, team che ha comprato – pare – per 40 milioni di dollari il charter del Live Fast Motorsports e forma ora un’alleanza tecnica proprio con Trackhouse. Un colpo di mercato clamoroso.

Il pre-gara sembra tranquillo, solo Allmendinger (freno crepato) e Bowman (aggiustamento del sedile) vedono degli interventi, ma sono considerati entro il regolamento e quindi nessuno parte dal fondo. L’unica preoccupazione è quindi la pioggia che dovrebbe arrivare a circa 90′ dalla partenza, in teoria sufficienti giusto giusto per i 250 giri per dichiarare la corsa ufficiale.

Tuttavia la pioggia sulle colline di Bristol arriva prima del previsto. Ed inizia una fase che definire fantozziana è riduttivo. Questa è la timeline, minuto più, minuto meno all’orario italiano:

Si parte e Bell rimane al comando, McDowell riesce a seguirlo ma in curva4 manca la corda e così Hamlin riesce a tornare al secondo posto. I giri volano già via e da notare subito ci sono piloti che perdono posizioni (Elliott che scende al 16° posto) e che risalgono come Logano che è 22° davanti a Stenhouse. Precipita invece Suárez che in poco tempo crolla al penultimo posto davanti al solo McLeod.

La pista è stata trattata di nuovo con il PJ1 e quindi la traiettoria interna è preponderante, nessuno o quasi osa mettere le ruote all’esterno. Si forma così una fila indiana che vedrà pochissimi scambi di posizione nei 50 giri seguenti. Quindi si può elencare già una classifica di riferimento: Bell, Hamlin, McDowell, Byron, Gibbs, Truex, Keselowski, LaJoie, Wallace, Reddick, Blaney, Bowman, Busch, Briscoe, Preece, Elliott, Haley, Harvick, Chastain, Buescher, Almirola, Logano, Stenhouse, Austin Dillon con Larson in rimonta da dietro.

Dopo una ventina di giri, in cui Bell ed Hamlin allungano dando 3″ a McDowell, iniziano i doppiaggi da McLeod mentre Suárez resiste fino al giro 26. In questa fase Hamlin inizia a tenersi qualche centimetro più largo rispetto a Bell per prepararsi ad ogni occasione mentre McDowell accorcia e riduce il ritardo a solo 1″ che diventano 0.7″ quando il leader raggiunge Burton.

Malgrado la mancanza di sorpassi si possono notare delle piccolezze, come Logano (22°) che sì ha guadagnato, ma Almirola davanti a lui gli ha rifilato ben 2.5″ e quindi Joey pur a pista libera non ha ritmo.

Dai -90 (sui 125 della prima stage) Bell inizia a diventare martellante nei doppiaggi e non lesina l’uso del bump, seppur piccolo. Cadono in successione Yeley, Cindric e persino l’ostacolo storico che risponde al nome di Newman. Il primo sorpasso da tempo è quello di Larson su Ty Dillon per il 28° posto con Kyle che deve sbrigarsi perché ha Bell a circa 2-3″.

Dopo 50 giri McDowell si è staccato un po’ di nuovo mentre Logano ha ripreso Almirola dopo una successione di giri buoni; Larson invece ha passato pure Gilliland e poi anche Hocevar; più avanti cedono ai suoi attacchi anche A.Dillon e Jones salendo al 24° posto. Ai -70 Bell inizia a mettere metri anche su Hamlin.

Intanto dal muretto si continua a guardare il radar e secondo molti la pioggia è a circa 15-20′ di distanza. E allora qualcuno inizia a forzare. Ad Allmendinger, ultimo a pieni giri, dicono addirittura che le precipitazioni sarebbero a pochissimi minuti, appena tre. Caution ai -56: Allmendinger a muro e nel rimbalzo in pista viene tamponato da Cindric per un replay tragicomico del loro famoso duello in Xfinity Series nel 2021. Austin chiuderà 32° a 12 giri con l’anteriore molto danneggiato, AJ 30° a -9. Newman è il lucky dog.

Dopo una fase in cui nelle prime posizioni l’unico sorpasso era stato quello di Briscoe su Busch per il 13° posto, questa caution poco dopo metà stage rappresenta la prima occasione per andare ai box, tuttavia qualcuno (LaJoie, Wallace, Reddick, Chastain, Logano e Gilliland) tira dritto. McDowell (due gomme come Keselowski e Bowman) esce davanti a tutti dai box, Hamlin il solito speeding, Larson running over equipment, A.Dillon safety violation, Briscoe taglia la linea bianca in ingresso, Yeley e Suárez prendono la wave around ed il taccuino degli appunti in appena 30″ si riempie già di fatti da annotare.

Ripartenza ai -49 malgrado qualche goccia di pioggia, LaJoie rimane al comando, Bell approfitta del gruppo scombinato per rimettersi davanti a McDowell come primo della strategia canonica. Nel gruppo ovviamente ci sono anche i primi contatti veri e da notare c’è quello fra Hamlin e Suárez senza danni. Anche Truex deve attaccare vista la sua situazione di classifica e i 3-wide in cui si infila sono davvero insoliti per la condotta tipica di Martin.

A classifica assestata LaJoie è ancora primo su Wallace, Chastain, Reddick, Bell e McDowell, seguono Byron, Logano, Keselowski e Gibbs. Christopher tuttavia è ancora in recupero e supera Tyler, poi Ross, infine recupera i 2″ di ritardo dalla coppia in fuga.

Il primo vero allarme rosso in clima playoff arriva ai -30: dopo una lieve toccatina al muro, Harvick accusa un grave sottosterzo e da una già non eccezionale 19esima precipita a fondo gruppo definendo letteralmente la sua vettura (e credo non serva tradurre) “piece of shit”. Kevin nel suo crollo è stato superato dalla coppia Hamlin (con la #11 che ha toccato leggermente la #4)-Larson con Denny che guida la rimonta.

Al giro 100 (-25) Bell ha raggiunto LaJoie e Wallace mentre Logano ha dovuto cedere a Gibbs scendendo al nono posto. E Ty inizia a mettere in mostra quanto fatto di buono nelle libere passando anche Byron. La #20 tuttavia è scatenata e scavalca anche Bubba, lo stesso fa Larson con Hamlin. Tutto questo arriva pochi istanti prima di una caution ai -19 per un altro piccolo scroscio di pioggia. Burton è il lucky dog mentre le wave around si salvano.

Sono però davvero due gocce e quindi la NASCAR apre normalmente la pit lane confidando su una rapida ripresa. Il gruppo si spacca ancora e il primo ad andare ai box è McDowell seguito da Gibbs, Blaney (Truex è stato richiamato invece troppo tardi e tira dritto), Bowman e tanti altri fra cui Hamlin, Stenhouse ed un Harvick disperato. Alla fine il conto dice che sono rimasti in pista in 14.

Green ai -12 e LaJoie ancora una volta rimane primo davanti a Bell, Wallace, Reddick e Byron. E qui c’è il secondo punto di svolta: l’evento scatenante in sé è – pare – un piccolo bump di Elliott su Logano, ma la pratica è che la luce per Joey si spegne, le gomme ormai usurate da 110 giri di Bristol sono alla fine della loro vita e la #22 precipita come Harvick in precedenza. Da annotare anche i contatti Buescher-Blaney e Gibbs-Larson con Kyle in rimonta.

LaJoie è da applausi, ma Bell è inesorabile e torna al comando andando a vincere la prima stage davanti a Corey, Wallace, Byron, Reddick, Chastain, Keselowski, Larson, Truex (volata fra i due) e Gibbs, Busch (leggermente ammaccato) è 11°, Buescher 13°, McDowell 15°, Blaney 18°, Hamlin 19°, Stenhouse 23°, Logano 24°, Harvick 29°. Allmendinger è il lucky dog lasciando fra i doppiati solo McLeod e Cindric.

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La griglia playoff aggiornata per le posizioni importanti vede ora Buescher a +11, Logano a +10, Harvick a +5 ancora salvo, Truex a -5, Wallace a -11, Stenhouse a -22 e McDowell a -40 e dunque obbligato a vincere.

Si riapre la pit lane e ancora ci sono soste miste, Bell tira dritto insieme ad altri 21 come Byron, Larson (ora terzo), Gibbs, Elliott, Buescher, McDowell ed Hamlin, LaJoie ovviamente pitta con Wallace, Chastain, Keselowski, Reddick, Busch, Truex e Logano e quindi ci sono sette piloti dei playoff fuori dalla top20. Speeding per Keselowski, ruota persa da McLeod. Tutto pronto per ripartire ma lo scroscio di pioggia si intensifica e quindi arriva una bandiera rossa che durerà per circa 14′.

Dopo questa breve pausa, in cui Elliott dice che il PJ1 è stato lavato o asportato, si riparte con 110 giri da disputare nella seconda stage. Bell rimane al comando, Larson perde qualcosa e così Gibbs passa al secondo posto. Inizia così un long run che porterà addirittura alla fine della stage e al dichiarare la corsa ufficiale.

Dal fondo del gruppo avanzano Wallace, Harvick, Busch e Reddick mentre rimangono invischiati sul fondo in quattro: Chastain, Logano, Keselowski e Truex. Sono indizi preoccupanti per qualcuno. Kevin, ad esempio, è ancora in difficoltà e torna in coda incapace di trovare una reazione dalla vettura. Brad invece risale.

Ai -100 nella stage Bell guida su Gibbs (fuga a due), Byron (+1.5″), McDowell, Larson, Elliott, Buescher, Bowman, Hamlin e Stenhouse che cerca un rilancio in ottica playoff dato che virtualmente sarebbe a soli sei punti dalla qualificazione. Clamoroso invece il fatto che nella graduatoria live Truex col 30° posto sarebbe ultimo dei 16 piloti dopo essere entrato ai playoff da leader. Martin però reagisce, supera Yeley ed inizia la scalata.

Nelle prime posizioni emerge in questa fase Larson che supera dall’esterno McDowell e Byron ed ai -90 è terzo a 2.2″ dalla vetta. l’occhio però continua a cadere sul fondo: Logano è 32° e sicuramente a rischio doppiaggio, Harvick ha quasi completato la sua discesa e così Bell si trova nel traffico, al punto che Larson raggiunge lui e Bubba. Si conferma in ottima forma anche LaJoie che dopo la sosta rientra nella top15.

Ai -80 inizia la fase cruciale della corsa: Bell doppia Logano e a seguire Christopher non è Gibbs bensì Larson. Nemmeno cinque giri dopo cade anche Harvick e sarà solo l’inizio dell’inferno. Kyle completa la rimonta dal fondo al giro 179 quando riesce a superare Bell.

Nelle prime posizioni ci sono altri sorpassi importanti: Buscher ed Hamlin su Elliott, McDowell su Byron, il più notevole però è quello di Hocevar su Stenhouse e Carson entra in top10.

Nella fuga a tre Larson prova momentaneamente l’allungo, Bell tuttavia non molla e segue la #5 nel doppiaggio di Yeley mentre Chastain resiste ancora per un paio di minuti dopo averle provate tutte. Un Byron ancora anonimo viene scavalcato da Buescher per la quinta posizione.

Gibbs intanto si è leggermente staccato e quindi non può approfittare del controsorpasso di Christopher su Kyle, impantanato dietro Briscoe e Ty Dillon, che arriva al giro 199. A 2/5 di gara, quindi, Bell precede Larson, Gibbs, McDowell, Buescher, Byron, Hamlin, Hocevar (addirittura ottavo!), Elliott e Bowman. Stenhouse è 11°, Blaney 15°, Busch, Wallace, Reddick, Keselowski e Truex da 19° a 23°, Chastain 29° e non più lucky dog, Logano 31° ed Harvick 32°.

Una volta tornato in testa Bell torna a macinare doppiaggi passando Briscoe (rischiando) e Burton e riesce pure ad allungare mettendo 1″ su Larson. Byron continua il periodo no, la diagnosi è anteriore sinistra finita, venendo sfilato da Hamlin e pure Hocevar. Il ritmo della #20 è tale che anche il “gruppo Busch” sembra a rischio doppiaggio, tuttavia non riuscirà nel colpaccio playoff che avrebbe messo in pericolo molti.

Il finale di stage è relativamente tranquillo. Preece ha un buon periodo ed entra in top10 ai danni di Bowman, poi nella lotta con Elliott viene rimbalzato. Con Bell impegnato nel doppiaggio di Suárez e con 3″ di margine su Larson, il più veloce in pista è addirittura Hocevar al punto che Carson segue Hamlin nel sorpasso su Buescher. Denny poi prosegue balzando anche McDowell. E Denny torna ai piani altissimi dopo la penalità.

Nella zona rossa c’è un attimo di panico e i piloti sentono che devono muoversi: Busch va in crisi e viene saltato dalla coppia 23XI Racing e da Keselowski mentre Daniel resiste e salva tutti loro. Wallace passa all’attacco e dopo aver sfilato Reddick supera pure Austin Dillon. Ai -10 Suárez cede a Bell, ma il leader non insiste ulteriormente, anche se un Gibbs arrembante sta arrivando di gran lena.

Bell vince anche la seconda stage davanti a Gibbs (+0.7″), Larson (+1.6″), Hamlin (+4.9″), un sensazionale Hocevar (+6.0″), McDowell (+7.5″), Buescher (+11.0″), Byron (+11.1″), Preece (+12.4″) ed Elliott (+13.0″); a pieni giri Bowman, Stenhouse, LaJoie, Jones, Gilliland (in ripresa), Blaney, Almirola, Wallace, Keselowski, Reddick, Truex, A.Dillon e Busch. Suárez 24° è il lucky dog e fra i doppiati ci sono Chastain (26°), Logano (31°) e Harvick (33° e ultimo degli indenni).

Nella griglia playoff Hamlin e Byron sono matematicamente qualificati in base ai punti, Truex (con vibrazioni ai freni) invece inizia l’ultima stage da virtualmente eliminato a -5 da Harvick e -10 da Logano; Wallace è invece a -11. La battaglia si gioca attorno a questi nomi.

Tutti vanno ai box e la sorpresa è che Gibbs passi al comando approfittando (ancora) di una sosta non eccezionale della #20. Seguono Hamlin, Larson, Bell, Buescher, Hocevar, McDowell, Preece, Bowman e Byron. Ottima sosta per Logano che sale al 27° posto staccando Harvick. Sembra una possibile ripresa per Joey, non saprà che sarà la sua condanna.

Si riparte ai -240, ma subito arriva una caution. In curva2 LaJoie tenta un’improbabile 3-wide andando sull’apron per passare Jones, ma Corey perde il controllo e nella lunga scivolata sale sul banking di curva3 tagliando la strada al gruppone che ha dietro. Nel mucchio ci finiscono Nemwan, Haley, Ty Dillon e soprattutto Logano che torna ai box con la sospensione posteriore sinistra strappata via. Per Joey arriva l’amarissimo ritiro.

Logano avrebbe ancora una minima speranza di qualificazione al Round of 12, infatti nella classifica live è il primo degli eliminati alla pari con Harvick (ha il vantaggio del tie breaker) a quattro punti dal taglio che è rappresentato a più riprese in seguito da Truex e Wallace alla pari. Joey avrebbe bisogno di un piccolo guaio alle Toyota ma non grave al punto da permettere il sorpasso di Kevin su uno fra Martin e Bubba.

Dopo il lucky dog a Burton si riparte con 229 giri alla fine, ma la gara praticamente si congela qui per le questioni importanti e ci sarà solo una caution a spaventare tutti.

Gibbs alla ripartenza rimane al comando precedendo Hamlin, Larson, Buescher, Bell, Hocevar (gran manovra all’esterno per resistere dopo l’attacco al pelo della #20), McDowell, Preece, Bowman e Jones. Byron è uscito dalla top10 e precede Stenhouse e Blaney, Wallace è 15° ma da qui alla fine si stabilizzerà alla 14esima posizione che gli garantisce tranquillità. Truex è 21° e pure lì mantiene il controllo sulla sua classifica. Harvick ha recuperato sullo scatto, ma poi precipita di nuovo dopo aver toccato il muro su un bump di LaJoie mentre pure Blaney va contro le barriere e rischia grosso con Truex.

Ai -200 Ty in vetta mantiene mezzo secondo su Denny, Larson è a 1″ ed i tre sono scappati perché Buescher e Bell (sottosterzo) sono a 3″, Hocevar e McDowell a 4″, Preece, Bowman e Jones già a 7″, via via tutti gli altri con Harvick che perde il secondo giro. Tranne il sorpasso di Byron su Elliott per l’11° posto di movimento ormai ce n’è di assestamento solo fra il 16° e il 25° posto come ad esempio il doppiaggio di Blaney e lo scambio fra Keselowski ed Almirola.

Ogni tanto c’è qualche lampo ma bisogna cercarlo bene. Bowman supera Preece ed è ottavo, ma dietro di loro non c’è più Jones costretto ad una sosta imprevista ai -178 per una ruota mal fissata. L’unico rischio che corre Wallace è con Keselowski dato che Brad nel sorpasso tocca leggermente la #23.

In vetta Larson sembra averne e sta vicino ad Hamlin, ci prova, rimbalza e così Denny rimane al secondo posto mentre Kyle dimostra un po’ come prima di averne di meno sul long run a causa del sovrasterzo. Gibbs intanto è impegnato in una fase di doppiaggi difficili come quello di Kyle Busch prima e Truex poi e così Hamlin lo raggiunge. Il sorpasso è prevedibile e arriva al giro 359 al termine di un attacco iniziato cinque tornate prima. Hamlin passa al comando e ci rimarrà fino alla fine.

Dietro di loro c’è qualche scossetta in top10: a McDowell hanno detto che deve vincere e quindi è costretto ad attaccare per recuperare. Il primo tassello è il sorpasso su Hocevar per il sesto posto, tuttavia Carson restituisce la manovra.

È proprio in questa fase che arriva la caution a 138 giri dalla fine: sul momento è per detriti, poi invece si vede la dinamica: Truex perde il controllo in curva4, bacia il muro e rischia il testacoda. Mentre Martin salva la vettura venendo schivato per un pelo da Larson, la NASCAR chiama la caution preventiva. Nessun lucky dog perché Truex era proprio il primo doppiato e il cambio di motivazione della caution da detriti alla #19 fa arrabbiare molto Martin e il muretto.

Tutti ovviamente vanno ai box e la nuova classifica vece Hamlin al comando su Larson, Bell, Buescher, Gibbs, McDowell, Hocevar, Byron, Elliott e Preece in top10, poi Wallace (ottima sosta), Stenhouse, Keselowski, Bowman, Almirola, Reddick, Gilliland e Austin Dillon (doppio pit); Busch è 19° e primo dei doppiati su Truex e Blaney, Chastain è 25°, Harvick inchiodato al 29° a -3. Jones, Cindric e Briscoe provano la wave around.

Bandiera verde a 131 giri dalla fine e la top5 rimane immutata (solo Buescher ci prova su Bell), Hocevar invece scivola dietro alla coppia Hendrick, Preece esce dalla top10 a vantaggio dei duellanti Stenhouse e Keselowski, Wallace torna al 14° posto con Reddick o davanti o dietro di lui a proteggerlo da qualsiasi cosa, Truex diventa di nuovo virtuale lucky dog col sorpasso su Busch.

Denny prova subito l’allungo, ma la calma regna. Ai -100 Hamlin ha 1.2″ su Larson, 1.6″ su Bell, 3.8″ su Buescher, 4.4″ su Gibbs, 5.3″ su McDowell, 6.0″ su Elliott, 6.7″ su Byron, 7.1″ su Hocevar, 8.2″ su Stenhouse e Keselowski. Harvick scivola a -4.

C’è poco movimento e ci si accontenta di poco, Bell che punta per qualche giro Larson poi ai -85 si stacca e perde 2″, Briscoe che va ai box per un problema sconosciuto sotto green e per qualche giro regala ad Harvick quel punticino in più che gli permette di sperare visto il sorpasso su Logano in classifica da primo dei virtualmente eliminati. Chase con gomme fresche, tuttavia, rimetterà Harvick al 29° posto. Bell e Keselowski, rientrato in top10, dopo i conteggi della NASCAR, sono matematicamente qualificati.

Ai -75 ricomincia un po’ di azione. Hamlin raggiunge la coda del gruppo e doppia Almirola e Austin Dillon mentre Wallace supera Bowman mettendo Alex in mezzo alla coppia 23XI. Larson prova ad avvicinarsi e torna sotto al secondo di ritardo da Hamlin. Ai -65 il divario è di mezzo secondo, ai -60 solo 0.2″ approfittando delle difficoltà di Denny di mettere Gilliland a -1 e Busch a -2. Una volta passate la #38 e la #8 senza attacchi di Larson, la pratica è risolta ed Hamlin allunga di nuovo.

Nel frattempo McDowell è entrato in top5 ai danni di Gibbs e Bowman ripassa Wallace rimettendolo al 14° posto. Questi piloti tuttavia sono finiti nel mirino di Hamlin che non ha problemi a doppiarli. Non c’è problema però per Bubba visto che dietro ormai sono in molti a -2.

Ai -55 Keselowski supera Hocevar per il nono posto. Carson si sta spegnendo e solo a fine gara si scoprirà che è per una ruota mal fissata. Cade anche qualche goccia di pioggia, ma ormai mancano meno di 15′ alla fine della gara e quindi si tira dritto con Hamlin che ai -40, dopo il quinto doppiaggio di Harvick, ha 2″ su Larson. McDowell ci prova ad innescare una caution dicendo che la pioggia sta aumentando, ma non ottiene successo.

Dopo il doppiaggio di Bowman ai -30 Hamlin ha 3″ di margine, ma Denny non si ferma qui, la vettura va da sola. Ai -25 è Preece, nelle ultime miglia anche Hocevar che è stato superato da Stenhouse ai -10. E quindi solo la top10 chiuderà a pieni giri. La #11 gestisce il finale in cui Larson bacia il muro in un estremo tentativo, McDowell ha dato tutto e viene ripassato da Gibbs e Keselowski invece guadagna ancora.

Hamlin torna alla vittoria a Bristol precedendo Larson (+2.4″), Bell (+5.0″), Buescher (+9.2″), Gibbs (+9.2″, soli 0.031″ da Chris), McDowell (+10.1″), Elliott (+15.3″), Keselowski (+15.7″), Byron (+16.1″) e Stenhouse (+16.1″, 0.015″ da William). Ad un giro di distacco Hocevar, Preece, Bowman, Wallace, Reddick, Gilliland, A.Dillon ed Almirola, a -2 Truex, Busch, Suárez, Blaney e Chastain, a -3 Jones e LaJoie, a -5 Yeley, Briscoe, Burton ed uno sconsolato Harvick.

Mentre Hamlin festeggia come al suo solito con i tifosi (ovvero la tribuna fischia sonoramente Denny con Hamlin che risponde aizzando la folla con dichiarazioni sul pezzo che fanno anche da “autocaricamento”), la classifica è quella ormai cristallizzata dopo l’incidente di inizio stage finale. Truex torna dal lato buono e si salva per cinque punti, Wallace per quattro, Logano è il primo eliminato alla pari con Harvick (e a Joey sarebbe davvero bastato poco per qualificarsi nonostante tutto) mentre Stenhouse e McDowell erano spacciati.

La settimana di Bristol ha lasciato senza energie probabilmente molti piloti (e non solo), ha rinvigorito invece altri (ben pochi). Byron e Truex tirano un sospiro di sollievo probabilmente solo guardando il reset del punteggio, ma occhio ad Hamlin e Larson che paiono decisamente in palla.

I risultati odierni

La classifica della “Bass Pro Shops Night Race”

La classifica generale

Così in campionato al termine del Round of 16 della NASCAR Cup Series 2023

Così dopo il reset del punteggio al via del Round of 12

La classifica completa

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Xfinity Series: Allgaier finalmente conquista Bristol!

Truck Series, Bristol: Heim restituisce la beffa a Eckes

I prossimi appuntamenti

La NASCAR prosegue la corsa nei playoff andando in Texas a Fort Worth. Mentre i Truck torneranno a Talladega il 30 settembre, in pista Xfinity (sabato sera con la seconda gara del Round of 12) e Cup Series con la categoria principale domenica alle 21:30 – diretta su Mola – per una gara da 400 miglia ridotta di 100 rispetto alla consuetudine.


Immagine: Media NASCAR


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