NASCAR | Cup Series: dominio Hendrick, Byron vince a Las Vegas

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Tempo di lettura: 16 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
7 Marzo 2023 - 08:30
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Dopo una buona qualifica affondano le Ford ed emergono Chevrolet e Toyota. Byron domina per due stage e mezzo, poi una sosta manda in fuga Larson, fermato a quattro giri dalla fine dall’incidente di Almirola. All’overtime Byron si riprende una meritata vittoria in una tripletta Hendrick


Ogni anno si pensa che qualcosa andrà contro il pronostico e invece l’Hendrick Motorsports si conferma una corazzata che in certe tappe fisse è imbattibile. È tripletta per loro a Las Vegas: Byron domina ma prima rischia la beffa di Larson e poi ribalta allo stesso modo il verdetto andando a prendersi una vittoria merita, terzo è Bowman in rimonta. Manca all’appello Elliott ko per l’infortunio sullo snowboard del venerdì. Ma la stagione è ancora equilibrata, più del previsto e quindi il 2023 è ancora apertissimo.

La gara

Il weekend della NASCAR Cup Series a Las Vegas dovrebbe durare soltanto sabato e domenica, ma una notizia inaspettata anticipa tutto al venerdì.

Sono in corso le qualifiche della Xfinity Series quando l’Hendrick Motorsports annuncia che Chase Elliott si è infortunato ad una gamba in un incidente con lo snowboard. A sostituirlo sulla #9 durante il fine settimana sarà, perché di stazza simile fra i piloti disponibili, Josh Berry che qui ha vinto le ultime due gare autunnali nella categoria cadetta.

In una conferenza sabato, prima delle libere, il team aggiunge che Elliott si è fratturato la tibia sinistra e che l’operazione di tre ore è andata bene, però Chase è out a tempo indefinito e quindi per lui è stato richiesto un waiver per l’eventuale qualificazione per i playoff.

Nelle libere (Larson il più veloce) poi un altro incidente. Uno sfortunatissimo Harrison Burton in curva1 centra un bullone perso da chissà chi e questo gli buca il radiatore. L’acqua che fuoriesce finisce sulle ruote di destra e così la #21 schizza a destra centrando frontalmente le barriere. Harrison per fortuna sta bene ma in gara dovrà utilizzare un muletto di Penske.

Ko, ma in maniera meno cruenta, anche Reddick per un problema al motore (disastroso inizio di 2023 per lui) e McLeod per un generico e troppo frequente guaio meccanico. Tutti e tre partiranno dal fondo senza compagnia di altri perché i controlli tecnici non vedono infrazioni.

La pole position la decide la principale variabile del weekend. Stavolta niente pioggia ma vento, tanto vento con raffiche anche ad oltre 60 km/h se non 80. La direzione del vento cambia improvvisamente a metà del secondo round e così vengono favoriti i piloti provenienti dal Gruppo A rispetto al B. Dunque Joey Logano, in livrea Pennzoil nella gara sponsorizzata Pennzoil, si prende la pole davanti a Byron, Blaney, Gibbs, Kyle Busch, Larson, Keselowski, Chastain, Cindric e Bell.

Alla bandiera verde Logano scatta bene e resta al comando su una top5 invariata se non per il sorpasso di Kyle Busch su Ty Gibbs che guida la sua ex vettura. La classifica si assesta pian piano senza mosse avventate tuttavia comunque i movimenti si notano. Chastain avanza, ma guadagna terreno la coppia Hendrick composta da Byron e Larson ai danni di quella Penske. È solo un antipasto di quello che avverrà nel resto della gara.

Bastano dieci giri a Byron per passare al comando e dietro di lui Larson supera Blaney. La crisi della coppia #22-#12 inizia fin da subito perché vengono scavalcati dai vari Larson, Chastain, Kyle Busch, Bell e così via. La causa sembra essere il tanto sottosterzo, lo stesso che fa perdere a Gibbs dieci posizioni in 10 giri. Molto bene invece Reddick che dal fondo è già 16°.

La coppia Hendrick va in fuga e se non fosse per le stage non verrebbe più ripresa, infatti i 2″ di ritardo di Chastain quando Ross scavalca Logano non verranno colmati. Dopo 25 giri sono diventati già 3.5″.

Col passare delle tornate iniziano anche i primi veri problemini. Il primo a baciare il muro è, quasi come da tradizione, Kyle Busch che riferisce poi di avere il volante leggermente storto e nel rimbalzo rischia di travolgere Truex, ma la smania di passare un Blaney che va a rilento era troppa. Paga in zona anche Keselowski che poco più tardi diventerà la migliore Ford in pista.

La crisi Penske è talmente grande che, in una prima stage da 80 giri e con un pieno che ne dura circa 60, Blaney è il primo ad andare ai box dal decimo posto già al giro 32. Ryan apre così il giro di soste e per coprire la sua strategia si accodano in molti come Truex, un buon Hamlin, un Cindric ancora in ombra, Logano e Gibbs.

Se l’idolo di casa Busch ha già toccato il muro, nemmeno l’altro nativo di Las Vegas è profeta in patria: Gragson infatti nella sosta sotto green commette uno speeding, infrazione che viene ripetuta nello scontare la penalità. Uno terzo speeding a fine gara unito a strategie audaci per recuperare il terreno perso relegheranno Noah al 30° posto a due giri. Penalità qui anche per McDowell (sempre eccesso di velocità) e Gibbs (falsa partenza della pit crew).

A metà stage il giro di soste è già concluso e Byron rimane in testa davanti a Larson (+1.9″), Chastain (+3.5″), Bell (+4.0″), Hamlin (+5.3″), Keselowski (+7.9″), Truex (+8.2″), Wallace (ottimo a +8.9″), Kyle Busch (+8.9″) e Logano (+9.8″).

I giri successivi non vedono scossoni di rilievo. Kyle Busch e Wallace duellano, Blaney scivola ancora più dietro rispetto all’11esima posizione, Keselowski cede alla rimonta di Chevy e Toyota, Bowman inizia la risalita dopo un primo stint non così rapido.

Lo sguardo va anche in coda. Ty Dillon e Burton sono già doppiati, il successivo nella lista è un Austin Dillon che, poi si scoprirà, ha un motore che crede prossimo al ritiro, poi ci sono un Berry che cerca di imparare in corsa e un Briscoe che quest’anno deve ancora trovare il bandolo della matassa. Proprio il doppiaggio che viene faticosamente completato da Byron su Austin permette a Larson di avvicinarsi fino a 0.4″ dal compagno di squadra, ma William tenendo l’esterno resiste.

Gli ultimi giri della stage vedono il duello fra Hamlin e Bell che permette a Chastain di respirare e di gestire un posteriore che scivola, la nuova crisi di Logano ed il proseguimento della rimonta di Bowman che insieme a Keselowski è forse il più veloce in pista.

Byron vince in maniera facile la prima stage davanti a Larson (+1.2″), Chastain (+7.2″), Bell (+7.5″), Hamlin (+7.8″), Truex (+8.7″), Bowman (+9.2″), Wallace (+11.3″), Kyle Busch (+12.0″) e Keselowski (+13.4″); Logano è 13° a 22.4″, Blaney addirittura 21° a 33.0″ per una vibrazione insopportabile davanti a LaJoie, ultimo a pieni giri sul lucky dog Preece.

Il primo giro di soste comunitario premia ancora Byron che rimane al comando davanti a Larson, Hamlin, Chastain (primo a raggiungere quota 100 punti in campionato) e Truex; Reddick perde posizioni perché bloccato in uscita dallo stallo.

Alla ripartenza mancano 76 giri nella seconda stage che sarà una fotocopia della prima. Byron parte bene con la spinta di Hamlin che rischia per tenersi dietro (non riuscendoci) Larson. Ne approfitta Chastain che, dopo aver sgomitato con Truex e Bell, di slancio supera Denny (che avrà del chattering) seguito poi da Truex. Fa la sua comparsa nella top10 Erik Jones, ma Kyle Busch dopo pochi giri lo supera di nuovo. La dura gavetta di Berry prosegue con una toccatina al muro.

Nel frattempo Byron prova l’allungo su Larson che a sua volta stacca Chastain, tutto come prima. Bell è ancora quarto ma al quinto posto è arrivato Bowman che non si ferma qui. L’emozione più grande di questa fase è probabilmente un contatto in curva2 fra Buescher – 15° – e Suárez con Daniel (24° in qualifica e mai visto finora) che finisce in sottosterzo e stringe a muro Chris che ovviamente non apprezza. Buescher rallenta e Suárez invece si sveglia come se avesse ricevuto uno schiaffo e da qui in poi guadagna posizioni su posizioni.

L’inesorabile arriva nei minuti successivi: Bowman scavalca prima Bell e poi Chastain e al giro 113 è 1-2-3 Hendrick anche se Alex è a 7.5″ da Byron. Più indietro, ma comunque nella top10, Wallace non riesce a superare Hamlin e viene scavalcato da Keselowski. Chi entra in crisi all’improvviso è Chastain che viene passato in sequenza da Bell e Truex proprio mentre il compagno di squadra Suárez supera Buescher, Logano e Reddick.

Al giro 123, dunque ai -42 nella stage, Truex con Preece apre il turno dei pit stop che è rapidissimo e senza penalità e vede le posizioni praticamente invariate se non per il fatto che Martin, malgrado l’undercut, viene ripassato da Chastain e che Bell torna terzo su Bowman. La sorpresa è forse il fatto che Christopher, molto contento della sua Toyota, aumenta il vantaggio sulla #48 da 2″ a 3″, ma è solo qualcosa destinato a durare poco.

Negli ultimi 30 giri della stage, infatti, Bowman riprende il suo ritmo e, mentre davanti Byron gestisce e dietro ancora un ottimo Wallace passa Truex ed è sesto, va a riprendere Bell. Intanto Logano bacia pure lui le barriere e Chastain va in crisi ancora prima rispetto allo stint precedente venendo scavalcato da Bubba e Martin.

Ai -20, mentre Bowman ha già ripreso Bell, la lotta per la prima posizione si rianima dato che Larson è a meno di un secondo da Byron. Ma, anche in questa occasione, non riuscirà ad attaccare la #24. In coda alla top10 molto movimento con la battaglia fra Keselowski, Kyle Busch ed un Hamlin che soffre. Rowdy prima passa e poi tocca di nuovo il muro. Buone notizie invece per Bowman (che supera Bell ai -15) e Truex che torna davanti a Wallace.

I doppiaggi fanno sognare Larson, tuttavia la sua traiettoria interna non è buona per un sorpasso e così Byron conquista anche la seconda stage davanti alla #5 (+0.4″), Bowman (che nel finale guadagna ma è comunque a 6.7″), Truex (+10.7″), Bell (+11.6″), Wallace (+13.5″), Chastain (+16.6″), Hamlin (+16.9″), Keselowski (+17.7″) ed un Harvick (+18.2″) che approfitta dei guai di Kyle Busch che viene superato anche da Suárez e Reddick. 19 le auto a pieni giri (seguono Logano, Blaney, Almirola, Jones, Haley ed Allmendinger) con un buon LaJoie lucky dog davanti ai più quotati Cindric e Buescher.

Altro giro ai box e ancora Byron che rimane primo. Problemi stavolta per Kyle Busch (bloccato in uscita dallo stallo da Reddick) mentre la pit crew della #99 è molto rapida e Suárez entra nella top10 ed è settimo. Green a 94 giri dalla fine e la #24 rimane al comando su Larson. Hamlin prova l’esterno ma non va, ci prova allora Bell che attacca a sua volta e viene rimbalzato pure lui. Ad approfittarne dopo una bella fase di gara è Suárez che completa l’opera passando Wallace ed entra a sorpresa nella top5.

Questi giri combattuti vengono interrotti all’improvviso da Logano che finisce a muro in curva4, Joey, ancora in difficoltà, si trova prima in un 3-wide all’esterno con Jones e Reddick, poi con Kyle Busch e Keselowski ed è proprio Brad che allargando stringe leggermente la #22 – che invece chiude troppo -contro le barriere. Logano dopo anche un piccolo salto nell’infield sarà costretto al ritiro (da primo ad ultimo) a causa della sospensione posteriore destra troppo danneggiata.

È questo il primo dei due momenti decisivi della corsa, infatti malgrado sia passato poco dal cambio gomme precedente tutti tornano ai box. Questo fatto apre il libro delle strategie ed Hamlin tenta la strada delle due gomme e passa al primo posto davanti a Larson, Bowman e Byron che arriva leggermente lungo nello stallo e scivola dietro ai due compagni di squadra. Problemi invece per Jones che ha la anteriore sinistra mal fissata e deve fare retromarcia per non perderla.

Nuova ripartenza ai -78 ed Hamlin rimane al comando. La corsia esterna parte malissimo e questo penalizza tutti i piloti dietro a Larson con Suárez che paga di più dato che scende dal quinto addirittura all’11° posto dovendo ricostruire quanto guadagnato finora. Kyle ci mette ben sette giri per sfruttare le quattro gomme nuove, ma alla fine ai -71 supera Denny e si porta in prima posizione.

Larson ha capito che questa è la fase decisiva potenzialmente ed è passato all’attacco sfruttando il fatto che Byron per la prima volta è nel traffico ed è finito dietro anche a Chastain, ora momentaneamente terzo. La ripartenza è stata movimentata e i sali e scendi non mancano. Spunta ad esempio all’improvviso all’esterno Reddick che recupera fino alla sesta posizione, ma poi bacia – senza rimorsi – il muro e rimbalza indietro.

Malgrado i sorpassi subiti Byron non si scompone, il quasi sorpasso subito da Truex e Reddick rilancia William che in sequenza scavalca Chastain e Bowman e torna in terza posizione. Terza perché le gomme di Hamlin non cedono e nemmeno Larson riesce ad allungare. Crolla invece in 20esima posizione Bell a causa di una vibrazione.

A 50 giri dalla fine Larson comanda con 0.9″ su Hamlin, 2.6″ su Byron, 4.0″ su Bowman, 4.4″ su Truex, 6.0″ su Chastain, 6.3″ su Harvick, 7.4″ su un rinato Blaney, 7.6″ su Wallace e 8.0″ su Suárez, seguono Kyle Busch, Reddick, Allmendinger, Almirola ed un Keselowski in difficoltà. Bene anche Cindric che resiste dopo la wave around che invece ha visto Buescher già andare ai box per la sua ultima sosta.

Ai -47 Hamlin è – ovviamente – il primo dei leader che va in pit lane ma la sensazione è che avrebbe potuto benissimo andare ancora avanti. Tutti gli altri leader vanno in sequenza ai box per coprire la #11. Chi tira dritto di più è Bowman che si ferma ai -43.

La piccola beffa per Hamlin è che non riesce a sfruttare il seppur piccolo undercut dato che in uscita dai box Larson ora ha 2.3″ su di lui; dietro Truex – che si stava già avvicinando a Bowman prima della sosta – passa la #48. Al termine del giro di pit stop ai -40 Larson ha 1.9″ su Hamlin, 2.3″ su Byron, 3.7″ su Truex, 5.8″ su Bowman, 6.3″ su Chastain, 7.6″ su Harvick, 7.8″ su Kyle Busch (che prova le due gomme), 8.1″ su Wallace e 9.8″ su Blaney mentre Suárez ha perso ed è a 12.9″.

Ai -36 Byron ricomincia a macinare ritmo e supera Hamlin tornano al secondo posto ma a 2.8″ dal leader. L’attesa è tutta per vedere l’evoluzione nella lotta per la vittoria e così quello che succede dietro (Truex che riprende Hamlin, Wallace che supera Kyle Busch) passa troppo in sordina.

Tutti si aspettano che Byron rimonti, e invece Larson allunga in maniera apparentemente decisiva dato che ai -25 ha addirittura 4.3″ di vantaggio su William e 6.5″ sul trio Hamlin, Bowman, Truex che è in battaglia. Bene anche Wallace che passa Harvick ed è settimo. Ai -20 Larson tocca un vantaggio di 5″, poi inizia a gestire. Solo una caution può fermarlo ormai.

Byron ai -5 è arrivato a 2.4″ (seguono Hamlin a 5.5″, Truex a 5.9″, Bowman staccato a 7.0″, Wallace a 9.0″, Chastain a 9.6″, Blaney a 11.5″, Harvick a 12.7″ e Suárez a 14.0″) e la partita sembra chiusa. Ma Larson non ha fatto i conti con Almirola che, quando è 15°, ai -4 finisce a muro in curva4 dopo un mezzo testacoda e la caution, seppur evitabile ad una prima impressione, è corretta.

Si riapre tutto, inclusa la pit lane, in vista dell’overtime. Ci sono 18 auto a pieni giri più il lucky dog Jones e dunque è inevitabile che qualcuno vada ai box a cambiare gomme. Certo, non ci si aspetta che il solo a rischiare rimanendo in pista sia Truex mentre tutti gli altri leader cambiano due gomme. E qui Byron e la sua pit crew ottengono la loro rivincita su Larson tornando davanti a Kyle. Harvick è invece il primo con una sosta completa al 12° posto.

La classifica alla ripartenza vede dunque Truex davanti a Byron, Larson, Hamlin, Bowman, Chastain, Wallace, Suárez, Bell e Reddick e la sensazione è che, visto quanto fatto in precedenza da Hamlin, nemmeno Martin sia spacciato. Al choose cone la #19 e la #5 vanno interne, la #24 esterna.

Alla bandiera verde dei -2 infatti Truex scatta bene anche se rimane da solo perché Bowman dalla terza fila esce dalla scia di Larson e va 3-wide nel mezzo. È il momento decisivo perché questo rallenta Larson e Byron tiene giù il piede all’esterno completando il sorpasso su Martin fra curva3 e 4.

Sul traguardo dietro di loro ci sono macchine sparpagliate ovunque, addirittura un 4-wide in cui si nota soprattutto l’auto lilla di Suárez. Larson è riuscito a recuperare e scavalcare Truex, pochi secondi più tardi Bowman va tutto esterno in curva2 e si mette quasi a muro ma davanti pure lui alla #19.

Poi sul rettilineo opposto un piccolo giallo. Allmendinger finisce a muro e coinvolge in un effetto domino anche Almirola, Jones, Austin Dillon ed altri, sul live timing compare una caution che invece in pista non viene esposta e quindi non si capisce se la classifica sia congelata o no.

Byron vince così in maniera meritata, ma beffando il compagno di squadra, a Las Vegas precedendo Larson e Bowman in una tripletta Hendrick. Seguono nella top10 Wallace, Bell, Cindric (l’overtime è stato il suo primo momento positivo del 2023), Truex, Haley (anche lui comparso a sorpresa con quattro gomme fresche), Harvick e Suárez; hanno pagato la ripartenza e la confusione finali invece Hamlin, Chastain, Blaney, Kyle Busch e Reddick, attardati nell’incidente invece Almirola, Keselowski ed Allmendinger.

Byron è il terzo vincitore diverso in tre gare e la Chevy è ancora imbattuto come non succedeva dal 2010. Ed il 2023 che si immaginava decisamente più polarizzato si presenta ancora equilibrato.

Chastain è ancora leader del campionato con 129 punti ma i tre vincitori hanno oltre 30 punti in meno, contro ogni pronostico gli unici ad avere tre top10 in tre gare sono Bowman e Suárez per la conferma ancora di Trackhouse ad alti livelli. Al lato opposto della classifica, invece, due big come Briscoe e Reddick sono addirittura fuori dalla top30. Phoenix per qualcuno potrebbe, o meglio deve, essere un banco di prova soprattutto dal punto di vista psicologico.

I risultati odierni

La classifica della “Pennzoil 400”

La classifica generale

Così in campionato dopo 3 delle 36 gare della NASCAR Cup Series 2023

Le altre categorie

Xfinity Series: Austin Hill beffa Chandler Smith a Las Vegas!

Truck Series: Kyle Busch sbanca ancora una volta a Las Vegas

I prossimi appuntamenti

Il prossimo weekend la NASCAR chiude la grande trasferta ad Ovest con la tappa cruciale di Phoenix, là dove a novembre si chiuderà la stagione con l’assegnazione dei titoli. Sabato sera gareggerà la Xfinity Series, domenica invece la Cup Series. Weekend di pausa per la Truck Series che tornerà in pista il 18 marzo ad Atlanta.


Immagine: Media NASCAR

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