Chase Briscoe ottiene l’ultimo biglietto per i playoff vincendo la Cook Out Southern 500
La vittoria di Briscoe, con conseguente felicità da parte di pubblico ed addetti ai lavori, coincide con la sconfitta di Busch, che non entrerà ai playoff. Il bicampione della serie, difatti, non ha saputo battere le difficoltà e le beffe che gli si sono presentate in questo 2024. Non vedere Kyle alla fase finale fa male al cuore a chiunque, proprio perché rappresenta la sconfitta di un’istituzione.
La NASCAR Cup Series è oramai giunta al secondo momento più importante della stagione, quello che definisce in via definitiva i partecipanti ai playoff. La ventiseiesima gara del 2024, l’ultima della regular season, è, inoltre, la Cook Out Southern 500 a Darlington, una delle prove che compongono i “Gioielli della Corona”.
Darlington, ovale costruito nel 1950, è uno speedway da 1.366 miglia (circa 2,2 km), con 4 curve asimmetriche. Il layout è rimasto invariato dal 1953, anno in cui è stato portato alla lunghezza attuale dalle “anonime” 1.25 miglia originarie. La velocità media sulla “Signora in nero” è relativamente bassa, ma ciò non è abbastanza per permettere ai piloti di potersi rilassare. Il banking poco elevato, ma diverso in base al tratto del tracciato in cui ci si trova, e la carreggiata stretta rendono Darlington uno degli speedway più particolari e complessi sul suolo americano.
La Cook Out Southern 500 è una prova che per l’America significa storia. Dalla fondazione del circuito non è mai esistito un campionato senza questa prova, che non perde mai il suo fascino con il passare degli anni. I piloti dovranno affrontare “Il Tracciato Indomabile” ben 367 volte, molte in più rispetto a quante ce ne si può aspettare da una gara della NASCAR moderna.
Sono 37 gli iscritti all’ultimo appuntamento della regular season. Kaz Grala torna sulla Ford #15 di Rick Ware Racing dopo un lungo periodo di assenza, in cui, al suo posto, ha corso principalmente Ware. Torna in pista anche MBM Motorsports, che mette Timmy Hill alla guida della sua Ford. Non si presentano all’evento Beard Motorsports, Live Fast Motorsports e NY Racing Team. Richard Childress Racing non schiera la sua terza vettura.
I piloti, divisi in due gruppi, svolgono un giro singolo, che determina la posizione da tenere al via. Al termine della prima fase, i migliori 5 di entrambi gli schieramenti svolgono un ulteriore tentativo, che andrà a determinare l’ordine secondo cui partiranno le prime 10 vetture. Il 29.421″ (tempo di 2.6″ più lento del record di Harvick, datato 2014) ottenuto nella seconda parte della qualifica permette a Bubba Wallace, pilota della Toyota #23 di 23XI Racing, di partire dalla pole position. Lo affiancherà, a sorpresa, Carson Hocevar, rookie della Chevrolet #77 di Spire Motorsports, appena 24 millesimi più lento del nativo dell’Alabama.
La gara
Wallace scatta benissimo dalla corsia esterna e brucia Hocevar. Il rookie partito in prima fila non riesce a reggere la pressione e viene sfilato da Larson, Reddick e, in seguito, da Briscoe. Il pilota 23XI resta a capo classifica fino alla prima caution.
Al terzo giro Truex Jr. compie un errore clamoroso. Il veterano, prossimo al ritiro, allarga la traiettoria in curva 2 fino a toccare Byron. La Toyota #19 perde così il controllo e vira verso le barriere esterne, colpendo Blaney nel tragitto. Entrambi i piloti sono costretti al ritiro.
Wallace mantiene la leadership anche dopo il restart, in cui si mette alle spalle Reddick. Il leader della corsa apre la prima serie di soste al giro 35, nel corso del quale si fermano anche Logano, Preece, McDowell, Grala e Larson. Il nativo dell’Alabama lascia la testa della corsa al compagno di squadra, che svolgerà la sosta inaugurale un paio di passaggi più tardi. Anche Byron, Hamlin e van Gisbergen si alternano in prima posizione durante la fase di cambio gomme.
Il sorpasso di Larson su van Gisbergen, avvenuto in curva 2 al giro 46, smuove le gerarchie dell’evento. Il californiano, ora davanti a tutti, comincia ad allungare sugli avversari, in primis Wallace. Fino alla seconda serie di soste la situazione resta invariata.
Al giro 71 Keselowski, Wallace, Reddick, Byron, Buescher, Berry, Briscoe, Hocevar, Dillon, Chastain, Logano, Preece e Suarez si fermano di nuovo. Li segue, un paio di miglia più tardi, anche Larson, che lascia lo scettro della corsa a Hamlin. Il veterano può restare davanti solo fino al settanovesimo passaggio, in cui il campione 2021, complice il pit stop della Toyota #11, riesce a tornare in cima al gruppo e a restarci fino alla bandiera a scacchi biancoverdi.
Kyle Larson, pilota della Chevrolet #5 di Hendrick Motorsports, vince lo stage 1 a Darlington. Wallace, Briscoe, Reddick, Bell, Hamlin, Gibbs, Byron, Berry e Buescher seguono il californiano sul traguardo. Al termine del pit generale, condito dal lucky dog di Suarez, si torna a correre a pieno regime.
Larson non ha problemi ad imporsi di nuovo sugli avversari. Il vincitore del primo stage, aiutato dal pessimo stacco di frizione di Wallace, si mette immediatamente in testa al gruppo. Briscoe tallona il pilota Chevrolet, ma non riesce minimamente a scalfire la sua leadership.
Al giro 151 Logano, Gilliland, Cindric, Keselowski, Preece, Gragson ed Elliott inaugurano una nuova serie di soste sotto bandiera verde. Larson farà un salto in pit lane tre passaggi più tardi rispetto ai piloti già citati, lasciando la testa della corsa a Berry.
Il rookie di SHR resta in prima posizione fino al pit stop, avvenuto al giro 158. Larson torna così in testa alla gara. Durante il giro di soste si assiste all’ingresso nei box di Grala, il quale riprenderà la via della pista al termine di una riparazione lunga un quarto d’ora.
Da qui in poi le posizioni di alta classifica restano fossilizzate. Kyle Larson si aggiudica anche il secondo stage. Lo seguono, in ordine, Briscoe, Hamlin, Byron, Bell, Gibbs, Berry, Reddick, Wallace e Keselowski. Truex Jr. conquista con un po’ di anticipo l’accesso matematico ai playoff. Rimangono solo 2 posti ancora da riempire. Hocevar, primo dei doppiati, torna a pieni giri. Al termine della sosta generale si torna in gara.
Lo start di Briscoe è impressionante, ma Larson non si fa mettere i piedi in testa. Il campione 2021 riesce a sfruttare la corsia esterna per imporsi sul nativo dell’indiana dopo un giro e mezzo di lotta serrata. Da lì in poi l’azione è poca fino alla settima sosta di giornata.
In questo caso sono Keselowski, Burton, Grala, Preece e Suarez i piloti che, al giro 271, aprono il valzer dei pit stop, seguiti da Gibbs e Jones alla tornata successiva e da Briscoe e Reddick a quello dopo ancora. Larson sosta al passaggio numero 274 assieme a Cindric e Bowman. Hamlin prende così la prima posizione.
La bandiera Toyota svolgerà il suo cambio gomme assieme a Byron, Berry e Nemechek al giro 279. Wallace passa così in prima posizione, ma ci resterà per appena un miglio: la benzina scarseggia anche sulla #23, che, di conseguenza, si deve fermare sulla propria piazzola. Larson, ancora una volta, è il padrone incontrastato dell’evento al termine delle soste.
Insomma, nulla sembra destinato a cambiare, almeno per ora. Durante questo momento di quiete si assiste al ritiro di Hill nei box a causa di problemi allo sterzo. La situazione inizierà a cambiare solo nella seconda metà dell’ultimo stage.
Giro 314. Hocevar allarga in curva 4 e tocca Jones, finendo in testacoda. Per la prima volta dal lontanissimo terzo passaggio un pilota fa un errore così grave da obbligare la direzione gara a portare in pista la pace car. Tutti approfittano del momento favorevole per sostare. Dillon lucky dog.
La ripartenza è una questione a due fra Hamlin e Larson, con quest’ultimo che, a sorpresa di nessuno, riesce a imporsi fisicamente sull’avversario in curva 4. La calma vista nei primi 300 giri è solo un lontano ricordo, visto che, da ora in poi, avverranno diverse caution per incidente.
Giro 322. Gilliland spinge Buescher contro le barriere quando i due sono appena entrati sul backstretch. Il pilota Ford, che sta lottando per un posto nei playoff, rientra immediatamente in traiettoria, toccando la parte laterale del retro della vettura rivale, che finirà contro le barriere, riportando danni lievi. Si decide così di neutralizzare le posizioni.
Molti piloti, tra cui Buescher, Preece, Suarez e Gilliland, decidono di montare gomme nuove, nonostante abbiano fatto l’ultimo pit stop solo una quindicina di miglia prima. Elliott è il fortunato a tornare in coda al gruppo principale.
Il restart è, ancora una volta, nel segno di Larson. Il californiano si impone subito su Hamlin sfruttando la corsia esterna. Passano pochi minuti prima di vedere, di nuovo, la posizioni neutralizzate a causa di un incidente che, in questo caso, avrà conseguenze nefaste.
Hocevar compie un errore di valutazione all’ultima curva del giro 336 e tappa Gilliland in modo fisico senza essergli completamente davanti. Il rookie viene così sbalzato contro le barriere, danneggiando tutta la parte anteriore destra della sua Chevrolet. Ritiro immediato. Quasi tutti decidono di sostare. Cindric lucky dog.
La lotta per la prima posizione non viene vinta né da Larson, né da Chastain. Watermelon Man, autore di uno scatto aggressivo della corsia esterna, viene superato in curva 3 da un arrembante Briscoe, autore di un attacco estremamente aggressivo e rischioso, ma in grado di fornirgli una resa altissima. Il portabandiera SHR, difatti, taglia verso l’interno in staccata e si porta davanti agli avversari in modo molto fisico.
La manovra si rivelerà utile ma non fondamentale all’esito finale della corsa. Difatti, al giro 344, uscirà una caution. Hamlin, Berry e Gibbs arrivano in curva 1 affiancati. Il veterano, per rimanere in pista, si allarga, toccando il rookie, che a sua volta colpisce il giovanissimo alfiere della #54.
Gibbs tocca le barriere e rientra addosso a Byron, che lo lancia in mezzo alla pista. Dillon, Gragson, Wallace e Suarez restano coinvolti nell’incidente causato dalle vetture imbizzarrite, ma, di questi appena citati, solo la Ford #10 è costretta al ritiro. Anche Berry e Byron devono terminare la propria gara in anticipo.
Molti piloti, tra cui Busch, Gibbs, Hamlin, Chastain, Cindric, Wallace e Reddick sfruttano l’occasione per svolgere una sosta addizionale, nella speranza di poter migliorare il proprio piazzamento nel finale di gara. Bowman recupera un giro.
L’ultimo restart è nel segno di Briscoe, che immediatamente si impone dall’esterno su Bell. Il vero protagonista dell’ultimissima fase di gara non è l’alfiere Toyota, bensì il suo ex compagno di squadra Busch. Il bicampione è autore di un primo giro strepitoso, nel corso del quale riesce addirittura ad arrivare in seconda posizione.
Inizia così l’inseguimento finale tra Briscoe e Busch. Il veterano è più veloce dell’avversario e ha gomme più fresche, ma, nonostante ciò, il distacco tra i due diminuisce solo poco alla volta. Entrambi hanno un solo obiettivo: entrare nei playoff grazie alla vittoria.
L’impresa stoica di Busch prosegue nel corso delle ultime miglia nonostante le possibilità di ottenere il successo diventino via via sempre più basse. Difatti, Briscoe non molla un colpo e difende sempre con grande intelligenza la propria posizione fino al passaggio sotto la bandiera a scacchi.
Chase Briscoe, pilota della Ford #14 di Stewart-Haas Racing, vince la Cook Out Southern 500 a Darlington. Busch, Bell, Larson, Chastain, Buescher, Hamlin, Logano, LaJoie e Reddick completano la top 10. Gibbs, ventesimo sul traguardo, conquista, grazie all’elevato bottino di punti conseguito finora, l’ultimo posto nei playoff, mentre Tyler Reddick è campione della Regular Season.
Chase Briscoe è riuscito a vincere una gara importante per sé e per Stewart Haas Racing. Il ventinovenne nativo di Mitchell, Indiana, in procinto di passare a Joe Gibbs Racing al posto di Truex Jr., ha conquistato il secondo successo in carriera nella classe regina delle stock car, il primo dal 2022. Le possibilità di avanzare fino alla fine dei playoff sono poche, ma, nonostante ciò, il ragazzo vorrà esprimere il 100% del suo potenziale per dimostrare al Coach tutto il suo talento.
I risultati odierni
La classifica della Cook Out Southern 500 a Darlington
La classifica generale
Così in campionato dopo 26 delle 36 gare della NASCAR Cup Series 2024:
I piloti che partecipano ai playoff sono William Byron, Daniel Suarez, Kyle Larson, Christopher Bell, Denny Hamlin, Chase Elliott, Tyler Reddick, Brad Keselowski, Austin Cindric, Ryan Blaney, Joey Logano, Alex Bowman, Harrison Burton, Chase Briscoe, Martin Truex Jr. e Ty Gibbs.
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I prossimi appuntamenti
Settimana prossima la NASCAR Cup Series correrà all’Atlanta Motor Speedway per la seconda volta. La Quaker State 400 presented by Walmart, ventisettesima gara di campionato e prima del Round of 16, si terrà domenica 8 Settembre e sarà anticipata, al sabato, dalla NASCAR Xfinity Series.
Immagine: Media NASCAR
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