NASCAR | Cup Series, Darlington #1 2025: Denny Hamlin sfrutta una “late caution” e si aggiudica la seconda gara consecutiva

Autore: Francesco Gritti
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Pubblicato il 7 Aprile 2025 - 15:30
Tempo di lettura: 11 minuti
NASCAR | Cup Series, Darlington #1 2025: Denny Hamlin sfrutta una “late caution” e si aggiudica la seconda gara consecutiva
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Denny Hamlin beneficia di un incidente fra Larson e Wallace per conquistare la Goodyear 400 a Darlington

Denny Hamlin è come il vino, o quasi. Bisogna però ricordare che il tempo è tiranno e che la nuova generazione di talenti delle stock car, forse la più forte di sempre, sta bussando prepotentemente alle porte della Cup Series. Saranno ancora poche, se non addirittura nulle, le possibilità che avrà il nativo della Florida di raggiungere il titolo in caso non riesca ad imporsi nel 2025.

La NASCAR Cup Series fa tappa al Darlington Raceway per l’ottavo dei suoi 36 appuntamenti stagionali. La Goodyear 400 è la prima (e meno importante) delle due gare che si tengono ogni anno sull’ovale “troppo complesso da domare”, caratterizzato da una carreggiata stradale molto stretta.

Il Darlington Raceway, ovale costruito nel 1950, è uno speedway da 1.366 miglia (circa 2,2 km), con 4 curve asimmetriche. Il layout è rimasto invariato dal 1953, anno in cui è stato portato alla lunghezza attuale dalle “anonime” 1.25 miglia originarie. La velocità media sulla “Signora in nero” è relativamente bassa, ma ciò non è abbastanza per permettere ai piloti di potersi rilassare. Il banking poco elevato, ma diverso in base al tratto del tracciato in cui ci si trova, e la carreggiata stretta rendono Darlington uno degli speedway più particolari e complessi presenti sul suolo americano.

La storia della Goodyear 400, la gara primaverile di Cup Series a Darlington, è lunga ed estremamente ricca di colpi di scena. La prima corsa dell’anno sull’ovale della South Carolina, che si è tenuta per la prima volta nelle vesti di una “sprint” da 100 miglia nel 1952, è stata presente in calendario ininterrottamente dal 1957 al 2004 prima di tornare, nel 2020, a causa della pandemia di COVID-19, che ha obbligato tutte le serie motoristiche a modificare i propri programmi. La lunghezza della gara è cambiata moltissime volte, ma, nonostante ciò, è stata stabilizzata a 400 miglia (293 giri) nel lontano 1994.

Sono ben 38 le vetture iscritte alla prova primaverile a Darlington. Richard Childress Racing schiera per la prima volta la sua terza Chevrolet, la #33, che questa volta verrà affidata a Austin Hill, già pilota del team in Xfinity Series, campionato in cui, attualmente, si trova in terza posizione. NY Racing Team e J. J. Yeley tornano in pista dopo una settimana di assenza. Team AmeriVet e Garage 66 non rinnovano il proprio impegno nell’ottava gara stagionale.

La qualifica è composta da un giro secco svolto a pista libera. William Byron, pilota della Chevrolet #24 di Hendrick Motorsports, conquista la pole position grazie a uno straordinario 28.774″, tempo di ben 84 millesimi più rapido rispetto a quello di chi partirà al suo fianco, Ryan Preece, portacolori della Ford #60 di RFK Racing.

La gara

Byron sfrutta la corsia esterna, predominante visto il repentino aumento di banking tra il frontstretch e curva 1, per mettersi immediatamente in cima al gruppo. Preece, secondo, è costretto ad accodarsi al polesitter.

La corsa viene interrotta già al quarto giro. La prima caution di giornata viene provocata da Larson, autore di un testacoda in uscita da curva 2. La Chevy del campione 2021, visti i molti danni, viene portata nei box, dove resterà ferma per più di un’ora e mezza causa riparazioni. Molti piloti, tra cui Hamlin, Wallace, Reddick, Gibbs, Keselowski, Logano, Bell, Blaney, Berry e van Gisbergen, sfruttano il momento di quiete per effettuare la prima sosta di giornata.

La ripartenza premia ancora una volta Byron, autore di uno scatto magistrale. Il poleman, esterno, riesce immediatamente a mettersi alle spalle Cindric, interno. L’avvio del portacolori Penske è tutt’altro che positivo, visto che viene superato in uscita da curva 4 anche da Preece che ha deciso di schierarsi sulla corsia di destra.

L’azione prosegue fino al giro 24, nel corso del quale si assiste a un altro incidente. L’autore del misfatto è Hocevar che, probabilmente per una foratura alla gomma posteriore destra arrivata dopo un contatto con una barriera, si gira mentre cerca di impostare curva 3. Tutti, anche chi si è fermato durante la prima caution, svolgono una sosta.

Nuovo restart, diversi protagonisti, stesso esito. Byron, esterno, brucia un Busch pigro allo stacco di frizione. Il veterano, autore di una partenza lenta, viene passato già in curva 2 anche da Preece. Nello stesso punto, un paio di secondi dopo, Yeley urta violentemente contro le barriere, danneggiando la sospensione anteriore destra e l’impianto frenante. La Chevy del pilota più anziano in griglia si deve ritirare.

La competizione viene neutralizzata per la terza volta al giro 82. Byron, in fase di doppiaggio, stringe leggermente Hocevar in uscita di curva 4. Il giovanissimo di Spire, però, trova nella sua traiettoria la sagoma della vettura di Herbst, pur sapendo dallo spotter che è lì, contro cui impatta con la parte posteriore destra della sua Chevrolet.

La “T” conseguente al contatto causa a Hocevar dei danni estetici e la foratura (la seconda di giornata) della gomma anteriore destra. I piloti a pieni giri sfruttano l’opportunità per sostare un’altra volta, mentre i doppiati restano fuori e recuperano il miglio perso nel corso del primo stage.

I marshall fanno sventolare la bandiera verde quando mancano solo due giri al termine del primo stage. Byron sfrutta il momentum e mantiene la testa della corsa. Preece, interno, lotta per la posizione con Wallace.

William Byron si aggiudica il primo stage a Darlington dopo aver guidato tutti e 90 i giri che lo compongono. Wallace, Preece, Buescher, Reddick, Keselowski, Blaney, Cindric, Smith e Allmendinger completano la top 10. I piloti che non si sono fermati durante la caution precedente sfruttano il momento di quiete per svolgere il secondo pit stop di giornata. Hocevar recupera un passaggio.

Il secondo stage non cambia le carte in tavola. Byron, che, come in precedenza, ha scelto di partire dalla corsia esterna, brucia Preece. Il pilota di RFK viene superato in curva 2 anche da Wallace, situato alle spalle del poleman nel momento in cui è stata sventolata la bandiera verde. Poi succede ben poco come azione in pista e Byron allunga sugli inseguitori.

La sosta di Blaney al giro 131 apre il valzer dei pit stop. Il campione 2023 viene seguito un passaggio più tardi da Reddick, due da Keselowski, Haley e Wallace e tre da Busch. Una piccolezza avvenuta durante questa fase sarà in grado di cambiare le posizioni di alta classifica.

Al giro 135, difatti, salta il bullone della gomma posteriore destra della Ford #6 in curva 4. La vettura di Keselowski va in testacoda, ma il talento del veterano gli permette non solo di controllare la sua Mustang in derapata, ma, addirittura, di riportare il mezzo sulla piazzola senza perdere la ruot.

Dopo un consulto, i direttori di gara decidono di esporre la caution al giro 138 per permettere ai marshall di rimuovere il sicurezza il bullone incriminato. Tutti quelli che non si sono fermati in bandiera verde sfruttano la neutralizzazione per svolgere il pit stop di metà stage. Buescher lucky dog.

Questa pausa improvvisa causa un cambiamento importante a livello di gerarchie. Al via Bell spinge Logano, leader della corsia interna. Nonostante ciò è ancora Byron a conquistare la testa alla corsa. L’unico evento degno di nota fino alla bandiera a scacchi biancoverdi è il rientro in pista di Larson, avvenuto dopo oltre 160 giri di pausa.

William Byron si aggiudica anche lo stage 2 a Darlington. Il poleman, che non ha mai ceduto lo scettro della corsa nei primi 185 giri, è seguito sul traguardo da Logano, Hamlin, Blaney, Berry, Bell, Gibbs, Ty Dillon, Reddick e Bowman. Al termine della sosta generale, condita dal pass through di Stenhouse Jr., si torna a correre a pieno regime.

L’inizio della partizione finale dell’ottava gara stagionale non lascia spazio a dubbi. Byron è per l’ennesima volta una vera e propria macchina da guerra. Il dominatore della corsa, partito esterno, riesce immediatamente a lasciarsi alle spalle Logano, che viene addirittura superato in uscita di curva 4 da Hamlin e Bell.

Il pilota della #24, però, non avrà tempo di fuggire, visto che già al giro 195 viene proclamato il regime di caution. Il motivo è presto detto: Reddick allarga in uscita di curva 2 e tocca Berry che viene stretto contro il muro. Il vincitore di Las Vegas perde così il controllo della propria Ford che termina la sua corsa contro le barriere interne all’ovale. Herbst si accoda al gruppo.

Il restart successivo regala un minimo di suspense al pubblico sugli spalti. Bell, difatti, riesce, anche se per poco, a mettere le ruote davanti a Byron. Il dominatore della corsa, però, sfrutta il banking dato dalla corsia esterna e si mette alle spalle il rivale.

Problemi in casa Hendrick: al giro 223 Bowman rientra improvvisamente in pit lane per svolgere degli aggiustamenti alla convergenza della gomma posteriore destra, modificata a causa di una botta contro una delle barriere esterne quando era ottavo. La Chvrolet #48 tornerà in pista con una quindicina di tornate di ritardo rispetto agli avversari.

Preece si prende la briga di inaugurare le soste in bandiera verde al giro 232. Il ragazzo di RFK viene seguito al 238 da Logano, al 241 da Reddick, al 242 da Buescher e al 243 da Bell, che cercano di guadagnare terreno grazie ad un undercut.

Byron sosta al giro 244, lasciando a Hamlin la testa della corsa. Solo un pit stop in bandiera verde ha permesso a qualcuno di togliere lo scettro della competizione dalle mani del nativo della North Carolina, in grado, addirittura, di siglare il maggior numero di tornate consecutive trascorse in prima posizione dal 2000 ad oggi.

Hamlin e Suarez chiudono la serie di soste al giro 248. Reddick guadagna così la prima posizione avendo sfruttato al meglio le gomme fresche, ma, nonostante ciò, si ritrova a perdere molto tempo sugli inseguitori. Blaney, il più rapido in pista, riesce così, miglio dopo miglio, a recuperare il distacco sul rivale, che riuscirà a superare in uscita dalla seconda curva del passaggio numero 290.

Meno di un secondo più tardi, nel punto appena citato, avviene un fatto in grado di stravolgere completamente ogni certezza riguardante risultato finale della corsa. Larson frena e viene così colpito da Wallace in uscita di curva 2. La Chevrolet del californiano urta così, per la seconda volta, il muro interno. I danni ingenti costringono il campione 2021 al ritiro. Wallace, benché autore della caution, viene autorizzato dalla direzione gara ad effettuare il pass through.

L’Overtime viene preceduto da una “sosta supplementare” che coinvolge tutti i piloti. Hamlin, esterno, guadagna immediatamente la testa della corsa visto che Reddick, interno, viene attaccato e superato alla quarta curva del primo giro da Byron e Bell. Un pit stop lento nega a Blaney la possibilità di ottenere la prima affermazione stagionale.

Denny Hamlin, pilota della Toyota #11 di Joe Gibbs Racing, passa per primo sotto la bandiera a scacchi e vince la Goodyear 400 al Darlington Raceway. Byron, Bell, Reddick, Blaney, Buescher, Chastain, Elliott, Gibbs e Busch completano la top 10.

Denny Hamlin, nato 44 anni fa a Tampa, Florida, ha dimostrato a tutti che, nonostante l’età e nonostante le condizioni poco favorevoli, sia in pista, sia non, può ancora essere competitivo. Il veterano, giunto alla sua ventesima stagione consecutiva sulla #11 di Joe Gibbs Racing, ha conquistato la sua cinquantaseiesima vittoria in NASCAR Cup Series, che corrisponde alla seconda stagionale (e consecutiva). Il tempo è tiranno e Denny non avrà (molto probabilmente) altre occasioni oltre a questa per portarsi a casa il tanto desiderato titolo della classe regina.

I risultati odierni

La classifica della “Goodyear 400 2025”

La classifica generale

Così in campionato dopo 8 delle 36 gare della NASCAR Cup Series 2025

La vittoria odierna permette a Denny Hamlin di raggiungere il compagno Bell ai playoff. Byron, Berry e Larson, con un’affermazione a testa, si trovano in una posizione privilegiata, ma non hanno ancora ottenuto matematicamente l’acceso alla seconda fase del campionato.

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I prossimi appuntamenti

Anche se il weekend a Darlington è oramai giunto al termine, non servirà aspettare molto per rivedere le principali serie di stock car in pista. Domenica 13 aprile, difatti, si terrà la Food City 500 al Bristol Motor Speedway, nona gara di NASCAR Cup Series. La classe regina sarà supportata sia da NASCAR Xfinity Series che da NASCAR Craftsman Truck Series nel prossimo weekend.

Immagine: Media NASCAR

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