NASCAR | Cup Series: Byron cala la manita a Watkins Glen

NASCAR
Tempo di lettura: 8 minuti
di Simone Longo @_Long_hito
22 Agosto 2023 - 20:45
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Nella gara più veloce in termini di tempo dal 1971, William Byron trova un trionfo su un tracciato stradale per la prima volta in carriera, coronando un weekend perfetto

Ci si aspettava di rivedere i contendenti a lottare per i playoff tra i protagonisti della gara. In realtà la scena è stata rubata dai big, con il leader della classifica per numero di vittorie William Byron che conquista la sua 5^ stagionale staccando i primi inseguitori di due lunghezze. Nonostante una caution nel mezzo della gara, la media è stata elevatissima e tutti i 90 giri si sono svolti in un incredibile crono sotto le 2 ore. 1:58’44”.

La gara

Nel weekend di gara si inizia a fare sul serio dalle qualifiche di sabato. Byron appare subito il più in forma di tutti e fa registrare il miglior tempo per il primo gruppo. Indiziati particolari sono i piloti della playoff bubble che tutti si aspettano di rivedere là davanti proprio come una settimana fa ad Indianapolis. Così non avviene e sia Suarez che il duo Hendrick composto da Elliott e Bowman non centrano la top10.

Nel round finale si qualificano invece sia Gibbs che Allmendinger e, soprattutto, un sorprendente Denny Hamlin che si porta a casa la pole position. Terza stagionale su road course nel 2023 e nuovo record messo a segno. Byron è “solo” secondo ma il vero obiettivo era la prima fila. Terzo parte Michael McDowell, vincitore ad Indianapolis e volenteroso di back to back.

Per domenica non si teme la pioggia: saranno 90 giri con classica strategia a due soste a causa del rifornimento che preoccupa ben più del degrado gomme. Le stage sono divise in 20-20-50 e la durata di un pieno è stimata intorno ai 40 giri. Tra le segnalazioni di rito abbiamo il poleman Denny Hamlin che non sceglie la pit stall n.1 a causa di un avvallamento in pit lane e i partenti dal fondo che sono LaJoie, Custer, Haley e Almirola, tutti per modifiche in parco chiuso. I punti di sorpasso sono pochi e il layout permette poca fantasia. Nulla di tutto ciò scoraggia i piloti: siamo pronti. Comincia la Go Bowling at the Glen 200.

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Hamlin ha un buono spunto e riesce a coprire la traiettoria di Byron per difendersi. Si fa vedere invece McDowell che attacca l’interno della #24 in curva 2 e per un attimo mette il muso davanti, poi completa il sorpasso e si ritrova secondo. Michael si fa vedere anche su Hamlin qualche miglia più avanti: scarta all’interno di curva 1 e mette paura. Denny sbaglia e va largo salvo poi metterci una pezza. Gibbs e Allmendinger sono 4° e 5° poco dietro, Suarez ha avuto la partenza migliore ed è 10°, Elliott invece no ed è 15° e Bowman 18°.

McDowell rimane passivo un paio di giri e poi tenta l’attacco alle soglie del 5°, la manovra riesce e la #34 è la nuova leader. Hamlin scoda un po’ in trazione durante la lotta e si fa infilare anche da Byron e per poco non rischia anche su Gibbs. Nello stesso giro abbiamo il primo testacoda: Daniel Suarez si gira alle S dopo la buona partenza, sfiora il guard rail e poi si raddrizza. Niente caution né danni materiali, bensì emotivi. La gara di Suarez è semi-compromessa e la sua rincorsa verso i playoff diventa in un istante un’impresa impossibile.

La coppia di testa mette il turbo e comincia a scappare. Si capisce subito che hanno un altro passo e, dopo un veloce testacoda di Burton in coda dovuto a un tamponamento multiplo, possono cominciare a comandare il long-run di giornata.

La monotonia si interrompe dieci giri dopo quando, alla 17^ tornata, Martin Truex Jr. fa strada per primo in pit lane. Seguono Blaney e Suarez, tutti piloti a cui non interessano punti di fine stage. Un giro dopo entra anche Chase Elliott. La #9 effettua il cambio di 4 ruote e il rifornimento in poco più di 10” e guadagna 6 posizioni. Tutto torna inizialmente, anche se la questione puzza e, tra una trentina di giri, si scoprirà il motivo. Nel mentre il tandem di testa rimane fuori e McDowell continua la sua hot streak conquistandosi i 10 punti di fine stage.

Il giro successivo tocca anche a loro rientrare. Prima McDowell con Hamlin e Larson. Qui Michael commette un errore: percorre troppe pit box per entrare nel suo stall (3 è il limite consentito) e si becca un drive through come penalità. Vita facile per Byron che passa in testa senza patemi e diventa il leader con 1” di vantaggio sul primo inseguitore Hamlin. McDowell rientra in pista fuori dalla top 20 e per la sua rimonta sfrutta il long run continuo.

Regime di bandiera verde che permane per tutta la stage senza troppe emozioni. Al 40° giro Byron ritorna alla vittoria di una stage dai tempi di Charlotte. La #24 termina davanti a Hamlin, Gibbs, Larson, Allmendinger, Bell, Elliott, Busch, Wallace (autore di una splendida gara di difesa punti su un tracciato in cui fa storicamente fatica) ed Elliott. McDowell è 12°

Le emozioni tardano ancora ad arrivare e di sorpassi, soprattutto nelle prime posizioni, non se ne vedono. Arriva un’eccezione al giro 52 dove Ty Gibbs, esagerando e sbandando in curva, perde la 3^ posizione su Kyle Larson che entra nel lotto dei possibili favoriti. Giro 54 e via con il secondo round di pit stop. Entrano tutti coloro che pensano di farcela con il pieno fino alla fine. Secondo errore per McDowell con troppi membri della pit crew scesi dal muretto troppo presto e secondo drive through di giornata. Qui arriva il colpo di scena di giornata.

Chase Elliott viene inquadrato mentre prosegue lentamente.  La #9 è clamorosamente a secco. Si scoprirà poi che la strategia prevedeva ulteriori due giri. Ecco spiegata la velocità ai box, è stato inserito troppo poco carburante e i conti del crew chief Alan Gustafson sono stati fatti in maniera erronea. Chase viene spinto ai box per rabboccare ma è sconsolato: ha perso la top 10 e la possibilità di giocarsi il passaggio ai playoff con i punti. Sarà all in a Daytona.

In attesa dell’apertura della pit-lane torna ai box la #48 di Bowman (che rischiava di rimanere a secco in pista) e si becca penalità. Penalità anche per Larson, speeding per lui. Dunque è disastro per il Team Hendrick tenuto a galla dal solo Byron. Il lucky dog va a Suarez, mentre anche Wallace finisce quasi a secco ma si salva. Durante il caos la leadership torna a Byron che può rilanciare la partenza al giro 61, dopo ben 7 giri dietro alla pace car.

Il solito Hamlin è affiancato per tentare l’attacco ma nulla può contro la superiorità della #24. Bell, un nuovo protagonista, è terzo e incalzato da Allmendinger e Gibbs. A fine top 10 c’è un McDowell indiavolato con la fortuna nella sfortuna e che comincia la sua rimonta. Sorpassa Logano e Reddick e ora attacca Blaney. Byron scappa via e si prende 1” in un giro. Wallace 14°, Suarez 24°, Larson 26° ed in rimonta, Bowman 27° e Elliott ripartito 34°, ma per i piloti alla caccia dei playoff la vittoria è lontanissima. Tolte le rimonte dei citati McDowell e Larson il gruppo non si smuove.

Ai -20 in top5 troviamo Byron, Hamlin, Bell, AJ e Gibbs. -17 testacoda di Almirola a curva 7, niente caution e nessun scossone in classifica con Aric che si trovava 28°. -14 finisce la giornata di certo non priva di emozioni di McDowell: la #34 si spegne improvvisamente per un problema elettrico, viene portata prima ai box e poi nel garage. Il vincitore di Indianapolis è il primo e unico ritiro di giornata.

Da qui non accade praticamente nient’altro se non un testacoda che Larson causa a Dillon e si auto-causa all’ultima curva mentre i due sono fuori dalle posizioni che contano. Molti metri più avanti di loro William Byron aveva già tagliato il traguardo per primo e conquista la vittoria in maniera dominante dopo aver guidato 66 dei 90 giri totali.

Per Byron è il 5° successo stagionale e ora le cose cominciano a farsi serie. Hendrick punterà tantissimo su di lui considerato anche il rischio di avere ben due auto fuori dai playoff, con Bowman arrivato 23° e Elliott 32°, entrambi obbligati alla vittoria. Non basta nemmeno il 4° posto di Allmendinger, anche lui con troppi punti di distacco da Wallace (12° al traguardo) per sperare di superarlo in una gara sola.

Si cestina Suarez che da -28 finisce a -43. Fa meglio Gibbs (5° finale) che risale a -32. Per entrambi la possibilità di passare anche senza vincere c’è ancora, seppure molto remota. Tutti i rimanenti piloti si troveranno in quel di Daytona con una must-win situation, nella roulette della Florida che aspetta solenne e invita chiunque a fare il proprio gioco.

I risultati odierni

La classifica della “Go Bowling at The Glen 2023”

La classifica generale

Così in campionato 1 gara dalla fine della regular season della NASCAR Cup Series 2023

Le altre categorie

Xfinity Series: Sam Mayer vince di aggressività a Watkins Glen

I prossimi appuntamenti

Nel prossimo weekend NASCAR ci si dividerà fra Daytona e Milwaukee. In Florida il clou sarà sabato notte si chiuderà la regular season della Cup Series; appuntamento nella notte fra sabato e domenica all’1:00 con diretta su Mola. 24 ore prima ci sarà la gara della Xfinity Series. Domenica sera, invece, a Milwaukee ci sarà la corsa della Truck Series.

Immagine: Media NASCAR

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