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NASCAR | Cup Series All-Star Race: Joey Logano appesantisce il suo portafogli grazie al dominio a North Wilkesboro

di Francesco Gritti
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Pubblicato il 21 Maggio 2024 - 13:30
Tempo di lettura: 9 minuti
NASCAR | Cup Series All-Star Race: Joey Logano appesantisce il suo portafogli grazie al dominio a North Wilkesboro

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Joey Logano vince la NASCAR All-Star Race a North Wilkesboro. Il due volte campione torna a ruggire dopo un inizio di stagione sottotono

La NASCAR All-Star Race è sempre un evento molto particolare da seguire, sia per il format sperimentale ed estremo, da cui spesso la NASCAR stessa ha preso spunto per delle migliorie, sia per i risultati estremamente imprevedibili, dovuti, in gran parte, alla volontà di creare grande spettacolo da parte degli organizzatori. Il programma non è stato gradito da diversi addetti ai lavori, vista la sua estrema complessità. Promosse (anche se con riserva) le nuove gomme soft.

La NASCAR Cup Series si trasferisce al North Wilkesboro Speedway per la NASCAR All-Star Race, evento non valido per il campionato in cui il premio finale è caratterizzato da un milione di dollari. Solo i migliori piloti riusciranno a partecipare all’evento finale, perciò è necessario impegnarsi per sopravvivere in questo evento, caratterizzato da un format molto particolare.

North Wilkesboro Speedway è il soggetto di una delle storie sportive più belle degli ultimi anni, così piena di aneddoti da aver bisogno di un articolo intero per essere raccontata senza omettere alcun dettaglio. Aperto nel 1946, lo short track è stato asfaltato nel 1957, e da allora non ha mai trasformato la sua identità. Dal 1996 al 2022, escludendo qualche riapertura poco felice, il circuito è rimasto in stato di semiabbandono. Solo una costosa ristrutturazione ha permesso al tracciato di tornare ai suoi gloriosi fasti. L’ovale, dalla lunghezza di 5/8 di miglio si distingue per il banking poco pronunciato, per la velocità di punta decisamente inferiore rispetto alla media e, soprattutto, per la posizione, Difatti, l’impianto sorge sul versante di una collina e, per questo motivo i rettilinei si trovano in leggera pendenza (il frontstrech è in discesa, mentre il backstretch in salita).

La NASCAR All-Star Race, gara non valida per i punti, ha cambiato più volte nella sua storia la pista su cui si è svolta. Nonostante la sede storica sia Charlotte (dove si è tenuta per la prima volta nel 1985 e, consecutivamente, dal 1987 al 2019), la gara-esibizione per eccellenza ha toccato, nel passato, anche Atlanta (1986), Bristol (2020) e Texas (2021 e 2022). North Wilkesboro ha ospitato l’evento per la prima volta nel 2023.

Sono 37 gli iscritti alla gara. L’unica aggiunta alle vetture corrispondenti ai charter, affidate ai propri piloti titolari (Allmendinger sulla Chevrolet #16 di Kaulig Racing e Kaz Grala sulla Ford #15 di Rick Ware Racing), è la Ford #66 di MBM Motorsports, guidata da Timmy Hill. Assente, invece, malgrado fosse stato già qualificato alla All-Star Race grazie alla vittoria di Chicago l’anno scorso Shane van Gisbergen.

Le posizioni di partenza delle Heat Races sono decise, per i 17 piloti già qualificati alla All-Star Race (ossia i campioni di Cup Series o i vincitori di una All-Star Race o di una gara dall’inizio del 2023 in poi), dalla pit stop challenge. Ognuno di essi deve compiere un giro lanciato, rientrare in pit lane, effettuare il cambio gomme e tagliare il traguardo in pista. La presenza di meteo incolume porterà alla cancellazione delle Heat Races, rendendo, di fatto, la sfida appena narrata la qualifica dell’appuntamento principale del weekend.

Joey Logano, a bordo della Ford #22 del Team Penske, è il più rapido in questa combinata, concludendo questa complessa procedura in 1’29.754″. Lo affiancherà al via l’ex compagno di squadra Brad Keselowski, ora owner di RFK Racing e pilota a tempo pieno della #6.

Gli altri 20 iscritti sono sottoposti a una scrematura, denominata All-Star Open, la cui qualifica è composta da un doppio giro lanciato. La presenza di scrosci di pioggia durante gli ultimi turni, però, ha convinto gli organizzatori ad annullare i risultati, lasciando decidere all’algoritmo le posizioni di partenza. Ty Gibbs, pilota della Toyota #54 di Joe Gibbs Racing, scatterà al fianco di Alex Bowman, a bordo della Chevrolet #48 di Hendrick Motorsports. Solo i primi due classificati al termine di questa gara da 100 giri e il vincitore del fan vote indetto dalla NASCAR avranno la possibilità di accedere alla All-Star Race.

NASCAR All-Star Open

Gibbs parte molto bene, lasciando alle sue spalle Wallace e Bowman. Al giro 25 la gara perde il primo contendente. Hill entra in pit lane; tornerà in pista dopo un paio di minuti trascorsi sulla propria piazzola di sosta.

Al giro 50 viene chiamata la competition caution in cui tutti devono affrontare un pit stop. Hemric torna in coda al gruppo. Gibbs riparte ancora davanti a tutti, imponendosi immediatamente su Bowman che non è veloce come il giovane in forza a JGR.

Al giro 59 entra di nuovo in pista la pace car. Hocevar manda largo in uscita di curva 4 Cindric. Il rookie, però, non presta attenzione mentre compie questa manovra particolarmente aggressiva e manda il rivale contro la vettura di Gragson che, essendo arretrata rispetto ai due contendenti per la posizione, fa perdere il controllo alla #2 che sbatterà contro le barriere con il lato anteriore destro. Il ragazzo di Penske ha danni e deve fermarsi a riparare. Hill recupera un passaggio sul resto dello schieramento.

Gibbs, all’ultimo restart, è velocissimo e si impone subito su Bowman dall’esterno. Il veterano di Hendrick è lento e perde quasi subito posizioni sui principali inseguitori, Wallace, Berry e Haley in primis. La #23 e la #4 si giocheranno a lungo la seconda posizione, quella che permette l’ingresso alla All-Star Race.

Ty Gibbs, pilota della Toyota #54 di Joe Gibbs Racing, vince la NASCAR All-Star Open a North Wilkseboro. Il giovane è seguito dal compagno di marca Bubba Wallace che strappa il pass per l’All-Star Race assieme al dominatore di questa prima fase di gara. Berry ad Haley anticipano sul traguardo Gragson, primo nel fan vote e, di conseguenza, qualificato al grande evento della domenica sera. Bowman, Briscoe, Preece, Dillon e Hocevar chiudono la top 10.

Ty Gibbs, nato a Charlotte nel 2002, si porta a casa la gara di qualificazione per la All-Star Race. Al giovane manca solo un trionfo in campionato per completare la sua crescita e diventare uno dei veri e propri big da tenere costantemente d’occhio.

NASCAR All-Star Race

Logano sfila Keselowski e prende subito il largo sugli avversari. Il campione 2012, nel corso delle primissime fasi di gara, viene superato anche da Suarez, Reddick e Truex Jr. Il primo giro è anche caratterizzato da un contatto tra Stenhouse Jr. e Busch che fa sfiorare le barriere a quest’ultimo.

Il due volte campione Cup Series è un osso duro e non può tollerare questo tipo di affronti, soprattutto se arrivano in una gara-esibizione. Busch si lancia così all’inseguimento di Stenhouse Jr. e lo colpisce sia all’ingresso che in percorrenza di curva 2 facendogli perdere trazione. La Chevy #47 impatta violentemente con l’anteriore contro il muro, riportando grossi danni. L’unico ritiro di giornata avviene al secondo giro.

Quasi tutti sfruttano la caution per rientrare in pit lane e montare le gomme più dure. Solo Logano, Reddick, Keselowski, Buescher e Blaney decidono di procedere con l’optional compound, obbligatorio nella fase iniziale di gara.

Il cambio gomme non permette alle gerarchie di mutare. Logano è ancora primo, seguito da Reddick e Keselowski, partito al lato interno del leader durante il restart. La prima metà di gara non regala troppo spettacolo. Escludendo il contatto tra Chastain e Hamlin in curva 4, con il veterano che tiene la vettura quando quest’ultima è di traverso, e l’incidente di Byron contro le barriere, che lo costringe a delle riparazioni pesanti, non sono presenti fatti degni di nota.

Al giro 100 è il momento del cambio gomme obbligatorio. La difesa strenua di Wallace su Logano, in cui il pilota Toyota ha letteralmente tappato ogni buco per evitare di essere doppiato, permette a McDowell di tornare in lotta per la vittoria con il lucky dog.

La seconda metà di gara si apre con una lotta senza esclusione di colpi tra Bell e Logano che duellano per la prima posizione. Per una decina di tornate il pubblico assiste agli attacchi della Toyota, che mette il muso davanti alla rivale in uscita di curva, e alle difese della Ford, che sfrutta il banking e la traiettoria esterna per tornare leggermente davanti.

Un piccolissimo errore di calcolo fa terminare questo spettacolare braccio di ferro. Logano stringe un centimetro oltre il necessario Bell che, per evitare di perdere il controllo della sua Camry, si fa sponda sul rivale, perdendo velocità. Il pilota della #20 passa al compagno di squadra Hamlin il testimone, ma non può nulla contro Logano che inizia a fuggire.

Nuova caution al giro 119: Busch stacca tardi in curva 1 e dà un colpetto a Gibbs che va in testacoda senza urtare niente e nessuno. Suarez e Reddick sfruttano la neutralizzazione per cambiare mescola: il messicano monta le morbide, mentre il californiano le dure. Gragson può utilizzare il lucky dog.

Fino al giro 150, quello in cui è stata posta l’a’ultima competition caution, non avvengono fatti degni di nota. In questo frangente Larson, Wallace, Elliott, Truex Jr., Busch, Chastain, Gragson e Suarez decidono di svolgere la sosta opzionale. Nel frattempo Gibbs si accoda al gruppo.

Logano è, semplicemente, infermabile. Il bicampione della Cup Series cerca immediatamente di allungare sugli avversari all’ultimo restart, riuscendoci senza problemi. Blaney, al suo interno nel momento in cui è stata sventolata la bandiera verde, non è competitivo, tanto da venire sopravanzato da Hamlin, Buescher e Larson, in grande rimonta, nel corso degli ultimi minuti di gara.

Joey Logano domina la NASCAR All-Star Race. Il campione 2022 della serie è seguito sul traguardo da Hamlin, Buescher, Larson, Blaney, Wallace, Chastain, Elliott, McDowell e Busch. Il decimo classificato, autore di entrambe le caution “naturali”, sarà protagonista di un battibecco molto animato con Ricky Stenhouse Jr. nel dopo gara.

Joey Logano si è portato a casa la seconda NASCAR All-Star Race in carriera. Il trentatreenne nato a Middletown, Connecticut, è riuscito a portarsi a casa un bel regalo di compleanno in anticipo: un assegno da un milione di dollari. Questo dominio potrebbe coincidere con il risveglio di Penske e del bicampione in una Cup Series in cui lui e il team non stanno performando al meglio, ma solo il tempo potrà confermare (o negare) questa affermazione.

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Il circus si sposta verso Concord, North Carolina, luogo in cui è ubicata la sede del quattordicesimo round della NASCAR Cup Series, il Charlotte Motor Speedway. L’ovale, domenica sera (lunedì inoltrato in Italia) ospiterà la gara più lunga della stagione, la Coca Cola 600. La classe regina potrà vantare il supporto di NASCAR Xfinity Series, NASCAR Craftsman Truck Series e ARCA Menards Series nel weekend più importante dell’anno per quanto riguarda il panorama motoristico americano.

Immagine: Media NASCAR

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