NASCAR | Cup Series, All-Star Race 2025 North Wilkesboro: Il portafoglio di Christopher Bell si appesantisce: prima vittoria in questa gara per lui!

Autore: Francesco Gritti
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Pubblicato il 20 Maggio 2025 - 16:00
Tempo di lettura: 13 minuti
NASCAR | Cup Series, All-Star Race 2025 North Wilkesboro: Il portafoglio di Christopher Bell si appesantisce: prima vittoria in questa gara per lui!
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Christopher Bell supera Logano nel finale e vince la NASCAR All-Star Race 2025 a North Wilkesboro

La NASCAR All-Star Race 2025 si conclude con la vittoria di Christopher Bell. Il nativo dell’Oklahoma si è imposto con forza, strappando a Logano la medaglia d’oro. Questa gara è considerata importante anche per stabilire i valori in campo, dato che, spesso e volentieri, chi si porta a casa il milioncino di dollari previsto dalla vittoria di questo appuntamento, che, quest’anno, si tiene a North Wilkesboro, diventa poi campione della classe regina delle stock car a fine anno.

La NASCAR Cup Series fa scalo al North Wilkesboro Speedway per una delle gare più prestigiose della stagione, la NASCAR All-Star Race. Il secondo (e ultimo) appuntamento non valido per il campionato principale è quello in cui i migliori piloti del mondo delle stock car si scontrano per la gloria (e per un lauto bottino).

North Wilkesboro Speedway è il soggetto di una delle storie sportive più belle degli ultimi anni, così piena di aneddoti da aver bisogno di un articolo intero per essere raccontata senza omettere alcun dettaglio. Aperto nel 1946, lo short track è stato asfaltato nel 1957, e, da allora, non ha mai trasformato la sua identità. Dal 1996 al 2022, escludendo qualche riapertura poco felice, il circuito è rimasto in stato di semiabbandono. Solo una costosa ristrutturazione ha permesso al tracciato di tornare ai suoi gloriosi fasti. L’ovale, dalla lunghezza di 5/8 di miglio si distingue per il banking poco pronunciato, per la velocità di punta decisamente inferiore rispetto alla media e, soprattutto, per la posizione geografica. Difatti, l’impianto sorge sul versante di una collina e, per questo motivo i rettilinei si trovano in leggera pendenza (il frontstrech è in discesa, mentre il backstretch è in salita).

La NASCAR All-Star Race, evento non valido per il campionato principale di NASCAR Cup Series, ha cambiato più volte nella sua storia la pista in cui si è svolta. Nonostante la sede storica sia Charlotte (dove si è tenuta per la prima volta nel 1985 e, consecutivamente, dal 1987 al 2019), la gara-esibizione per eccellenza ha toccato, nel passato, anche Atlanta (1986), Bristol (2020) e Texas (2021 e 2022). North Wilkesboro ha ospitato l’evento per la prima volta nel 2023.

Sono ben 38 le vetture iscritte all’evento. Rick Ware Racing schiera una seconda vettura, la #15, che viene affidata a Cody Ware. Il figlio del proprietario della squadra lascia la #51, che di solito utilizza in campionato, nelle mani di Harrison Burton, iscritto alla NASCAR Xfinity Series, perché quest’ultimo, avendo vinto una gara la scorsa stagione, può partecipare alla All-Star Race senza aver bisogno di qualificarsi preventivamente. Garage 66 partecipa all’evento con Chad Finchum.

La Qualifica si svolge con un metodo unico, la Pit Crew Challenge. In pratica, ogni pilota svolge tre giri di pista. In quello centrale, però, la vettura non percorre il rettilineo principale a piena velocità, bensì passa dalla pit lane, in cui si ferma su una piazzola definita per cambiare tutti e quattro gli pneumatici. Il primo tempo di questa sessione va a Brad Keselowski, pilota della Ford #6 di RFK Racing, che, grazie a un ottimo 1.27.363″, riesce ad imporsi di quasi un secondo su Christopher Bell, portacolori della Toyota #20 di Joe Gibbs Racing.

La Heat 1

Larson, visti gli impegni a Indianapolis, non partecipa alla prima Heat. Keselowski, esterno, scatta bene al via e si impone immediatamente su Bowman, che sprofonda rapidamente in classifica. Il veterano sfrutta le battaglie dei piloti alle sue spalle per allungare sui rivali.

Al giro 31, però, viene chiamata la All-Star Caution. Byron, Blaney, Chastain, Stenhouse Jr. e Bowman sfruttano la pausa programmata per cambiare gli pneumatici prima della ripartenza. Keselowski, Dillon e Reddick, invece, restano in pista.

Keselowski scatta di nuovo bene dall’esterno e si impone su Reddick, interno, il quale viene inglobato in fretta dal gruppo. Nella fase centrale della corsa Brad ha dei rivali da cui si deve difendere. Il veterano risponde prima a Byron, autore di un attacco in curva 4 al giro 48, e poi a Chastain, che tra il cinquantaduesimo e il cinquantacinquesimo passaggio prova in ogni modo a prendere la testa della corsa. Nessuno, però, ha le capacità necessarie per mettere fine a questa egemonia.

Brad Keselowski vince la Heat 1 della NASCAR All-Star Race a North Wilkesboro senza grosse difficoltà. Chastain, Byron, Blaney, Bowman, Berry, Reddick, Dillon e Stenhouse Jr. seguono il primo classificato sul traguardo.

La Heat 2

Bell scatta bene dalla linea esterna e dice immediatamente la sua su Briscoe, che decide di coprire le spalle al compagno di squadra. Nelle primissime fasi della corsa il poleman avanza a grandi passi, mentre Hamlin, partito in seconda fila, si ritrova rapidamente in fondo al gruppo.

Al giro 31 i marshall sventolano la bandiera gialla. La All-Star Caution, prevista attorno ai due quinti della lunghezza della batteria, viene sfruttata da tutti, ad eccezione di Briscoe, per sostituire gli pneumatici. Il pilota JGR si ritrova, perciò, ad aprire le danze.

Bell, scattato dalla linea esterna, riesce immediatamente a dire la sua proprio sul compagno di squadra, che scivola immediatamente a centro gruppo. La situazione precipita ancora di più nei minuti immediatamente successivi.

Lo spigolo posteriore sinistro della Toyota di Briscoe, difatti, viene toccato da Suarez in curva 4. Come prevedibile, questo errore da parte del messicano causa un testacoda della Toyota #19. Al giro 42 viene chiamata la prima caution non programmata dell’evento, che viene sfruttata proprio dall’alfiere di JGR (e da Burton) per sostituire gli pneumatici.

Dal restart in poi la situazione non cambia. Bell, che ha scelto di partire esterno, è fenomenale allo stacco di frizione e si impone immediatamente su Logano. Il pilota Toyota inizia subito ad allungare sui rivali, che nell’arco di poche miglia, si ritrovano distanziati dal leader della batteria.

Christopher Bell si aggiudica la Heat 2 della NASCAR All-Star Race al North Wilkesboro Speedway. Il nativo dell’Oklahoma viene seguito sul traguardo, in ordine, da Logano, Elliott, Busch, Buescher, Suarez, Briscoe, Cindric, Burton e Hamlin.

La NASCAR All-Star Open

Van Gisbergen sfrutta i vantaggi dati dalla linea esterna per imporsi immediatamente su Hocevar, partito interno. Le battaglie per le posizioni di alta classifica permettono al neozelandese di prendere subito un certo distacco dagli avversari.

Durante la prima fase di gara sono pochi i fatti degni di nota. Finchum, pilota part time iscritto alla corsa con Garage 66, viene doppiato attorno alla trentacinquesima tornata. La stessa sorte tocca a Gilliland, reo di aver svolto il proprio pit stop al passaggio numero 38.

A metà gara, più precisamente appena cominciato il giro 51, viene esposta la All-Star Caution. La neutralizzazione programmata permette a tutti di mettersi in pari con Gilliland e svolgere la prima sosta in programma. Finchum, inoltre, sfrutta l’opportunità e si accoda al gruppo.

La ripartenza è nel segno di Hocevar. Il giovanissimo di Spire, complice la scelta di scattare dalla corsia di destra, riesce immediatamente a mettere le ruote davanti al compagno McDowell, che scivola abbastanza rapidamente nelle posizioni di rincalzo.

Sono, infatti, Gibbs e Preece a giocarsi la seconda posizione nel momento in cui viene proclamata la seconda caution di giornata. McDowell, al giro 78, sbaglia la staccata di curva 3 e tocca il posteriore di Herbst, che urta lievemente le barriere. La direzione gara decide di neutralizzare le posizioni nonostante il rookie di 23XI non sia andato in testacoda.

Questa scelta permette a moltissimi piloti, tra cui Allmendinger, Dillon, Jones, Nemechek, Gragson e McDowell, di svolgere un pit stop addizionale. Gilliland, unico doppiato prima della caution, torna a pieni giri. La procedura di ripartenza viene rimandata di un passaggio per colpa di Preece, che, reo di aver toccato il triangolo durante la Choose Rule, è costretto a scattare dal fondo del gruppo.

La ripartenza sorride a Hocevar. Il ragazzo di Spire, partito sulla linea esterna, scappa immediatamente dai suoi principali inseguitori, ossia Wallace, van Gisbergen e Gibbs. I tre, però, perdono rapidamente terreno e vengono superati in fretta da chi è partito più indietro.

Le gomme nuove, infatti, permettono a molti piloti di recuperare posizioni rapidamente. Tra di loro c’è anche Nemechek, che, grazie ad un attacco ben piazzato, riesce addirittura a superare Wallace al giro 90, prendendo di forza la seconda posizione.

Carson Hocevar, pilota della Chevrolet #77 di Spire Motorsports, vince la NASCAR All-Star Open al North Wilkesboro Speedway. Nemechek, Dillon, Jones, McDowell, Smith, Allmendinger, Wallace, Custer ed Herbst completano la top 10.

Carson Hocevar si aggiudica una corsa importante, la prima (seppur chiaramente non ufficiale) della sua carriera in NASCAR Cup Series. Il ventiduenne nato a Portage, Michigan, si qualifica alla NASCAR All-Star Race assieme a Nemechek, secondo classificato, e Gragson, vincitore del Fan Vote.

La gara

Keselowski scatta bene al via, ma Bell, partito dalla linea interna, non demorde. La miglior Toyota delle Qualifiche e delle Heat resta affiancata alla Ford del poleman fino all’uscita di curva 4, in cui è costretta ad accodarsi.

Già nelle primissime miglia è un altro il nome che viene associato alla lotta per la vittoria. Logano, difatti, dopo aver passato Bell, si lancia all’inseguimento di Keselowski. Al giro 6, il campione in carica si butta all’interno in curva 4 e supera l’ex compagno di squadra, che risponderà prontamente appena un passaggio più tardi.

Logano risponde al fuoco con il fuoco e, al giro 9, prova di nuovo il sorpasso su Keselowski in curva 4. Il veterano, però, si accorge della manovra e stringe leggermente la traiettoria in uscita, obbligando il rivale ad alzare il piede. L’ambasciatore Penske proverà altre volte il sorpasso sul rivale, ma, purtroppo per lui, non riuscirà mai a mettere le ruote davanti a quelle del pilota RFK per più di qualche metro.

La prima caution di giornata esce al giro 57. Suarez, a causa di una foratura alla gomma posteriore destra, urta contro le barriere. Il messicano rientra in pit lane per sostituire lo pneumatico a terra. Nonostante ciò, un danno alla sospensione lo costringe a lasciare la corsa nonostante i tentativi di riprendere in mano la situazione. Al termine della prima sosta generale e del pass through di Nemechek si torna a correre.

Busch spinge Keselowski e gli permette di mettere il muso davanti a quello di Byron, leader della corsia interna, alla ripartenza. Il due volte campione si butta esterno e crea una terza corsia in curva 4. Questa manovra, seppur rischiosa, gli permette di prendere la testa della corsa.

Un giro più tardi Keselowski punta a riprendersi la prima posizione. Il suo posizionamento sulla linea centrale, però, non gli permette di fare molto, dato che non ha lo spazio materiale per compiere le manovre necessarie al sorpasso.

Keselowski sprofonda così nel gruppo, lasciando a Busch il controllo di tutta la parte esterna del circuito. Anche Byron ha più spazio e ne approfitta per superare il due volte campione al giro 66 grazie ad una staccata profonda in curva 4.

La forza di volontà di Logano non è stata piegata dalla sconfitta precedente. Il campione in carica, difatti, si lancia all’inseguimento di Byron, che supererà alla quarta curva del giro 78 grazie ad una manovra ben studiata sulla linea interna. Il leader precedente, dopo qualche timido tentativo di attacco, si accoda al portacolori Penske.

La leadership di Logano viene interrotta solo dalla All-Star Caution, che, da programma, è stata chiamata al giro 101. Durante questo periodo di neutralizzazione, tutti quanti decidono di compiere la seconda sosta di giornata.

Alla ripartenza si verifica un cambio di equilibri abbastanza importante. Bell, scattato dalla linea interna, si impone abbastanza a sorpresa su Logano, che, complice un restart non propriamente perfetto, è costretto ad accordarsi al ragazzo di Toyota, anche se per poco

Al giro 113, infatti, un incidente in curva 2 riporterà in pista la pace car. La presenza fisica di Bowman impedisce a Cindric di spostarsi verso l’interno e, per questo motivo, il portacolori Penske urta lo spigolo posteriore sinistro della Chevrolet di Chastain. Il contatto fa perdere il controllo della vettura ad entrambi i piloti, che riporteranno qualche danno alla carrozzeria a seguito dell’incidente.

La ripartenza, avvenuta al termine del periodo di caution, è una copia della precedente. Logano, esterno, scatta bene ma, nonostante ciò, è Bell, posto a capo della corsia interna, a prendere la leadership in uscita da curva 2.

Logano, però, è più veloce di Bell e, dopo una fase di studio, lo supera alla seconda curva del giro 122 grazie ad un sapiente utilizzo della linea esterna. Il pilota Toyota non perdona questo affronto e prova a recuperare la posizione con tutti i mezzi possibili. Nonostante ciò, ogni scelta, anche la più aggressiva, non paga.

La fuga di Logano termina al giro 176. Durante questa tornata Keselowski perde il controllo della sua Ford e urta violentemente contro le barriere di curva 4, danneggiando entrambe le sospensioni di destra. Nessuna riparazione può fare tornare in pista il campione 2012. Al termine della sosta generale, che permette a Burton di tornare in coda al gruppo, la gara riparte.

Questa volta è Larson a dare del filo da torcere a Logano. Il campione 2021 sfrutta il leggero banking per provare ad imporsi sul precedente leader della corsa, il quale, però, gli metterà le ruote davanti in uscita di curva 4.

La battaglia fra i due continua per diverso tempo. Al giro 185, Larson sfrutta la linea esterna per passare Logano in curva 4. Il campione in carica risponde alla provocazione 5/8 di miglio più tardi. La manovra in questione permette alla #22 di restare in testa alla corsa per diverso tempo.

Al giro 216, difatti, viene chiamata la Promoter’s Caution. Tutti quanti (ad eccezione dei Penske e di pochi altri) sfruttano l’occasione per svolgere una quarta sosta. Larson, che ha danneggiato la sospensione posteriore sinistra in urto con una barriera, resta fermo sulla piazzola per qualche minuto. Cindric lucky dog.

L’ultima ripartenza di giornata sorride a Logano, che, dalla linea esterna, si impone sul compagno Blaney, scattato dalla corsia interna. La scelta di non utilizzare un treno di gomme nuove penalizza il tre volte campione, che verrà presto recuperato dagli avversari.

Al giro 229, Bell attacca Logano sfruttando l’interno di curva 4 e lo supera. La risposta dell’ambasciatore Penske non si fa attendere, dato che, grazie al banking, è in grado di recuperare la prima posizione già in uscita dalla piega successiva.

Bell, però, non molla. Al giro 241, il portacolori di Joe Gibbs Racing tenta il tutto per tutto su Logano. Il nativo dell’Oklahoma stacca tardissimo in curva 2 e si fa sponda sulla fiancata della Mustang #22 prima di uscire sul backstretch davanti al rivale. L’esito positivo di questa manovra permette alla #20 di allungare il proprio gap sugli avversari fino al passaggio sotto la bandiera a scacchi.

Christopher Bell, pilota della Toyota #20 di Joe Gibbs Racing, vince la NASCAR All-Star Race al North Wilkesboro Speedway. Logano, Chastain, Bowman, Elliott, Byron, Reddick, Busch, Briscoe e Buescher completano la top 10.

Christopher Bell, nato a Norman, Oklahoma, 30 anni fa, ha fatto lievitare il suo conto in banca di un milione di dollari grazie alla sua prima vittoria alla All-Star Race. Il pilota Toyota, attualmente già qualificato ai playoff, ha ottenuto un successo importante in grado di rimarcare la competitività dimostrata nel corso della prima parte della stagione.

I risultati odierni

La classifica della NASCAR All-Star Race

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La NASCAR Cup Series torna in pista settimana prossima per il tredicesimo appuntamento stagionale, la Coca-Cola 600 al Charlotte Motor Speedway. Prima della corsa più lunga dell’anno, prevista per domenica 25 maggio (sarà già lunedì a mezzanotte in Italia), si terranno anche le gare di NASCAR Xfinity Series, NASCAR Craftsman Truck Series e ARCA Menards Series.

Immagine: Media NASCAR

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