NASCAR | Anteprima Xfinity Series 2025

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 12 Febbraio 2025 - 21:00
Tempo di lettura: 12 minuti
NASCAR | Anteprima Xfinity Series 2025
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Justin Allgaier finalmente potrà difendere il titolo, ma contro di lui ci sarà una folta schiera di arrembanti rookie


Se la NASCAR Cup Series ha visto poco ricambio nei suoi ranghi, la Xfinity Series vivrà in questo 2025 un incredibile rinnovamento fatto di giovani piloti che si affacciano alla categoria o alla NASCAR stessa con l’obiettivo dichiarato di vincere subito, prendersi vittorie importanti e, chissà, anche un titolo che sconvolgerebbe le successioni già designate verso la classe regina. Dal lato della vecchia guardia c’è Justin Allgaier che in questa stagione ci arriva – finalmente – da campione in carica dopo tanto inseguimento al sospirato titolo.

I piloti ed i team

Ancora una volta la Chevrolet domina il campo degli iscritti della Xfinity Series, dunque per una volta prima si lascia spazio agli altri due costruttori per aprire e chiudere (troppo) velocemente questi capitoli.

Toyota sarà al via ancora con soli due team, il principale Joe Gibbs Racing ed un Sam Hunt Racing (l’unico SHR rimasto in NASCAR) che cerca ancora l’ultimo salto per entrare fra gli outsider. Per il JGR saranno ancora quattro le auto a tempo pieno, tuttavia i piloti full time salgono da due a tre. La lineup è completamente rinnovata: salutati Creed e Chandler Smith, arrivano in squadra i giovani William Sawalich, due volte campione della ARCA East Series e che salta quasi a piè pari i Truck relativamente a sorpresa, Taylor Gray, che dopo un paio di stagioni ha fatto capire definitivamente di essere migliore del fratello Tanner, ed il veterano Brandon Jones che torna in scuderia dopo due anni di esilio volontario in seguito alla faida in squadra con Ty Gibbs. Evidentemente le ragioni economiche, ovvero i soldi che porta Brandon con lo sponsor, hanno avuto la meglio sull’orgoglio. Giova anche ricordare che per Jones questa sarà la decima stagione a tempo pieno in Xfinity e il salto di qualità ormai manco lo si aspetta più.

Sam Hunt Racing per la sua auto full time ha scelto invece – per la delusione di molti – Dean Thompson, uno che nei Truck ha avuto troppe poche gare positive per considerarlo pronto per il balzo in Xfinity Series, ma evidentemente anche qui il fattore economico ha avuto la meglio sul talento visto che la coppia Ryan Truex – Jeffrey Earnhardt si dovrà dividere la seconda vettura nelle gare in cui verrà schierata. Presente in tutte e 33 le corse, in teoria, la #19 del Joe Gibbs Racing che verrà divisa, al momento, fra Justin Bonsignore (ben nove gare dopo il positivo debutto per il campione delle Modified), Bell, Briscoe e forse altri.

Poca rappresentanza anche per le Ford, ma almeno i team sono tre. Come ben noto non esiste più Stewart-Haas Racing, ma in Xfinity Series Gene Haas ed il suo Haas Factory Team hanno deciso di proseguire sempre con due vetture: salutati Custer ed Herbst in direzione Cup Series, in squadra sono arrivati sulla #00 uno Sheldon Creed ancora girovago (e qui completa il set dopo aver corso con Chevy e Toyota nelle due stagioni precedenti) e alla caccia della prima vittoria nella categoria cadetta e sulla #41 un Sam Mayer che ha deciso di rilanciarsi dopo una stagione in penombra e soprattutto lontano dall’ala sicura del JR Motorsports.

Ryan Sieg ed il suo team (in cui è stato confermato ancora il fratello Kyle mentre una terza vettura sarà part time) punteranno ancora ai playoff e alla vittoria in qualche occasione in cui i materiali a disposizione si allineeranno con gli astri mentre AM Racing, dopo un’annata allo sbando con Hailie Deegan andata ora in Indy NXT, punta su Harrison Burton che è sceso di categoria proprio dopo aver conquistato – troppo tardi – la prima vittoria in Cup Series lo scorso anno a Daytona.

Passiamo dunque al blocco Chevy in cui JR Motorsports punterà a confermarsi campione con il veterano Justin Allgaier, che senza il peso-ossessione del titolo magari potrà vincere ancor di più a cuor leggero, e tre giovani rampanti: Sammy Smith che rimane sulla #8 ma che deve dimostrare ancora di essere materiale da titolo e la coppia più osservata della stagione ovvero Connor Zilisch e Carson Kvapil.

Mentre il secondo, figlio d’arte, ha avuto una maturazione più lenta sotto l’ala protettrice di Dale Jr. fra Late Model e Super Late Model, Zilisch ha rubato la scena a cavallo del 18° compleanno correndo – e vincendo – praticamente ovunque mettendo insieme nel solo 2024 due vittorie di classe alla 24h di Daytona e alla 12h di Sebring, pole al debutto nei Truck ad Austin, pole e vittoria al debutto in Xfinity al Watkins Glen. Trackhouse, alla luce di tutto questo, ha dovuto trovargli un sedile a tempo pieno per il 2025 e Justin Marks probabilmente ha capito che l’alleanza stretta con Kaulig dello scorso anno per SVG non ha reso quanto sperato (seppur sia andata bene) e quindi ha trovato JR Motorsports per un prestito che vedrà come nice side effect anche Chastain e lo stesso van Gisbergen part time per qualche gara sulla quinta auto che stavolta avrà il #9 (il #88 passa a Zilisch).

Richard Childress Racing conferma la coppia Austin Hill – Jesse Love, anche se le aspettative sono leggermente inferiori rispetto all’anno scorso: qualche crepa a livello tecnico inizia a vedersi anche qui dopo la faglia presente in Cup Series. I due hanno tenuto alto il ritmo con i successi sugli superspeedway (ed in extremis per Hill a Miami), ma poi poco o nulla che potesse darli come favoriti per il titolo dopo la qualificazione ai playoff. Urge un cambiamento di rotta prima che le difficoltà arrivino ad intaccare le qualità dei piloti.

Kaulig Racing rimane comunque terza forza, ma appare sempre di più come un team allo sbando nella parte dirigenziale: perso Shane van Gisbergen (probabilmente un sassolino nella scarpa per loro in quanto in prestito) e concesso ad AJ Allmendinger di ritornare per la terza volta in Cup Series (quando dopo la prima AJ voleva dire già stop), il team si ritrova ad affidare le chiavi delle tre vetture ad un Christian Eckes che di talento ne ha dopo quanto visto nei Truck, ma che forse si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, ad un Josh Williams non si sa perché riconfermato dopo il 18° posto finale del 2024 ed un Daniel Dye cresciuto notevolmente nella scorsa stagione, ma che probabilmente avrebbe avuto bisogno di un altro anno di maturazione nei Truck. Buona fortuna a loro, perché ne avranno bisogno.

A seguire la consueta trafila di team outsider che punteranno ad un posto a sorpresa nei playoff. Big Machine Racing ha salutato – forse controvoglia, ma il pilota ha deciso così – Parker Klingerman ma ha preso un buon prospetto dalla Truck Series come Nick Sanchez, già campione ARCA Series. Alpha Prime Racing si tiene Brennan Poole e prende uno dei pezzi più ambiti del mercato, quel Parker Retzlaff che ha stupito l’anno scorso con i mezzi a disposizione e che probabilmente ha pestato i piedi a qualcuno di troppo grande nel debutto in Cup Series a Daytona. Il Jordan Anderson Racing, perso appunto Parker Retzlaff, affianca ad un Jeb Burton che sembrava pure lui alla porta un potenziale nome di peso come Blaine Perkins; il team schiererà ogni tanto anche una terza vettura per il titolare e per un Austin Green che si è fatto notare sugli stradali.

In chiusura una serie di piccoli team fra conduzione familiare e nomi decaduti. DGM Racing “rovina” tutto a pochi giorni da Daytona annunciando una “partnership strategica” con la squadra di Jesse Iwuji (che, prendendo in prestito il lessico militare a cui appartiene Jesse, ha disertato la Xfinity Series lo scorso anno dopo le pessime prestazioni del 2023) ma che comunque schiererà Ryan Ellis, un Josh Bilicki che meriterebbe più di un posto part time e in qualche gara anche un CJ McLaughlin scaricato da RSS Racing ben prima di metà 2024.

Our Motorsports probabilmente si pentirà di aver lasciato andare via Anthony Alfredo (passato a Young’s Motorsports per un altro talento un po’ sprecato in team così piccoli) per prendere Kris Wright, uno che è stato lasciato a piedi per due anni di fila in Truck Series e che non ha vinto la ARCA Series nel 2024 malgrado notevoli mezzi a disposizione. Jeremy Clements torna con la sua squadra dopo un deludente 2024 mentre un altalenante SS-Green Light Racing punta (e qui la decisione è saggia) su Garrett Smithley e su una seconda vettura a rotazione fra Emerling, Leitz e Labbé.

In chiusura di rassegna il neonato Viking Motorsports che conferma quanto fatto nella seconda metà di 2024, dopo essersi staccato da RSS Racing prendendo il controllo di una vettura malamente condotta da CJ McLaughlin, e si tiene un Matt DiBenedetto a caccia ancora di redenzione e il nuovissimo Cope Family Racing con Derrike che reinveste gli utili della vendita qualche anno fa di StarCom Racing (e annesso charter) per schierare una vettura che verrà equamente divisa fra due piloti che potranno essere fermati solo da una vettura deficitaria: Leland Honeyman Jr. e Thomas Annunziata.

Il format ed il calendario

Il format della NASCAR Xfinity è sostanzialmente invariato per la stagione 2025: confermate le 33 gare in campionato di cui 26 di regular season e sette di playoff con i Round of 12 e 8 prima della Championship 4 di Phoenix. Confermato in primavera anche il programma Dash4Cash (quest’anno nelle gare di Miami, Martinsville, Bristol e Rockingham) che mette in palio 100’000$ di bonus al migliore dei piazzati fra una rosa di quattro piloti che si sono “qualificati” in base ai risultati della tappa precedente.

Fra le 33 gare in programma c’è la consueta infornata di stradali che segneranno il destino del campionato: la prima tappa sarà ad Austin subito ad inizio marzo, poi ci sarà il grande ritorno di Città del Messico dopo l’esperienza fatta oltre confine fra il 2005 ed il 2008, dunque si andrà per le strade di Chicago e una settimana più tardi a Sonoma. Prima dei playoff ancora le gare del Watkins Glen e di Portland mentre il Roval di Charlotte sarà il taglio del Round of 12. Dunque ben sette gli appuntamenti con (anche) curve a destra.

Il calendario in sé ricalcherà quasi integralmente quello della Cup Series con appena un paio di tappe saltate, inclusa una insolita pausa con due weekend liberi a maggio. Due gli eventi standalone, ovvero lontani dalla serie principale, il già citato fine settimana a Portland (mentre la Cup Series sarà a Darlington) e quello di Pasqua con il grande ritorno della NASCAR a Rockingham; per la Xfinity Series sarà la prima tappa a “The Rock” dal 2004 mentre i Truck, anch’essi presenti, avevano fatto un breve rientro nel 2012-13.

Fra le altre modifiche al calendario, il rientro di Gateway dopo 14 anni (e qui la Xfinity Series sostituisce i Truck come gara di supporto alla Cup Series). Escono dal calendario il Michigan (brutta perdita), New Hampshire e Richmond, Darlington perde invece la gara autunnale mentre Bristol riacquista quella primaverile andata dispersa al momento dell’esperimento sullo sterrato.

Cosa aspettarsi dal 2025

Come sempre nella anteprima della NASCAR Xfinity Series è doveroso annunciare il numero magico, ovvero quanti piloti a tempo pieno ci sono su vetture di top team in relazione ai posti ai playoff disponibili (sempre 12): sulla carta nel 2025 dovrebbe essere addirittura di 14 con quattro piloti del JR Motorsports, tre a testa per Joe Gibbs Racing e Kaulig Racing, due per Richard Childress Racing e Haas Factory Team. La lotta per non essere fra i due preliminarmente esclusi dunque potrebbe essere combattuta, ma anche altrettanto facile da pronosticare con la coppia Dye-Williams che sicuramente parte un gradino indietro. In caso di sorprese – positive altrove, negative in casa – nel Joe Gibbs Racing uno fra Jones, Sawalich e Gray potrebbe soffrire più del previsto mentre bisognerà valutare da che livello si partirà in Haas.

Viste le premesse, dunque, per Justin Allgaier potrebbe essere una stagione in cui partire un passo avanti a tutti gli altri visto anche che al via ci sono ben otto candidati al premio di rookie dell’anno (Zilisch, Kvapil, Eckes, Dye, Sawalich, Gray, Sanchez e Thompson) che dovranno adattarsi alla nuova categoria oppure altri piloti che hanno cambiato squadra (Creed e Mayer su tutti) e che quindi cercheranno in fretta equilibri diversi rispetto al passato.

Non ci sarebbe da stupirsi, tuttavia, se l’inizio di Justin sia sottotono perché lo sarebbe solo in confronto alle prestazioni degli avversari che si trovano in apertura terreno a loro favorevole: due superspeedway come Daytona ed Atlanta guardano con fiducia alla coppia Hill-Love mentre il COTA alla terza gara ha già il cerchio rosso da parte di Connor Zilisch, il quale bisognerà vedere se prenderà il trono di re degli stradali assommando completamente i successi di Allmendinger e van Gisbergen oppure se altri riusciranno a mettere le ruote davanti alla #88 quando ci sarà da girare anche a destra.

L’evoluzione dei giovani piloti che devono adattarsi alla nuova vettura e/o alle nuove piste (anche Kvapil deve debuttare praticamente ancora su ovali che non siano short track e sarà a lungo la grande incognita della stagione) probabilmente farà cambiare il pronostico nel corso della lunga stagione e anche i playoff potrebbero ribaltare le gerarchie viste fino a settembre. Toccherà alla #7 mantenere sotto controllo la situazione generale in un 2025 tutto da vivere appunto perché in continua evoluzione.

Come seguire la NASCAR Xfinity Series in Italia

Al momento, in Italia non esiste un modo legale per vedere né la NASCAR Xfinity Series, né la NASCAR Truck Series.

Il programma della NASCAR Xfinity Series a Daytona

Venerdì 14 febbraio:

22:35 Prove libere (CW)

Sabato 15 febbraio:

16:00 Qualifiche (CW)

23:00 Gara (CW)


Immagine: Media NASCAR

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