NASCAR | Anteprima Xfinity Series 2023

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Simone Longo @_Long_hito
17 Febbraio 2023 - 14:50
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Nuova stagione, tutto da rifare. A seguito di pesanti addii la serie cadetta della NASCAR riparte da zero, con le classiche incognite di ogni anno nuovo e ben poche solide fondamenta su cui ricostruirsi


Il bello della NASCAR Xfinity Series forse è proprio questo: il doversi ricostruire ogni anno. Le incognite, così come le storiche sentenze, non mancano mai. Con gli arrivederci o quasi addii dei due grandi protagonisti della stagione 2022 Gragson e Gibbs e il veteranissimo Allmendinger (tutti e tre promossi in Cup Series) la categoria perde più della metà del numero totale di vittorie della scorsa stagione.

Giovanissimi debuttanti, interessanti ritorni, nuove leve con voglia di affermarsi e il solito Allgaier sono pronti a riaccendere i motori per iniziare la stagione col botto.

I piloti ed i team

Con i sedili più ambiti divenuti vacanti, il mercato invernale ci ha impiegato poco a scaldarsi. Il campione uscente Ty Gibbs lascia il posto forse più ambito, in un team come Joe Gibbs Racing con ancora una grande incognita. Se infatti sulla ex #54 di Gibbs (ora #20) il sostituto è un nome di ottimo livello quale John Hunter Nemechek, in risalita dopo la sua scelta di ripartire dalla Truck Series, l’abbandono di Brandon Jones per passare al team rivale ha lasciato un vuoto ancora da colmare. Nemechek punterà sicuramente a fare una stagione di alto livello e a prendersi presto il posto come pilota di punta della squadra, scavalcando il confermato Sammy Smith.

L’altro sedile di fuoco è andato al precitato Jones. Brandon è un ottimo nome per sostituire Gragson e la lineup venutasi a formare eleva il JR Motorsport come corazzata anche per questa stagione. Jones sulla #9 e i confermati Mayer, Allgaier e Berry rispettivamente sulla #1, #7 e #8 hanno tutti chance per arrivare al gran finale.

Sam Mayer cercherà il successo dopo la stagione priva di vittorie dell’annata passata, tentando di rimettersi al pari con l’ormai ben affermato Berry (3 vittorie e 3° posto in classifica generale nel 2022). Allgaier, favoritissimo per Phoenix come ogni anno, probabilmente aspetta solo la vittoria di un titolo per potersi ritirare serenamente; fino ad allora, non ha intenzione di mollare neanche un centimetro. La quinta vettura sarà la solita #88 part time, guidata per qualche dal figliol prodigo Dale Earnhardt Jr. e Miguel Paludo.

Rimanendo in casa Chevrolet, il terzo sedile di fuoco rimasto abbandonato era quello sulla #16, lasciata vacante da un AJ Allmendinger richiamato a tempo pieno in Cup Series. La scelta per il sostituto è ricaduta sul giovanissimo Chandler Smith: il ventenne ha chiuso terzo la passata stagione in Truck Series e l’occasione che gli viene consegnata per questo campionato è oro colato.

L’avere accanto a sé un campione di categoria come Hemric (confermato sulla #11) può essere un grande aiuto e allo stesso tempo una grande motivazione per fare bene. Nessun miracolo dell’ultimo secondo per Landon Cassill quest’anno. Lo sponsor di criptovalute Voyager è fallito e l’amatissimo pilota dell’Iowa ora rischia pure il tribunale in quanto è stato volto promozionale della vicenda. La #10 rimarrà full time ma il pilota a guidarla cambierà di settimana in settimana.

Le due vetture del Richard Childress Racing rimangono tali: la coppia promossa dalla Truck Series ha convinto nel corso della stagione 2022 e, a differenza di quanto accaduto in Cup, il mercato per il team è rimasto pacato. Sia Sheldon Creed che Austin Hill continueranno ad essere i titolari per la #2 e la #21.

Debole come di consueto il fronte Ford. Stewart-Haas riconferma un Riley Herbst sulla #98 con ancora tanto da dimostrare e si impegna più del solito introducendo una nuova vettura molto interessante: la #00 di Cole Custer. Retrocesso dalla Cup dopo prestazioni davvero deludenti, Custer è stato costretto a fare un passo indietro. In Xfinity Series è sempre stato in grado di regalare spettacolo (soprattutto nella lotta al titolo con Reddick) ma farlo da pilota di serie B e non più da giovane in rampa di lancio è un altro discorso. Un’altra stagione colma di passaggi a vuoto potrebbe condannarlo.

Il blocco di vetture performanti termina qui. Ci saranno 14 macchine (l’ultima è la #19 del Joe Gibbs Racing, anch’essa a rotazione) e 12 piloti per 12 posti playoff, ma attenzione a dare tutto per scontato: le sorprese non mancheranno nemmeno questa volta. Andiamo a vedere chi potrà essere protagonista di una di queste sorprese. I nomi di spessore non sono molti, ma a inizio anno tutti i team tenteranno il primo sgambetto già a Daytona.

Cominciando da chi di sgambetti se ne intende: Jeremy Clements, che a Daytona l’anno scorso sorprese tutti conquistando la sua seconda vittoria in carriera, non cambia una virgola e fa bene. Stesso numero per il suo team e va a caccia di un nuovo successo. L’altra sorpresa playoff della scorsa stagione invece il numero lo cambia, e cambia solo quello. Ryan Sieg si trasferisce dalla #39 alla #38, lasciando il suo vecchio sedile al suo nuovo compagno: Joe Graf Jr. Graf sarà presente per cinque gare anche sulla #19 del Joe Gibbs Racing e le motivazioni, visti i suoi risultati, sono abbastanza inspiegabili. L’altro Sieg, Kyle, rimane sulla #28 di RSS Racing.

Tra i team c’è chi si espande e chi perde pezzi. In questo secondo gruppo troviamo su tutti Our Motorsports che, dopo i grandi progetti di un anno fa, ha rischiato il fallimento riuscendo a salvare solo una vettura: la #02 con il maturo David Starr.

Allontanati, oppure scappati, Jeb Burton e Anthony Alfredo, finiti rispettivamente al Jordan Anderson Racing con cambio di pilota dal team owner a Burton e cambio numero dal #32 al #27. Il compagno sulla #31 sarà il debuttante Parker Retzlaff al posto dell’appiedato Myatt Snider, diversamente impegnato con qualche gara sulla #19 del JGR, brevetto di volo e laurea in matematica in arrivo. Al BJ McLeod Motorsports (in cui sparisce la #5) sulla #78 arriva Alfredo che farà coppia con la #99 guidata da Garrett Smithley.

Grossa evoluzione in casa Alpha Prime racing: l’obiettivo è ampliare la solidità delle fondamenta e il metodo per farlo è stato la conferma a piloti full time di Ryan Ellis e Jeffrey Earnhardt. Più azzardata la mossa di introdurre una terza vettura: la #45 con girandola di piloti annessa è un bel rischio.

Altri team che hanno optato per riconfermare il numero di vetture ma non il duo dei piloti sono: la #4 (Currey rimasto dov’era) e la #6 (Poole full time al posto di Ryan Vargas che ha cercato nuove strade) del JD Motorsports, la #5 (Buford) e la #48 (Kligerman) del Big Machine Racing, la #07 (Perkins) e la #08 (Gaulding) del SS-Green Light Racing, la #13 e la #66 (Timmy Hill e altri piloti) del MBM Motorsports , la #24 (Mosack + vari) e la #26 (Grala) del Sam Hunt Racing, la #35 e la #53 del Emerling-Gase Motorsports con i due team owner ed altri piloti, ed infine la #91 (Bilicki + vari) e la #92 (Williams) del DGM Racing.

Si conclude la griglia con la sfilza di team singoli, chi più chi meno interessante e presentati in ordine di numero: nuovo team e nuova chance per Brett Moffitt, il ragazzo dal carattere poco temperato tenterà di convincere con la neofita #25 di AM Racing. Jesse Iwuji torna fisso con il suo team e sulla sua #34: la scorsa stagione il connubio con Kyle Weatherman è stato positivo (quasi esclusivamente con quest’ultimo) e quest’anno ci sono svariate possibilità che venga riproposta l’alternanza di coppia.

Più interessante il nome di Zane Smith che, dopo aver “rubato” il posto a Todd Gilliland per qualche gara sulla #38 in Cup Series, correrà in qualche occasione seppur ancora tutte ignote. Chiudono lo schieramento di inizio stagione le due vetture CHK Racing: il team del North Carolina ritorna al suo nome storico con l’innesto di Gary Keller e Michael Clayton come co-owner insieme a Mike Harmon. Se il sedile della #74 sarà occupato da Ryan Vargas per molte gare, ancora nulla si sa sul nome del compagno per la vettura #47.

NASCAR Xfinity Series piloti 2023

Il format ed il calendario

La Xfinity Series vedrà ancora un calendario da 33 gare, senza sterrato ma con tanti stradali; come sempre si inizierà a Daytona per quella che probabilmente è la gara più prestigiosa in tutto il calendario, poi la Xfinity Series seguirà la categoria principale fino a Pasqua senza pause, andando sulla costa Ovest (Fontana, Las Vegas e Phoenix), passando poi per Atlanta prima di Austin, il primo stradale del 2022, e Richmond.

Da Richmond inizierà anche il programma Dash4Cash, quattro gare (quest’anno Richmond, Martinsville, Talladega e Dover) dove ci saranno in palio 100’000$ extra per ciascuna tappa e dove i piloti della Cup Series non potranno gareggiare. Segue un maggio sconnesso con Darlington e Charlotte e a seguire il ritorno a Nord Ovest con la tappa a Portland (senza i colleghi della Cup). A giugno altri due stradali (con il debutto assoluto di Chicago Street) alternati da Nashville.

Luglio è rimasto invariato allo scorso anno, con la sola sostituzione del road course di Indianapolis con Road America posticipato di tre mesi. La gara in Indiana va ad inserirsi poco dopo, tra l’ovale del Michigan e lo stradale di Watkins Glen, segue Daytona (unico superspeedway con tappa doppia) e poi Darlington e Kansans come ultima speranza per i playoff.

Bristol è scalata a gara d’apertura della post season, Texas ha preso il posto di Talladega come 28^ gara stagionale, e le rimanenti tappe sono rimaste invariate. Il road course di Charlotte prima e lo short track di Martinsville poi saranno le occasioni fondamentali per decidere i 4 finalisti che si giocheranno il titolo a Phoenix.

NASCAR Xfinity Series calendario 2023

Cosa aspettarsi dal 2023

La vera lotta, anche quest’anno, sarà quella per i playoff point: 12 piloti e 14 vetture partono favorite sugli altri e, il format da 12 posti nei playoff, pare assicurare a questi apostoli della categoria uno spot nella post season. In questo gruppo l’unico vero veterano rimasto è Allgaier, sicuramente capace di affrontare da solo l’ondata di gioventù che sarà probabilmente guidata da Nemechek, Jones e Berry, ma atteso a mantenere le promesse di ogni anno ad ogni ricambio che avviene. Promesse che nei playoff sono state disattese. Occhio anche ai giovani Smith (non parenti fra di loro) che potrebbero sorprendere.

Come seguire la NASCAR Xfinity Series in Italia

NASCAR Trackpass ha giocato un brutto scherzo a tutti i fan, non solo italiani, ma mondiali della categoria. La sospensione improvvisa e immotivata del servizio è un duro colpo da digerire per tutti gli appassionati e ancora di più per noi che, con i nostri resoconti di gara settimanali, tentiamo di far arrivare a più persone possibili la disciplina condividendo la nostra passione.

Al momento, in Italia, non esiste un modo legale per vedere la NASCAR Xfinity Series e la NASCAR Truck Series. Mola Tv ha riconfermato la categoria principale che porterà in diretta per tutta la stagione ma, per le categorie inferiori, è ormai improbabile che qualcuno le trasmetta nella nostra nazione.

Il programma della NASCAR Xfinity Series a Daytona

Venerdi 17 febbraio

22:30 Prove libere

Sabato 18 febbraio

17:30 Qualifiche

23:00 Gara


Immagine: Media NASCAR

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