NASCAR | Anteprima Truck Series 2022

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di Gabriele Dri @NascarLiveITA
16 Febbraio 2022 - 16:00
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Ben Rhodes comincia a Daytona la difesa del titolo della Truck Series conquistato a novembre. La corazzata Kyle Busch Motorsports, comandata da Nemechek e Chandler Smith, proverà a prendersi la rivincita di un 2021 fra luci ed ombre. Dietro di loro tanti cambiamenti nei team, con vetture che nascono ed altre che spariscono


Il campionato più combattuto della Nascar torna più carico che mai, nella speranza che le battaglie tornino nei ranghi. La Truck Series deve fare (o meglio, si spera che abbia fatto) un esame di coscienza per evitare di ricadere negli errori del 2021 in cui ci sono stati troppi incidenti inutili dovuti all’eccessiva esuberanza di certi piloti a centro gruppo. Il desiderio è quello di vivere un’altra stagione ad alti livelli anche in vetta, dove la battaglia per entrare nei playoff a 10 sarà ancora molto serrata.

Ben Rhodes, il campione più calmo della storia probabilmente a contraltare di quanto appena descritto, dovrà difendere il titolo da un arrembante John Hunter Nemechek che ha chiuso il 2021 con molti rimpianti. Oltre a loro tanti giovani in cerca di una loro dimensione dopo una stagione d’esordio difficile, resa ancora più complicata dalla quasi completa mancanza di prove libere. Il mercato è stato molto attivo e la categoria, dunque, cerca una nuova situazione di equilibrio.

I piloti ed i team

Ben Rhodes ed il ThorSport Racing iniziano la stagione 2022 della Truck Series con l’obiettivo di diventare ancora di più il team di riferimento della categoria, infatti saranno ben cinque le Toyota schierate, quattro a tempo pieno come nella stagione scorsa. Rispetto al solito però le notizie dall’Ohio sono arrivate parzialmente in anticipo.

Noti infatti per gli annunci ufficiali a pochi giorni da Daytona, il ThorSport già nell’immediato seguito di Phoenix ha confermato i suoi due piloti che si erano qualificati per il gran finale del 2021, il campione Ben Rhodes ed il super veterano Matt Crafton, quest’ultimo però senza il suo storico crew chief Junior Joiner che aveva annunciato il ritiro.

Il puzzle poi si è composto di alcuni pezzi attesi ed altri no: dopo la stagione part time condivisa con Grant Enfinger (andato al GMS Racing), Christian Eckes non poteva non essere riconfermato, stavolta a tempo pieno anche dopo la vittoria di Las Vegas in uno storico poker per il ThorSport. La quarta vettura del team non sarà la #13 bensì la #66 e a guidarla sarà Ty Majeski che nel 2021, oltre ad essere al volante, ha lavorato per il team dietro le quinte sul lato ingegneristico.

Finisce così, almeno in parte, l’era di Johnny Sauter che, dopo un paio di stagioni decisamente al di sotto del suo livello (campione 2016) e in cui è finito alla ribalta praticamente solo per i suoi team radio più censurati che altro, non sarà full time in squadra. Sauter disputerà sì tutto il campionato, ma lo farà “in stile Enfinger 2021”, ovvero 10 gare sulla quinta vettura del team (la #13) che sarà in teoria part time e con al comando Junior Joiner, la cui pensione è durata poche settimane, e le altre 13 sulla #47 del neonato G2G Racing di Tim Viens (sulla #46 invece ci sarà Matt Jaskol), un team che si preannuncia di basso livello.

In casa Toyota però il ruolo di favorito rimane per il Kyle Busch Motorsports. John Hunter Nemechek è sicuramente il pilota più deluso dall’esito finale della stagione scorsa e ad oggi rimane il grande favorito per la vittoria del titolo. Urge però trovare la costanza di rendimento ad alto livello anche dopo la pausa estiva, dato che anche nel 2022 il calendario è molto sbilanciato verso la prima parte dell’anno.

Al fianco di Nemechek (JHN per brevità) è stato riconfermato un Chandler Smith in grande crescita e che ha dimostrato di essersi scrollato di dosso il peso di un sedile ingombrante e della presenza in squadra del titolare Kyle Busch che, come al solito ma a differenza della Xfinity Series, prenderà il via in cinque gare sulla vettura #54 mentre gran parte del calendario verrà disputato dal prossimo grande talento di casa Toyota, ovvero Corey Heim.

Per chiudere il discorso con il costruttore giapponese ci sono altri due team, quello casalingo di Stewart Friesen e l’Hattori Racing che, dopo l’addio di Austin Hill in direzione Xfinity Series, non lascia bensì raddoppia ingaggiando dal GMS Racing sia Tyler Ankrum (sfortunato nel 2021) che Chase Purdy (rookie in cerca di riscatto dopo una stagione insufficiente).

Il discorso Ford, come sempre, è molto breve: il Front Row Motorsports dopo il doppio salto di Todd Gilliland ha ingaggiato, probabilmente nel colpo più importante del mercato, Zane Smith, il duplice vicecampione della Truck Series e proveniente anch’egli dal GMS Racing. Oltre alla #38 ci saranno le tre auto del David Gilliland Racing a ranghi confermati, la #1 per Hailie Deegan, che potrebbe essere davvero la sorpresa positiva del campionato, la #15 per Tanner Gray, che deve darsi una calmata dopo i troppi incidenti del 2021, e la #17 a rotazione fra diversi piloti fra cui Taylor Gray, fratello di Tanner.

Il campo delle Chevy si è ristretto notevolmente. La causa principale è l’impegno del GMS Racing in Cup Series con annesso acquisto di quote di maggioranza del Richard Petty Motorsports e due charter. Così le cinque vetture a tempo pieno sono diventate appena due. Hanno lasciato la squadra Sheldon Creed (destinazione Xfinity Series e RCR), Zane Smith (FRM), Chase Purdy e Tyler Ankrum (Hattori), mentre Raphaël Lessard aveva già mollato a stagione iniziata per mancanza di sponsor venendo sostituito da vari piloti fra cui Jack Wood.

Le due vetture del 2022, rispettivamente la #23 e la #24, saranno quindi guidate da Grant Enfinger, proveniente dal ThorSport Racing e che nel 2021 solo per aver saltato una corsa (sempre per mancanza di sponsor) non si qualificò ai playoff malgrado l’aver disputato un terzo di stagione su una vettura di terzo livello, e lo stesso Jack Wood che nelle prime gare disputate nella Truck Series finora non ha fatto vedere nulla di rilevante.

A sostenere la Chevrolet in questa categoria Nascar ci sarà anche il Niece Motorsports, team che prosegue con la strategia dispersiva dato che schiererà ben quattro Truck, anche se appare lampante come Dean Thompson, Kris Wright e Lawless Alan dovrebbero fare solo da distanti compagni di squadra di Carson Hocevar, l’autentica rivelazione del 2021.

In chiusura, così come l’Hattori Racing anche il McAnally-Hilgemann Racing raddoppia l’impegno; al fianco del confermato Derek Kraus, che come il citato Tanner Gray dovrà calmarsi, ci sarà Colby Howard proveniente dalla Xfinity Series. Grosse incognite poi per il Rackley WAR che, dopo una stagione inaugurale deludente al punto che Timothy Peters a metà anno ha alzato bandiera bianca, tenterà di rilanciare la carriera di Matt DiBenedetto dopo le grosse difficoltà – più fuori che dentro la pista – della fine del 2021 e che hanno portato alla mancata riconferma in Cup Series.

Punteranno a qualche risultato a sorpresa altri piccoli team come lo Young’s Motorsports con Boyd e la coppia Little-Grala, il CR7 (nessun legame con il calciatore) Motorsports con Blaine Perkins, l’On Point Motorsports, che ha ingaggiato il vincitore di Talladega Tate Fogleman, ed il team di Timmy Hill che vedrà al volante Timmy ed il fratello Tyler. Piacevole, infine, il ritorno part time del Truck #43 (schierato da RBR e GMS) con Thad Moffitt, nipote di Richard Petty, in livrea STP a Daytona.

Piloti Nascar Truck Series 2022

Il format ed il calendario

Dopo una stagione con “sole” 22 gare, la Truck Series torna ad avere le ormai tradizionali 23 tappe da Daytona a Phoenix. Il calendario tuttavia è ancora fortemente sbilanciato a favore della prima parte di stagione, infatti nella prima metà di stagione (quattro mesi e mezzo) ci saranno ben 15 gare e nell’altra appena otto. Il rischio, dunque, di ripetere il calo di Nemechek del 2021 è forte.

Dopo l’apertura di Daytona ed una piccola pausa inziale, l’unica tappa a Ovest sarà quella di Las Vegas (con Kyle Busch presente), poi Atlanta con il layout rinnovato ed Austin, primo stradale del calendario. Le tappe interessanti però saranno le seguenti, con un trittico fondamentale e da segnarsi sul calendario con Martinsville, sterrato di Bristol e Darlington.

Seguirà il consueto maggio degli ovali con Kansas, Texas e Charlotte prima di Gateway che esce dai playoff a causa del debutto su questa pista della Cup Series. Tale pista sarà anche la prima tappa del Triple Truck Challenge che mette in palio premi extra e in cui potranno partecipare solo i piloti iscritti al campionato.

Dopo Gateway ci sarà il ritorno in calendario dopo oltre 20 anni di Sonoma che sostituisce come stradale quello canadese di Mosport (i problemi al confine sono ancora numerosi causa pandemia); sette giorni più tardi, nell’unico weekend di pausa della Cup Series, ci sarà il secondo sterrato a Knoxville. Sarà questa la tappa decisiva perché per rimediare ad eventuali punti persi (o ribaltoni clamorosi) in classifica ci saranno soltanto altre tre gare prima della fine della regular season: Nashville, il debutto assoluto di Mid-Ohio, al posto della Xfinity Series, e Pocono.

Appena un weekend più tardi i playoff inizieranno sulla novità più piacevole del calendario: i Truck andranno a Indianapolis, ma non al Motor Speedway bensì al Raceway Park, un vero short track per un weekend nell’Indiana che si preannuncia come da seguire assolutamente.

Poi inizierà il grande diradamento dopo 17 gare in 5 mesi: Richmond e Kansas, una ad agosto e l’altra a settembre, chiuderanno il primo round dei playoff; Bristol, Talladega e poi Miami (non più Martinsville, grossa delusione in un calendario non tanto convincente) decideranno i piloti che a Phoenix lotteranno alla pari per il titolo in un format rimasto uguale rispetto agli anni scorsi.

L’unica variazione di rilievo rispetto al 2021 è che i Truck debutteranno dopo un lifting, infatti la Nascar ha concesso ai costruttori di portare dei musi nuovi per essere più simili ai nuovi modelli di serie e tutti e tre i marchi (Chevrolet, Ford e Toyota) hanno tolto i veli nello scorso autunno ai nuovi look.

Nascar Calendario Truck Series 2022

Cosa aspettarsi dal 2022

Ad una prima analisi i Truck che sembrano poter lottare sicuramente per i playoff sembrano essere ben 11 (in ordine di numero di gara Nemechek, Ankrum, Chandler Smith, Kraus, Enfinger, Zane Smith, Hocevar, Friesen, Crafton, Eckes e Rhodes) con soli 10 posti in palio per la lotta per il titolo. A questi 11 potrebbero aggiungersene addirittura altri 10 per inserirsi in quella che anche nel 2022 si preannuncia una battaglia intensa e poco amichevole.

Il ruolo di favorito non può non andare a John Hunter Nemechek, dominatore della prima parte di 2021 ma che poi è stato incapace di vincere nei playoff ed al momento decisivo a Phoenix non è stato incisivo come ci si aspettava. Un primo rivale interno potrebbe essere Chandler Smith che sempre sul punto di diventare uno dei big della Truck Series.

ThorSport schiera tre punte come il campione Rhodes, uno che a prima vista non sembra in grado di soffrire il peso del titolo, Crafton (alla soglia ormai delle 500 gare nella categoria) ed Eckes e tutti e tre possono arrivare fino a Phoenix. I problemi di affidabilità del team sembrano ormai lontani, dunque l’unico guaio potrebbe essere la sostenibilità di cinque vetture per gran parte dell’anno.

Niece Motorsports avrà lo stesso problema, Hocevar dovrà evitare il cosiddetto sophomore slump, ovvero il calo del secondo anno dopo una prima stagione da rookie da applausi. Ed il fatto che sulla carta dovrà fare tutto da solo in squadra ad appena 19 anni potrebbe affaticarlo.

Mentre Friesen dovrà essere più incisivo e meno sbadato nel finale di stagione per arrivare a contendersi il titolo, altri team dovranno andare avanti un po’ in maniera zoppicante: Enfinger avrà al fianco Wood, Kraus invece Howard, Ankrum dovrà difendersi da Purdy, quindi il destino di parecchie squadre potrebbe essere deciso fin dalle prime gare e ci potrebbe essere un all-in interno su chi sarà decisamente più avanti in classifica.

Dietro questi big, fuori dalla top10 ci sarà una lotta che si spera sarà più rispettosa di quella vista nel 2021, quando diversi giovani pay driver (Kraus, Tanner Gray e Self su tutti) hanno osato decisamente troppo provocando incidenti in cui hanno danneggiato vetture altrui (oltre che al rendimento generale in una corta regular season), la loro reputazione e anche quella della categoria, mancando anche un po’ di rispetto ai loro stessi team owner. Si spera che il 2022 rappresenti un’inversione di tendenza rispetto al recente passato.

Una grande incognita sarà il rilancio di Matt DiBenedetto, in pista e anche fuori. L’ex pilota del Wood Brothers Racing sarà praticamente al debutto nella Truck Series ed il team per cui corre non dovrebbe essere di prima fascia. Lottare nel mezzo del gruppo senza creare ulteriori problemi nel post gara con commenti poco apprezzati dai tifosi sarebbe già una prima vittoria in attesa di capire fin dove potrebbe arrivare la sua risalita nel mondo della Nascar.

Incerta si preannuncia anche la battaglia per il premio di rookie dell’anno: escluso Blaine Perkins dalla lotta, la battaglia potrebbe essere fra Thompson, Alan (entrambi al Niece Motorsports) e Wood. Tuttavia da non sottovalutare c’è anche Corey Heim, il quale potrebbe replicare il 2021 di Ty Gibbs in Xfinity Series, ovvero conquistare il premio malgrado una stagione non completa; 15 gare sulle 23 in calendario potrebbero anche bastargli, ma ogni passo falso potrebbe impedirgli tale trionfo.

Come seguire la Truck Series in Italia

Come l’anno scorso insieme alla Xfinity Series, ma non per la Cup andata su Mola TV, i Truck saranno in onda su Sportitalia, specialmente sul canale SI Motori, disponibile tramite il tasto rosso del telecomando sulle TV di ultima generazione, oppure in streaming.

Il programma della Truck Series a Daytona

Giovedì 17 febbraio:

23:05 Prove libere

Venerdì 18 febbraio:

21:00 Qualifiche

1:30 Gara


Immagini: media.nascar.com

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