NASCAR | Anteprima playoff Xfinity Series 2023

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Tempo di lettura: 19 minuti
di Redazione P300.it @p300it
15 Settembre 2023 - 19:50
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Nemechek per la consacrazione prima di una nuova promozione, Hill uno dei pochi avversari in grado di impensierirlo, ma le sorprese non mancheranno


Ultimi al via ma non per questo meno appassionanti. La lunga regular season della NASCAR Xfinity Series è stata il preludio ai rapidi playoff in cui fra sette gare sarà incoronato il nuovo campione della categoria cadetta. Una stagione regolare che è vissuta nel segno del duello fra John Hunter Nemechek ed Austin Hill, impensieriti nel finale solo da Justin Allgaier, e la classica battaglia in coda alla top12 per conquistare le ultime posizioni dopo scossoni e delusioni.

I 12 piloti

Come di consueto sono 12 i piloti sono arrivati a questo punto della stagione dopo una lunga selezione di 26 gare ed ora inizia il percorso verso Phoenix in parallelo con la Cup Series con solo una minima differenza nella tappa di Talladega che è uscita dal calendario e quindi eviterà molti guai.

In questa stagione il numero magico, ovvero quante vetture di top team favoritissime alla qualificazione ai playoff fossero iscritte, era proprio di 12, quindi a meno di sorprese o inconvenienti tutti sulla carta potevano accedere alla fase decisiva tenendo a bada gli outsider. Ma con superspeedway e stradali il compito è sempre arduo e i piani sono saltati quasi subito.

In primavera la vittoria di Jeb Burton a Talladega ha messo subito alle strette chi dei 12 non aveva ottenuto ancora un successo. Il candidato numero uno a saltare, vista la situazione di classifica, era Brandon Jones ed il neo pilota del JR Motorsports si può dire che ha deluso su tutta la linea ed il breve riscatto in chiusura di regular season non è stato nemmeno sufficiente ad avvicinarsi al taglio finendo la prima parte di campionato al 14° posto staccato di ben 78 punti dalla qualificazione.

Con il passare dell’estate, invece, la lotta si è fatta intensa per i soli punti ottenuti. Creed dopo un momento di difficoltà ha saputo recuperare e staccare gli avversari, Hemric è rimasto costante, senza picchi né attimi di calo, Berry era ormai nettamente davanti e quindi la crisi – soprattutto tecnica – della #98 di Riley Herbst dopo un inizio sfavillante (sei top10 nelle prime sei gare) ha rimesso in gioco il rimontante Parker Kligerman.

Decisivi per il duello sono stati soprattutto i problemi meccanici riportati da Herbst al Watkins Glen e a Daytona oltre ovviamente all’incidente – non voluto – proprio fra i due contendenti e la clamorosa estate, favorita anche dai numerosi stradali in calendario, di Kligerman che grazie a quattro top5 e nove top10 nelle ultime 11 corse ha portato il giovane Big Machine Racing ai playoff fra lo stupore generale, sintomo però anche di una crisi ancor più grande del previsto dello Stewart-Haas Racing.

Tornando in vetta alla classifica, John Hunter Nemechek partirà davanti a tutti con 49 playoff point, tuttavia ha perso il duello con Austin Hill per la vittoria della regular season e quindi il suo potenziale vantaggio sul pilota del Richard Childress Racing da 20 punti ora è invece di “soli” 10. Allgaier ha provato ad inseguirli in extremis, tuttavia la rincorsa si è fermata a quota 2026.

Dopo la coppia Custer-Mayer (con Cole penalizzato di cinque punti per irregolarità tecnica in Michigan), a seguire ben sette piloti che dovranno lottare fin dalla prima gara per ottenere un posto fra i magnifici otto e per questo i playoff si preannunciano molto interessanti.

Di seguito verranno presentati uno per uno i piloti qualificati in ordine di classifica dopo il reset del punteggio. Le monografie sono a cura di Gabriele Dri, Francesco Gritti e Simone Longo.

John Hunter Nemechek (2049)

Ora si può ufficialmente dire: risalita completata per JHN. Il 26enne scioccò il mondo NASCAR quando al termine della stagione 2020 (la sua prima e unica in Cup Series) prese coraggio e annunciò di volersi autoretrocedere per ricominciare tutto da capo. Doppio balzo all’indietro e ripartenza fissata dalla Truck Series per l’anno 2021. Una decisione unica che trova sempre molto poco spazio tra i colleghi coetanei ma che ha visto l’indice di gradimento del pilota del Nord Carolina salire notevolmente.

La seconda gavetta è durata parecchio: un terzo e un quinto posto in Truck Series (forse deludendo un po’ nei playoff dove ovviamente era favorito) e quest’anno lo sbarco in Xfinity su una fenomenale #20 di un Joe Gibbs Racing che non l’ha mai abbandonato. Poco da dire, qualità e prestazioni nettamente superiori rispetto a tutti gli altri con sei vittorie all’attivo.

Solo l’exploit di Austin Hill gli ha permesso di non scappare in classifica, ma quel 49 come ultime due cifre del 2000 appare davvero imprendibile a tutti. Sarebbe sorprendente non vedere Nemechek a Phoenix, favorito numero 1 anche per la vittoria del titolo.

– Simone Longo

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Nemechek

Austin Hill (2039)

Un fenomeno di costanza ed efficacia Austin Hill: nelle prime 26 gare della stagione il pilota del Richard Childress Racing ha messo insieme quattro vittorie (tre nelle prime cinque corse), 15 top5, 19 top10 ed appena tre ritiri. La costanza di rendimento, malgrado una estate non di livello come la primavera, gli ha permesso di vincere la regular season sorpassando nettamente quota 1000 punti e tenendo a distanza Nemechek.

Questi 15 playoff point di bonus gli hanno permesso di restare agganciato a JHN dopo il reset del punteggio e di avere un buon margine sugli inseguitori. Ora tocca a lui completare l’opera dopo la piccola beffa del 2022 quando, nonostante tre top10 nel Round of 8, venne eliminato prima dell’ultima sfida.

Stradali? Cookie cutter? Short track? Hill ha dimostrato di essere sempre presente, forse anche più di Nemechek che quando c’era da curvare a destra ha mancato qualche colpo. Però per vincere a Phoenix serve la stoccata e lì Austin dovrà dimostrare di poter piazzare il (meritato) colpaccio.

– Gabriele Dri

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Austin Hill

Justin Allgaier (2026)

Per il terzo anno di fila, Justin comincerà la sua avventura playoff dalla terza posizione in classifica. 37 anni sul documento d’identità, dei quali più di un terzo passati ad inseguire il titolo di campione Xfinity Series. Dopo un’annata di assenza al finale a 4 nel 2021, l’anno scorso è riuscito a tornarci e quest’anno ha intenzione di fare lo stesso senza patemi.

I risultati recitano undici top 5, tra cui due vittorie di gran prestigio a Charlotte e Daytona.
La prestazione fin qui è stata ottima e per il pilota dell’Illinois c’è la solita spinta per metà statistica e per metà di pubblico a fungere da propulsore per lo sbarco a Phoenix.

Svegliatosi soprattutto in estate dopo un primavera nelle prime posizioni, ma mai in lotta per la vittoria, Allgaier punta ora a trainare d’inerzia il JR Motorsports di cui è veterano e guida. Con un po’ di costanza ed efficacia in più avrebbe potuto insidiare Nemechek ed Hill per la vittoria della regular season, ma questo punti potrebbero bastare per il sogno.

– Simone Longo

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Allgaier

Cole Custer (2017)

Il ritorno in categoria più importante è stato quello di Custer. Messo in panchina da Stewart-Haas Racing in favore di Preece per la Cup Series e declassato dopo due annate estremamente deludenti, Cole ha dimostrato di conoscere bene la categoria che aveva salutato nel 2019 e di non averci perso la mano. Arrivò due volte secondo nel 2018 e 2019 e due sono state le vittorie di quest’anno (Portland e Chicago). Il ritorno forse è stato più difficile del previsto, tuttavia Cole ha dimostrato di non aver perso lo smalto.

La sua posizione di partenza in griglia playoff è invece la 4^, ma Custer è l’unico ad aver sperimentato l’ansia playoff anche in Cup Series. Questa dose di esperienza può sicuramente aiutare Custer, unico pilota Ford presente ai playoff e unico superstite di uno Stewart-Haas Racing sempre più disastrato. Quantomeno il 25enne avrà dalla sua tutta la spinta del team per raggiungere un obiettivo che è alla portata e un altro che non è impossibile.

– Simone Longo

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Custer

Sam Mayer (2015)

Quella di Sam Mayer è una stagione forse difficile da interpretare, soprattutto perché al giovane pilota del JR Motorsports manca ancora quella costanza di rendimento che si acquisisce con l’esperienza. Il 2022, primo campionato disputato a tempo pieno, fu clamoroso per tutta la prima metà, molto meno la seconda parte, playoff inclusi. Questa stagione, invece, ha visto l’alternanza di buoni e cattivi risultati che gli hanno fatto perdere qualche punto di troppo.

La consacrazione però è arrivata probabilmente a sorpresa sugli stradali con la prima e la seconda vittoria in carriera in Xfinity Series. Ma se il successo a Road America forse è stato un regalo da parte del compagno di squadra Allgaier in una gara ricca di eliminazioni eccellenti, Watkins Glen è la dimostrazione che il giovane vuole difendere il suo spazio in una categoria molto combattuta, facendosi valere nel secondo atto della diatriba con Ty Gibbs.

Ora Mayer deve solo mettere insieme sette gare buone di fila per poter ambire a qualcosa di grande e potrà farlo a mente libera perché nei giorni scorsi è arrivato il rinnovo del contratto con il JR Motorsports e – dunque – la fiducia rinnovata da parte di Dale Earnhardt Jr. Sam può proseguire nella sua crescita senza troppe pressioni.

– Gabriele Dri

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Mayer

Chandler Smith (2009)

La rivelazione della prima vera è stata sicuramente Chandler Smith che, praticamente al debutto in Xfinity Series dopo tre gare disputate nel 2022, nelle sette gare iniziali ha conquistato quattro top5 e la vittoria a Richmond. Una vittoria che, a posteriori, escludendo i contributi di Allmendinger e Larson sulla #10 a rotazione dopo la separazione da Landon Cassill causa fallimento criptovaluta, ha salvato il Kaulig Racing da un altro campionato con tanto fumo e poco arrosto.

Inevitabilmente, poi, i valori in campo sono tornati quelli del pronostico di inizio anno e Chandler ha faticato di più scivolando in classifica a qualificazione ai playoff però già ottenuta con largo anticipo. Invertire l’inerzia di una estate con appena una top5 ottenuta nelle 19 gare successive alla vittoria è molto difficile. Il pilota della #16, inoltre, è in una zona di classifica molto combattuta e in cui il minimo errore o gara storta rischiano di costare carissimo con una improvvida eliminazione al primo round.

L’obiettivo principale per lui però sarà vincere la “battaglia degli Smith”, dato che Chandler e Sammy sono gli unici debuttanti qualificatisi per i playoff, dunque chi finirà davanti fra i due dopo Phoenix sarà il rookie dell’anno. Entrambi partono col serbatoio in riserva, serve una scossa che dia loro fiducia anche in ottica 2024.

– Gabriele Dri

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Chandler Smith

Josh Berry (2009)

Al secondo anno full time per Berry in Xfinity Series si devono a tirare delle somme importanti. Il 32enne del Tennessee è stato autore di una stagione particolare, spesso a rotazione tra la categoria cadetta, a cui ormai si è abituato, e la Cup Series che gli richiede il grande salto. Josh ha gareggiato in 8 delle prime 13 gare della categoria superiore ottenendo anche uno splendido 2° posto con la #9 dell’infortunato Elliott a Richmond.

Si pensava che le varie doppiette avrebbero potuto affaticare Berry ma, al contrario, i migliori risultati sono arrivati proprio in quella parte di stagione, con dieci top 10 in quindici appuntamenti stagionali. Da lì in poi per il simbolo della working class americana sono cominciate delle prestazioni costanti sì, ma in negativo.

Con il solo secondo posto ottenuto sull’ovale del Michigan, l’amatissimo ex impiegato di banca è ancora senza vittorie e solo al 7° posto in classifica. Calma e maturità saranno obbligatorie e necessarie per sperare di arrivare più avanti possibile. Il contratto sicuro con lo Stewart-Haas Racing al posto di Kevin Harvick è lì ad aspettarlo, quindi ora può scatenarsi.

– Simone Longo

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Berry

Sheldon Creed (2008)

C’è chi dice che il secondo anno è sempre il più difficile nella carriera (di un artista). In questo caso quella persona, molto probabilmente, ha ragione. Il pilota, Sheldon Creed, sta affrontando proprio la seconda stagione nella serie di mezzo, che pare sia una delle più difficili e complesse mai viste, soprattutto per la qualità dei risultati raggiunti. Il fattore playoff, però, è stato archiviato, obiettivo non raggiunto nel 2022 nonostante gli ampissimi meriti di un ragazzo che non ha bisogno di ulteriori conferme in fatto di talento.

Il pilota della Chevy #2 di Richard Childress Racing (che pare possa tornare a vestire i colori della squadra anche l’anno prossimo), nonostante non sia mai arrivato in victory lane, può contare nel suo palmares ben 5 top 5 (tra cui 3 secondi posti a Talladega, Watkins Glen e Daytona 2) e 11 top 10, piazzamenti ottimi, conditi, però, anche da un numero imbarazzantemente alto di ritiri o problemi in grado di rallentarlo sul più bello.

Anche se manca ancora la vittoria, la velocità c’è, e questo potrebbe permettergli di passare almeno il primo turno o, in caso, essere un valido aiuto alla conquista del titolo da parte del suo ben più quotato compagno di organizzazione. Da citare anche il debutto in Cup proprio in Kansas da parte del campione Truck 2020, gara in cui ha ottenuto un ventinovesimo posto. Nonostante Sheldon non sia il più quotato tra i 12, di sicuro potrà sfruttare la situazione per migliorare ancora di più, magari in vista di un salto si qualità in ottica 2024 da parte del venticinquenne californiano.

– Francesco Gritti

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Creed

Sammy Smith (2006)

Stagione calante quella di Sammy Smith. Il 2023 del protetto Toyota pare si sia arenato dopo la metà della prima fase di campionato, oltre la quale i risultati non sono arrivati. Si sa, i rookie hanno bisogno di tempo per prendere dimestichezza con la categoria, soprattutto se completamente nuovi in un panorama così ampio come quello NASCAR (nel 2022 è stato campione ARCA East), ma questo non può nascondere il calo drastico delle sue performance.

Il diciannovenne originario di Johnston, Iowa, ha svolto quindi un campionato 2023 altalenante, caratterizzato come maggior picco dalla vittoria a Phoenix (senza la quale molto probabilmente non sarebbe ancora aperto il titolo riservato al miglior debuttante, che vede i due Smith combattere ad armi pari) e da una serie di bassi, culminati con le ultime prove, mai in grado di vederlo nelle posizioni che contano nonostante sia a bordo della Toyota #18 di Joe Gibbs Racing, un mezzo tra i migliori dello schieramento.

Ovviamente non è tutto da buttare. 4 top 5 e 10 top 10 (senza contare il quattordicesimo posto a Daytona in Truck Series) non sono assolutamente risultati da sottovalutare per chi, come Sammy, deve ancora prendere dimestichezza. Un talento così acerbo ma, allo stesso tempo, con ampissime possibilità di crescita, potrebbe stupire tutti nei restanti appuntamenti del 2023.

– Francesco Gritti

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Sammy Smith

Jeb Burton (2006)

La prima vera sorpresa dell’anno. E parlando onestamente non mi riferisco alla gara di Talladega, quella vinta da Jeb Burton e che lo ha mandato ai playoff dando il primo grande scossone alla stagione della Xfinity Series. No, mi riferisco alla regular season nel suo complesso con cinque top10 ed un piazzamento medio di 14.4 che lo avrebbero messo – non casualmente – al 14° posto in classifica generale a soli tre punti da Brandon Jones e 29 da Sammy Smith.

Su Jeb Burton si può dire molto, sicuramente che non sia uno dei top driver (malgrado creda di esserlo e si ostini a voler farlo credere manipolando anche i numeri), però il suo compito lo ha fatto in maniera onesta conquistando per la seconda volta Talladega e poi non mollando per tutto il resto della stagione regolare a differenza di piloti come Chandler e Sammy Smith.

La soddisfazione di aver raggiunto i playoff è anche quella del Jordan Anderson Racing, giovane team in rapida crescita dopo le discrete prestazioni nella Truck Series con anche lo stesso Jordan al volante (due volte secondo a Daytona) ed il traumatico debutto in Xfinity Series nel 2021 con 10 DNQ di fila dovute alle qualifiche cancellate per pioggia a Daytona e la mancanza di owner point nelle successive gare. Giù il cappello davanti a loro.

– Gabriele Dri

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Jeb Burton

Daniel Hemric (2003)

Vedere Daniel Hemric nei playoff senza meriti precisi oramai è un’abitudine per chi segue la Xfinity Series. C’è anche da dire che, nonostante sia spesso silenzioso, il pilota Kaulig è sempre lì davanti, anche se, magari, non in modo preponderante o spettacolare. Si può quindi definire il trentaduenne di Kannapolis, North Carolina, uno dei rari esempi di costanza mostrati in una serie che pullula di giovani talenti, incastonati con qualche veterano che proprio non ne vuole sapere di mollare le vecchie “scatole di latta” a 4 marce.

Il pilota della Chevrolet #10 (passato dalla #11, inserita qua sotto, per l’owners championship), ha ottenuto, tutto sommato diversi piazzamenti molto positivi, che gli hanno addirittura permesso di essere fra i candidati per il sedile della #31 in Cup Series (in cui ha già corso, con risultati sotto le aspettative, nel 2019). 5 top 5 (spiccano i due secondi posti in entrambe le gare ad Atlanta) e 13 top 10 denotano molta consistenza e l’abilità di restare fuori dai guai, tipica di un veterano come lui.

Come ogni anno, Daniel parte da outsider, ma, si sa, in NASCAR tutto può essere il contrario di tutto. E come avvenuto nella campagna 2021, finita con il suo titolo grazie ad un bump&run ai danni di Cindric all’ultima curva dell’ultimo giro, anche quest’anno può esserci un jolly in grado di cambiare le carte in tavola per tutti. Che sia proprio Hemric?

– Francesco Gritti

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Hemric

Parker Kligerman (2002)

La prima stagione a tempo pieno del pilota-giornalista dal 2013 a questa parte pare sia un successo su tutta la linea. Portare una squadra giovane come Big Machine Racing ai playoff non è assolutamente un’impresa semplice, soprattutto se compiuta da parte di chi, da questo mondo, sembrava ormai completamente fuori, destinato solo a guardarlo dal vetro di una sala stampa, salvo qualche sporadica apparizione, come Parker Kligerman.

Il trentatreenne nato a Greenwich, Connecticut, sembra aver finalmente ricucito, anche se molto in ritardo, gli strappi della sua carriera dovuti ad un pessimo trasferimento datato 2014, quello che lo ha definitivamente lasciato senza posto fisso fino ad oggi. La crescita di performance, sue e del team, nelle ultime gare lo vedono con un un bottino di ben 7 top 5 (tra cui spicca la P2 a Road America) e 14 top 10. L’inizio di stagione altalenante è stato corretto con delle performance che hanno ricordato a tutti il top driver che sarebbe dovuto diventare.

Anche se i suoi programmi in Truck Series non sono stati minimamente comparabili a quelli del 2022, Parker è tornato a brillare di luce propria, quella necessaria per poter ambire a ottenere sempre qualcosa di più da sé. Non sono escluse sorprese di alcun tipo.

– Francesco Gritti

NASCAR Xfinity Series anteprima playoff 2023 Kligerman

Cosa può succedere

Il calendario dei playoff della NASCAR Xfinity Series vede rispetto all’anno scorso l’ingresso di Bristol nel Round of 12 e l’uscita di Talladega, garantendo così una settimana di riposo prima del taglio al Roval di Charlotte. Questo primo turno sarà molto vario dato che, oltre alla gara di stanotte a Bristol, nel mezzo ci sarà il classico cookie cutter di Fort Worth.

Ottenere il massimo su questa tipologia di ovali sarà fondamentale per i piloti perché nel Round of 8 si andrà in successione a Las Vegas e Miami, prime due occasioni per conquistare un biglietto per Phoenix. E arrivare a Martinsville con le spalle al muro sicuramente non è lo scenario ideale. In Arizona, infine, il consueto finale con possibili sorprese e ribaltamenti del pronostico.

Come detto, il trio composto da Nemechek, Hill e Allgaier sulla carta può andare dritto a Phoenix con Custer possibile infiltrato, tuttavia il Round of 8 è sempre fonte di possibili terremoti in caso di un nuovo vincitore da dietro. Mettere alle corde uno di questi 3+1 piloti potrebbe indurre errori non previsti e creare parecchie delusioni ad un passo dal traguardo. Sulla carta un pilota come Josh Berry potrebbe essere il candidato principale a manovre del genere, ma la sua stagione è stata finora un po’ sottotono.

Il trio del JR Motorsports, inoltre, potrà collaborare per dare il meglio mentre contro di loro ci saranno tante coppie, quella del Richard Childress Racing (chissà se Creed conquisterà la prima vittoria), quella del Joe Gibbs Racing e quella del Kaulig Racing, tuttavia si sa che i giochi di squadra in NASCAR si sa che non sempre funzionano in pista (ogni riferimento a Gibbs e Jones l’anno scorso è voluto) e quindi è meglio collaborare dietro le quinte sugli assetti.

Le mine vaganti saranno ovviamente Jeb Burton e Parker Kligerman. Il primo non avrà uno superspeedway su cui giocare le proprie carte migliori, mentre occhio a non sottovalutare un Kligerman in ottima forma e che potrà sfruttare il Roval per sbancare il primo round, magari sfruttando dei passi falsi altrui. Ed occhio che potrebbero essere anche piccoli errori, dato che Parker inizia i playoff a soli sei punti dal taglio.

Detto già del discorso rookie of the year che sarà una sfida interna fra Chandler Smith e Sammy Smith, con la sfida che quasi sicuramente andrà fino a Phoenix a meno di una qualificazione di solo uno dei due per il gran finale. La speranza è che la battaglia fra i due sia vivace e non sull’onda degli ultimi risultati della #16 e della #18, altrimenti rischia di essere una ricerca delle vetture ai margini della top10.

Il discorso owners championship, come spesso accade per la categoria, sarà indipendente dal campionato piloti. 11 binomi coincideranno dopo il “passaggio” praticamente solo numerico (team e meccanici sono gli stessi) di Daniel Hemric dalla #11 alla #10 che si era qualificata non grazie alle vittorie di Allmendinger ad Austin e Nashville e quella di Larson a Darlington ma solo per i punti ottenuti. La differenza sarà la presenza della vettura #19 del Joe Gibbs Racing, qualificatasi grazie alla vittoria di Ryan Truex a Dover e che quindi ha escluso la #48 del Big Machine Racing con Kligerman che, dunque, dovrà pensare ad un solo titolo.

In un regolamento immutato a livello sportivo (sarà dunque l’occasione di vedere magari giovani piloti sulle vetture a rotazione) per l’assegnazione dei punti, a dare qualche grattacapo ai team ci penserà forse la mano severa della NASCAR ai controlli tecnici dato che, dopo i fallimenti multipli nelle gare di Daytona e Darlington (addirittura 15 vetture in due weekend), si è deciso di uniformare in sintesi la lista delle penalità a quelle della Cup Series, togliendo in pratica il condono di un possibile fail in più agendo con sospensioni di car chief e a seguire partenze dal fondo e così via dalla seconda bocciatura ai controlli.

Il programma del weekend a Bristol

Venerdì 15 settembre:

20:35 Prove Libere Xfinity Series

21:10 Qualifiche Xfinity Series

22:35 Prove Libere Cup Series

23:20 Qualifiche Cup Series

Notte fra venerdì 14 e sabato 15 settembre:

1:30 Gara Xfinity Series

Notte fra sabato 15 e domenica 16 settembre:

1:30 Gara Cup Series (diretta su Mola con il commento di Matteo Senatore e del nostro Simone Longo)


Immagini: Media NASCAR

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