NASCAR | Anteprima playoff Truck Series 2022

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Tempo di lettura: 20 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
28 Luglio 2022 - 11:00
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Favoriti per il titolo della NASCAR Truck Series sono gli Smith (non parenti fra di loro) con Zane che inizia i playoff con ampio margine su Chandler. Rhodes alla caccia del bis mentre Nemechek cerca la rivincita dopo la delusione del 2021. Calendario rivoluzionato ma con gran finale sempre a Phoenix


Un’altra combattuta regular season della NASCAR Truck Series si è conclusa ed ora inizia la lotta per i playoff. Rispetto ad un 2021 fin troppo nervoso, il 2022 ha visto per fortuna i pilota comportarsi più dignitosamente e lottare in pista con rispetto reciproco. Si sono visti anche tanti piloti non in corsa per il titolo conquistare una tappa parziale e quindi sono state rubate tante occasioni di conquista di playoff point o biglietti per la fase decisiva per il titolo, al punto che ben cinque piloti si sono qualificati in base ai punti e non per i successi. Successi – al plurale – che possono vantare solo Zane Smith e Chandler Smith, una sfida omonima che potrebbe arrivare fino a Phoenix.

Phoenix sarà anche la fine di un’epoca in quanto, notizia dell’ultima ora, Camping World, title sponsor del campionato dal 2009, lascerà la NASCAR e quindi la Truck Series avrà dal 2023 – in teoria – associato un nuovo marchio ad essa, il terzo della sua storia dopo l’esordio con Craftsman.

I 10 piloti

La consueta ventina di piloti candidati ad un posto ai playoff si è selezionata in fretta nel corso delle prime 16 gare. Moltissimi non hanno avuto il passo per entrare nella top10, alcuni nemmeno per la top20 in certe occasioni, e quindi la spaccatura è stata netta e colmata nel finale solo dalla rimonta – fallita – di Derek Kraus su Matt Crafton mentre l’unico vero spavento è stato l’infortunio grave (frattura della tibia all’altezza della caviglia) patito da Carson Hocevar a Gateway senza tuttavia perdita di punti.

Dei 10 piloti qualificatisi ben sette (Zane Smith, Chandler Smith, Ben Rhodes, John Hunter Nemechek, Stewart Friesen, Carson Hocevar e Matt Crafton) erano presenti anche nel 2021; risultano assenti Sheldon Creed ed Austin Hill in quanto passati in Xfinity Series e Todd Gilliland che ha fatto il salto in Cup Series. Al loro posto sono tornati Christian Eckes e Grant Enfinger (part time lo scorso anno) e c’è il debutto di Ty Majeski.

Il dominatore della stagione è stato sicuramente Zane Smith che ha accumulato ben 37 playoff point di cui 15 derivanti dalle tre vittorie, altrettanti dalla conquista della regular season con ampio margine e i restanti sette punti dalle stage vinte lungo il percorso. Questo non è però il dato migliore in quanto Ben Rhodes, protagonista di una stagione fatta di strategie alternative una volta ottenuta la prima (e unica) vittoria, ne ha conquistate ben otto, valore che compensa il deficit nelle altre categorie incluso il piazzamento in classifica generale che lo ha visto perdere posizioni in una estate sotto la media.

Al secondo posto in classifica, dunque, staccato di 15 punti si è infilato dunque Chandler Smith che a Pocono ha fatto un colpaccio conquistando la seconda vittoria stagionale, una stage ed il secondo posto nella regular season staccando rivali molto ravvicinati in classifica come Nemechek, lo stesso Rhodes, Friesen, Majeski ed Eckes.

Con un solo successo e percorsi simili nella regular season troviamo anche Nemechek e Friesen, rispettivamente a quota 2016 e 2013 punti dopo il reset del punteggio e che precedono dopo un piccolo buco gli altri cinque piloti che hanno dovuto fare affidamento sulle stage (Eckes, Majeski ed Hocevar) oppure solamente al piazzamento nella top10 in classifica generale come Enfinger e Crafton.

Nessun rookie si è qualificato ai playoff, anzi il pronostico di inizio anno è stato rispettato: il trio composto da Alan, Thompson e Wood è stato inquadrato praticamente solo per le (numerose) caution provocate e quindi in testa alla classifica dei debuttanti, pur avendo saltato sette delle 16 gare finora disputate, c’è Corey Heim che ha vinto con la #51 del Kyle Busch Motorsports ad Atlanta ed a Gateway. Come detto in apertura, in molti hanno “rubato” vittorie valide e quindi sono saltati i cinque playoff point a Martinsville (Byron), Charlotte (Chastain), Sonoma (Kyle Busch), Knoxville (Gilliland), Nashville (Preece) e Mid-Ohio (Kligerman).

Per quanto riguarda il campionato costruttori, Toyota guida secondo pronostico pure qui con otto successi davanti a Ford con cinque (tre di Zane Smith) e Chevrolet con tre. Toyota domina anche nei piloti qualificati dato che sono ben sette (C.Smith, Rhodes, Nemechek, Friesen, Eckes, Majeski e Crafton), due quelli Chevy (Hocevar ed Enfinger) ed uno solo Ford, quello del leader Zane Smith.

NASCAR Truck Series classifica playoff 2022

Di seguito verranno presentati uno per uno i piloti qualificati in ordine di classifica dopo il reset del punteggio. Le monografie sono a cura di Gabriele Dri e Francesco Gritti.

Zane Smith (2037)

Dopo due stagioni da vicecampione, la terza potrebbe essere quella buona. Questo è quello che spera Zane Smith, come già detto prima, alla terza stagione completa nella serie minore NASCAR. Il classe 1999 della California ha appreso da tutti gli errori, sia in pista che non, fatti in passato e quest’anno è lui l’uomo da battere. 3 delle 6 vittorie della sua breve carriera sono arrivate nella prima metà del 2022, quando è riuscito a imporsi a Daytona, Austin ed in Kansas.

Anche se gli stradali sono finiti, Zane sa che può andare forte in tutte le condizioni, sfruttando al massimo tutte le gare per guadagnare punti e sperare nel fato a Phoenix. Oltre alle vittorie, 9 top 5 e 13 top 10 in 16 gare (contando una squalifica a Las Vegas), oltre ai 7 stage vinti, dimostrano la crescita di un ragazzo che ha dovuto reinventarsi per correre. Il passaggio da GMS Racing a Front Row Motorsports non è stato indolore, ma, anzi, molto positivo, permettendogli di arrivare al livello successivo e sbaragliare la concorrenza con la sua abilità in ogni contesto.

Anche in caso di un terzo secondo posto su tre, Zane ha tutte le carte in regola per un salto di qualità: la cessione di Chip Ganassi a Trackhouse Racing ha fatto saltare il suo approdo in classe regina già quest’anno, ma se dovesse finire la stagione così come ha cominciato allora potrebbe essere lo stesso uno dei futuri rookie della Cup Series. Durante il 2022 ha anche debuttato a Gateway nella classe regina, cogliendo un ottimo 17° posto al posto del “positivo” Buescher. In NASCAR la fortuna è importante, ma nonostante questo al momento è lui il candidato numero 1 in questo 2022.

– Francesco Gritti

NASCAR Truck Series Zane Smith playoff 2022

Chandler Smith (2022)

Dopo aver stupito in crescendo nella stagione da rookie, Chandler Smith (no, non è parente di Zane) sta arrivando alla maturità. Nonostante diversi piccoli errori (e 2 ritiri) il ventenne in forza al Kyle Busch Motorsports è solo uno dei molti piloti Toyota arrivati ai playoff, ma forse è quello con i risultati più invitanti in ottica campionato.

Il ragazzo della Georgia ha già 2 vittorie stagionali (4 in tutto), oltre che 7 top 5 e 11 top 10, risultati di tutto rispetto che dimostrano una costanza che sta arrivando con il passare del tempo. Anche se non è un mago nello stage racing (solo 2 vittorie di stage quest’anno), riesce spesso a recuperare nelle fasi finali grazie a un mezzo ben preparato e una velocità che i rivali invidiano. I tracciati che lo aspettano sono un’arma a doppio taglio: Chandler è veloce negli ovali tecnici, ma qualche errore di troppo, anche in qualifica, potrebbe compromettere il finale di stagione.

L’orbita Toyota potrebbe promuovere il ragazzo dopo solo due stagioni e mezzo nella Truck, perciò è il momento giusto per lui di far capire che è pronto al salto di qualità. Anche se le due gare corse in Xfinity Series con Sam Hunt Racing non hanno portato i risultati sperati (ritiro a Talladega e 21° a Dover), tutti si aspettano grandi cose da lui e sarà pronto a dimostrare quello che sa fare negli ultimi sette appuntamenti stagionali.

– Francesco Gritti

NASCAR Truck Series Chandler Smith playoff 2022

Ben Rhodes (2017)

Un titolo già in saccoccia e una guida molto pulita porta Ben Rhodes, 25 anni, a candidarsi per la quinta volta in 7 stagioni a segnare il nome nella bacheca dei campioni. Il ragazzo del Kentucky potrebbe sfruttare l’occasione per raddoppiare, difendendo il titolo vinto nel 2021. La sua stagione finora è nella norma, con ottime gare, ma una sola vittoria a Bristol.

Nonostante tutto gli errori sono pochi (un ritiro a Las Vegas), mentre i risultati nelle prime posizioni sono abbondanti, con 5 top 5 e 9 top 10, oltre a 4 stage firmate dal truck #99. Ben sa che da ora in poi dovrà sfruttare ogni carta a sua disposizione per progredire nei playoff. Non è un pilota dominante, ma la sua timidezza è un’arma micidiale, soprattutto quando gli avversari sono in difficoltà. La fortuna da sola non basta a portare 6 vittorie e un titolo, ma ha sicuramente aiutato il pilota durante l’anno scorso.

I tracciati tecnici che verranno ora potrebbero non sembrare i più adatti al campione in carica, ma con il giusto setup e il giusto controllo della gara possono portarlo al Round of 8 senza problemi e, se tutto segue i piani, a contendersi il titolo fino alla fine nel Championship 4 di Phoenix. Tutto dipende da quanto riuscirà a essere invisibile nelle prossime 6 gare: se la risposta sarà positiva le possibilità di portare a casa il titolo 2022 saliranno notevolmente.

– Francesco Gritti

NASCAR Truck Series Ben Rhodes playoff 2022

John Hunter Nemechek (2016)

AAA cercasi il vero John Hunter Nemechek. Il vero figlio e nipote d’arte è ormai disperso da un anno e quella presente in pista è probabilmente una controfigura. Ad inizio estate 2021, dopo cinque vittorie nelle prime 13 gare, sembrava lanciatissimo verso il titolo ed una scommessa vinta sulla sua carriera. Ed invece da allora il pilota del Kyle Busch Motorsports si è perso fra gare anonime, compagni di squadra combattivi (il sorpasso di Chandler Smith in squadra è evidente non solo in classifica), errori piccoli e grandi e qualche sprazzo di vero talento che rimane ancora indiscutibile.

Dopo aver buttato il titolo a Phoenix in appena due giri (quello di qualifica ed il primo di gara quando finì a muro per recuperare tutto e subito), ci si aspettava una sua riscossa in apertura di 2022. E invece è finito ko a Daytona, ko a Las Vegas e ko pure ad Atlanta fra le polemiche perché nel finale – da doppiato – favorì la vittoria di Corey Heim (che non è in corsa per il titolo in quanto ancora part time) a dispetto di Chandler Smith in un duello diventato triello in casa KBM.

La stagione poi è tornata nei binari con sette top10 di fila inclusa la vittoria di Darlington, ma poi Nemechek ci è cascato di nuovo e l’erroraccio di Gateway è l’esempio lampante di un pilota che quando non è nelle primissime posizioni sembra andare nel panico ed esagerare nel rimontare le posizioni che gli competono. Urge in fretta un cambio di mentalità, altrimenti andrà in fumo un altro titolo.

– Gabriele Dri

NASCAR Truck Series John Hunter Nemechek playoff 2022

Stewart Friesen (2013)

Ormai il canadese Stewart Friesen è una presenza fissa della Truck Series e di qualunque ovale sterrato d’America dove corre con successo nei weekend liberi. Eppure anche quest’anno la sua vittoria è arrivata sull’asfalto, nello specifico in Texas dove ha staccato con largo anticipo un biglietto per i playoff comunque mai in discussione. Infatti Friesen, se si esclude la gara pazza di apertura a Daytona (dove comunque ha concluso 16°) ed il ritiro di Sonoma, non è mai uscito dalla top15.

Il successo in Texas è stato quasi certamente onorato meno del giusto, infatti ora Stewart con tre vittorie in carriera è diventato lo straniero più vincente nella storia della Truck Series superando il connazionale Ron Fellows (che però ha anche quattro vittorie in Xfinity Series) ed il brasiliano Nelson Piquet Jr. L’avventura con il proprio team iniziata fra 2016 e 2017 ha avuto un solo passaggio a vuoto nel 2020, ma ora per il quarto anno è nei playoff e punta a bissare il magico 2019 quando arrivò fino al gran finale a Miami. Ed occhio che per qualificarsi per Homestead vinse a Phoenix.

Così come la vittoria è passata sotto traccia, allo stesso modo in pochi hanno fatto notare i risultati recenti di Friesen che con cinque top5 nelle ultime sette gare è forse uno dei piloti più in forma della categoria e Stewart potrebbe approfittare dei bisticci altrui per faticare meno del previsto in vista di una possibile – se non quasi certa – qualificazione al “Round of 8”. Di sicuro il calendario, Talladega esclusa, non lo ostacola, anzi.

– Gabriele Dri

NASCAR Truck Series Stewart Friesen playoff 2022

Christian Eckes (2007)

10 piloti qualificati per i playoff, cinque con una vittoria all’attivo ed altrettanti senza che dunque hanno dovuto tremare quasi fino all’ultimo. Il migliore di questi, per distacco, è stato Christian Eckes che. dopo una stagione part time in seguito all’addio al Kyle Busch Motorsports. ora corre a tempo pieno al ThorSport Racing al posto di Grant Enfinger con cui aveva condiviso la vettura nel 2021. L’anno scorso era arrivato un successo a Las Vegas, quest’anno non ancora anche se i risultati sono di livello.

Sette top5 e 10 top10 in 16 gare sono un bottino di tutto rispetto anche se manca ancora lo spunto decisivo per una vittoria che ora nei playoff potrebbe essere necessaria per colmare il ritardo dai piloti che lo precedono in classifica. Il calendario forse non lo favorisce dato che Eckes predilige gli ovali classici, i cookie cutter o i suoi simili, ed in questi playoff avrà la chance di sfruttare solo Kansas e Miami, tuttavia una stagione quasi senza errori o sfortune varie (due soli ritiri) potrebbe essere un buon punto di partenza.

La sicurezza per un futuro magari non in Xfinity Series ma probabilmente ancora in ThorSport magari può non essere quanto ambito da un giovane pilota con il sogno di scalare le gerarchie, ma anche il solo fatto di non doversi giocare nulla riguardo al proprio futuro, un po’ come successo nei playoff del 2020, potrebbe essere un buon viatico per Eckes che ha bisogno di arrivare nelle prime posizioni prima dell’ultima stage per potersi giocare anche una vittoria e non solo un piazzamento.

– Gabriele Dri

NASCAR Truck Series Christian Eckes playoff 2022

Ty Majeski (2006)

Parlare di Ty Majeski è molto più difficile di quanto si possa solo pensare, sia per la carriera travagliata che per lo stile di guida inconsueto, oltre che per i suoi numerosi talenti fuori dalla pista. Tyler B., nome completo, è arrivato alla soglia dei 28 anni, che compirà fra pochi giorni, senza mai aver partecipato ai playoff e senza mai aver vinto una gara in NASCAR, e, aggiungo. senza mai aver completato una stagione nel gran circuito delle stock car.

Nonostante l’apparente mancanza di esperienza, il 5 volte re dell’ARCA Midwest Tour (categoria di cui è campione in carica) ha già dimostrato di poter essere al livello dei suoi compagni di squadra, molto più decorati a livello nazionale. Il giro secco è il suo punto di forza, con 2 pole position ottenute nelle prime 16 gare, ma anche la costanza nelle posizioni migliori durante l’intero corso della gara è una caratteristica non da poco. 7 top 5, 10 top 10 e una stage win sono segnali estremamente positivi da parte di chi, almeno secondo il mio personale parere, è la sorpresa della stagione.

Per proseguire dovrà sfruttare al massimo le sue doti da ingegnere (dal 2021 collabora con ThorSport anche a livello tecnico) e creare un truck adatto a ogni condizione come ha fatto finora. In questo caso sarà difficile fermarlo senza usare la forza. In attesa della prima vittoria Ty sarà molto motivato nelle prossime gare, non è da escludere un suo passaggio al Round of 8.

– Francesco Gritti

NASCAR Truck Series Ty Majeski playoff 2022

Carson Hocevar (2005)

Cognome di lontane origini slovene, altezza sconosciuta (ma presumibilmente molto elevata), sfortuna cronica e incapacità di concretizzare il successo sono le caratteristiche principali di Carson Hocevar. Classe 2003, è riuscito a raggiungere i playoff per la seconda volta su due tentativi con il mezzo peggiore tra quelli qualificati.

Niece Motorsports sta facendo completo affidamento sul “poco più che ragazzino” originario del Michigan che ha dovuto lottare non solo contro gli avversari durante questo 2022. Un infortunio alla tibia durante la gara di Gateway non ha fermato neanche per un momento il pilota con la mentalità più forte della categoria, tanto da vederlo per più gare a sfiorare il successo (senza conquistarlo ovviamente) in stampelle. I risultati sulla carta sono buoni, con 6 top 5 e 9 top 10 e 2 stage win, ma ci sono molte gare in cui il giovane si è ritirato o ha ottenuto risultati sotto le aspettative.

Purtroppo Niece non ha avuto la possibilità di salire di livello con gli altri piloti, molto più indietro in classifica di Carson, ma è il momento in cui la squadra potrà dare il massimo del supporto per tornare ai fasti di diversi anni fa, quando era uno dei top team della classe inferiore, ma sempre solo grazie al contributo di un solo pilota (allora Ross Chastain). Del resto, basta evitare incidenti e sfruttare gli errori altrui per salire la classifica e puntare a un risultato che vale la stagione turbolenta del giovane talento. Comunque andrà a finire Carson ha comunque attirato molti occhi su di lui, nel senso buono del termine.

– Francesco Gritti

NASCAR Truck Series Carson Hocevar playoff 2022

Grant Enfinger (2002)

La nuova fase della carriera di Grant Enfinger forse non è iniziata nel modo desiderato, ma in ogni caso il pilota del GMS Racing è tornato ai playoff. Dopo un 2021 amarissimo, iniziato senza uno sponsor tale da garantirgli un sedile a tempo pieno al ThorSport Racing e con i playoff persi soltanto perché aveva saltato la gara sul road course di Daytona prima di essere salvato dal piccolo CR7 (nessuna affiliazione con Cristiano Ronaldo) Motorsports, team portato a risultati strabilianti come il quarto posto di Austin, il rilancio è avvenuto con un trasferimento.

L’addio di Sheldon Creed, Zane Smith, Tyler Ankrum e Chase Purdy al GMS Racing aveva lasciato un sedile libero in una scuderia che aveva cambiato obiettivo puntando alla Cup Series. A conquistare il posto è stato proprio Enfinger che è tornato nella squadra che lo aveva portato al primo successo in carriera nel 2016. Il ritorno, tuttavia, non è stato dei più semplici ed è passato anche da diverse traversie tecniche.

Raramente a metà stagione si vede un trasferimento di crew chief fra team importanti ed invece Jeff Hensley ha lasciato Crafton e la #88 del ThorSport per tornare al GMS Racing e alla guida del team di Enfinger con cui aveva lavorato nel 2017 proprio in ThorSport. Pur nella consueta costanza di rendimento, Grant ha avuto solo tre spunti finora, secondo a Charlotte e terzo a Darlington ed in Kansas, risultati ottenuti tutti a maggio. Ora serve un deciso cambio di passo perché con gli ottavi ed i decimi posti non si fa tanta strada nei playoff, nemmeno oltre il “Round of 10” a meno di ko altrui.

– Gabriele Dri

NASCAR Truck Series Grant Enfinger playoff 2022

Matt Crafton (2001)

“Il solito, grazie.” Eh già, Matt Crafton a 46 anni è infatti arrivato ai playoff per il settimo anno consecutivo (unico a non aver mai mancato l’obiettivo) con il suo solito metodo: poche vittorie (se non zero come nel 2022), tanti risultati nascosti nell’ombra, pochi guizzi (una sola top5 a Darlington ed è un quinto posto) e tanti giovani aggressivi ed arrembanti messi in riga dai loro piazzamenti troppo incostanti.

Come detto è arrivata solo una top5, ma le top10 sono otto, il 50% finora e tanto è bastato nel difendersi dalla rimonta di un Derek Kraus che dopo un 2021 troppo distruttivo – e non solo della sua vettura – stava finalmente trovando la giusta efficacia nel finale di regular season prima di una penalità a Knoxville (zavorra persa in pista), un ritiro a Sonoma ed un ritorno alle vecchie abitudini a Gatway. Matt dunque ha ringraziato ed ora torna alla carica per conquistare il quarto titolo in carriera.

Imperturbabile come sempre, tranne via radio quando non le manda a dire a nessuno, nemmeno alla propria pit crew, Crafton non si è fatto condizionare nemmeno dall’addio già citato del suo crew chief Jeff Hensley in direzione GMS Racing. Ora al muretto c’è Bud Haefele che aveva già lavorato con Crafton fra 2005 e 2011 (due vittorie appena, ma in linea con la media di Matt), tuttavia la mancanza di una figura come Junior Joiner, ritiratosi a fine 2021, si fa sentire un pochino. Negli ultimi cinque anni Crafton ha vinto solo una corsa, ma anche un titolo nel 2019 senza successi parziali. Basta ripetere quella stagione per scrivere ancora la storia.

– Gabriele Dri

NASCAR Truck Series Matt Crafton playoff 2022

Cosa può succedere

Il calendario dei playoff della NASCAR Truck Series si presenta completamente rivoluzionato pur mantenendo l’assurdità di disputare sette corse nell’arco di ben tre mesi con ampie pause che fanno calare l’attenzione su un titolo molto combattuto. Il format è quello ormai consueto dei tre round in cui i piloti in corsa per il titolo scenderanno prima da 10 ad otto, poi a quattro ed infine si incoronerà il campione della serata di Phoenix (nottata italiana) il 4 novembre.

Rispetto all’edizione scorsa sono cambiati ben quattro dei sette ovali e il punto dolente tuttavia è solo uno. Ma andiamo con ordine. Nel primo round anziché a Gateway (tappa anticipata per il debutto in Illinois della Cup Series) e a Darlington ci sarà un gradito ritorno in calendario, quello dell’Indianapolis Raceway Park, fratello minore del più noto Motor Speedway (dove si correrà il resto del weekend NASCAR e IndyCar), per la prima volta dal 2011. Poi ci sarà un altro short track che entra nei playoff e si andrà a Richmond prima della selezione di due piloti in Kansas che, come ovale da 1.5 miglia, sostituisce Las Vegas.

Bristol, ahimè, non sarà più una corsa di taglio ma aprirà il “Round of 8” sempre in notturna prima del suo opposto – nonché tappa fissa dei playoff – ovvero Talladega dove rischiano di esserci più danni che in Tennessee nonché vincitori a sorpresa che possono tenere aperti i giochi con ancora almeno tre posti disponibili da giocarsi all’ultimo taglio. E qui la nota più dolente: il ritorno di Homestead nei playoff è sicuramente apprezzato, però l’esclusione di Martinsville grida già vendetta per tutti gli eventi degli anni scorsi dove molti cuori si sono spezzati e qualche favorito per il titolo ha dovuto rinviare i sogni al campionato successivo.

Infine, come detto, l’ormai classico gran finale a Phoenix dove si incoronerà il successore nell’albo d’oro di Ben Rhodes. A meno che il pilota del ThorSport conceda il bis. Non sarà semplice per lui, ma in Arizona si parte tutti alla pari e l’edizione del 2021 è un promemoria per tutti, infatti più che il dominio in tutto il campionato conta soprattutto l’inerzia accumulata nei playoff.

Il gruppo dei 10 si presenta molto equilibrato in coda, quindi sarà fondamentale non perdere punti nelle prime gare perché poi la rimonta potrebbe essere complicata. Da tenere d’occhio anche l’owners championship, ovvero il campionato per team che come sempre ha una classifica autonoma da quella piloti. In questo caso otto delle dieci vetture sono identiche, le uniche differenze sono l’esclusione della #23 di Enfinger e della #88 di Crafton a favore della #51 del Kyle Busch Motorsports (qualificatasi con la vittoria di Heim ad Atlanta e Gateway) e della #17 del David Gilliland Racing che ha sfruttato il successo di Preece a Nashville.

NASCAR Truck Series calendario playoff 2022

Il programma del weekend all’Indianapolis Raceway Park

Venerdì 29 luglio:

16:35 Prove libere NASCAR Truck Series

18:30 Prove libere ARCA Series

20:15 Qualifiche ARCA Series

22:30 Qualifiche NASCAR Truck Series

Sabato 30 luglio:

00:00 Gara ARCA Series

03:00 Gara NASCAR Truck Series (200 giri per 137.2 miglia, diretta su NASCAR Trackpass)

Il resto del weekend NASCAR inizierà venerdì e durerà fino a domenica ma all’Indianapolis Motor Speedway dove ci sarà anche la IndyCar.


Immagini: Media NASCAR

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