L’Hendrick Motorsports domina ancora una volta le qualifiche, Bowman stacca il compagno di squadra Byron di oltre un quarto di secondo
Da una parte il dominio dell’Hendrick Motorsports è stato confermato, dall’altro attaccato e abbattuto a metà. Il team campione in carica nella Cup Series infatti ha sì conquistato ancora una volta la prima fila della Daytona500 con Alex Bowman e William Byron, però ha mancato l’ormai consueto poker visto che ci sono stati diversi inserimenti alle loro spalle. Importanti anche i risultati di Ryan Preece e David Ragan – 8° e 13° assoluti – che, essendo stati al volante delle due vetture Open migliori, si sono tecnicamente già qualificati per la Daytona500.
La cronaca
Nel pomeriggio si disputa la prima sessione di libere, l’unica prima sia delle qualifiche che dei Duel di domani. Le 44 vetture iscritte sono scese dunque in pista per prove di gruppo in scia e anche da sole in assetto da giro secco. A prevalere nella lotta fra i consueti trenini fra vetture dello stesso costruttore è stata la Toyota che ha piazzato le sue cinque vetture ai primi cinque posti con Bubba Wallace ed il debuttante 23XI Racing al primo posto (45.057″ – 199.747 mi/h) davanti a Truex, Hamlin, Kyle Busch e Bell; seguono le due Chevy dello Spire Motorsports ed una moltitudine di Ford.
A tramonto avvenuto – una novità a Daytona – è tempo di qualifiche. Il format è quello del giro singolo su singolo round dunque in 2.5 miglia ci si gioca tutto. Il sorteggio per l’ordine di qualifica è basato sulla divisione in due gruppi, la top20 della stagione scorsa scende in pista per ultima preceduta dal resto del plotone. I temi come sempre sono due, quello per la prestigiosa pole position e la prima fila e quello per le due posizioni in griglia fra le auto Open che indirettamente vengono assegnate ora e non dopo i Duel.
I preparativi regalano qualche sorpresa: ai controlli tecnici pre-qualifica (e anche pre-Duel dato che si entra in parco chiuso) hanno qualche difficoltà tre auto Open, Ragan, Smithley e Gragson. La #62 del Beard Motorsports guidata da Noah fallisce i controlli per tre volte e quindi non è ammessa alle qualifiche costringendola a doversi qualificare attraverso i Duel; il passaggio solo al quarto tentativo gli costa anche l’espulsione dal paddock di un membro del team. Rimangono così sette vetture (Smithley, Grala, Cindric, Ragan, Preece, Timmy Hill e Ty Dillon) per due posti.
Poi ad appena 13′ dall’inizio delle qualifiche le luci di Daytona si spengono all’improvviso a causa di un blackout nella zona lasciando la pista quasi al buio, non l’ideale per delle qualifiche in notturna a oltre 190 mi/h di media. Dopo 10′ di ritardo di può partire con l’illuminazione di nuovo al 100%.
Come detto in apertura a conquistare la pole position per la Daytona500 è stato Alex Bowman. Per il neo-pilota della #48 dell’Hendrick Motorsports è la seconda partenza al palo in carriera in Florida dopo quella del 2018, ma soprattutto è la quarta prima fila consecutiva, nuovo record assoluto per la Daytona500. Bowman ha chiuso il giro lanciato in 47.056″ a 191.261 mi/h di media, il valore più basso degli ultimi 10 anni anche a causa delle limitazioni tecniche adottate in seguito all’incidente di Newman un anno fa che hanno comportato una riduzione fra le altre cose di circa 40 CV.
In prima fila con Bowman domenica (come sempre a meno di incidenti o problemi tecnici da qui alla Daytona500 che costringano il team all’uso del muletto e alla partenza dal fondo) ci sarà il compagno di squadra William Byron, staccato di ben 0.258″ – o di 1.042 mi/h – un valore incredibile che non si vedeva dal 1989. Dietro di lui però, più ravvicinati, non ci sono altri teammate.
Terzo infatti a relativa sorpresa c’è Aric Almirola, migliore delle Ford, il quale per un solo centesimo ha perso la prima fila garantita e quindi dovrà contendersi un buon posto in griglia attraverso i Duel; quarta la migliore delle Toyota, quella di Bubba Wallace che, dopo essersi messo in mostra nelle libere, riesce a sfruttare la velocità della propria Camry per regalare le prime copertine al 23XI Racing.
A seguire nella top10 si sono piazzati Stenhouse, in pole l’anno scorso, Harvick, Bell, Preece, A.Dillon e Suarez. Da notare le prestazioni di Ryan Preece, compagno di squadra di Stenhouse, che non avendo più il charter della #37 ha dovuto così qualificarsi fra le vetture Open sfruttando al meglio il potenziale della sua Chevy e quella di Daniel Suarez che porta subito ai piani alti il neonato Team Trackhouse arrivando alla top10 a soli cinque millesimi dalla #3 del RCR, squadra alla quale sono affiliati.
Un deludente Chase Elliott è solo 11° dopo aver registrato lo stesso tempo al millesimo di Denny Hamlin, tuttavia il tiebreaker è la posizione della vettura nella classifica per owner point ed essendo alla prima gara stagionale conta il risultato di Phoenix. 13° in classifica il secondo team Open che – dunque – si qualifica matematicamente per la Daytona500 ed è la terza vettura, la #36, del Front Row Motorsports con David Ragan al volante che ha battuto nettamente anche i compagni di squadra.
Completano la top20 con distacchi che ormai variano fra i sei e gli otto decimi da Bowman, Kurt Busch, Kyle Larson (anche lui con una vettura dell’Hendrick Motorsports non così veloce), Kyle Busch, DiBenedetto, Blaney, Cindric e Grala, questi ultimi due bumpati da Preece e Ragan dopo essere scesi in pista per sorteggio nelle prime fasi.
Non stupisce la prestazione deludente del Team Penske (dopo i citati Blaney e Cindric Logano è 21°, Keselowski 26°) visto che si sa che la squadra del Capitano punta più sulla gara che sulla prestazione in qualifica e dunque ci si aspetta una rapida risalita da stanotte. Seguono in classifica dopo Joey il rookie Briscoe, Newman, Chastain, Custer, il citato Keselowski, McDowell, Truex (fresco di rinnovo del contratto ma solo 28° e staccato dai compagni di squadra), Jones e Buescher.
In chiusura di griglia con distacchi sempre più notevoli si trovano anche delle auto buone, come quella di Reddick solo 31° che ha preceduto Alfredo (probabile assetto più carico, dato che si è già in parco chiuso per i Duel, per dare più sicurezza nel plotone al rookie), T.Dillon, McMurray e LaJoie. Dal 36° in poi iniziano i distacchi enormi: Houff è a 2.5″ da Bowman ma pur sempre più veloce di Smithley, McLeod, Timmy Hill, Ware, Gase e Bilicki ultimo cronometrato a 3.870″ e quasi 15 mi/h dalla pole. Chiudono la classifica Derrike Cope, senza tempo per un problema alla batteria, ed il citato Gragson escluso dalle qualifiche.
E’ bene riassumere ora le procedure e gli esiti usciti dalle qualifiche della Daytona500:
- Alex Bowman e William Byron hanno conquistato rispettivamente pole e seconda posizione in vista della gara di domenica. Questo dato non potrà essere tolto a loro e l’unica maniera in cui possono perdere la prima fila effettiva nella Daytona500 è avere un incidente tale da dover ricorrere al muletto oppure un problema al motore che ne richieda la sostituzione prima della bandiera verde di domenica; qualora succedesse ciò, la vettura nei giri di formazione della Daytona500 si porterà dalla prima fila alla coda del gruppo;
- Le posizioni dispari – a parte la prima – della griglia di partenza di domenica verranno determinate dalla classifica finale del Duel #1 mentre le pari da – seconda esclusa – da quella del Duel #2;
- Ryan Preece e David Ragan, in quanto al volante delle due vetture Open più veloci nelle qualifiche, hanno strappato un biglietto per la Daytona500, ma è solo per una questione tecnica. Il regolamento infatti prevede che i primi due posti a disposizione per domenica vadano ai “vincitori” fra le Open dei rispettivi Duel e a seguire i due migliori tempi delle qualifiche disputatesi ieri. Dunque Preece e Ragan tecnicamente hanno conquistato solo delle provisional in vista della Daytona500;
- Questo risultato però influenzerà notevolmente la dinamica dei Duel (queste le griglie di partenza, determinate in modo alternato dai risultati delle qualifiche, rispettivamente del Duel #1 e del Duel #2). Infatti qualora Preece dovesse “vincere” anche il primo Duel, allora a qualificarsi per la Daytona500 sarebbe automaticamente, visti i risultati delle prove cronometrate, Austin Cindric, ieri bumpato per 0.170″. Nel caso in cui sia Preece che Ragan dovessero “vincere”, allora a Cindric si unirebbe anche Grala;
- Tuttavia Preece e Ragan, avendo il posto al sicuro, non si dovrebbero dannare l’anima, rischiando di finire in un incidente danneggiando o dovendo così buttare una vettura. Dunque dovrebbero esserci due trielli diretti per gli ultimi due posti nella Daytona500. Chi prevarrà nel primo Duel fra Cindric, Ty Dillon e Timmy Hill e nel secondo fra Grala, Smithley e Gragson allora sarà in griglia di partenza domenica sera alle 20:30.
La griglia di partenza provvisoria
I risultati delle qualifiche della Daytona500
I prossimi appuntamenti
Domani si entra ancora di più nel vivo. Scenderanno per la prima volta in pista i Truck alle 23:05 per l’unica sessione di prove libere, poi all’1:00 e alle 2:45 (circa) ci saranno i Duel che determineranno i 40 qualificati e la griglia di partenza effettiva per la Daytona500
Immagine: nascarmedia.com
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