NASCAR | Ad Alex Bowman la pole della Daytona500, Brad Keselowski vince “The Clash”

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
12 Febbraio 2018 - 00:11
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Alex Bowman partirà domenica prossima dalla pole nella 60esima Daytona500. Per l’erede nominato da Dale Earnhardt Jr. è la seconda pole in carriera dopo quella ottenuta a Phoenix nell’autunno del 2016 quando sostituì lo stesso Dale, allora a casa per i postumi della commozione cerebrale. Al suo fianco partirà Denny Hamlin, già vincitore nel 2016 della classicissima della Florida. A seguire, nella classica corsa che apre la stagione, gara a due facce che premia sia Brad Keselowski, alla prima vittoria a Daytona durante le Speedweeks, sia la Ford in generale.

Le qualifiche per la Daytona500

Sole 40 vetture iscritte per la Daytona500 vogliono dire che tutti hanno il posto garantito in griglia, anche la #23, guidata da Gray Gaulding, senza sponsor del BK Racing che giovedì sarà in tribunale a Charlotte per una decisione sulla causa relativa alle tasse evase dal team. I nomi favoriti per la pole sono ristretti alle vetture Chevrolet, quindi su tutti Elliott, alla caccia della terza pole consecutiva come papà Bill, Bowman, sulla #88 che fu di Dale Jr., e Byron, il rookie sulla storica #24. 

I primi piloti a scendere in pista rispettano le previsioni, tant’è che a due terzi del primo round la migliore Toyota è quella di Truex ed è ben oltre la decima posizione. Intanto Johnson si piazza in testa relativamente a sorpresa e neanche Elliott riesce a batterlo. A mettere d’accordo tutti ci pensa Alex Bowman che, con un giro a 194.885 mi/h, si posiziona nettamente davanti a tutti. Gli ultimi piloti cambiano le carte in tavola: arrivano le Ford con Harvick e Stenhouse ma soprattutto le Toyota del Joe Gibbs Racing, che si piazzano tutte e quattro nei primi 12, con Hamlin a soli due centesimi da Bowman. L’ultimo a scendere in pista è proprio Byron, ma è “solo” 4°, garantendosi però l’accesso al round successivo.

Il secondo e decisivo round non riserva grosse sorprese, se non il fatto che a lungo Johnson è in pole provvisoria fino a quando scendono in pista Hamlin e Bowman. Entrambi si migliorano ma l’assetto estremo da qualifica della Chevy di Bowman regala al giovane pilota dell’Arizona la pole più prestigiosa dell’anno alla velocità media di 195.644 mi/h.

Con i risultati ottenuti Bowman e Hamlin si sono garantiti la prima fila per domenica prossima e la pole nei rispettivi Duel. Il gruppo viene infatti diviso in due, con i piazzati nelle posizioni dispari che correranno nel primo Duel e gli altri nel secondo; solo giovedì infatti verranno definite le posizioni di partenza dalla 3 alla 40, ma anche Alex e Denny dovranno stare attenti, infatti in caso di incidente che necessiti l’intervento del muletto o il cambio del motore, saranno retrocessi in fondo al gruppo alla partenza della Daytona500, vanificando tutti gli sforzi e i risultati odierni.

The Clash

Griglia di partenza estratta a sorte come da tradizione e la dea bendata premia con la pole position Austin Dillon mentre al suo fianco parte Denny Hamlin, casualmente nella stessa posizione conquistata un paio di ore prima. Questi 17 piloti hanno il privilegio di provare in anteprima le vetture partorite dal nuovo regolamento tecnico anche in gara; già prima del via Keselowski aveva previsto macchine molto ballerine nel traffico. 

Pronti via e la teoria si dimostra esatta: solo la competition caution del giro 25 porterà la tranquillità in gruppo. Fino a quel momento ci sono tante piccole situazioni a rischio incidente, un grande salvataggio di Larson in curva 1, qualche 3-wide che riduce lo spazio di manovra, ma soprattutto i piloti che lottano col volante per mantenere il controllo.

Nel frattempo a guidare la gara prima ci pensa Hamlin, poi Chase Elliott e – poco prima della caution – Joey Logano. Un giro prima dell’interruzione programmata quasi tutti si fermano ai box. E’ la prima sosta con soli cinque meccanici (anzichè sei) che possono intervenire sulle vetture. C’è ancora tanto da lavorare, tant’è che se le previsioni davano soste più lente di un paio di secondi, la realtà parla di pit stop addirittura 4″ più lunghi (16″ contro 12″)!

Dal giro di soste esce in testa Keselowski – partito ultimo – grazie al fatto che sostituisce solo due gomme. Pochi giri e nuova caution: Kurt Busch tocca leggermente Jamie McMurray che perde il controllo e finisce a muro in curva 4. Nuova ripartenza e Chase Elliott viene risucchiato dal gruppo lasciando in testa il trio del team Penske con Keselowski davanti a Blaney e Logano.

Se la prima parte di gara è frenetica, la seconda è tattica: 15 vetture in fila indiana cercano il momento adatto per creare un secondo trenino per recuperare posizioni. I giri passano e nessuno prende coraggio. Solo Stenhouse ci prova ma il duello con Kyle Busch finisce male, dato che – forzato o no, lunghe discussioni sono ancora in corso sui social network – lo sorpassa all’interno della linea gialla e viene punito con un drive through.

A cinque giri dalla fine un piccolo brivido per Keselowski, dato che un grosso foglio di plastica finisce sulla griglia del radiatore, esponendolo ad un surriscaldamento del motore, ma nessuno prova ad attaccarlo. Il primo vero tentativo è all’ultimo giro, ma Blaney da secondo viene rimbalzato indietro. Dietro di lui il gruppo si ricompatta e in curva 3 c’è il tamponamento a catena fra Kyle Busch, Kyle Larson e Jimmie Johnson, in quel momento terzo, quarto e quinto, che scatena il big-one. Scatta la caution e per Keselowski termina così una passerella durata i 36 giri finali. Dietro di lui concludono Logano, per una doppietta Penske, Kurt Busch e lo stesso Blaney, scampato all’incidente.

Termina così una giornata in cui è cambiato tutto e non è cambiato niente: sugli superspeedway la Chevrolet è più veloce sul giro singolo, la Ford in assetto gara. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, anzi il Lago Lloyd presente nell’infield, e la Toyota non starà a guardare.

La classifica dell’ “Advance Auto Parts Clash”

I prossimi appuntamenti

Giovedì notte (1:00 e 3:00) ci saranno i due Duel che definiranno la griglia di partenza della Daytona500; scenderanno in pista anche i Truck in vista della gara di venerdì notte. La Xfinity debutterà invece venerdì pomeriggio con la gara prevista per sabato sera. Domenica alle 20:30, infine, il via della Daytona500. 

Immagini: Getty Images per nascar.com

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