I piccoli “Orange” vincono in casa, spedizione difficile per l’Italia al di là di un Mancini ancora una volta molto competitivo
Sulla pista di Heerde si sono svolti ieri i mondiali juniores di motocross in prova unica. Successo casalingo per l’Olanda, che si è aggiudicata la classifica per Nazioni conquistando anche una vittoria e un totale di due medaglie individuali; l’Italia, campionessa in carica, è rimasta ben lontana dalle prestazioni dello scorso anno in Romania ma ha raggiunto comunque un argento nella classe 125cc.
L’oro dei giovani “Orange” è arrivato proprio nella classe più piccola, la 65cc, grazie a Kash van Hamond. L’olandese ha terminato la prima manche al secondo posto alle spalle del neozelandese Nico Verhoeven, che si trovava in testa anche in gara-2 prima di incappare in due scivolate. Van Hamond ha ereditato così il primo posto parziale e assoluto, mentre Verhoeven ha salvato la piazza d’onore terminando gara-2 al quarto posto. Podio overall completato dall’estone Theo Kolts, due volte terzo, mentre il tedesco Luca Nierychlo ha parzialmente rimediato in gara-2 (secondo) ad una pessima gara-1 (settimo). Zero punti per i due italiani in corsa, Antony Montoneri (29-30) e Achille Esposito (30-32).
Nella categoria 85cc si è ufficialmente aperta una nuova dinastia nello sport del tassello. La vittoria è andata infatti a Levi Townley, uno dei tre figli del campione del mondo 125cc del 2004 Ben, primo nella manche d’apertura e terzo in quella conclusiva dopo una buona rimonta. Seconda piazza per un altro pilota di seconda generazione, Lucas Leok (figlio di Aigar), quarto in gara-1 e dominatore assoluto nella seconda frazione, mentre la medaglia di bronzo è andata ad uno dei rappresentanti della squadra di casa, Dex van den Broek (10-2). Il francese Sleny Goyer e il finlandese Viktor Leppälä, secondo e terzo in gara-1, non sono andati oltre un 11° e un decimo posto in gara-2 perdendo la possibilità di salire sul podio assoluto. Anche nella classe di mezzo l’Italia ha avuto un ruolo marginale, con il 19° posto di Edoardo Riganti in gara-2 come unico piazzamento a punti mentre David Cracco (33-22) e Andrea Uccellini (DNF-DNS) sono rimasti fuori dalle top 20.
La 125cc preannunciava un nuovo confronto tra i piloti già protagonisti nel campionato europeo e difatti a spartirsi le vittorie di manche sono stati Noel Zanócz e Simone Mancini. Decisiva, come discriminante, è stata la formidabile rimonta che ha portato l’ungherese al secondo posto in gara-2 mentre il nostro portacolori è giunto solo terzo in gara-1, superato da Francisco García proprio all’ultimo giro. Lo spagnolo ha completato il podio con la quarta piazza della seconda manche precedendo Gyan Doensen, che sulla pista di casa e sul terreno sabbioso prediletto si è piazzato solo quinto e terzo per il quarto posto assoluto. In top ten anche Nicolò Alvisi (11-9), mentre Francesco Bellei è incappato nel peggior weekend stagionale terminando 27° in gara-1 per poi non prendere parte a gara-2.
La classifica a squadre, data dal miglior piazzamento dei migliori piloti in ogni categoria, ha dunque premiato l’Olanda con otto punti contro i 24 della Francia e i 25 della Gran Bretagna. Quinta posizione per gli Stati Uniti, rimasti tutto sommato ai margini delle cronache su un tracciato molto differente rispetto a quelli d’Oltreoceano, mentre l’Italia si è collocata solamente all’11° posto.
Per le due classi più piccole in gara a Heerde ci sarà un nuovo importante appuntamento tra pochi giorni, quello con la finale europea in prova unica che si terrà a corredo del Gran Premio della Repubblica Ceca a Loket.
Immagini: mxgp.com
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