La prima Casa di moto da cross elettriche è contro il nuovo progetto di FIM e Infront: “È segregativa”
Il mondiale motocross 2024 si è aperto con una notizia a suo modo rivoluzionaria, in ottica futura. Dal 2026 al seguito delle due classi tradizionali ci sarà una categoria dedicata esplicitamente alle moto elettriche, con l’obiettivo di dare un indirizzo definito a progetti già avviati ma che attualmente non hanno una collocazione specifica.
Questo progetto, tuttavia, ha già ricevuto una bocciatura pesante. Stark Future, primo costruttore di moto da cross elettriche con la sua Varg che ha vinto di recente il titolo britannico Arenacross, ha infatti espresso il suo disappunto sulla categoria elettrica dichiarando da subito che non vi parteciperà. Toni duri nel comunicato ufficiale, che porta la voce dell’amministratore delegato e fondatore Anton Wass.
“Credo fermamente che segregare le moto elettriche in una classe separata mortifichi l’essenza della vera competizione del motocross. La nostra missione è quella di rompere le barriere e mostrare le potenzialità della tecnologia elettrica sullo stesso campo dei motori a combustione interna. Il motocross si fonda sull’innovazione e sull’oltrepassare i limiti e questa segregazione limiterà il progresso collettivo verso uno sport più dinamico e inclusivo. Il mondiale Trial ha svolto un ottimo lavoro includendo le moto elettriche al fianco di quelle tradizionali e ha mostrato che quando i progetti sono competitivi possono ritagliarsi il loro spazio anche a fronte delle controparti termiche”.
Il comunicato si conclude con un invito da parte di Stark Future nei confronti di MXGP e Infront a riconsiderare la possibilità di includere le moto elettriche nelle griglie di partenza delle due classi iridate. L’unica via per vedere il marchio spagnolo nel circuito iridato, a quanto pare senza la minima ombra di ripensamenti, è questa.
Immagine copertina: Arenacross UK
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