Jett e Hunter vincono le manche delle rispettive categorie, Coenen batte in volata de Wolf in MX2; Italia all’ottavo posto
Le primordiali impressioni dettate dalle prove libere sono state pienamente confermate nelle manche di qualifica del sabato pomeriggio: l’Australia è la netta favorita per il Motocross delle Nazioni 2025 a Crawfordsville, spinta da Jett e Hunter Lawrence in forma smagliante e altresì supportata da un Kyle Webster apparso molto a suo agio all’Ironman Raceway. Seconda pole position per gli “Wallabies” dopo quella del 2013, anche se pure nel 2001 (con un format differente) la nazionale oceanica era risultata la migliore nel conteggio delle qualifiche.
Olanda e Belgio hanno seguito relativamente da vicino i campioni in carica. Prestazioni piuttosto regolari per gli “Orange”, tuttavia in apprensione per la caduta di Glenn Coldenhoff in MXGP, mentre i cugini belgi hanno trionfato in MX2 grazie a Sacha Coenen. Giornata regolare per l’Italia, che ha incassato l’ottava posizione assoluta.
MXGP
Prestazione formidabile per Jett Lawrence (Australia) nella gara riservata alla classe MXGP. Partito davanti a tutti, grazie anche al buon sorteggio di ieri, il campione del National e del SuperMotocross 2025 ha dovuto solo respingere lo spauracchio di Ken Roczen (Germania) nelle prime curve, poi ha dato il via ad un’autentica passerella trionfale conclusasi con otto secondi di margine sul tedesco.
L’ottimo approccio di Roczen ai primi giri, veloce e subito capace di trovare il ritmo ideale, gli ha permesso di prendere a sua volta un margine sul resto della concorrenza, perlopiù impegnata a rimediare a cancelletti non favorevoli e a partenze non eccelse. Il terzo posto è andato a Romain Febvre (Francia), uscito vincitore dal duello con Rubén Fernández (Spagna); particolarmente positiva la performance del pilota Honda, costretto a schierarsi per penultimo ma abile nel recuperare una buona posizione nel gruppo sin dalle prime curve.
La simbolica medaglia di bronzo della gara MXGP poteva essere di Tim Gajser (Slovenia), ma una scivolata al terzo giro ha relegato il cinque volte iridato al quinto posto alle spalle del compagno di squadra in casa Honda. Sesto Lucas Coenen (Belgio), atteso al duello con Lawrence ma tradito da una caduta alla prima curva che lo ha costretto a risalire da fondo classifica: il pilota KTM non si è perso d’animo girando su tempi molto rapidi, ma una volta rientrato in top ten i migliori erano già scappati via.
Settimo Isak Gifting (Svezia), autore di un’ottima partenza e capace di mettersi alle spalle personalità altisonanti come Antonio Cairoli (Italia) ed Eli Tomac (Stati Uniti). Decisamente poco azzeccata la partenza dello statunitense, ritrovatosi attorno alla 25esima posizione durante il primo giro, ma anche nei minuti successivi l’impressione è stata quella di una condotta molto prudente e volta a non correre troppi rischi.
Jeremy Seewer (Svizzera) ha chiuso la top ten con la seconda delle Ducati, precedendo Karlis Reišulis (Lettonia) e un buon Enzo Lopes (Brasile). Caduta e ritiro per Glenn Coldenhoff (Olanda), soccorso a bordo pista ad un paio di giri dal termine e apparso piuttosto dolorante.
MX2
La gara della MX2 ha avuto un diffuso sapore di campionato mondiale e a giocarsi il successo sono stati Sacha Coenen (Belgio) e Kay de Wolf (Olanda), dopo la breve sfuriata iniziale di Simon Längenfelder (Germania). Coenen ha preso il comando durante il primo giro e non lo ha più lasciato, ma de Wolf non ha mai mollato la presa nel tentativo di spingere il belga ad un errore mai verificatosi. Solida prestazione per il pilota KTM, a confermare la grande crescita mostrata in questo finale di stagione.
L’ottima partenza di Längenfelder non si è tramutata in nulla di significativo, poiché il campione del mondo della categoria ha ceduto presto il passo ai due pretendenti al successo finale ma anche a Justin Cooper (Stati Uniti), buon terzo e rimasto nella scia di Belgio e Olanda fino alla bandiera a scacchi. Il newyorkese non è riuscito a trarre profitto dai tanti doppiati che negli ultimi giri si sono parati sulla strada dei principali protagonisti, ma anche la medaglia di bronzo è un risultato positivo per il Team USA.
Längenfelder si è dovuto accontentare di una quarta posizione molto distante dalla top 3, con oltre mezzo minuto di gap da Cooper, mentre in quinta si è inserito Kyle Webster (Australia), che dopo avere mostrato buone potenzialità già nelle prove libere ha ribadito di poter davvero essere protagonista anche a livello individuale e non solo come “spalla” dei Lawrence.
Tanta competizione per il sesto posto e ad uscire vincitore da un agguerrito pacchetto di mischia è stato Camden McLellan (Sudafrica), capace di recuperare ad un piccolo errore commesso nelle fasi iniziali. Il sudafricano ha preceduto il compagno di marca Guillem Farrés (Spagna), Mathis Valin (Francia) e Janis Reišulis (Lettonia). Solo decimo Andrea Adamo (Italia), tuttavia costretto a lavori straordinari dopo la caduta di gruppo in cui è rimasto coinvolto al via.
Fuori dai primi dieci Mikkel Haarup (Danimarca), 11°, mentre tra le Nazioni più piccole si è distinta Israele con il 13° posto di Stav Orland davanti a Soya Nakajima, capace di incassare una 14esima posizione che ha dato grande sicurezza alle possibilità di qualificazione del Giappone.
OPEN
Sullo stesso livello del fratello minore, anche Hunter Lawrence (Australia) ha dettato una dura legge nella manche della categoria Open, imponendosi al comando sin dalla prima curva. Per il pilota Honda è arrivato un successo solitario, con un vantaggio di otto secondi sulla concorrenza capeggiata dal compagno di marca Jo Shimoda (Giappone).
Alla prima uscita su una 450cc, il campione SuperMotocross 250cc ha impiegato qualche minuto per liberarsi di Andrea Bonacorsi (Italia) e Valentin Guillod (Svizzera) ma poi è riuscito a portare a casa un altro risultato storico per la sua squadra, mai così bene in una gara del Nazioni.
Bonacorsi e Guillod non sono riusciti a mantenere il passo dei primi giri per tutta la gara e in terza posizione si è inserito Calvin Vlaanderen (Olanda) davanti a RJ Hampshire (Stati Uniti), autore della solita partenza nelle retrovie (e il 35° posto al cancelletto non ha di certo aiutato…) ma capace di risalire la china sorpasso dopo sorpasso. Proprio nel duello con il pilota Husqvarna, Bonacorsi è stato protagonista di un’uscita di pista nella zona del traguardo cedendo il passo anche a Liam Everts (Belgio) e scivolando sesto.
Nelle fasi finali il bergamasco del team Fantic si è tolto la soddisfazione di respingere gli attacchi di un comunque opaco Maxime Renaux (Francia), il quale non ha di sicuro offerto risultati incoraggianti alla sua compagine tra prove libere e manche di qualifica. Guillod ha concluso ottavo precedendo Pauls Jonass (Lettonia) e Francisco García (Spagna), poco appariscente ma piuttosto concreto al suo debutto sulla grossa cilindrata; la terza forza dell’europeo 250cc ha concluso decimo ma è stato penalizzato di cinque piazze per non avere passato i controlli fonometrici, retrocedendo 15°.
Ci si poteva aspettare qualcosa in più da Jan Pancar (Slovenia), tuttavia partito male e solo decimo al traguardo davanti a Harri Kullas (Estonia) e Haakon Fredriksen (Norvegia). La 16esima piazza di Conrad Mewse completa invece una triade di risultati deludenti per la Gran Bretagna, generalmente troppo poco competitiva anche in confronto ad altre compagini europee di media classifica.
CLASSIFICA
La pole position per il Motocross delle Nazioni numero 78 è appannaggio dell’Australia, forte naturalmente di due vittorie come risultati conteggiati. Segue l’Olanda a cinque punti con Belgio e Germania a quota sei e Stati Uniti a sette. Ottava posizione per una discreta Italia, impressiona la comoda qualificazione del Giappone al decimo posto. L’esperienza sul suolo americano ha giocato a favore del Venezuela, rientrato nei primi 20 per la terza volta su 15 partecipazioni. Dovranno passare per i ripescaggi compagini come Canada, Finlandia, Estonia e Austria.

Immagine copertina: Swapmoto
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