MXGP | Motocross delle Nazioni 2024: Prado, Coenen e Jett Lawrence i migliori nelle prove libere

Autore: Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 5 Ottobre 2024 - 14:10
Tempo di lettura: 5 minuti
MXGP | Motocross delle Nazioni 2024: Prado, Coenen e Jett Lawrence i migliori nelle prove libere
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I nomi più attesi subito in risalto nell’unica sessione cronometrata a disposizione; il sorteggio dei cancelletti premia il Belgio

I 108 piloti impegnati nel Motocross delle Nazioni 2024 sono entrati finalmente in azione con l’unica sessione di prove libere a loro disposizione per conoscere la versione rivista (e accorciata) del tracciato di Matterley Basin che tra oggi e domani assegnerà il Chamberlain Trophy numero 77.

Un turno di prova per ogni categoria e subito i nomi più attesi si sono messi in evidenza. I migliori tempi sono stati infatti registrati da Jorge Prado in MXGP, Lucas Coenen in MX2 e Jett Lawrence nella Open.

MXGP

Ad aprire le danze ci ha pensato la categoria regina e a leggere la classifica finale è sembrato di assistere ad un normale sabato mattina di un Gran Premio iridato. Jorge Prado (Spagna) ha concluso la sessione con il tempo di 1:56.820 precedendo Tim Gajser (Slovenia) e Jeffrey Herlings (Olanda). Distacchi nell’ordine dei sei decimi per il pilota Honda e dei sette per l’alfiere KTM, mentre l’appena confermato campione del mondo ha messo subito nero su bianco i propri intenti per il fine settimana.

Meno rapido l’adattamento di Eli Tomac (Stati Uniti), quarto e già oltre il secondo di ritardo dalla Gas Gas che in questo evento porta la tabella #19. Il campione del Colorado non calcava un tracciato europeo outdoor dal Nazioni 2014 e sicuramente non avrà lasciato intentata nemmeno una singola curva nel suo processo di riadattamento, ma già a partire da oggi pomeriggio servirà qualcosa in più per contrastare le superpotenze del nostro continente.

A chiudere la top 5 Romain Febvre (Francia), a quasi tre secondi dalla vetta, poi la sorpresa Isak Gifting (Svezia) con la Yamaha del team JK Racing. Hunter Lawrence (Australia) ha pagato due posizioni di penalità per non avere rispettato un regime di bandiere gialle scivolando settimo, mentre Alberto Forato (Italia) è stato uno dei piloti più attivi del turno completando 16 giri con l’ottavo miglior crono. Jeremy Seewer (Svizzera) e Ken Roczen (Germania) hanno serrato le fila di una top ten da brividi anche solo a leggerne i nomi.

MX2

Copione poco differente in MX2, classe ripartita esattamente da dove si era fermata domenica scorsa in Spagna. Lucas Coenen (Belgio) ha regolato tutte le 250cc in 2:00.468 infliggendo quasi un secondo e mezzo al compagno di marca ed avversario per il titolo, il campione del mondo Kay de Wolf (Olanda). Il binomio Husqvarna sembra pronto a dettare legge anche a Matterley Basin con l’obiettivo puntato sul trofeo di categoria detenuto attualmente da Tom Vialle (Francia).

Il due volte iridato, mai in vista quando si tratta di gareggiare col cronometro, ha registrato solo la settima miglior prestazione peraltro al quarto degli 11 passaggi completati durante il turno. Davanti a lui altri nomi abbondantemente conosciuti come Simon Längenfelder (Germania), Max Anstie (Gran Bretagna) e Mikkel Haarup (Danimarca), ma anche una nuovissima leva come Karlis Reišulis (Lettonia), che senza particolari ambizioni di classifica generale cercherà mettersi in risalto anche individualmente.

Il tanto atteso ritorno di Cooper Webb (Stati Uniti) in sella alla Yamaha YZ250F parte con un ottavo posto e soprattutto da un passivo di oltre quattro secondi e mezzo da Coenen. Alle spalle del due volte campione Supercross AMA 450cc si è inserito Kyle Webster, autentico ago della bilancia del Nazioni dell’Australia, con Camden McLellan (Sudafrica) a completare la zona dei migliori dieci sulla Triumph factory.

Appena fuori dalla top ten Andrea Adamo (Italia), 11° e atteso a ben altro tipo di performance per dare possibilità alla nostra squadra di lottare ancora per il podio o quantomeno per un piazzamento nelle prime cinque squadre di domani pomeriggio.

OPEN

Inizio cauto ma non senza la tanto amata prima posizione per Jett Lawrence (Australia), che nella sessione della classe Open si è posizionato al comando in 2:02.215. I quasi cinque secondi e mezzo pagati a Prado sono sicuramente frutto anche di un tracciato andato già segnandosi nel corso delle prove libere, oltre al fatto che l’australiano ha affrontato questo turno con molta calma e trovando i giri più rapidi in progressione.

Seconda posizione per un’altra Honda ufficiale, quella di Rubén Fernández (Spagna) a soli 66 millesimi dal campione SuperMotocross in carica. Subito competitivo pure Maxime Renaux (Francia), attardato di appena tre centesimi dall’iberico: la top 3 della Open è rimasta quindi contenuta in un decimo di secondo.

Note positive per la Gran Bretagna padrona di casa con la quarta piazza di Conrad Mewse, a precedere Valentin Guillod (Svizzera) e un Glenn Coldenhoff (Olanda) che a sua volta deve ancora trovare i giri giusti in un evento che lo ha pressoché sempre visto protagonista quando ha partecipato. Non è rimasto a guardare nemmeno Andrea Bonacorsi (Italia), al settimo posto.

Ancora lontano dalle posizioni di vertice Aaron Plessinger (Stati Uniti), preceduto persino da un autentico outsider come Fábio Santos (Brasile) ma subito davanti a Jan Pancar (Slovenia) e Cornelius Tøndel (Norvegia). In deciso ritardo troviamo anche Jago Geerts (Belgio) in 15esima posizione, alle spalle dell’eterno Maximilian Nagl (Germania).

Dalle 15:30 italiane partiranno le gare di qualifica, come sempre divise per classe. Si comincia naturalmente dal sorteggio dei cancelletti di partenza tenutosi ieri, che ha visto il Belgio pescare la pallina più fortunata con il #1 stampato sopra. La scatola della fortuna ha detto bene anche a Spagna e Italia, rispettivamente al quarto e al quinto posto, ma anche all’Olanda in ottava posizione. Scelta poco più arcigna per la Francia al 12° posto e per l’Australia al 17°, mentre gli Stati Uniti dovranno adattarsi alla 24esima scelta disponibile. Sorte peggiore è toccata alla Gran Bretagna 29esima, ma soprattutto a Svizzera e Germania che dovranno accodarsi al penultimo e all’ultimo cancelletto.

Immagine copertina: Gas Gas Media Center

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