Prado, Vialle e Jett Lawrence si aggiudicano le gare di qualifica, la Spagna prevale sulla Francia nella classifica di giornata
Prima storica pole position per la Spagna al Motocross delle Nazioni 2024. Le tre gare di qualifica del sabato di Matterley Basin hanno rivelato un pronostico molto aperto per il Chamberlain Trophy e ad usufruire dei migliori cancelletti nelle manche di domani saranno gli iberici grazie ai risultati di Jorge Prado e Rubén Fernández.
Alle spalle della Spagna si sono classificate Francia e Australia, ma il risultato non deve trarre in inganno soprattutto dal punto di vista dei “Bleus”. La classifica di giornata tiene conto dei due migliori risultati ma in un’ipotetica graduatoria comprendente tutti e tre i piazzamenti i transalpini avrebbero staccato l’intera concorrenza, segno di come i campioni in carica possano comunque essere eletti come squadra da battere per la conquista del trofeo finale.
MXGP
La manche della MXGP non si è discostata troppo da una normale gara del campionato del mondo. Jorge Prado è partito davanti a tutti sfruttando anche il buon sorteggio di ieri e ha conservato il primo posto con margine fino alla bandiera a scacchi, ribadendo come la guardia non si sia assolutamente abbassata dopo la grande festa iridata di domenica scorsa.
Secondo posto per Tim Gajser (Slovenia), rimasto a debita distanza dal suo avversario per tutta la corsa e attardato di cinque secondi e mezzo al traguardo. Terzo Romain Febvre (Francia), che ha beneficiato di una scivolata di Hunter Lawrence (Australia) nel corso dell’ultimo giro per guadagnare un punticino rivelatosi poi fondamentale proprio a danno degli “Wallabies”. Positiva, comunque, la prestazione del vice-campione National, partito molto forte nonostante un posizionamento sfavorevole al cancelletto.
Una caduta durante il giro d’apertura ha costretto Jeffrey Herlings (Olanda) ad una rimonta dalle retrovie, terminata al quinto posto. Nel corso della manche “The Bullet” ha anche resistito all’offensiva di Eli Tomac (Stati Uniti) prima di affondare il colpo su Ken Roczen (Germania) nelle battute conclusive. Roczen ha quindi preceduto Tomac, autore di un pessimo start, alle spalle della KTM #52.
Ottavo un positivo Alberto Forato (Italia), che ha trovato anche un ottimo spunto al via. Imbattutosi in avversari più forti e in condizione, il pilota del team Standing Construct Honda non ha preso rischi eccessivi e non ha sfidato i profondi canali venutisi a creare in pista incassando un risultato di tutto rispetto. Top ten completata da Isak Gifting (Svezia) e Jeremy Seewer (Svizzera). Piuttosto attardati sia Tommy Searle (Gran Bretagna) che Brent van Doninck (Belgio), rispettivamente 15° e 19°.
MX2
Il ritorno in Europa è sempre di grande ispirazione per Tom Vialle (Francia), che come già lo scorso anno ad Ernée ha dimostrato di non avere mai perduto il feeling anche con piste di diversa estrazione rispetto a quelle a cui si è ormai abituato sul suolo americano. Il due volte iridato della MX2 ha centrato l’holeshot nella gara della classe cadetta e l’ha condotta fino alla fine, resistendo al forcing di Lucas Coenen (Belgio).
Il vice-campione del mondo non è partito benissimo ma col passare dei minuti ha ripreso a correre come ha fatto per tutto questo finale di stagione. Giunto alle spalle di Vialle il pilota Husqvarna ha affondato l’attacco ma allo scadere del tempo è caduto, dovendosi accontentare della piazza d’onore.
Peggio è andata a Kay de Wolf (Olanda), che proprio mentre duellava con il suo abituale compagno di team è stato tradito da un paio di canali in un tratto in discesa finendo a terra a sua volta. Il tempo perduto dal campione del mondo è costato tre posizioni, dalla seconda alla quinta.
A beneficiarne sono stati Simon Längenfelder (Germania) e Max Anstie (Gran Bretagna), terzo e quarto nell’ordine. Per i due una manche agli antipodi, con il tedesco in rimonta dai margini della top ten e il britannico capace di gestire bene una fase di partenza che lo ha visto issarsi finanche alla seconda piazza.
Sesto Camden McLellan (Sudafrica) davanti ad un Cooper Webb (Stati Uniti) che invece ha ribadito come il motocross outdoor non sia più il suo pane da qualche anno. Il rappresentante del Team USA ha girato per terzo alla prima curva ma col passare dei minuti ha lasciato campo libero a piloti dal passo evidentemente più competitivo. Mikkel Haarup (Danimarca) e Oriol Oliver (Spagna) si sono attestati alle spalle di Webb precedendo Andrea Adamo (Italia), autore di una performance piuttosto incolore e segnata da una partenza non ottimale.
Da segnalare infine Kyle Webster (Australia), secondo al via ma caduto già nel corso del primo giro e di nuovo durante il terzo passaggio. Nonostante questo doppio inciampo la terza colonna degli “Wallabies” ha concluso 13°, un discreto viatico in vista di domani quando sarà assolutamente necessario limitare gli errori per poter raggiungere l’ambito trofeo finale.
OPEN
Se Prado è risultato inavvicinabile nella gara della MXGP, Jett Lawrence (Australia) ha altresì risposto presente nella manche della categoria Open. Nello spazio di poche curve il campione SuperMotocross si è liberato di Fábio Santos (Brasile) e Rubén Fernández (Spagna) per poi gestire il resto del minutaggio a piacimento, senza forzare ma con quel margine sufficiente a rendere inoffensivo il compagno di marca ispanico.
Terzo Maxime Renaux (Francia), non particolarmente incisivo ma protagonista di una gara concreta e senza errori. Ampio il distacco dai due battistrada ma anche il margine su Conrad Mewse (Gran Bretagna), quarto classificato e decisamente ispirato dal tracciato di casa; punto saliente della gara è stato proprio il sorpasso del vice-campione britannico ai danni di Andrea Bonacorsi (Italia), quinto e ben capace di difendersi da Aaron Plessinger (Stati Uniti) e Glenn Coldenhoff (Olanda).
Un problema tecnico alla Fantic #54 ha costretto lo stesso Coldenhoff al ritiro nel corso dell’ultimo giro. Plessinger ha ereditato la sesta posizione precedendo Cornelius Tøndel (Norvegia) e Jan Pancar (Slovenia), quindi uno Jago Geerts (Belgio) ancora ben lontano dal suo status ottimale e il già citato Santos, grande sorpresa della corsa dopo l’holeshot. Poco in vista Valentin Guillod (Svizzera), solo 12° e preceduto anche da Maximilian Nagl (Germania).
La classifica finale vede dunque la Spagna in pole position con 3 punti contro i 4 della Francia e i 5 dell’Australia. Gran Bretagna eccezionale quarta a quota 8, frutto dei quarti posti di Anstie e Mewse, poi la Germania che completa la top 5 con 9 punti. L’Italia raggiunge il decimo posto con 13 punti a pari merito con gli Stati Uniti, ma i risultati odierni possono indurre la tenda azzurra all’ottimismo. Tra le squadre relegate alla Finale B ci sono la Nuova Zelanda, la Svezia (nonostante l’ottima gara di Gifting) e soprattutto la Lettonia, penalizzata dal 19° posto di Karlis Reišulis nella gara della MX2.

Il ripescaggio che assegnerà l’ultimo posto in griglia aprirà il programma di domani alle 12:00 italiane, mentre le tre manche decisive per il Motocross delle Nazioni numero 77 prenderanno il via dalle 14:10.
Immagine copertina: MXGPSpain Instagram
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