MXGP | Motocross delle Nazioni 2024: l’Australia si aggiudica il Chamberlain Trophy per la prima volta!

Autore: Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 6 Ottobre 2024 - 18:59
Tempo di lettura: 6 minuti
MXGP | Motocross delle Nazioni 2024: l’Australia si aggiudica il Chamberlain Trophy per la prima volta!
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Gajser si impone anche in gara-3, ma con i piazzamenti dei fratelli Lawrence l’Australia ribalta la classifica su Stati Uniti e Olanda

Il Motocross delle Nazioni 2024 ha scritto una fondamentale pagina di storia delle ruote tassellate. A Matterley Basin l’Australia si è imposta per la prima volta nel Gran Premio a squadre di fine stagione, l’evento più prestigioso di questo sport, diventando anche la prima squadra a portare il Chamberlain Trophy al di sotto dell’Equatore in 77 edizioni.

Un trionfo reso possibile dal secondo posto di Jett Lawrence e dal quarto di Hunter Lawrence in un’emozionante gara-3. Quello del campione SuperMotocross nella frazione conclusiva pareva ormai un successo certo, dopo una fenomenale rimonta dalla nona posizione, ma grazie ad una straordinaria offensiva finale è stato Tim Gajser (Slovenia) ad appropriarsi del primo posto alla penultima curva completando la propria personale doppietta di giornata. Un po’ di amaro in bocca che è stato comunque ben celato dal raggiungimento di un traguardo eccezionale, arrivato addirittura al 37° tentativo per gli “Wallabies”.

Elogio anche alla prestazione di Kyle Webster, pilota ben poco conosciuto ai più e messosi in mostra giusto in un paio di round del National nel corso dell’estate. Su una Honda CRF250R che peraltro non era la sua moto, visto che quest’anno si è aggiudicato il titolo motocross australiano ma nella classe 450cc, il pilota del Victoria ha colto quei risultati rivelatisi decisivi nell’economia del risultato assoluto: nelle previsioni della vigilia era indicato come ago della bilancia della spedizione australiana e così è stato, in senso naturalmente positivo.

La prestazione di Jett Lawrence è stata da copertina come ci si attendeva, ma anche questa volta è mancata quella doppietta raggiunta invece da Gajser. Dopo la vittoria in gara-1 il vice-iridato MXGP in carica ha lottato con la consueta determinazione per tutta la durata di gara-3. riuscendo prima ad avere ragione di Eli Tomac (Stati Uniti) e poi dello stesso Lawrence quando il duello sembrava ormai essersi risolto a favore del fenomeno del Queensland, capace di scalzare il compagno di marca dalla prima posizione proprio allo scadere del tempo regolamentare. Entrambi i piloti Honda si sono aggiudicati i rispettivi trofei individuali, Gajser in MXGP e Lawrence nella Open.

Per gli Stati Uniti un secondo posto overall alquanto inatteso. Ottima la performance di Tomac, terzo in gara-3, mentre Aaron Plessinger ha portato a termine una manche di grande sofferenza e sacrificio all’ottavo posto a seguito di una partenza nelle retrovie. Roger de Coster e la sua équipe hanno deciso di sacrificare il “Cowboy” al cancelletto per mettere Tomac nelle condizioni migliori, cosa non fatta invece da Michael Byrne con i fratelli Lawrence, ma il pilota KTM ha saputo portare comunque a casa i punti utili per la piazza d’onore. A corredo di ciò Cooper Webb si è adattato nel modo migliore possibile, considerata anche la sua ormai scarsa attitudine alle piste outdoor, alla Yamaha YZ250F che non guidava da quasi un decennio.

La leadership acquisita nelle prime due gare è svanita ben presto per l’Olanda. Un Glenn Coldenhoff decisamente lontano parente del pilota ammirato un lustro fa è incappato in una caduta di gruppo al primo giro e da quel momento le speranze degli “Orange”, già penalizzate dal pessimo risultato del pilota Fantic in gara-2, si sono pressoché azzerate. Jeffrey Herlings, molto meno incisivo del solito, ha concluso quinto mentre “The Hoff” è risalito 15°: troppo poco per la vittoria finale, abbastanza per il terzo gradino del podio.

Un podio servito su un piatto d’argento da una squadra che ha vissuto un dramma ancora maggiore, la Francia. Maxime Renaux e Romain Febvre sembravano avere messo in cassaforte il risultato, voluto con tutte le (poche) forze rimaste ai due acciaccati piloti 450cc a fronte di un deludente Tom Vialle, ma in pochi minuti si è consumata una vera e propria catastrofe sportiva quando Renaux è finito a terra dalla nona posizione e Febvre è letteralmente collassato al suolo per motivi ancora ignoti. Il campione MX2 2021 ha recuperato la nona piazza ma il ritiro di Febvre ha “riattivato” il 22° posto di Vialle in gara-1, retrocedendo i “Bleus” al quinto posto finale.

Nella sopracitata mischia del primo giro è rimasto coinvolto anche Rubén Fernández e così si sono spenti pure i sogni di gloria della Spagna. Jorge Prado ha messo a referto un’altra partenza fulminea, pur senza raggiungere l’holeshot andato a Tomac, ma la gara-3 del campione del mondo MXGP ha ben presto seguito una traiettoria in discesa, dapprima costante e poi molto ripida fino alla 14esima posizione finale, mentre Fernández ha recuperato la 12esima. In una domenica che lasciava presagire ben altro tipo di piazzamento assoluto, la Spagna ha comunque eguagliato il suo best rank storico con il quarto posto.

L’Italia esce da Matterley Basin con l’ottava posizione overall. Nota di grande spessore il settimo posto di Alberto Forato in gara-3, ad aggiungersi al già positivo nono di gara-1, d’altro canto tuttavia Andrea Bonacorsi non è andato oltre il 18° portando il carico conclusivo a 70 punti. Non ci si poteva aspettare troppo di più dalla spedizione azzurra, identica a quella del 2023 nei suoi componenti ma in uno stato di forma complessivamente molto distante da Ernée, tuttavia per quanto osservato in pista oggi a Winchester una top 6 poteva costituire un traguardo raggiungibile. Gli “Azzurri” sono stati preceduti anche da Germania e Slovenia, quest’ultima capace di migliorare il suo best rank con il settimo posto.

A completare la classifica dei migliori dieci sono state Svizzera, con Jeremy Seewer settimo e sesto alla sua ultima uscita in Kawasaki prima del passaggio a Ducati, e Lettonia, trascinata da un talento di grandissime prospettive come Karlis Reišulis e orfana di altri due nomi altisonanti come Pauls Jonass e Janis Reišulis. Miglior piazzamento storico anche per il Brasile, 13° con un Enzo Lopes (15-11) sugli scudi nonostante un lungo infortunio, mentre Gran Bretagna e Belgio hanno portato a casa rispettivamente un 12° e un 15° posto orfani di Max Anstie e Lucas Coenen.

Con lo storico Nazioni di Matterley Basin è andata in archivio la stagione iridata di motocross 2024. Tra pochi giorni è atteso il calendario del mondiale 2025, mentre l’edizione #78 della kermesse a squadre andrà in scena sulla pista statunitense di Crawfordsville.

Classifica gara-3:

Classifica finale:

Immagini: mxgp.com, HRC Media Center

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