Successo casalingo per gli statunitensi, a chiudere un digiuno di 11 anni; la Francia acciuffa il secondo posto beffando l’Australia, Italia ottima quarta
Gli Stati Uniti hanno riconquistato il Motocross delle Nazioni dopo un digiuno di ben 11 anni e lo hanno fatto in una Red Bud trasformatasi in un’autentica bolgia di pubblico. Eli Tomac, Justin Cooper e Chase Sexton hanno compiuto una missione apparentemente facile ma resa più complicata dal meteo inclemente e da avversari molto più vicini del previsto, portando il Team USA diretto da Roger de Coster al 23° successo assoluto.
Una piccola ma grande soddisfazione se l’è tolta anche l’Europa in gara-3, con la vittoria di Maxime Renaux (Francia) davanti a Jett Lawrence (Australia) e allo stesso Sexton. I transalpini hanno rovesciato la classifica nei confronti degli “Wallabies” grazie ad una concatenazione di eventi favorevoli, ad iniziare dal doppio holeshot di Renaux e Dylan Ferrandis a fronte della caduta di Mitchell Evans al primo giro. Nonostante la successiva scivolata di Ferrandis, che ha perso l’occasione di vincere l’ultima frazione, i “Bleus” hanno mantenuto la piazza d’onore assoluta anche per merito di uno strepitoso Renaux che ha contenuto gli attacchi di Lawrence nel finale. L’eventuale sorpasso dell’australiano sarebbe comunque risultato inutile, vista l’eccezionale rimonta del campione National 450cc 2021 fino al quarto posto.
Renaux e Lawrence hanno peraltro conquistato rispettivamente il trofeo MXGP e quello Open, ai danni degli statunitensi partiti come logici favoriti. Se Sexton è stato nettamente battuto dal compagno di marca australiano, a portare alla ribalta Renaux è stato il passo falso di Tomac in gara-3 dopo la vittoria di gara-1: il campione americano è stato ostacolato proprio dalla caduta di Evans, perdendo secondi preziosissimi nel corso del primo giro; con la vittoria assoluta ormai in cassaforte, Tomac non ha forzato oltre il sesto posto di manche alle spalle di Jeremy Seewer (Svizzera).
Quarto posto finale per un’ottima Italia, sfortunata in gara-3 soprattutto con Mattia Guadagnini ritrovatosi terzultimo alla prima curva. L’eroe di gara-2 è risalito fino al 19° posto, risultato scartato, mentre Antonio Cairoli ha concluso nono in quella che probabilmente è stata l’ultima gara della sua eterna e leggendaria carriera. Non potendosi confrontare con la Francia, gli “Azzurri” hanno avuto ragione del Belgio per un punto e della Spagna di due, nonostante Jorge Prado e Rubén Fernández siano giunti subito davanti a Cairoli in gara-3. A tarpare le ali ai belgi è stata invece la caduta di Jago Geerts, coinvolto in un groviglio alla seconda curva e costretto ad una lunga rimonta fino all’11° posto; il pilota Yamaha ha preceduto proprio Jeremy van Horebeek, che ha così appeso il casco al chiodo.
Tra le delusioni di Red Bud c’è sicuramente l’Olanda, che a fronte di un Calvin Vlaanderen che si è difeso nel migliore dei modi con un 14° posto in gara-3 ha pagato la pessima domenica di Glenn Coldenhoff, partito malissimo in entrambe le corse e addirittura ritiratosi nella manche conclusiva. Gli “Orange” sono giunti subito davanti alla Germania, che non ha impressionato con Simon Längenfelder ma ha potuto contare sul solito Maximilian Nagl e su un solido Tom Koch. La top ten della classifica squadre è completata da Svizzera e Gran Bretagna, che con la sua triade esperta ma anche piuttosto sfortunata ha rasentato i 100 punti.
Per quanto concerne le classifiche individuali, Tomac e Seewer hanno accompagnato Renaux sul podio della MXGP mentre la top 3 della Open è stata completata da Sexton e Ferrandis alle spalle di Lawrence, che si è fregiato di un titolo individuale al suo debutto assoluto al Nazioni.
Con la grande kermesse di Red Bud si è conclusa definitivamente la stagione 2022 del motocross outdoor. Prima di serrare definitivamente la saracinesca su questa annata tassellata, tuttavia, c’è ancora la “pilot season” del World SX nel mese di ottobre. L’edizione del 2023 del Motocross delle Nazioni sarà invece un recupero di quella del 2020, in programma sulla pista francese di Ernée.
Classifica gara-3:
Classifica finale:
Immagine copertina: Yamaha Racing Twitter
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