L’Olanda campione in carica è la squadra da battere, ma l’Italia schiera una formazione molto agguerrita
Il Crossodromo Tazio Nuvolari di Mantova è pronto per ospitare l’edizione numero 74 del Motocross delle Nazioni, la gara più importante del mondo del tassello. Un’edizione che si disputa dopo la cancellazione del 2020 e a stagione della MXGP in corso, a causa delle numerose riscritture del calendario causa Covid-19: in una di queste rivisitazioni è stata cambiata anche la stessa location del Nazioni 2021, originariamente in programma sempre in Italia ma ad Imola.
Quello di Mantova è il quinto Nazioni in terra italiana. Dei precedenti quattro, tre sono andati in scena sulla leggendaria pista di Maggiora (1970, 1986 e 2016) mentre un quarto si è disputato a Franciacorta (2009). Solo nel 1986 gli Azzurri sono riusciti a conquistare anche un podio con il terzo posto, ma quest’anno ci sono tutti i presupposti per poter puntare molto in alto.
I FAVORITI
L’Italia infatti è una delle poche squadre impegnate a pieno organico, avendo convocato i suoi migliori piloti. Per Antonio Cairoli sarà il 14° e ultimo Nazioni, per Mattia Guadagnini il primo e per Alessandro Lupino l’ottavo. Un trio veloce ed esperto, che si presenterà a Mantova con sicure ambizioni di podio ma anche qualcosa in più. Portare a casa (e soprattutto in casa) il terzo Chamberlain Trophy dopo quelli del 1999 e del 2002 non è utopia, al netto delle condizioni di Cairoli che non sarà comunque al 100% dopo l’incidente di Riola Sardo.
La favorita d’obbligo è l’Olanda, vincitrice in casa ad Assen due anni fa. A trascinare gli Orange ci sarà un Jeffrey Herlings pienamente ristabilito dall’infortunio di Oss e reduce da una domenica assolutamente dominante a Riola Sardo, con tanto di riconquista della tabella rossa della MXGP. Le debolezze della squadra arrivano dagli altri due piloti, velocissimi ma non certo nel loro momento migliore: nella MX2 ci sarà Roan van de Moosdijk, appena tornato alle gare dopo l’infortunio di Loket e non ancora al 100% della forma, mentre nella Open troviamo Glenn Coldenhoff, dominatore assoluto degli ultimi due Nazioni con quattro manche vinte consecutivamente ma nella sua peggior stagione da diversi anni a questa parte per rendimento confrontato alle aspettative. La pista morbida di Mantova è un ulteriore elemento di vantaggio per gli olandesi, forse non tanto nei confronti degli italiani quanto più verso le altre squadre.
GLI OUTSIDER
La lotta per il resto del podio, sulla carta, sarà a dir poco selvaggia. Almeno sei Nazioni hanno possibilità di giocarsi un posto per la premiazione finale e avrebbero avuto anche chance migliori senza tutte le defezioni a cui abbiamo assistito in queste settimane, tra infortuni e scelte tecniche.
Con le sue 15 vittorie, il Belgio è ovviamente tra le squadre più decorate della storia. Il pilota di riferimento sarà Jeremy van Horebeek, che sta guidando il team Beta al debutto in MXGP e che ha fatto parte della formazione vincitrice a Teutschenthal 2013, mentre al suo fianco ci saranno Liam Everts e Brent van Doninck. Inutile sottolineare ancora una volta il peso del figlio e nipote d’arte, mentre il pilota della classe Open sta disputando un 2021 di alti e bassi ma sulla sabbia potrebbe trovarsi a suo agio nella giornata singola.
Sul podio di Assen 2019 è salita anche la Gran Bretagna, che di Nazioni ne ha vinti ben 16 di cui però 15 nelle prime 21 edizioni e solo uno (1994) dal 1968 in poi. Mark Chamberlain è uno dei pochi CT a poter contare su un pilota ufficiale, nello specifico Ben Watson sulla Yamaha 450cc in MXGP, ma al fianco del #919 ci saranno Conrad Mewse e Shaun Simpson, piloti solitamente competitivi ma entrambi reduci da stop per infortunio recentemente.
La Francia ha compiuto il percorso inverso rispetto alla Gran Bretagna: sei vittorie e tutte dal 2001 in poi, con la storica cinquina ottenuta tra il 2014 e il 2018. I Bleus potranno disporre di un Tom Vialle in splendida forma in MX2, ma dovranno chiedere un grande sforzo a Mathys Boisramé (non al 100% per problemi ad un ginocchio) e a Benoît Paturel, la cui stagione 2021 è iniziata solo in Turchia prima di ricevere una convocazione last minute per sostituire Marvin Musquin, fermo per positività al Covid-19. Niente Romain Febvre, niente Maxime Renaux e niente Dylan Ferrandis, tre pedine che sarebbero risultate fondamentali quest’anno.
La selezione tedesca segue una linea giovane per due terzi, con Simon Längenfelder in MX2 e Henry Jacobi nella Open, mentre per quanto riguarda la MXGP tornerà sullo scenario internazionale Maximilian Nagl, che di Nazioni ne ha già disputati 15 e ha pure alzato al cielo il Chamberlain Trophy a Lommel nel 2012, insieme a Ken Roczen e Marcus Schiffer. Roczen sarà ovviamente un altro dei grandi assenti di questa edizione, dopo un 2021 che lo ha visto issarsi in cima al ranking a punti dell’AMA senza però conquistare alcun titolo.
Nomi spendibili per il podio finale sono anche quelli di Estonia e Danimarca. I baltici hanno sempre una marcia in più quando si tratta di correre in squadra, come testimoniano i tre quarti posti (2004, 2015 e 2019) ottenuti con formazioni non certo pronosticabili per quel risultato, mentre i danesi propongono un trio sulla carta assolutamente da tenere d’occhio, viste le tante defezioni altrui. Gert Krestinov, Jörgen-Matthias Talviku e Harri Kullas sono i piloti dell’Estonia mentre Thomas Kjer Olsen, Mikkel Haarup e Bastian Bøgh Damm difenderanno i colori danesi.
Quasi tutti i piloti che rappresentavano grandi individualità in piccole squadre hanno rinunciato. Tim Gajser non si sarebbe presentato a prescindere dall’infortunio alla spalla sinistra rimediato la scorsa settimana, Jorge Prado non sarà al via con la Spagna, la Lettonia sarà orfana di Pauls Jonass e Jeremy Seewer non indosserà la casacca della Svizzera per riprendere qualche energia. Le uniche due moto ufficiali non ancora citate sono la KTM MX2 dell’austriaco René Hofer e la Gas Gas MX2 dello svedese Isak Gifting.
Mancheranno, come già noto, squadre attesissime come Stati Uniti e Australia. Il team USA è stato fermato dalle nuove restrizioni sui viaggi internazionali, ma con i recenti infortuni di Justin Barcia e Chase Sexton si sarebbe comunque presentato con una formazione molto indebolita e rimaneggiata, mentre l’Australia ha deciso di rinunciare nonostante la possibile presenza di piloti come Jed Beaton e Wilson Todd già impegnati nel mondiale, mentre i fratelli Lawrence sarebbero stati impossibilitati a correre per la stessa ragione degli statunitensi.
IL FORMAT
Se il mondiale motocross è stato colpito dal Covid-19 anche nel format di gara, passato a giornata unica dal 2020, il Nazioni continuerà con la consueta schedule su due giorni.
Il Nazioni vero e proprio inizierà venerdì sera, con il consueto sorteggio dei piazzamenti al cancelletto di partenza per le gare di qualifica del sabato. L’azione in pista partirà sabato mattina con le prove libere, una sessione per ogni categoria, mentre nel pomeriggio ci saranno appunto le gare di qualifica, sempre divise per classe.
Ogni Nazione sommerà i due migliori risultati nelle gare di qualifica per decretare le 19 squadre ammesse di diritto alle tre finali di domenica, con la classifica dal punteggio più basso a quello più alto che determinerà l’ordine di scelta del cancelletto.
Essendoci 33 Nazioni iscritte, solo quella con il punteggio peggiore al termine delle tre manche di qualifica sarà definitivamente esclusa dalla kermesse. Le squadre classificate tra il 20° e il 32° accederanno alla Finale B, che si svolgerà domenica mattina ed eleggerà l’ultima squadra qualificata per le gare del pomeriggio: saranno in pista tutti i 39 piloti delle 13 Nazioni sopracitate e quella con la somma più bassa dei due migliori piazzamenti avrà accesso agli ultimi cancelletti delle tre Finali A.
Le tre gare del Nazioni vero e proprio metteranno a confronto due categorie per volta. Inizieranno MXGP e MX2, poi MX2 e Open, quindi MXGP e Open. La squadra vincitrice sarà quella che otterrà la somma più bassa di cinque piazzamenti su sei. Saranno inoltre assegnati trofei ai piloti che otterranno i migliori risultati in ogni classe: Gajser non difenderà il trofeo della MXGP, mentre Kjer Olsen e Coldenhoff sono i detentori in carica di MX2 ed Open.
IN TELEVISIONE
Il Motocross delle Nazioni 2021 sarà visibile in televisione solo su Eurosport 2, che trasmetterà in diretta tutte e tre le gare di domenica. L’emittente satellitare offrirà come sempre anche una copertura in streaming su Eurosport Player, ma sarà disponibile anche il servizio ufficiale di MXGP-TV. Nessun impegno televisivo per quanto concerne RaiSport, impegnata nella trasmissione dei mondiali di ciclismo.
74th Monster Energy FIM Motocross of Nations – Crossodromo Tazio Nuvolari
25-26 settembre 2021
INFO CIRCUITO
Lunghezza del circuito: 1,660 km
Tempo di gara: 30 minuti + 2 giri
Numero di curve: 21
Senso di marcia: antiorario
Superficie: sabbia
RECORD
Giro gara MXGP 2020: 1:52.014 – Antonio Cairoli – KTM
Giro gara MX2 2020: 1:51.829 – Jago Geerts – Yamaha
Giro prova MXGP 2020: 1:48.616 – Glenn Coldenhoff – Gas Gas
Giro prova MX2 2020: 1:50.403 – Jago Geerts – Yamaha
Vittorie nazione: 22 – Stati Uniti
Vittorie pilota: 8 – Jeffrey Smith
Vittorie nazione 250cc/MXGP: 13 – Stati Uniti
Vittorie pilota 250cc/MXGP: 4 – Stefan Everts
Vittorie nazione 125cc/MX2: 11 – Stati Uniti
Vittorie pilota 125cc/MX2: 4 – Ken Roczen
Vittorie nazione 500cc/Open: 17 – Belgio
Vittorie pilota 500cc/Open: 3 – Jeffrey Smith, Roger de Coster, Jeffrey Herlings
Podi nazione: 59 – Belgio
ALBO D’ORO
PROGRAMMA
Sabato 25 settembre
10:00-10:40 Prove Libere MXGP
10:50-11:30 Prove Libere MX2
11:40-12:20 Prove Libere Open
14:30 Gara di Qualifica MXGP
15:30 Gara di Qualifica MX2
16:30 Gara di Qualifica Open
Domenica 26 settembre
10:05-10:40 Warm-up
11:00 Finale B
13:10 Gara MXGP-MX2 – Eurosport 2, Eurosport Player
14:40 Gara MX2-Open – Eurosport 2, Eurosport Player
16:05 Gara MXGP-Open – Eurosport 2, Eurosport Player
Immagine copertina: KTM Media Site
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