MXGP | Jorge Prado, la parola fine alle (ingiuste) critiche

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
19 Settembre 2023 - 12:34
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Le ultime stagioni, costellate di problemi, avevano esposto il campione della MXGP ad esagerate svalutazioni: ora è tutto alle spalle

Gli appassionati di motorsport, troppo spesso, tendono a valutare un pilota solo sulla base dei risultati più recenti. Jorge Prado, primo spagnolo campione del mondo della MXGP, è un esempio perfetto di questo distorto modo di pensare.

Dal suo debutto nella classe regina, datato 2020, il pilota proveniente dalla Galizia ha attraversato ogni genere di problema. Una frattura del femore ancora prima che la stagione iniziasse, un’altra alla clavicola durante la preparazione post-lockdown, poi una forma piuttosto grave di Covid-19 che ha condizionato anche le fasi inaugurali del 2021, un nuovo incidente ad Arco di Trento, una spalla slogata prima di Maggiora 2022 e quindi la ricaduta nel virus durante l’estate e sempre a Lommel, dove era stato già contagiato un anno e mezzo prima.

Un bollettino che avrebbe steso un elefante ma che comunque non lo ha protetto da critiche, complice anche un continuo e apparentemente incomprensibile saliscendi a livello di risultati. Tra svalutazioni e paragoni con piloti mai stati realmente al suo livello, tanti hanno dimenticato i numeri di Prado in MX2 e l’immenso talento mostrato sin dalle sue primissime gare nel circuito iridato. Il palmarès del pilota Gas Gas, ad anni 22, recita 38 vittorie e 79 podi, nella top ten di entrambe queste prestigiose graduatorie storiche.

In un 2023 finalmente scevro da problemi fisici e di salute, la tabella #61 è tornata al suo posto. Un pilota nel pieno di una maturità peraltro già dimostrata in età adolescenziale e che non ha mai perso le sue caratteristiche fondanti: partenze brucianti da qualsiasi posizione (ultimo testamento in ordine temporale la gara di qualifica di Maggiora, con un holeshot dopo il 12° posto nelle prove ufficiali), tenacia in battaglia e mentalità tipica di chi vuole vincere il mondiale a tutti i costi.

Ieri abbiamo parlato di come Andrea Adamo abbia vinto il titolo MX2 nella piena consapevolezza di non poter essere sempre il più forte e anche Prado ha imparato la lezione. È normale che un 19enne debuttante in MXGP dopo un mondiale MX2 da 16 Gran Premi vinti su 17 disputati si lasci ingolosire dai suoi ricchi numeri e questo è probabilmente ciò che ha penalizzato Prado nelle stagioni passate, ma i dati 2023 evidenziano un netto cambio di registro: due Gran Premi vinti su 18, pur con 14 successi di manche, dimostrano come il nuovo campione abbia ben compreso il teorema della “bigger picture” che sta assumendo sempre più importanza nel motocross odierno.

Ecco dunque che un autentico fuoriclasse, uno dei talenti più puri nella storia di questo sport, ha trovato la giusta strada da intraprendere affinché le troppo ingiuste critiche dell’ultimo triennio possano essere cestinate a dovere. Oggi la stabilità fisica è un traguardo molto difficile da centrare e nel motocross non si può mai prevedere il domani, ma il campionato che volge alla conclusione ha ricordato senza ulteriori timori di smentita come un Prado al 100% sia (e sia sempre stato) uno dei migliori piloti al mondo.

Immagini: Gas Gas Media Center

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