MXGP | Intervista a Jago Geerts: “Tanti momenti positivi nel 2022, il 2023 sarà divertente”

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
24 Ottobre 2022 - 20:17
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Il vice-campione della MX2 commenta una stagione lunga e culminata in un finale mozzafiato, senza dimenticare l’ottima prestazione del Nazioni


Il 2022 di Jago Geerts non si sarà concluso con il risultato tanto voluto e inseguito, ma il pilota belga del team Yamaha MX2 è stato in ogni caso uno dei grandi protagonisti della stagione di motocross che si è conclusa un mese fa con il Nazioni di Red Bud.

Vice-campione del mondiale cadetto per il terzo anno consecutivo dopo un Gran Premio di Turchia mozzafiato, Geerts si è meritato uno spazio in copertina anche nel grande evento del Michigan mettendo a segno un’ottima (seppur in parte sfortunata) prestazione al debutto in sella alla Yamaha YZ450FM. Una moto che, nei programmi di Iwata, tra un anno esatto sarà a tutti gli effetti sua in vista del passaggio in MXGP.

Nel 2023 il 22enne di Geel avrà un’altra occasione, l’ultima, per vincere finalmente il titolo MX2. La strada tracciata quest’anno sembrerebbe essere decisamente quella giusta e, come si può leggere più avanti, è lo stesso #93 a riconoscere come qualcosa sia cambiato. Questo anche grazie ad un allenatore come Steve Ramon, pilota che nei suoi anni di attività agonistica si è distinto per un approccio alle gare diametralmente opposto rispetto a quello del Geerts pre-2022.

P300.it ha avuto il piacere di intervistare Jago Geerts e queste sono le sue impressioni riguardo il 2022 e quello che verrà il prossimo anno.

È stata una lunga stagione, ricca di alti e bassi. A prescindere dall’esito, quale ritieni che sia stato il momento migliore di quest’annata?
“Ho vissuto tanti momenti positivi quest’anno. A mio parere, il migliore è stato senza dubbio il Gran Premio di casa a Lommel. Vincere davanti a tutti quei fans e a tutti i miei amici mi ha dato una sensazione davvero grandiosa!”.

Pensavi di arrivare a lottare in questo modo per il titolo, dopo i problemi di salute patiti lo scorso anno?
“Direi di sì, perché già alla fine dello scorso anno ho cominciato a sentirmi sempre più forte. Ho vinto pure gli ultimi due Gran Premi, quindi sapevo che con una buona preparazione invernale avrei potuto lottare per il titolo nel 2022. L’inverno è andato alla grande, in moto mi sentivo più forte che mai e quindi ho capito subito di potermela giocare”.

Personalmente ho notato un cambiamento nel tuo modo di correre, a tratti meno aggressivo ma più focalizzato sul raggiungimento del risultato. Il che è sicuramente positivo. È effettivamente cambiato qualcosa nel tuo approccio alle gare? Le novità all’interno dell’organigramma del team potrebbero averti aiutato?
“Sì. Di sicuro quando non mi sono sentito al 100%, oppure se ho avuto problemi ad adattarmi ad un tracciato, ho cercato di non forzare per non incappare in incidenti seri o in errori stupidi. Penso di avere corso in maniera più intelligente quest’anno perché ho guardato al campionato più in prospettiva, senza volere vincere i Gran Premi ad ogni costo. Il mio allenatore, Steve Ramon, mi sta aiutando molto da questo punto di vista”.

Uno dei momenti più celebri di questa stagione è stato lo sciopero dei piloti MXGP nel sabato di Ernée. Tu, che insieme agli altri piloti della MX2 hai corso una manche di qualifica in condizioni anche peggiori quel giorno, che idea ti sei fatto riguardo le diversità di opinione tra piloti e organizzatori?
“Alla partenza di quella gara di qualifica sono caduto e ho picchiato una spalla, quindi anche io sono dell’idea che quella prima curva fosse pericolosa. Credo che non ci fosse bisogno di disputare quella gara di qualifica, perché avevamo già disputato le prove ufficiali. Fortunatamente sono riuscito a correre il giorno dopo, ma la spalla mi faceva molto male e questo mi ha dato problemi anche per i due Gran Premi successivi”.

Oltre al tuo storico avversario Tom Vialle, quest’anno abbiamo visto tanti duelli anche con il tuo compagno di squadra Thibault Benistant. Che tipo di rapporto c’è tra voi?
“Abbiamo semplicemente un normale rapporto tra compagni di squadra. Tutti, al cancelletto di partenza, vogliono ottenere il miglior risultato possibile, quindi per me non c’è alcun problema a lottare anche contro il compagno di squadra nell’arco di una stagione”.

Come vedi la sfida americana di Vialle?
“Trasferirsi negli Stati Uniti e andare a correre là rappresenta sicuramente un grande cambiamento, ma penso che farà bene. Probabilmente dovrà adattarsi un po’ al Supercross, all’inizio”.

A mio parere hai disputato un Motocross delle Nazioni impressionante, al debutto sulla YZ450FM. Tu come lo hai giudicato, vedendolo “dalla sella”?
“Per me è stato un weekend molto divertente. Durante la settimana mi sono sentito molto a mio agio sulla 450cc. È una moto che si addice bene al mio stile di guida. Non mi aspettavo di lottare con Tomac e di vincere la mia gara di qualifica, è stata una sorpresa anche per me. Concludere la stagione in questo modo è stato soddisfacente!”.

È uscito da poco il calendario 2023, stagione che rappresenterà il tuo ultimo attacco al mondiale MX2. Che idea ti sei fatto, a livello generale? Cosa pensi del tentativo di espansione globale in atto?
“Il calendario sembra piuttosto buono. Alcune piste devono ancora essere annunciate ma in generale mi piace. Sarà bello visitarne anche alcune di nuove, come Arnhem. Ci saranno un po’ di Gran Premi oltreoceano in più ma è positivo esplorare Paesi nuovi. Penso che sarà una stagione divertente e spero di poter chiudere la mia carriera in MX2 nel miglior modo possibile”.

Immagini: Yamaha Media Center, Jago Geerts Instagram

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