MXGP | Intervista a Giacomo Gariboldi: “Off-season positiva, Honda già al lavoro sulla moto 2023”

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
16 Febbraio 2022 - 20:08
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Il team manager di HRC nella classe regina si è raccontato a P300.it alla vigilia di un mondiale 2022 che si preannuncia, ancora una volta, stellare

Il mondiale motocross 2022 inizierà tra pochissimi giorni con il Gran Premio di Gran Bretagna a Matterley Basin e P300.it ha avuto il piacere di intervistare Giacomo Gariboldi, team manager della squadra Honda HRC che anche quest’anno schiererà Tim Gajser e Mitchell Evans in MXGP.

Sarà una stagione molto combattuta, che inizierà senza il campione del mondo Jeffrey Herlings e con il suo vice, Romain Febvre, a mezzo servizio. Gajser, autore di brillanti prestazioni negli Internazionali d’Italia in Sardegna, ricoprirà dunque un ruolo di favorito d’obbligo. L’obiettivo è il quinto titolo mondiale e Gariboldi è stato al fianco del pilota sloveno in tutti i suoi successi iridati: quest’anno non sarà differente.

HRC ritroverà sotto la sua tenda l’australiano Evans, fermo dall’ottobre 2020 per un infortunio che gli ha precluso anche la partecipazione al mondiale 2021. Per lui il processo di ritorno al top sarà lungo, ma ha mostrato di avere le capacità per risalire la corrente. Pur legato ad una struttura esterna e in particolare alla 114 Motorsports di Livia Lancelot, anche Rubén Fernández disporrà di una CRF450RW ufficiale per essere a sua volta un protagonista della MXGP già dalla sua stagione di debutto.

Ecco cosa ci ha raccontato in questo breve confronto.

Come è andata la vostra off-season in preparazione al mondiale?
“La off-season è andata benissimo. Tim ha fatto quello che doveva fare con tranquillità, senza spingere. Ha vinto gli Internazionali d’Italia, ha svolto tutti i test che dovevano essere svolti prima dell’inizio della stagione e arriverà abbastanza pronto all’inizio del campionato. Fino ad ora tutto bene, direi. Evans ha ripreso ad allenarsi, non è ancora a posto e penso che ci vorranno quattro-cinque gare prima che ritrovi il ritmo. L’importante comunque è riaverlo in gara. Abbiamo aggiunto anche Fernández, che a sua volta avrà una moto ufficiale appoggiato dal team 114 Motorsports, quindi inizieremo la stagione con tre piloti e per noi sarà un bel cambiamento”.

I problemi di Herlings e Febvre cambieranno qualcosa nelle vostre strategie?
“Non abbiamo strategie particolari. Mancheranno Herlings e Febvre ma i piani dei nostri piloti non cambieranno. Ognuno dovrà scendere in pista, pensare a sé stesso e cercare di fare più punti possibile. Quando torneranno, vedremo a che punto saranno i nostri piloti”.

Che tipo di mondiale ti aspetti?
“Mi aspetto un mondiale molto combattuto, come l’anno scorso. Un paio di piloti partiranno a handicap e saranno leggermente penalizzati, ma sappiamo che ogni gara può nascondere problemi per chiunque, può succedere qualsiasi cosa fino alla fine. Il mondiale è lunghissimo, sono 20 Gran Premi, tutto può accadere”.

A livello tecnico, da quello che si è letto, il team HRC degli USA non è pienamente soddisfatto della moto: voi su cosa avete lavorato per lo sviluppo?
“Non so di preciso quanto siano soddisfatti o meno negli USA, noi stiamo già lavorando sul modello 2023 che avrà tante novità e tanti aggiornamenti. Cose che negli USA non si possono nemmeno usare. I nostri piloti sono contentissimi, la moto è migliorata tanto e quindi ci aspettiamo una grande progressione dal punto di vista tecnico, soprattutto nelle partenze”.

Secondo te l’assenza di Antonio Cairoli influirà sul team de Carli e sul movimento MXGP?
“Non penso che l’assenza di Cairoli possa avere una vera influenza sulla MXGP. Sul team de Carli non so, ma sicuramente ci sono tanti piloti competitivi anche tra quelli che sono saliti dalla MX2, come Maxime Renaux che è il campione del mondo. Sinceramente non credo che la sua assenza sposterà di tanto le cose, più che altro sarà una mancanza enorme per i tifosi italiani, perché dopo tanti anni mancherà un punto di riferimento italiano nel mondiale e ancora non si è trovato un pilota che possa rimpiazzare un talento come Cairoli”.

Immagini: Giacomo Gariboldi Instagram, HRC Media Site

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