Il campione MXGP ha svelato un retroscena riguardo la possibilità di portare un GP iridato sulla pista che prende il suo nome
Pur essendo sempre stata terra di motori e di motocross, la Spagna ha impiegato decenni prima di trovare il suo campione anche tra le ruote tassellate. Dall’inizio del millennio si è osservata una crescita esponenziale di piloti ispanici sia in qualità che in quantità, fino ad arrivare alla florida situazione che conosciamo oggi.
Per citare solo i pilastri del motocross spagnolo: Javier García Vico è stato il primo vincitore di un Gran Premio, in Russia nel 2002, Jonathan Barragán si è fatto un nome nella MX1 dominata da Antonio Cairoli totalizzando sette successi e 19 podi in carriera, Carlos Campano è stato il primo campione del mondo nella MX3 2010 e Jorge Prado si è collocato in pochissimi anni tra i piloti più vincenti nella storia di questo sport, diventando quest’anno il primo iridato nella classe regina.
Nel corso del media debrief con cui il Gruppo KTM ha celebrato il suo doppio alloro 2023, il pilota galiziano ha speso parole importanti riguardo il movimento spagnolo del motocross: “Specialmente dopo i miei due titoli in MX2 si è osservato un numero crescente di piloti nel campionato spagnolo. Prima di allora, per diversi anni, i cancelletti sono rimasti piuttosto vuoti, poi la gente è tornata ad appassionarsi e la Federazione ha aperto il suo team nel campionato europeo per consentire ai piloti spagnoli di muoversi anche oltre il Paese. Credo che i miei successi abbiano fatto la differenza e questo titolo MXGP la farà ancora di più. Possiamo crescere ancora, ma in Spagna abbiamo la fortuna di essere grandi appassionati di motorsport. Penso che questo titolo possa aiutare, in un certo senso, le generazioni che arriveranno in futuro”.
Nell’ottobre 2022 a Lugo, cittadina natale di Prado in Galizia, è stato inaugurato un circuito che porta il suo nome. La pista è stata tenuta a battesimo dal campionato spagnolo a febbraio, con il duello tra il pilota Gas Gas e il suo corregionale Rubén Fernández vincitore dell’evento sulla Honda factory. Ora l’obiettivo di Lugo è quello di ospitare il campionato mondiale e ciò potrebbe verificarsi già l’anno prossimo.
“Ci ho corso quest’anno durante la preparazione per l’Argentina ed è andata molto bene”, ha detto Prado. “Proprio in questo periodo siamo in contatto per poter ospitare un Gran Premio il prossimo anno, ci stiamo impegnando a fondo per poter organizzare qualcosa e tutto questo nasce grazie ai nostri successi”.
Dal 2020 il Gran Premio di Spagna si corre ad Arroyomolinos, luogo che ha sempre attirato una vasta cerchia di tifosi grazie anche alla sua posizione strategica alle porte della capitale Madrid. Il calendario 2024 del mondiale sarà pubblicato a breve ma si può già scommettere sul fatto che il nuovo campione MXGP profonderà un altro grande sforzo per realizzare il sogno, già espresso all’inaugurazione del circuito, di portare la serie nel proprio giardino di casa.
Immagini: Gas Gas Media Center, mxgp.com
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