MXGP | I quattro piloti del KTM Factory Racing all’assalto dei titoli mondiali 2024

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di Federico Benedusi @federicob95
2 Febbraio 2024 - 21:09
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Herlings pronto all’ennesima (ultima?) campagna iridata, Adamo l’uomo da battere in MX2 con due compagni di squadra agguerriti

Giornata di importanti presentazioni per il mondiale motocross 2024. Oltre a Honda, anche KTM ha messo nero su bianco le prime impressioni dei suoi quattro piloti ufficiali in vista del campionato che inizierà (salvo cancellazioni ancora in sospeso) tra poco più di un mese in Argentina.

Squadra confermata rispetto al 2023, con un’unica punta in MXGP e ben tre protagonisti in MX2. Ambizioni come sempre elevatissime per entrambe le categorie, con i titoli mondiali che ancora una volta rappresenteranno l’unica asticella degna di essere considerata soddisfacente. L’unica vera novità, al di là nella nuova versione delle moto di Mattighofen, è rappresentata dal team manager: dopo una lunga gavetta, Harry Norton ha assunto il ruolo lasciato dopo un solo anno da Antonio Cairoli.

L’unica SX-F 450 factory sarà guidata ancora una volta da Jeffrey Herlings, arrivato alla 15esima stagione da pilota ufficiale KTM anche se di fatto il suo 2022 non è mai iniziato. Il 2023 ha offerto al 30enne di Geldrop il record di 102 vittorie nel Gran Premio di Spagna, ma i successivi infortuni in Germania e in Olanda lo hanno costretto nuovamente a rinunciare sesto titolo mondiale. Il 2024 rappresenterà una nuova chance, ma non è da escludere che sia anche l’ultima non tanto per il rapporto con KTM (a cui sarà contrattualmente legato anche nel 2025), quanto più per il suo desiderio di gareggiare almeno una volta per il titolo National.

“È difficile dire cosa possano pensare i miei avversari di me dopo tutti questi infortuni, ma sono sicuro che sappiano che quando sono in forma posso ancora vincere tante gare, come ho costantemente dimostrato negli ultimi 15 anni”, ha detto. “Ho vinto quattro Gran Premi l’anno scorso e sono salito sul podio in tante occasioni. Quando sono a posto posso ancora vincere, anche se è più facile dirlo che farlo. Ho testato solo recentemente la nuova moto, perché alla fine del 2023 non ho avuto modo di provare le parti nuove. Ora come ora, sono contento. È il mio 15° anno in KTM e non so quanti possano dire di avere trascorso così tanto tempo all’interno di una squadra. Sono molto contento di restare qui sia quest’anno che il prossimo. Avrò solo 30 anni all’inizio del 2025, spero che questa partnership possa proseguire. Siamo felici insieme, va bene così”.

Da campione in carica, Andrea Adamo sarà naturalmente il pilota da battere in MX2. Se il titolo mondiale 2023 è arrivato senza i favori del pronostico, ora la situazione sarà completamente ribaltata per il pilota siciliano, che dovrà gestire tutte le pressioni e le responsabilità del caso. La maturità con cui ha corso nella sua prima stagione da pilota factory, però, lascia pochi dubbi: Adamo ha tutte le carte in regola per confermare e anche migliorare quanto già fatto nell’ultimo campionato, prima di lanciarsi nella grande sfida della MXGP.

“Il numero 1? Non ne sono un grande fan. Vedremo se riuscirò ad usarlo in MXGP”, ha esordito, parlando della sua scelta di mantenere il #80. “Sento di essere stato completo nel 2023: in tante situazioni non è andata male ma non sempre è andata benissimo, quindi sento di dover migliorare un po’ ovunque. Le partenze, la velocità, la costanza e l’aspetto fisico sono stati ok, quindi dovrò alzare il livello in generale. Correrò con la stessa attitudine. Certo, ora ho un mondiale sulle spalle e la mentalità sarà un poco differente, ma cercherò ancora di divertirmi e di dare il massimo ad ogni gara. Bisognerà essere consistenti e sarà necessario evitare guai, lottando sempre per il podio”.

Uno dei principali avversari del pilota italiano occuperà un posto sotto la stessa tenda e stiamo ovviamente parlando di Liam Everts. L’ultima fase di 2023 del figlio d’arte è stata a tratti davvero esaltante, anche se nel momento più importante la fiamma si è spenta nel tripudio tricolore di Maggiora. Il talento e la forza mentale del belga non sono in discussione e nell’arco di un campionato lunghissimo ha già avuto modo di proporsi come uno dei protagonisti più temibili: lo è stato lo scorso anno, lo sarà a maggior ragione nella stagione che volge alla partenza.

Queste le sue impressioni: “L’obiettivo principale per il 2024 è quello di essere ancora più costante! In alcuni Gran Premi dell’anno scorso, come ad esempio in Portogallo, ho buttato via tanti punti. Bisogna gestire meglio i fine settimana più difficili. Dal punto di vista della guida, naturalmente, si può sempre migliorare, ma anche a livello di personalità e mentalità. Se riesco a concretizzare questi miglioramenti, arriveranno anche i risultati. Ai tecnici della squadra ho chiesto un lavoro maggiore sul set-up della nuova moto sulla sabbia. L’anno scorso ho vinto Gran Premi come Arnhem ma ho sempre avuto la sensazione che mancasse qualcosa. Abbiamo lavorato sulle sospensioni in modo che potessi usare meglio il mio stile di guida e sono soddisfatto del risultato ottenuto. Correremo anche su nuovi tracciati e lì partiremo tutti alla pari, nessuno saprà dove poter effettivamente migliorare senza avere una conoscenza pregressa”.

Il debutto iridato di Sacha Coenen è stato alquanto traumatico, tra problemi fisici di vario genere, ma il giovanissimo belga ha comunque mostrato qualche sprazzo del talento che gli viene riconosciuto già da qualche anno. Nel 2024 tornerà al numero 19 usato nei campionati europei, come a voler ricercare un buon presagio per lasciarsi alle spalle un’annata formativa ma allo stesso tempo molto problematica.

Così la terza forza del team austriaco MX2: “Le prime lezioni che ho imparato nella stagione di debutto hanno riguardato l’abitudine alla nuova moto e al nuovo format. I fine settimana di gara sono davvero lunghi! Ho dovuto rafforzarmi dal punto di vista fisico perché con la mia stazza (Sacha è molto minuto a differenza del gemello Lucas, ndr) ho faticato ad essere sempre in controllo della moto, ma ho lavorato anche sul set-up per rendere la guida più facile e per raggiungere meglio il limite. Gli avversari sono forti ma non mi importa molto, li voglio battere tutti, soprattutto mio fratello! Per me è un autentico riferimento ora”.

Parola finale al nuovo team manager, Harry Norton: “Per noi è quasi ora di partire, quindi è il momento di parlare degli obiettivi stagionali. Abbiamo mantenuto gli stessi piloti e in generale lo staff sarà lo stesso, dopo i cambiamenti del 2023. La costanza e l’esperienza dovrebbero esserci d’aiuto in questi 20 Gran Premi. Jeffrey ha segnato il suo record personale ed è stato fantastico anche per KTM, ma sappiamo che ha ancora fame di titoli. Quando è in pista e ha un obiettivo, sappiamo che può ancora rappresentare il riferimento per tutti.

Andrea, Liam e Sacha hanno ognuno le proprie aspettative e dopo un 2023 così sanno che tutto è possibile. Hanno ricevuto un’ottima educazione sul vincere i Gran Premi e sulla gestione della pressione. Nel 2024 non potranno che essere migliori e più forti, non vediamo l’ora di osservarne i progressi. Inizieremo l’anno con qualche gara pre-stagionale (Adamo disputerà gli Internazionali d’Italia, gli altri debutteranno a Hawkstone Park, ndr) e con ulteriori test, ma il primo round del mondiale arriverà presto. Voglio ringraziare tutta la squadra e i ragazzi in fabbrica per l’enorme sforzo profuso. Porteremo a casa tutto il possibile!”.

Immagini: KTM Media Center

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