Lo sloveno vince il trofeo RAM per le gare del sabato battendo Prado e Herlings; Everts si impone in MX2, de Wolf nono con caduta
Tim Gajser è ufficialmente il re delle gare di qualifica MXGP del 2024. Lo sloveno ha conquistato anche la manche del sabato del Gran Premio di Turchia aggiudicandosi matematicamente il trofeo RAM per il pilota che ne vince di più nel corso di una stagione: con quella odierna ha raggiunto quota otto e non potrà più essere raggiunto.
Una corsa iniziata sotto il segno di Jeffrey Herlings, autore dell’holeshot e leader ben oltre metà distanza. L’olandese tuttavia non è mai riuscito ad imporre un cambio di passo rispetto ai primi giri e a sei minuti dallo scadere Gajser lo ha freddato, costringendolo anche ad una piccola escursione fuori pista. Non è passato molto tempo prima che anche Jorge Prado imitasse le gesta della tabella rossa, stabilendo un ordine analogo a quello della classifica di campionato.
Gajser si è imposto con un buon margine nei confronti di Prado, incapace di seguirlo nelle fasi conclusive per dare un ultimo assalto ai dieci punti. Herlings ha dovuto controllare invece Romain Febvre, riapparso alle spalle della KTM con un buon ritmo; il francese ha messo pressione al cinque volte iridato ma non è riuscito a strappargli il terzo posto.
In top 5 anche l’altra Honda ufficiale di Rubén Fernández, che ha avuto la meglio su Jeremy Seewer e Maxime Renaux. Il campione MX2 del 2021 è partito ancora una volta in mezzo ai primissimi ma alla distanza ha dovuto cedere il passo, attestandosi in settima posizione.
Pollice in su per gli italiani e in particolare per i due convocati al Nazioni di Matterley Basin. Mattia Guadagnini ha tagliato il traguardo in ottava piazza precedendo Andrea Bonacorsi, mentre Alberto Forato è rimasto subito fuori dalla zona punti in 11esima complice anche una partenza nelle retrovie. Sorpresa di giornata il privatissimo Jan Pancar, decimo dopo essersi qualificato addirittura quarto.
In MX2 è tornato alla vittoria Liam Everts, a cui è bastato un sorpasso ai danni di Lucas Coenen al primo giro per acciuffare una prima posizione mai più lasciata andare. Il pilota Husqvarna non ha colto appieno l’occasione dell’holeshot e ha cercato di tornare alla carica negli ultimi giri, ma per tutta risposta il figlio e nipote d’arte ha stampato la tornata record della gara di qualifica proprio sotto il traguardo finale.
Per Coenen si tratta comunque di un buon bottino di punti guadagnati su Kay de Wolf, ingaggiato nel duello per il quarto posto con Simon Längenfelder. Il testa a testa tra i due classe 2004 è finito molto male, come già in altre occasioni passate, poiché il tedesco ha letteralmente abbattuto il capoclassifica iridato nel corso dell’ultimo giro; de Wolf è caduto pericolosamente fuori pista rialzandosi per fortuna senza grosse conseguenze, ma a quel punto si è dovuto accontentare del nono posto.
Terza posizione per Mikkel Haarup in sella alla Triumph, autore della pole position sul giro secco e di nuovo nella giusta condizione per dare l’assalto anche alla prima vittoria nel mondiale. Alle spalle di Längenfelder quarto si è inserito Ferruccio Zanchi, autore di una gara molto combattiva: il duello con Thibault Benistant ha premiato proprio l’azzurro di casa Honda.
Anche oggi sulla copertina della classe MX2 non troviamo Andrea Adamo, solo ottavo grazie alla caduta finale di de Wolf. Il campione uscente è stato preceduto dall’altra Triumph di Camden McLellan e tra i piloti factory di vertice si è lasciato dietro solo le Yamaha di Karlis Reišulis e Rick Elzinga. Sotto la tenda KTM è rimasto fuori dai giochi Sacha Coenen, infortunatosi ad una caviglia in allenamento: pessima notizia anche per il Belgio, già con i piloti contati in chiave Nazioni.
Le quattro manche valide per l’assegnazione del Gran Premio di Turchia scatteranno domani dalle 12:15 italiane.
Classifica MXGP:
Classifica MX2:
Immagini: HRC Media Center, KTM Media Center
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