Con Prado ormai alla portata, lo sloveno cade e cede il terzo posto a Herlings, reduce da una cattiva partenza
Motocross in tutto il suo splendore anche nella prima manche del Gran Premio di Spagna della MXGP. Romain Febvre ha conquistato un altro successo ma anche questa volta il sorpasso in classifica generale su Jeffrey Herlings non è riuscito, grazie alla débâcle finale di Tim Gajser.
Lo sloveno sembrava ormai prossimo all’attacco per il secondo posto nei confronti di un Jorge Prado eroico ma molto provato quando è incappato in una caduta, a tempo scaduto. La Honda #243 è ripartita proprio al sopraggiungere di Herlings, che non ha fatto nemmeno in tempo ad abbozzare un’offensiva su Gajser che il campione in carica ha commesso un altro errore spalancando un portone alla tabella rossa. Con il terzo posto nonostante una terribile partenza, l’olandese della KTM ha conservato un piccolo margine sul trionfatore di gara-1.
Una manche partita con un clamoroso holeshot di Prado, che come spesso si è verificato in questo mondiale ha condotto il passo per moltissimi minuti. Si è quindi rifatto sotto Febvre, che per raggiungere il secondo posto ha dovuto sgomitare nei primi giri, ma la Kawasaki #3 ha commesso un piccolo errore che ha ridato respiro al due volte iridato della MX2.
Il passo di Prado è però drasticamente calato negli ultimi dieci minuti e Febvre si è preso di forza la prima posizione, allungando indisturbato. Gajser, autore di una manche piuttosto in sordina ma anche molto concreta fino al doppio svarione finale, ha sprecato una grande occasione tagliando il traguardo solo al quarto posto.
Quinto Jeremy Seewer con la migliore delle Yamaha, mentre Glenn Coldenhoff dopo un ottima partenza è progressivamente calato fino ad un contatto con il rimontante Herlings. Rialzatosi dopo la caduta, il #259 ha concluso decimo. Sesto Pauls Jonass in sella alla Gas Gas, davanti ad un Antonio Cairoli di rimessa in questa prima frazione.
In grande evidenza Benoît Paturel, ottavo dopo avere resistito al meglio agli attacchi di Herlings a metà gara. Il francese ha cercato di mettere in atto un buon gioco di squadra, da privato Honda, ma alla fine naturalmente ha dovuto desistere. Arnaud Tonus ha concluso nono confermando un buon processo di crescita dopo la tanta sfortuna che lo ha perseguitato nell’ultimo anno.
Solo 14° Alessandro Lupino dopo l’ottima qualifica, mentre restando in tema di colori italiani Alberto Forato non è andato oltre il 21° posto senza marcare punti iridati.
Nuovo monologo di Tom Vialle in MX2. Neanche un cancelletto di partenza non ottimale è riuscito a fermare il campione del mondo, partito al comando e restatoci per tutta la manche. Maxime Renaux ha condotto un’altra corsa solida restando alle spalle del connazionale fino alla fine e concludendo secondo.
Con una doppia caduta e il 13° posto finale, Jago Geerts ha rimesso la seconda posizione iridata nelle mani di Mattia Guadagnini, buon terzo dopo partenza inaspettatamente ottima visto il 15° posto in qualifica. Guadagnini ha pagato 13 secondi al vincitore ma il suo podio di manche non è mai stato in discussione.
Dietro ai soliti tre è andata in scena l’altrettanto solita bagarre per le posizioni di immediato rincalzo. Jed Beaton ha portato a casa un quarto posto precedendo René Hofer, Kay de Wolf, Rubén Fernández sulla nuova Honda e Isak Gifting, molto combattivo nelle prime fasi prima di calare nei minuti finali.
L’Italia incassa anche il 16° posto di Andrea Adamo e il 19° di Gianluca Facchetti, mentre Stéphen Rubini ha portato ad una buona 14esima posizione la migliore delle Honda del team Assomotor, con Filippo Zonta che ha mancato di nuovo la zona punti col 24° posto.
A partire dalle 15:10, il via alle seconde manche da Arroyomolinos.
Classifica MXGP
Classifica MX2
Immagini: MXGP Twitter
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