MXGP | GP Russia: implacabile Gajser, sua la tabella rossa

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di Federico Benedusi @federicob95
9 Giugno 2019 - 17:26
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Con la vittoria nel Gran Premio di Russia, la terza di fila e la quarta stagionale, Tim Gajser ha completato la sua rimonta su Antonio Cairoli nel mondiale MXGP. Lo sloveno della Honda ha centrato un’altra doppietta mentre il siciliano non è andato oltre un ottavo posto assoluto, perdendo altri 23 punti. Ora è il campione del mondo 2016 a comandare la classifica, cosa che appariva quasi impossibile non più tardi di tre Gran Premi fa.

Due vittorie molto simili per Gajser. In gara-1 ha imposto il suo ritmo sin dall’holeshot, vincendo con un margine di sicurezza sul rimontante Arnaud Tonus, mentre in gara-2 ha lasciato dettare il passo a Glenn Coldenhoff per qualche giro per poi prendersi agilmente la prima posizione. Tonus ha cercato ancora una volta di rendere la vita difficile alla Honda #243, ma proprio quando il sorpasso sembrava in vista l’elvetico della Yamaha è finito a terra, a sette minuti dal termine.

Tonus ha portato a casa il secondo posto anche nella seconda manche, arrivando così a sei podi consecutivi per quanto riguarda le singole frazioni. Il pilota del team Wilvo è sicuramente il più in forma tra i quattro sostenuti più o meno ufficialmente dal marchio Yamaha e ora sembra pronto anche per vincere un Gran Premio, cosa riuscitagli solo nel 2014 in Brasile ai tempi della MX2. Bandiera svizzera anche sul gradino più basso del podio di Orylonok grazie a Jeremy Seewer, quinto e terzo di manche sulla Yamaha gestita dal team di Michele Rinaldi.

Ottimo il quarto posto di Jeffrey Herlings, al ritorno nel mondiale dopo l’infortunio al piede. Il campione in carica, partito piuttosto bene in entrambe le gare, ha concluso la prima frazione al quarto posto e la seconda al settimo, recuperando anche qualche posizione nel finale. I problemi dell’olandese sulla distanza di gara sono ancora piuttosto evidenti, ma dovrebbe essere questione di poche settimane prima di rivedere in pista anche il miglior Herlings. A pari merito con la KTM #84 ha chiuso Romain Febvre, che dopo avere vinto la manche di qualifica del sabato ha ottenuto solo un terzo e un nono, quindi Julien Lieber e Pauls Jonass.

Solo ottavo, come detto, Antonio Cairoli. L’ex leader della classifica è caduto pesantemente nella gara di ieri, rimediando una forte botta alla schiena. Schieratosi terzultimo, in entrambe le manche è stato costretto a partire da cancelletti poco favorevoli e in gara-1 è stato anche rallentato dalla caduta di un pilota davanti a lui alla prima curva. Il recupero del nove volte iridato non è andato oltre il 12° posto, mentre nella seconda manche ha limitato i danni col quarto posto, di nuovo in rimonta dall’ottavo posto del primo giro.

Glenn Coldenhoff e Arminas Jasikonis hanno chiuso la top ten di giornata. L’olandese è stato autore dell’holeshot in gara-2 e ha comandato la corsa per qualche giro per poi concludere 11°. Per il lituano è arrivata un’altra giornata poco soddisfacente, nella quale Jonass ha vinto di nuovo il duello in casa Husqvarna. Una caduta e il conseguente ritiro in gara-1 hanno impedito a Gautier Paulin di andare oltre un 14° posto assoluto, ottenuto grazie all’ottava piazza di gara-2.

Tema particolarmente scottante, quello delle cadute a Orlyonok. Nella manche di qualifica, oltre al già citato Cairoli, anche Herlings e Alessandro Lupino sono incappati in incidenti pesanti e potenzialmente pericolosi. La scena si è ripetuta a più riprese anche nelle corse odierne: a farne le spese l’idolo di casa Evgeny Bobryshev, per il quale si teme un infortunio alla gamba destra, di nuovo Lupino ma anche Clément Desalle, volato al suolo ad alta velocità nelle fasi finali della prima corsa. La causa di questa “ecatombe” risiede sicuramente nel fondo della pista russa, troppo duro in relazione ad un layout così veloce: in vista di un eventuale Gran Premio del 2020 urgerà l’utilizzo di un terreno più adeguato, oltre alla possibilità di rivedere anche il disegno del tracciato.

Grazie alla doppietta odierna Gajser si è portato a +13 su Cairoli, provocando un ribaltone tuttavia non irrisolvibile per il pilota italiano. Molto più distante Paulin, sempre terzo nella generale ma ora attardato di ben 120 lunghezze dal leader. Nella lotta per il terzo posto mondiale Seewer si è riportato a -11 dal compagno di squadra, mentre Tonus è risalito al settimo posto con 25 punti di distacco da Paulin. Capovolgimento di fronte anche in classifica costruttori, con Honda ora in vantaggio di tre punti su KTM.

Il nono round del mondiale MXGP 2019 si terrà la prossima settimana in Lettonia, sulla pista di Kegums. Il terreno sabbioso della pista baltica potrebbe costituire un vantaggio per Cairoli, che tuttavia dovrà lasciarsi alle spalle le disastrose uscite di Francia e Russia.

Classifica gara-1
Classifica gara-2

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