L’olandese si difende dagli assalti dei due campioni MXGP e porta a casa il successo nella sprint. Cairoli settimo su Ducati.
Nel sabato di Arnhem è arrivato il risultato che non ci si aspettava. L’attesa per il debutto della Ducati e l’hype per la sfida a tre per la corona iridata della MXGP avevano catalizzato tutte le attenzioni, ma alla fine a brillare è stato un altro marchio italiano: Fantic Racing.
Merito di Glenn Coldenhoff, vincitore della gara di qualifica della 450cc a bordo della XXF prodotta dalla Casa di Barzago. L’olandese, dopo due anni d’attesa, è tornato ad aggiudicarsi una pole position da Portogallo 2022 e, per giunta, l’ha fatto sulla pista di casa di Arnhem, dove non era certamente tra i favoriti di spicco.
Un’impresa che, per quanto limitata solo al sabato, ha regalato a Fantic la propria prima vittoria in una manche del mondiale motocross. Un successo sudatissimo, visti i ripetuti attacchi dei piloti top alle spalle di Coldenhoff: all’inizio è stato Jorge Prado a tentare di passare in testa dopo aver ceduto l’holeshot a Glenn, ma per quanto la pratica #259 sembrasse facile, lo spagnolo non è riuscito a bucare le difese dell’avversario.
Prado è stato poi scavalcato da Romain Febvre, ma nemmeno l’iridato 2015 della MXGP è riuscito a superare “The Hoff”, accontentandosi così della seconda posizione. Mastica invece un po’ più amaro il campione in carica, che avrebbe potuto guadagnare almeno un punto in più se non fosse stato per il calo nel finale.
A concludere la top five sono stati Jeffrey Herlings e Tim Gajser. Entrambi ritrovatisi ai margini (o addirittura aldilà) della top ten alla chiusura del primo giro, il #84 ed il #243 hanno cominciato a rimontare quasi in tandem, fino a chiudere rispettivamente in quarta e quinta posizione. Alla fine dei conti “TiGa” ha perso solo due punti nei confronti di Prado.
Seppur oscurata dall’impresa della Fantic, non bisogna dimenticare nemmeno la gara della Ducati con in sella Antonio Cairoli. Nonostante uno spavento alla seconda curva, col siciliano che si ritrovato per un istante la moto in folle mentre era in lotta per la terza posizione, il nove volte iridato ha comunque messo in mostra la propria classe e si è ritrovato, dopo tanto tempo, nuovamente ai ferri corti coi suoi avversari più iconici, Herlings e Gajser appunto. Come ai vecchi tempi.
La differenza di ritmo ha impedito all’italiano di tenere il passo dei due pluricampioni, ma il settimo posto ottenuto è comunque un ottimo benchmark iniziale per il debutto della Desmo450 MX. Anche il terzo olandese di riferimento del campionato, Calvin Vlaanderen, ha passato Tony nel finale per la sesta posizione.
Buon ottavo posto per Mattia Gaudagnini, con Brent Van Doninck nono e Jeremy Seewer soltanto decimo. 11° Andrea Bonacorsi, incapace di raccogliere punti per questa gara.
Parlando di punti, il vantaggio di Gajser in questa gara si è assottigliato leggermente ed è ora di soli 15 punti nei confronti di Prado (763 a 748), mentre Herlings, per i due leader, rimane a “distanza di sicurezza” con un ritardo di 47 lunghezze dallo sloveno. Coldenhoff, nella sfida per la sesta posizione, è invece a soli tre punti da Febvre.
Qui troverete i risultati della manche corta e la generale piloti del campionato MXGP.
Fonte immagine: Facebook / Fantic Racing
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