Anche Maggiora è conquistata dall’implacabile pilota sloveno, dopo una gara-2 il cui podio è la fotocopia di quello della prima; Vialle batte Geerts in MX2 ma non è sufficiente per la vittoria del Gran Premio
Tim Gajser ha espugnato anche Maggiora, vincendo il Gran Premio d’Italia della MXGP con la terza doppietta consecutiva di questa sempre più trionfale stagione. La seconda manche del Mottaccio del Balmone è stata nel complesso una replica della prima, fatta eccezione per il meteo (soleggiato) e per gli avversari che lo sloveno ha dovuto fronteggiare nella sua scalata della classifica.
Partito quarto, il pilota Honda si è celermente liberato di Jeremy Seewer già dopo poche curve e poi alla lunga ha avuto la meglio su Ben Watson e Pauls Jonass, protagonisti delle prime battute della frazione conclusiva. Alle sue spalle, staccato di 20 secondi, si è rifatto vivo lo svizzero del team Yamaha che ha recuperato a sua volta fotocopiando il risultato di gara-1.
La caduta di Jonass poco dopo avere ceduto il passo a Seewer ha spalancato le porte a Maxime Renaux, partito non bene ma capace di recuperare la terza piazza con un buon passo. Anche il campione in carica della MX2 ha messo così a segno lo stesso risultato della prima corsa mentre il pilota Husqvarna ha continuato a perdere terreno dopo avere ripreso la sua marcia, terminando solo ottavo.
Ottima la prestazione di Watson, autore dell’holeshot e leader per qualche giro in sella alla Kawasaki ufficiale ancora orfana di un Romain Febvre tornato ad allenarsi solo pochi giorni fa. Il britannico ha concluso quarto grazie anche all’errore di Alberto Forato, che quando sembrava ormai prossimo all’attacco sul #919 è finito a terra vanificando un possibile piazzamento ai piedi del podio di manche. 13° posto al traguardo per il pilota veneto del team Gas Gas SM Action, 15° di giornata dopo il ritiro di gara-1.
Con il settimo posto di gara-2 ha agguantato il quarto di giornata Calvin Vlaanderen, più in ombra nella seconda frazione dopo una prima da grandissimo protagonista. Le Honda ufficiali di Rubén Fernández e Mitchell Evans hanno incassato la sesta e la settima posizione di manche precedendo il già citato Jonass e Jeremy van Horebeek, ancora autore di una prestazione molto solida in sella alla Beta.
Dopo i ritiri di Alessandro Lupino e David Philippaerts in corso d’opera, i colori azzurri incassano comunque altri due punti col 19° posto di Filippo Zonta, da unire alla singola unità portata a casa già in gara-1. Zero in casella, invece, per Gianluca Deghi e Ismaele Guarise.
Il Gran Premio d’Italia ha portato a 81 le lunghezze di distacco tra Gajser e il suo primo inseguitore, che ora è Renaux. Seewer ha scavalcato a sua volta l’assente Jorge Prado appropriandosi della terza piazza con 11 punti di margine sullo spagnolo, che dovrebbe rientrare la prossima settimana.
Tom Vialle ha limitato i danni vincendo gara-2 della MX2 dopo la mezza disfatta di gara-1. Il francese della KTM ha condotto dall’inizio alla fine e negli ultimi minuti ha trovato le energie sufficienti per rispondere al forcing di Jago Geerts, che ha provato a conquistare anche la doppietta ma si è dovuto accontentare (comunque ben volentieri) della vittoria del Gran Premio e della leadership solitaria in campionato.
Redivivo Simon Längenfelder, terzo in solitaria e di nuovo su un podio di manche per la prima volta dal secondo round a Mantova. L’alfiere del team Gas Gas ha preceduto Kay de Wolf, quarto nonostante un’altra caduta, e Mikkel Haarup, a cui è mancato il colpo finale su un tracciato ancora più insidioso del previsto.
Occasione persa per i nostri due piloti italiani di riferimento, Andrea Adamo e Mattia Guadagnini, caduti a distanza di quattro giri mentre occupavano la quinta posizione. Adamo è scivolato nel tentativo di superare Kay Karssemakers, partito ancora bene ma poi retrocesso alla distanza, mentre Guadagnini aveva appena scavalcato il già citato de Wolf approfittando di una piccola sbavatura dell’olandese. Risultato finale: decimo (e 17° assoluto) il veneto, vincitore qui lo scorso anno, 16° (e 12° assoluto) il siciliano.
Podio assoluto per Stéphen Rubini, che per la prima volta nel mondiale ha potuto assaporare lo champagne e la gioia di una premiazione. Con una sesta posizione acchiappata nelle ultime battute ai danni di Kevin Horgmo, il francese del team Honda Motoblouz si è regalato una grandissima soddisfazione tornando finalmente ai fasti del campionato europeo.
La sfida Geerts-Vialle si porta sul 291-285 dopo sette round molto tirati. Längenfelder ha consolidato invece la terza posizione salendo a 216 punti contro i 211 di de Wolf e Haarup, ancora alla pari dopo le due manche odierne. Guadagnini e Adamo sono scivolati al settimo e all’ottavo posto, perdendo diversi punti sugli avversari più diretti.
Tra pochi giorni sarà tempo di un altro Gran Premio iridato, il quarto e ultimo in Italia del campionato 2022. Sulla sabbia di Riola Sardo andrà in scena la seconda edizione del Gran Premio di Sardegna.
Classifica MXGP:
Campionato piloti MXGP:
Classifica MX2:
Campionato piloti MX2:
Immagini: HRC Media Site, KTM Media Center
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