MXGP | GP Gran Bretagna 2021: grande spettacolo a Matterley Basin, vince Cairoli

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
28 Giugno 2021 - 14:00
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Con un primo e un terzo posto arriva la vittoria #93 per il siciliano. Gajser sempre leader del mondiale


Sotto una pioggia a tratti anche molto fitta, il secondo round del mondiale motocross a Matterley Basin ha messo in scena un ragguardevole spettacolo. Tra le verdi colline del Winchester, in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, Antonio Cairoli ha portato a casa la 93esima vittoria della carriera in MXGP mentre in MX2 è arrivato il successo di Maxime Renaux.

Cairoli ha letteralmente dominato in gara-1, raccogliendo la leadership dalle mani di Jorge Prado nelle primissime fasi, mentre in gara-2 ha concluso terzo. La sicurezza e il controllo con cui la KTM #222 ha vinto la prima manche non si osservavano da diversi anni: la caduta e lo zero rimediati in Russia sono già alle spalle.

Seconda posizione per un Tim Gajser sempre leader del mondiale e conquistatore di una gara-2 epica. Lo sloveno della Honda non è partito benissimo ma ha chiuso il gap su tutti gli avversari e in particolare su Romain Febvre, fuggitivo fino allo scadere del tempo. Gli ultimi due giri tra la Honda e la Kawasaki sono stati da infarto, con ripetuti scambi di traiettoria e posizione, e alla fine è stato il campione del mondo a prevalere. Lo scialbo quarto posto di gara-1, tuttavia, è costato a “Tiga” la vittoria assoluta.

Gradino più basso del podio per un Jeffrey Herlings concreto ma molto meno aggressivo del solito. Per l’olandese è arrivato comunque un altro risultato positivo, con 38 punti frutto di un terzo e un quarto posto di manche. In attesa di recuperare la piena condizione fisica dopo gli interventi chirurgici degli ultimi mesi, al momento, per “the Bullet” può andare bene anche così.

Il secondo posto di gara-2 ha il sapore della beffa per Febvre, a cui è mancato pochissimo sia per il successo di manche che per il podio assoluto. Se avesse vinto, infatti, avrebbe concluso davanti a Herlings, dal quale invece si è ritrovato a -2 a fine giornata. Per il francese bisogna rimarcare il settimo posto di gara-1, risultato decisamente non positivo in ottica mondiale.

Quinto Jorge Prado, buon secondo in gara-1 ma calato alla distanza nella seconda manche fino alla settima posizione. Anche per lo spagnolo della KTM, in difficoltà con il set-up per tutta la giornata di gara, manca ancora qualcosa per arrivare al massimo livello della competitività.

Nuova giornata al di sotto delle aspettative per Yamaha, che ha raccolto un piazzamento in top ten con tutte e tre le moto ufficiali ma in posizioni di rincalzo, alle spalle della Gas Gas di Pauls Jonass: settimo Jeremy Seewer (8-5), ottavo Glenn Coldenhoff (5-9) e nono Ben Watson (11-10). Le tre moto di Iwata hanno preceduto Alessandro Lupino, che pur con due manche meno competitive rispetto ad Orlyonok (9-13) ha comunque centrato la top ten assoluta.

11° Jeremy van Horebeek sulla Beta, davanti alla Husqvarna di Thomas Kjer Olsen. A proposito della Casa svedese, il ritorno alle gare di Arminas Jasikonis si è concluso con un ritiro ed un 24° posto nelle due frazioni: il lituano si è mostrato ben lontano dai livelli precedenti l’incidente di Mantova e la strada per tornare ai ritmi del passato è ancora lunga, ma il gigante del nord non si farà abbattere.

Zero punti anche per Ivo Monticelli, caduto ben tre volte nelle due frazioni, e Alberto Forato, al debutto in MXGP dopo l’infortunio che lo ha tenuto fermo in Russia.

La classifica iridata vede Gajser tabella rossa con 93 punti contro i 78 di Herlings, i 73 di Febvre e i 65 di Cairoli. Quinto Prado a quota 61, buon settimo Lupino a 54.

In MX2 la giornata si è aperta con la clamorosa notizia del forfait di Tom Vialle, infortunatosi in allenamento durante la settimana. Lo stop del campione in carica ha lasciato via libera a tutto il resto della livellatissima classe cadetta e a vincere è stato Maxime Renaux in sella alla Yamaha ufficiale, primo in gara-1 e secondo in gara-2.

Anche tra le 250cc l’Italia festeggia e ne ha ben donde, perché la vittoria di Mattia Guadagnini in gara-2 ha concluso un lungo digiuno di successi parziali che durava dal 2017, quando Samuele Bernardini domò la palude di Pangkal Pinang. Il rookie della KTM si è imposto di autorità su una delle poche piste in cui aveva già gareggiato nel mondiale l’anno scorso, da wildcard.

Podio completato dal nuovo leader del mondiale, Rubén Fernández. Pur senza mai vincere, il nuovo alfiere del team Honda 114 Motorsports ha messo assieme un buon numero di risultati diventando la nuova tabella rossa. Lo spagnolo si è piazzato secondo e sesto a Matterley Basin.

Prestazioni altalenanti per le Kawasaki, con Mathys Boisramé terzo e settimo e Roan van de Moosdijk ottavo e quarto. Il francese e l’olandese hanno concluso subito ai piedi del podio. Simon Längenfelder ha invece portato la Gas Gas al sesto posto assoluto, mentre Jago Geerts ha concluso settimo in gara-1 e solo 22° in gara-2.

Fernández guida il mondiale cadetto con 79 punti seguito da Renaux e Boisramé a 74, da van de Moosdijk a 67 e da Guadagnini a 66. Vialle è scivolato ottavo, sempre a quota 50 dopo la doppietta di Orlyonok.

Il mondiale motocross torna in pista già in questo weekend con l’attesissimo Gran Premio d’Italia a Maggiora.

Immagini: KTM, Yamaha

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