Sbagliano Febvre, Renaux e Coenen, lo sloveno è perfetto e incassa i dieci punti; in MX2 è Benistant davanti a tutti
Il motocross è uno sport in cui spesso e volentieri per vincere bisogna anche capitalizzare i problemi e gli errori altrui e Tim Gajser, in questo, è storicamente un maestro. Sulla pista di Cózar, martoriata dalle forti piogge cadute negli ultimi giorni, lo sloveno del team Honda HRC si è imposto nella gara di qualifica del Gran Premio di Castilla-la Mancha della MXGP approfittando degli errori di tutti i suoi principali avversari, incassando dieci punti che hanno ridotto le distanze rispetto a quanto decretato due settimane fa dal Gran Premio di Argentina.
Il primo a finire a terra è stato Romain Febvre, che stava cercando di scavalcare il compagno di squadra Pauls Jonass ma si è ritrovato a dover lottare per qualche misero punto, concludendo solo nono. È poi toccato a Maxime Renaux, leader del campionato, partito davanti ma agganciato ben presto da Gajser: quando il cinque volte iridato ha sferrato l’attacco, il francese di casa Yamaha è stato tradito da un canale e ha assaggiato a sua volta il pantano di Cózar. Ad insidiare “Tiga” è stato infine Lucas Coenen, il quale ha tuttavia pagato un nuovo eccesso di foga incappando in un rocambolesco ruzzolone che gli è costato il secondo posto.
Gajser si è quindi imposto con ampio vantaggio su Renaux, che ha comunque portato a casa la piazza d’onore consolidando la tabella rossa acquisita dall’altro capo dell’Atlantico due domeniche or sono. Il transalpino ha tagliato il traguardo con un cenno di approvazione, segno di come la sua tranquillità non sia stata scalfita dall’errore commesso quest’oggi: per domani si preannuncia una nuova battaglia, meteo permettendo.
Peggio è andata a Coenen, che dopo la caduta è ripartito quarto ma negli ultimi minuti ha accusato un calo di ritmo cedendo il passo alle Fantic di Brian Bogers e Glenn Coldenhoff. Tra i due olandesi è emerso il primo, issatosi in quarta posizione. Davanti alle due moto preparate dal team Wilvo si è inserita la Kawasaki di Jonass, buon terzo e in risalita dopo un weekend piuttosto evanescente a Córdoba.
Piazzamenti in zona punti anche per Calvin Vlaanderen settimo, Kevin Horgmo ottavo e Rubén Fernández decimo. Prestazione deludente per il tanto atteso pilota di casa, evidentemente non ancora al top della condizione in questo inizio di campionato. Tra i piloti privati si è distinto Isak Gifting, autore dell’holeshot ma poi scivolato nel tentativo di difendersi da Gajser e 12° al traguardo sulla Yamaha del team JK Racing.
Fuori dalla top ten le Ducati, entrambe scattate male dal cancelletto di partenza. Mattia Guadagnini ha recuperato l’11° posto, mostrando comunque un buon ritmo alla distanza, mentre Jeremy Seewer è rimasto impantanato 18°: le prime fasi della stagione continuano, ancora dopo tanti anni, a rivelarsi ostiche per il pilota elvetico, troppo distante dalle posizioni che normalmente gli competono.
Reduce da un fine settimana da dimenticare in Argentina, Thibault Benistant è tornato a rispondere presente con lo sbarco del mondiale in Europa. Il francese del team Yamaha è partito alle spalle del connazionale Mathis Valin, il quale però gli ha spalancato la strada cadendo nel corso del primo giro esattamente come nel round inaugurale (15° al traguardo); ritrovatosi al comando, ha amministrato la situazione approfittando al meglio della pista “pulita” e della miglior visibilità, ritrovando una vittoria che mancava dal sabato del Gran Premio di Galizia dello scorso anno.

In piazza d’onore Sacha Coenen, solido protagonista di queste primissime battute del campionato 2025. Pur risultando tutto sommato poco appariscente, il belga ha portato a termine una performance concreta che gli è valsa anche la testa della classifica generale ai danni di Kay de Wolf.
Sabato complicato per il campione in carica, partito male e arrivato solo quinto al termine di una gara frustrante. Sorpassi faticosi e spesso semplificati da errori altrui, come nel caso della caduta di Guillem Farrés al penultimo giro che gli ha consentito quantomeno di restare appaiato a Coenen nella graduatoria a punti: per questione di piazzamenti, tuttavia, domani la tabella rossa sarà sulla KTM #19.
Un doppiato è costato la terza posizione ad Andrea Adamo, molto costante e di nuovo sui livelli mostrati in Argentina. A costare il virtuale gradino più basso del podio di questo sabato è stato lo sfortunato Nicolas Vennekens, che ha invece dato una mano al connazionale Liam Everts: il figlio d’arte si è abbattuto come un rapace sull’ex compagno di squadra aggiudicandosi un piazzamento molto importante nel suo processo di ritorno al top, a quanto pare già ben indirizzato.
Sesta posizione in casa Italia per Ferruccio Zanchi, mentre dall’altro lato del box Honda Valerio Lata è finito ancora una volta giù nelle fasi di partenza e dall’ultimo posto ha recuperato solo fino al 18°. Tra le delusioni di giornata anche Simon Längenfelder, poco a suo agio sul fondo pesante e rimasto a secco di punti con l’11esima posizione finale.
Per la giornata di domani sono previste, al momento, nuova pioggia e temperature basse. Il programma è comunque confermato: le quattro manche inizieranno dalle 12:15, con gara-1 della MX2.
Classifica MXGP:
Classifica MX2:
Immagini: HRC Media Center, Yamaha Media Center
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