Il pilota Honda è inarrestabile dall’inizio alla fine, Renaux deve accontentarsi del secondo posto; Vialle risponde a Geerts in MX2 e si aggiudica la prima vittoria stagionale
Un altro passo nella storia del mondiale motocross per Tim Gajser. Con la vittoria nella seconda manche del Gran Premio d’Argentina della MXGP, lo sloveno ha conquistato anche il 36° successo assoluto della sua carriera entrando nella top ten all-times per quanto riguarda questa statistica. Per il pilota Honda, arrivato a quota 90 podi totali, ora si può parlare di fuga iridata.
La seconda frazione a Villa La Angostura è stata piuttosto a senso unico. Jorge Prado è finalmente tornato ad azzeccare una partenza ma la sua leadership è durata ben poco, sotto i colpi di un Gajser scatenato. Il #243 non ha concesso nemmeno un giro al comando allo spagnolo della Gas Gas, involandosi da subito verso il successo finale.
Prado, le cui prestazioni iniziano ad assumere toni sempre più indecifrabili in questo inizio di campionato, ha poi ceduto il passo al rimontante Maxime Renaux e proprio in vista del traguardo ha subito lo smacco da parte del connazionale Rubén Fernández, che si è subito lasciato alle spalle la tremenda caduta di gara-1 cogliendo la sua prima top 3 parziale in classe regina. Quarta posizione finale per il due volte iridato MX2, salito sul podio di giornata ma non certo soddisfatto: alla premiazione finale hanno avuto quindi accesso gli stessi piloti di Mantova e nello stesso ordine, cosa che in MXGP non si verificava dai Gran Premi di Bulgaria e Turchia del 2018.
Seconda piazza di manche e di Gran Premio per Renaux, di gran lunga la miglior Yamaha in pista a fronte dell’ennesima giornata dimenticabile di Glenn Coldenhoff e di un altro pesante errore aggiuntosi alla lunga lista di “steccate” di Jeremy Seewer. Il completo albiceleste usato in omaggio all’Argentina non ha portato fortuna all’elvetico, che in gara-2 è caduto durante il primo giro e si è ritirato poco prima della mezzora.
Quinto Pauls Jonass, che dopo la scivolata della prima manche può avere risentito alla distanza delle difficoltà fisiche patite in questo inizio di 2022. Le performance di Neuquén, comunque, possono e devono essere di incoraggiamento per il lettone, unico pilastro rimasto al team Husqvarna tra le due categorie iridate.
Positivo il weekend di Jeremy van Horebeek, due volte settimo di manche e sesto assoluto, e quello di Mitchell Evans, partito bene e difesosi egregiamente in gara-2 prima di segnare un po’ il passo negli ultimi minuti. L’australiano, sulla pista ove aveva debuttato nel mondiale con un podio in MX2 tre anni fa, ha portato a casa un ottavo posto sia in gara-2 che nella classifica di giornata. 17 punti totali per Alberto Forato, 13° nella manche conclusiva.
Dopo tre round, la classifica di campionato vede Gajser in cima con 141 punti a fronte dei 124 di Renaux e i 118 di Prado. La sicurezza acquisita dallo sloveno è comunque un grande scoglio in più da superare per tutti i suoi avversari. Da segnalare la quinta posizione generale di van Horebeek sulla Beta, che ha approfittato del ritiro di Thomas Kjer Olsen nella seconda frazione odierna.
Rivincita per Tom Vialle in MX2. Il francese è riuscito in un colpo solo a guadagnarsi la prima vittoria di manche e di Gran Premio della stagione battendo Jago Geerts in una gara-2 giocata anche sui nervi. Dopo la prima partenza, abortita con bandiera rossa per la caduta di Gianluca Facchetti mentre Vialle si trovava al comando, Geerts è riuscito a prendere subito il comando al restart ma il campione del mondo 2020 si è fatto valere in pista superando il proprio avversario e guadagnandosi un margine di sicurezza portato fino alla bandiera a scacchi.
Un Geerts che comunque ha saputo accontentarsi, non rischiando eccessivamente una volta capito che Vialle almeno per questa gara non era attaccabile. Il pilota Yamaha non ha perso alcun punto nei confronti del suo avversario nel complessivo del weekend e può rientrare in Europa con un sorriso smagliante e una tabella rossa ancora più salda nelle sue mani.
Risultati invertiti anche nella lotta per il gradino più basso del podio, che ha premiato Mikkel Haarup su Mattia Guadagnini. Il pilota italiano si era preso la terza posizione nei primi minuti della manche ma alla distanza, diversamente da quanto accaduto in gara-1, il danese si è mostrato più competitivo. Seconda top 3 assoluta in carriera per il pilota del team Kawasaki Dixon.
Quinto Simon Längenfelder, che dopo l’incidente di gara-1 ha cercato di difendersi il più possibile centrando l’holeshot e difendendosi a più riprese dagli assalti di Kevin Horgmo, poi caduto due volte e ritirato. Sesta piazza per Andrea Adamo, per il quale vale un discorso analogo a quello del vincitore di Matterley Basin. Per quanto riguarda Facchetti, che naturalmente non è ripartito dopo la bandiera rossa, attendiamo aggiornamenti.
Il mondiale MX2 trova Geerts e Vialle sempre separati da 26 lunghezze, 137 a 111, mentre Längenfelder è ora terza forza a 110 davanti a Haarup e Adamo. Sesto Guadagnini, davanti ad un Kay de Wolf che ha disertato gara-2 dopo la caduta di gara-1.
Il Circus iridato del tassello si appresta ora a ritornare in Europa: tra due settimane il campo di gara sarà quello di Águeda in Portogallo.
Classifica MXGP:
Campionato piloti MXGP:
Classifica MX2:
Campionato piloti MX2:
Immagini: HRC Media Site, KTM Media Site
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