Il francese cade all’ultimo giro mentre è primo, Herlings ne approfitta e conquista una manche leggendaria
Il tracciato di Afyonkarahisar ha ricevuto molte critiche negli ultimi giorni, per il trattamento del terreno di gara e anche per la sua natura di pista quasi monotraiettoria, ma dopo la prima manche del Gran Premio di Afyon della MXGP ogni critica verrà cancellata per sempre.
In una delle gare più intense nella storia recente (ma anche generale) del mondiale motocross, Jeffrey Herlings ha raccolto quanto gettato alle ortiche da Romain Febvre mettendo un altro tassello sulla sua rimonta iridata.
Il pilota KTM ha seguito la Kawasaki #3 per tutta la manche, convivendo allo stesso tempo con la pressione di Tim Gajser alle sue spalle, e proprio mentre stava preparando l’attacco (unico e decisivo) all’ultimo giro, il francese è caduto lasciando campo libero a tutti alle sue spalle. Compreso Antonio Cairoli, che ha approfittato di qualche secondo di “stallo” dopo la scivolata di Febvre per saltare Gajser prendendosi anche il secondo posto.
Cairoli ha concluso a 494 millesimi da Herlings, segnando il giro più veloce della manche proprio sotto la bandiera a scacchi. Encomiabile la rimonta del siciliano, partito piuttosto male ma capace di recuperare dalla seconda metà della top ten fino a risalire sui tre di testa, con un grande passo di gara negli ultimi minuti.
Gajser può comunque sorridere pensando ai due punti guadagnati su Febvre, giunto quarto visto il grande vantaggio sul resto del gruppo, e soprattutto sul +20 messo tra sé e Jorge Prado, caduto rovinosamente mentre si trovava in testa alla corsa. Lo spagnolo è rimasto per diversi secondi a terra per accertarsi che non ci fossero problemi fisici, poi si è rialzato nel tentativo di portare a casa qualche punto: non ci è riuscito, terminando 21°.
La classifica di questa memorabile manche vede Pauls Jonass quinto e Alberto Forato ottimo sesto, al miglior risultato parziale della sua ancora breve carriera nella classe regina. Henry Jacobi ha piazzato la sua Honda privata al settimo posto, seguito dalla Yamaha ufficiale di Glenn Coldenhoff, da Alessandro Lupino e Brent van Doninck. Anche Jeremy Seewer è finito rovinosamente a terra durante la manche, chiudendo solo 14°.
Gajser ha portato a 19 i suoi punti di vantaggio su Febvre, di nuovo secondo dopo il passo falso di Prado, scivolato invece quinto. Cairoli è risalito al terzo posto ma la minaccia concreta arriva da Herlings, ora quarto a -31 dal capoclassifica.
In MX2, vittoria di autorità per il leader di campionato Maxime Renaux. Il francese della Yamaha ha lasciato sfogare Tom Vialle nei primi giri e poi lo ha sopravanzato senza alcuna replica da parte del campione del mondo, arrivato al traguardo con 17 secondi di ritardo dal primo candidato alla sua successione.
Mattia Guadagnini ha portato a casa un altro terzo posto, non senza fatica nei duelli con Jed Beaton e Mathys Boisramé. L’australiano ha anche colpito la KTM #101, finendo a terra e concludendo solo 12°, mentre il pilota del team Kawasaki F&H è crollato nell’ultima parte di gara terminando 13°.
Jago Geerts ha limitato i danni con un quarto posto comunque a grande distanza dagli avversari, mentre Wilson Todd ha sorpreso tutti con il quinto posto. Per la sesta posizione si è scatenata un’autentica battaglia senza quartiere che alla fine ha visto emergere Thibault Benistant su Kay de Wolf.
Tra Renaux e Guadagnini ci sono ora 42 punti a vantaggio della Yamaha #959, mentre Geerts ha preso ulteriore margine sugli inseguitori per il terzo posto, anche se Guadagnini dista 17 lunghezze.
Alle 14:10 italiane il via alle seconde manche, si preannuncia ancora spettacolo.
Classifica MXGP:
Classifica MX2:
Immagini: MXGP Twitter, Yamaha Racing Twitter
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