La particolarità del motocross è che tutto può cambiare da un giorno all’altro. E così un mondiale MXGP che solo due settimane fa si era infiammato con il sorpasso di Tim Gajser su Antonio Cairoli, e con il ritorno di Jeffrey Herlings ormai alle porte, oggi sembra essere chiuso a tripla mandata. Gajser ha dominato anche il Gran Premio di Germania a Teutschenthal, vincendo entrambe le manche e mettendo un importante tassello sul suo terzo titolo mondiale complice le assenze di entrambi i piloti della KTM, infortunatisi in Lettonia.
L’unico intoppo nella giornata stellare dello sloveno della Honda è stato una caduta in gara-1, arrivata però quando il vantaggio su Jeremy Seewer era già tale da lasciare immutata la classifica. Nella seconda manche Gajser si è preso l’holeshot e nessuno lo ha più rivisto fino alla bandiera a scacchi. Per l’iridato 2016 della MXGP è il successo numero 21 in carriera, il 16° nella classe maggiore.
Al secondo posto si è piazzato il solito Arnaud Tonus, che ormai è senza discussioni il miglior pilota Yamaha in pista. Lo svizzero ha concluso secondo in gara-1 approfittando di un errore di Seewer all’ultimo giro e terzo in gara-2, posizione occupata dal primo all’ultimo giro. Per il gradino più basso del podio di giornata è andata in scena una volata a tre e alla fine l’ha spuntata Gautier Paulin, grazie al sorpasso su Max Anstie all’ultimo giro di gara-2 che gli è valso la quarta posizione di manche, dopo la quinta di gara-1; Pauls Jonass ha chiuso gara-2 con un ottimo secondo posto, a fronte però del decimo di gara-1 che ha confermato la sua incostanza di questo 2019. Quinto assoluto Seewer, che dopo il terzo di gara-1 è caduto nel primo giro di gara-2 portandosi a casa solo un’ottava posizione.
Buona prova delle KTM del team Standing Construct, le migliori in pista con l’assenza delle due moto ufficiali: sesto Anstie (7-5), settimo Glenn Coldenhoff che ha chiuso le due manche al sesto posto. Romain Febvre non è andato oltre un ottavo posto assoluto grazie al quarto di gara-1 e al 12° di gara-2, arrivato dopo una caduta sul rettilineo di partenza. La privatissima Honda di Jeremy van Horebeek e l’Husqvarna di Arminas Jasikonis hanno chiuso la top ten.
18 punti per Ivo Monticelli, 12° assoluto; il marchigiano avrebbe potuto incassarne anche tre in più senza la caduta di gara-2 che lo ha retrocesso dal settimo al decimo posto. Dopo due gare di assenza è tornato in gara anche Samuele Bernardini, che ha portato a casa solo un punto in gara-2 dopo un’ottima partenza.
Altre cattive notizie in casa Kawasaki: dopo l’infortunio di Clément Desalle in Russia, ieri è stato Julien Lieber a cadere pesantemente provocandosi la frattura di un gomito. Con tutta probabilità, visto anche il kappaò di Alessandro Lupino, non ci saranno Kawasaki ufficiali in pista nel doppio round asiatico.
Il mondiale MXGP 2019 va sempre più verso Gajser, che ora ha 441 punti contro i 358 di Cairoli. Nella lotta per il terzo posto le Yamaha di Seewer, Tonus e Paulin sono racchiuse in un solo punto, 289 per il primo e 288 per gli altri due. Honda ha preso vantaggio anche nella classifica costruttori con 450 punti, ma KTM ha potuto limitare i danni grazie ai suoi privati e ora si trova a -24.
Dopo una settimana di stop, la MXGP tornerà in pista per le due trasferte consecutive in Indonesia. Nel weekend del 7 luglio, il mondiale motocross visiterà per la prima volta la pista di Palembang, per poi spostarsi a Semarang per il Gran Premio d’Asia.
Classifica gara-1
Classifica gara-2
Immagine copertina: mxgp.com
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