MXGP | Brian Bogers ha coronato il suo sogno… e adesso?

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
26 Luglio 2022 - 22:31
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Senza dubbio la stagione 2022 del 25enne olandese di Husqvarna è la migliore della sua carriera, a livello fisico e psicologico non è mai stato così competitivo. Il futuro del team Standing Construct è tuttavia incerto: quale sarà la sorte del vincitore di Lommel?


Spesso la crudeltà del motocross finisce per scrivere anche storie meravigliose ed ecco che Brian Bogers, al 123° tentativo, è riuscito in maniera tanto inaspettata quanto meritata ad aggiudicarsi la sua prima vittoria nel campionato del mondo, nella classe MXGP.

A Lommel, pista adorata dal pilota olandese per il suo fondo sabbioso da specialista puro quale lui è, il 25enne di Eindhoven ha coronato il sogno di salire sul gradino più alto del podio, tanto inseguito ma mai raggiunto anche a causa di episodi sfortunati che hanno iniziato a perseguitarlo proprio quando la sua carriera sembrava avergli fatto il miglior regalo possibile.

Non è da tutti, infatti, debuttare nella categoria regina da pilota ufficiale Honda, ma nemmeno è da tutti ritrovarsi a parlare di occasione perduta senza praticamente avere avuto una possibilità di giocare le proprie carte. Salire su una Honda HRC a 21 anni da poco compiuti, peraltro senza esperienze factory pregresse, è il sogno di ogni giovane pilota di motocross e Bogers a fine 2017 ha toccato il cielo con un dito, ma la ricaduta al suolo è stata drammaticamente pesante.

Già a novembre il primo infortunio ad un piede che lo tiene fermo fino ad aprile 2018 quando, una volta tornato in sella, si accorge immediatamente che c’è ancora qualcosa che non funziona a dovere: il piede è da rioperare e la prima stagione in HRC inizia al penultimo round della stagione, in casa, ad Assen. In due Gran Premi c’è comunque tempo per peggiorare la situazione: ecco dunque un ulteriore infortunio al ginocchio sinistro rimediato nella gara di qualifica dell’appuntamento finale ad Imola.

Il 2019, con un evento e mezzo alle spalle nel corso dell’ultimo anno, è altamente interlocutorio per Bogers, che naturalmente fatica a ritrovare il ritmo di gara e di fatto non riesce a dare un apporto al team Honda e alla causa di Tim Gajser. L’unico lampo, e non solo in senso lato, arriva nella domenica da tregenda di Mantova, dove raccoglie il secondo posto in gara-2 sotto una pioggia torrenziale e su una pista quasi impraticabile. Una pista dal fondo morbido, come piace a lui.

Il motocross però è una ruota che gira ed ecco che il riscatto del pilota olandese arriva nel 2020, grazie alla struttura di Elio Marchetti che gli fornisce una KTM non di prima classe ma comunque molto ben preparata. Poche le chance di emergere in un gruppo così competitivo, ma quando si presenta l’occasione Bogers non se la fa sfuggire: brilla soprattutto nella tripla di Lommel, dove riesce a conquistare sei piazzamenti tra il quarto e il settimo posto in sei manche e addirittura una pole position, e termina al decimo posto nella classifica finale.

La storia ci porta al team Standing Construct, squadra tra le più stimate nel paddock e scelta da varie Case nel corso degli anni per la gestione di moto ufficiali. Il Gruppo KTM ha deciso di pescare Tim Mathys e i suoi uomini, tra i propri clienti, per l’avvio del programma Gas Gas e con l’addio di Glenn Coldenhoff è proprio Bogers a salire sulla MC450F nel 2021. Tra malanni e acciacchi vari, il #189 riesce comunque a mettersi di nuovo in evidenza sulle superfici più morbide e termina uno dei campionati più competitivi di sempre al 12° posto con due appuntamenti disertati.

Il passaggio della scuderia a Husqvarna è sembrato dare ulteriore linfa a Bogers, che all’inizio della stagione in corso è tornato sul podio di manche dopo tre anni sempre a Mantova per poi riassaporare quello assoluto (che invece mancava da ben cinque) in Portogallo, assolutamente a sorpresa su un fondo duro ma non senza meriti acquisiti sul campo. La solidità fisica, da cui scaturisce quella mentale come conseguenza, ha portato Bogers fino all’eccezionale risultato di domenica. E ora?

Ora la situazione sembra complicarsi. Da mesi, nel paddock del mondiale, si è alzata la voce che vuole Standing Construct fuori dai progetti del Gruppo KTM a partire dal 2023, con relativa incertezza riguardante lo stesso marchio Husqvarna. La compagine di Mathys dovrà molto probabilmente ripiegare su moto Honda non ufficiali, con il confermato Pauls Jonass in sella, ma per Bogers ora il futuro appare molto incerto nonostante i fantastici risultati (settimo in campionato con una vittoria e tre podi assoluti, nonché una vittoria e cinque podi di manche) che sta ottenendo quest’anno e una condizione fisica competitiva come non mai.

Il motocross è crudele: dai momenti più bui si può arrivare alle stelle, per poi ricadere nuovamente nel momento migliore. Riuscirà Brian Bogers a dare seguito al più fulgido periodo psicofisico della sua carriera?

Immagine copertina: Husqvarna Media Center

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