MXGP | Andrea Adamo: un passo verso la gloria

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di Federico Benedusi @federicob95
18 Aprile 2023 - 15:00
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La vittoria assoluta nella festante Arco di Trento ha lanciato Andrea Adamo nell’Olimpo del motocross italiano: ora c’è la convinzione di poter arrivare davvero in alto

Se il meridione italiano, sfortunatamente, non è riuscito a dare molto al più conosciuto (e mainstream) motociclismo su pista, quando si tratta di motocross la musica cambia drasticamente. Il nostro rappresentante più vincente nel fuoristrada, colui che per primo ha festeggiato il pilota a cui sono dedicate queste righe subito dopo il traguardo di domenica, viene dalla Sicilia così come lo stesso protagonista di questa piccola riflessione.

Tra Patti, provincia di Messina, ed Erice, provincia di Trapani, passano poco meno di 300 chilometri: un’inezia, nel contesto dell’immenso pianeta in cui viviamo, che è stata ulteriormente accorciata riunendo queste due teste pensanti sotto la stessa tenda arancione.

Il primo successo di Andrea Adamo nella classe MX2 del mondiale motocross è un’impresa che resterà scolpita non solo perché arrivata proprio in Italia, non solo per l’immensa cornice di pubblico festante (e chi scrive queste righe assicura che dal vivo il frastuono era davvero impressionante), ma soprattutto perché segna un passo verso la gloria di un pilota che ha tutte le carte in regola per primeggiare su ogni fronte in uno sport così complicato.

Tante volte, soprattutto nei nostri “Drop the Gate” e anche ascoltando chi ha avuto modo di conoscerlo più da vicino, abbiamo descritto Adamo come un grande lavoratore. Un tipo di pilota con la testa sulle spalle, cosa tutt’altro che scontata a 20 anni, e con quel desiderio di imparare che può davvero permettere a chi non è “nato con la camicia” di poter lottare ad armi pari con i talenti più puri, quelli che oggi va di moda definire “predestinati”.

Se fino alla conclusione dell’intero percorso giovanile Adamo, con un solo podio a livello europeo, non ha mai attirato le attenzioni suscitate da altri piloti italiani (alcuni perdutisi poi per strada, per varie ragioni), da un paio di anni ci troviamo di fronte ad un rider ben differente.

Un passo dopo l’altro, la tabella #80 è riuscita ad emergere in molti fondamentali del motocross e su superfici differenti, mostrando potenzialità da pilota completo. Manca qualcosa sulla sabbia più morbida, come si è visto in Sardegna, ma le partenze stanno tornando ad essere quelle viste a fine 2021 e solo in sparute occasioni nel 2022 (al momento Adamo è terza forza della MX2 come posizione media al primo giro) e soprattutto la tenuta alla distanza è in forte progressione rispetto alla passata stagione. La vittoria assoluta ad Arco di Trento, di fatto, è maturata proprio grazie al ritmo di gara e la prima manche rappresenta una vera dimostrazione di forza in questo senso.

Manca ancora la vittoria singola, l’ultimo tassello, ma il primo trionfo overall ha sicuramente dato quella convinzione ulteriore di come si possa e si debba pensare davvero in grande, a livello individuale ma anche nell’ottica di un movimento azzurro che sta gettando basi importanti e solide. La fiducia nei propri mezzi, che come abbiamo detto sta crescendo un traguardo alla volta, è quella che nel motocross può rendere “definitivo” un pilota intelligente e solido come Adamo.

I limiti sono propri di ogni essere umano e il mondiale MX2 2023 ne è un caso lampante, con un pilota come Jago Geerts nettamente favorito per esperienza e talento che vive con l’obbligo di vincere e ancora non riesce a scacciare definitivamente qualche fantasma passato. Essere sorvegliato speciale di personalità come Antonio Cairoli e Joël Smets, che al di là dei palmarès da sogno che tutti possono leggere hanno lottato per emergere sui propri limiti, può essere quanto mai decisivo per quello che ora è il primo inseguitore del belga della Yamaha.

In un recente post su Instagram si legge: “Non parlare troppo. Resta focalizzato sull’obiettivo e raggiungilo”. Quanto visto domenica, è solo l’inizio.

Immagini: KTM Media Center

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