MX2 | Andrea Adamo, un campione innovatore

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
18 Settembre 2023 - 16:45
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Costanza di rendimento e, soprattutto, consapevolezza: così il pilota italiano potrebbe avere tracciato una strada per le prossime generazioni

Esattamente cinque mesi fa, la prima vittoria di Andrea Adamo nel mondiale motocross veniva definita da queste parti come “un passo verso la gloria”. Nello scrivere quel pensiero riguardante il Gran Premio del Trentino, tuttavia, di certo non si pensava che la gloria fosse così tanto più vicina del previsto.

Adamo è il nuovo campione del mondo della MX2 e il fatto che primo podio, prima vittoria e primo titolo siano arrivati in Italia è solo una gustosa coincidenza. I paragoni col famoso corregionale che ora è il suo team manager e che fino a ieri era l’ultimo campione cadetto italiano nella storia del mondiale ce li risparmiamo, anche perché a pensarci bene la cavalcata del pilota trapanese ha ben poco a che spartire con i grandi successi del messinese.

I numeri, in attesa di tirare somme definitive domenica prossima, parlano di due vittorie di Gran Premio e quattro di manche più una gara di qualifica. Su 18 round sembrerebbe poco ma a dare una dimensione più definita della sua stagione sono le dieci top 3 assolute, un numero elevatissimo se si considera che tra i nove piloti della MX2 saliti sul podio ben sei ce l’hanno fatta in cinque o più occasioni. La qualità migliore dell’Adamo pilota è indubbiamente la costanza di rendimento: un requisito ormai fondamentale in uno sport in cui, nel 2023, più che vincere conta esserci sempre.

È stato un campionato davvero lungo e non solo per la quantità di gare corse. La MX2 è iniziata con la fuga del logico favorito Jago Geerts, interrotta nel terrificante sabato pomeriggio del Gran Premio di Francia su una pista in condizioni impraticabili. A raccogliere il testimone del belga è stato Kay de Wolf, dominatore in Lettonia ma vittima di un subitaneo infortunio nella strada verso la Germania. A quel punto Adamo ha preso le redini della situazione e le ha mantenute con solidità nonostante weekend non facili come Sumbawa, Loket o Lommel. L’ombra di Geerts si è rifatta importante fino al secondo stop, ancora più fortuito del primo, nel parco giochi di Vantaa dove Adamo ha colto una inaspettata quanto devastante doppietta. Tra gli ostacoli di questo lungo cammino bisogna poi citare Liam Everts, l’avversario che non ti aspetti, formidabile inseguitore ma imploso sul più bello tra i saliscendi di Maggiora.

Tra i tanti nomi di una classe così competitiva, Adamo è stato l’unico denominatore comune dei principali avvenimenti di questa stagione. Gli avversari si sono alternati a rotazione ma soprattutto, chi prima e chi dopo, si sono fermati. La KTM #80 è l’unica moto ad essere stata sempre presente, su ogni superficie (pur con alti e bassi sulla solita sabbia) e in ogni contesto.

Nelle dichiarazioni ufficiali con cui Andrea ha celebrato il suo successo c’è un passaggio molto interessante, un mantra per le generazioni future del torneo iridato: “Sono in grado di accettare quando qualcun altro è più veloce e questa è una strategia che ha pagato durante la stagione”. Essere il più forte in 19 Gran Premi su 19, in 57 gare su 57, è praticamente impossibile e ad analizzare l’andamento del campionato 2023 Adamo è stato realmente superiore a tutti solo in due occasioni, a Loket e nella domenica di Vantaa. Da questo punto di vista, Andrea potrebbe risultare addirittura un innovatore: se un tempo servivano determinate condizioni per far emergere un regolarista, ora chi pensa in prospettiva è avvantaggiato rispetto ai talenti puri che corrono per vincere sempre.

Quanto potrà rendere questo modo di correre, al di là di ogni ipotesi, ce lo dirà il tempo. Intanto godiamoci l’ottavo campione del mondo italiano nella storia del motocross, in attesa di un 2024 che si preannuncia infuocato.

Immagini: KTM Media Center

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