Motomondiale | Virtual GP Spagna: Maverick Viñales vince la prima gara sul nuovo gioco

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
3 Maggio 2020 - 19:40
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Il primo Virtual Grand Prix del Motomondiale, seguito diretto delle due Virtual Race disputate nelle settimane precedenti, ha continuato lo standard posto dai due eventi in questione, specie nella formula d’intrattenimento e nel divertimento per i fan e per i piloti stessi. Questo primo “weekend virtuale” completo, sponsorizzato dal programma di beneficienza Two Wheels For Life, ha visto vincere Maverick Viñales per la classe MotoGP, Lorenzo Baldassarri nella Moto2 e Gabriel Rodrigo nella Moto3.

Alle 15:00 ora italiana lo stream è iniziato con la Moto3, le cui qualifiche (viste tramite un mini-video di highlights) hanno premiato il pilota argentino del team Gresini. Allo start però Rodrigo non è riuscito a conservare la pole position ed è scivolato indietro, lasciando la testa della gara a Dennis Foggia e Raul Fernandez. Alla prima curva si stava inserendo anche Deniz Öncü, ma un contatto con Fernandez l’ha fatto subito cadere dopo pochissimi metri.

Sul finire del primo giro Foggia stava guidando la corsa davanti ai piloti KTM, quando un problema alla connessione lo ha costretto al ritiro; la moto, anziché fermarsi o scomparire come una sorta di “ghost” stile videogioco, ha continuato a rimanere in pista accelerando a piena potenza, ed entrando in contatto con i piloti delle retrovie. Davanti la lotta si è quindi ristretta a solo due piloti, Fernandez e Rodrigo, con l’argentino che ha ripreso l’avversario al sesto giro. Il sorpasso è avvenuto in maniera sporca, con un contatto alla Dry Sac e la caduta del #25.

Rodrigo ha così conquistato la prima vittoria nella categoria in formato virtuale, precedendo un solido Arenas e Fernandez. Più indietro troviamo Deniz Öncü quarto assoluto, Tony Arbolino quinto (grazie a un contatto alla curva 11 tra Antonelli e López) e il connazionale Antonelli a chiudere i primi sei classificati.

E’ toccato quindi alla classe di mezzo, il cui livello di serietà dei piloti è già calato in maniera importante rispetto ai colleghi della Moto3. In pole position si è messo Lorenzo Baldassarri per soli sei millesimi su Luca Marini e per 31 rispetto a Bo Bendsneyder su NTS, telaio le cui prestazioni nel videogioco sono più vicine alle avversarie rispetto alla realtà. Il fratellastro di Rossi alla partenza scatta meglio del connazionale e dell’olandese, con Baldassarri che restituisce il favore nella successiva curva Michelin iniziando una bella battaglia italiana, con Jake Dixon terzo; dietro di loro si consuma un vero e proprio massacro, con cadute e strike a ripetizione.

Anche la lotta Baldassarri-Marini si conclude in questo modo, con il #10 che tenta l’attacco all’interno della curva Aspar ma cade, scendendo in quarta posizione. Dopo la breve leadership di Jake Dixon, Baldassarri prende margine dal quarto giro per involarsi verso un nuovo successo a Jerez, pista che sembra piacergli molto nel videogioco come nella realtà. Dietro di loro si consuma la lotta per il terzo posto, con Canet che viene prima seguito e poi centrato alla curva Dry Sac da Marini e Bendsneyder.

Come detto, vince Baldassarri, davanti a Dixon e Bendsneyder, poi Marini, Jorge Martín e Marcel Schrötter; quest’ultimo in realtà passa sul traguardo alle spalle di Arón Canet in settima posizione, ma lo spagnolo alla fine viene retrocesso per alcune penalità accumulate durante la gara.

E’ arrivato infine il turno della MotoGP, con in pole position, curiosamente, Fabio Quartararo, autore della sua prima pole reale nella top class proprio qui un anno fa; il franco-siciliano sfrutta anche ottimamente il traino del campione Marc Márquez per il suo giro veloce. Álex Márquez si piazza secondo, davanti al vincitore della Virtuale Race d’Austria Francesco Bagnaia.

La MotoGP riuscirà a essere ancor più “caciarona” rispetto alla Moto2, fin dalla prima curva: i fratelli Márquez partono bene ma, mentre Álex passa indenne il primo settore, suo fratello Marc si scontra con Rins nella via di fuga della prima curva; Petrucci e Rabat fanno anche di peggio, col primo che arriva troppo lungo alla prima staccata centrando un avversario davanti a sé e il secondo che colpisce in pieno la moto di Viñales.

I vincitori delle ultime due gare si ritrovano quindi a battagliare per la vittoria, quando Álex, già sul finire del primo giro, entra in contatto con “Pecco” alla curva Peluqui e cade, perdendo due posizioni. Nei giri successivi sono le due Yamaha di Quartararo e Viñales in rimonta, con sorpassi riusciti su Marc Márquez e Petrucci, ma “El Diablo” viene poi coinvolto nell’errore di Iker Lecuona (in quel momento secondo) e da lì comincerà una sequela di cadute senza fine per il #20.

Si assiste quindi anche alla bella battaglia tra i fratelli Márquez e “Top Gun”, dal quale ne uscirà vincitore solo dopo qualche giro e dopo diversi errori commessi da ciascuno dei tre contendenti. In tutto questo, Bagnaia pare avere la sua seconda vittoria in tasca, ma al decimo giro, poco prima del tornantino Lorenzo, il torinese cade nella via di fuga e perde un sacco di tempo, scivolando in terza posizione dietro Maverick, ora al comando, e Álex.

Il massimo momento d'”ignoranza” raggiunto dal Virtual GP arriva negli ultimi due giri, quando il più vecchio dei fratelli Márquez e Petrucci decidono di lasciar perdere il risultato finale e di lottare per il puro divertimento, anche a costo, da parte del #93, di rallentare apposta fino a farsi riprendere. Il risultato è scontato: Petrucci raggiunge il rivale, che lo “invita caldamente” a superarlo, fino a quando non s’innesca l’ennesimo contatto con caduta che relega il ducatista al sesto posto.

La vittoria va quindi a Viñales, la prima personale e della Yamaha nel mondo delle gare virtuali, davanti ad Álex Márquez e al nostro Bagnaia, al terzo podio consecutivo. Concludono la top five il “Cabroncito” e Rins, davanti alla Ducati ufficiale di Petrucci. Oliveira è settimo, davanti a Quartararo, Lecuona, Savadori e Rabat.

Si chiude quindi il sipario sul primo GP virtuale del Motomondiale, le cui premesse per un evento un po’ più serio nell’organizzazione e nel trattamento c’erano. A questo punto pare chiaro che si continuerà sul percorso del divertimento anziché quello della professionalità, in attesa di poter tornare a gareggiare realmente alla fine della pandemia.

Fonte immagine: motogp.com

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