In un video di un minuto e mezzo l’ex-pilota del Motomondiale si è sfogato sull’operato della FIM (e non solo).
La carriera di Carlos Tatay, nel luglio dello scorso anno, ha subito un brusco stop per via di un incidente a Portimão durante una gara del JuniorGP, quando ha perso il controllo della sua Kalex in fondo al rettilineo, alla staccata in discesa della curva 1.
Il risultato di quell’incidente è stata una lesione al midollo spinale, che sta costringendo l’ex-pilota Moto3 e Moto2 a rimanere in carrozzina. Come molti altri motociclisti infortunatisi ma volonterosi di tornare a correre, Tatay si è reinventato come pilota di auto, kart e rally (come fatto da Joan Lascorz), ma il capitolo relativo al suo incidente e agli strascichi derivanti da esso non si era concluso. E non lo è tuttora.
Tatay, quest’oggi, ha pubblicato un video di denuncia nei confronti della Federazione Internazionale di Motociclismo, della RFME (la Real Federación Motociclista Española, la federazione motociclista in Spagna) e della FMCV (la Federación de Motociclismo de la Comunidad Valenciana, la federazione situata nella regione di Valencia di cui Tatay è nativo). Questo video nasce dal contenzioso creatosi tra il pilota e le suddette federazioni, che pare si siano rifiutate di concedere a Carlos lo stato d’invalidità in seguito all’infortunio patito l’anno scorso.
Questa la trascrizione delle parole di Tatay durante il video, di un minuto e mezzo circa di durata: “La FIM mi paga solo se rimango seduto sul divano. Sì amici, state ascoltando bene. Ho ricevuto da poco un’e-mail da questi furfanti della Federazione Motociclistica Internazionale, dove avevo inviato tutta la mia documentazione, il mio rapporto sugli infortuni di quando ero all’Ospedale di Toledo durante quest’estate a luglio. Lì mi hanno fatto tutti i controlli e c’è un verbale di un infortunio che dice che ho una lesione al midollo completa cronica e che soffro di una disabilità. Bene, abbiamo inviato quella documentazione alla FIM in modo che possa occuparsi del relativo risarcimento quando un pilota soffre di disabilità”.
“Sapete cosa mi hanno risposto queste persone? Ebbene, mi hanno risposto che non ho una disabilità e con ciò hanno allegato un link in cui si evince che sto gareggiando nei rally. Ma cosa c’entra? Cos’hanno nel cervello? Quando hanno costruito i nuovi uffici che hanno poi tolto, i loro nuovi edifici e tutto ciò che hanno fatto, lì i soldi li hanno spesi, ma quando si tratta di fare le cose per bene non lo fanno”.
“Fate attenzione: la Federazione Valenciana, la Federazione Spagnola ed ora anche la Federazione Internazionale sono dei farabutti. Ecco come ci trattano, è così che trattano i piloti. Noi rischiamo la vita pensando di essere tesserati ed assicurati, e non lo siamo per niente. Quindi lascio questo video qui. Combatteremo fino alla fine, il caso Tatay è riaperto. Quindi, per favore, condividete questo post perché abbiamo appena ricominciato”.
“E oltre a ciò, avete una bella faccia tosta nel dire che non ho una disabilità, siete dei miserabili. Questo è quello che faccio giorno dopo giorno e tutto ciò che fate è sprecare i nostri soldi e spenderli in cose che non hanno senso, e poi non ci ripagate. Ecco perché ho fatto questo video”.
Il video si conclude con Tatay che, da sdraiato, si rialza sulla sedia a rotelle dal pavimento. Una scena piuttosto eloquente e che dà uno schiaffo in faccia non da poco alle federazioni motociclistiche, le quali hanno già ricevuto, in questi anni, diverse critiche per la presunta poca sicurezza di certe situazioni di gara in cui fanno correre i piloti, anche quelli dei campionati di riferimento.
Questa situazione può essere anche ricollegata a quanto dichiarato da Jeffrey Herlings all’ultimo appuntamento della MXGP a Castilla-La Mancha, dopo la Gara 2 conclusiva del campionato. “The Bullet”, in quell’occasione, si è detto contrario ad una penalità che aveva ricevuto ed ha poi rincarato la dose criticando aspramente la FIM, rea di aver fatto correre i piloti in situazioni di sicurezza ben poco ortodosse.
Molti piloti hanno mostrato solidarietà nei confronti di Tatay ed alcuni hanno persino condiviso delle loro esperienze negative simili con la FIM. Uno di questi è Kevin Sabatucci, pilota della SSP300 che ha riferito, tramite Instagram, del trattamento assicurativo ricevuto ad Assen, dove è stato rimborsato solo in minima parte per le spese mediche affrontate.
Fonte immagine: Instagram / TATAY99
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.