Motomondiale | Rinviato il GP di Thailandia 2020


Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
2 Marzo 2020 - 11:34
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A meno di ventiquattro ore dalla cancellazione del Gran Premio del Qatar per la classe MotoGP, una nuova mazzata colpisce il Circus del Motomondiale. Anche il Gran Premio di Thailandia, seconda tappa del campionato, non si svolgerà nel weekend del 22 marzo come programmato ma è stato ufficialmente rinviato. La notizia è stata svelata dal giornalista thailandese Saksith Saiyasombout, rappresentante di Channel News Asia, per poi rimbalzare su siti quali Ansa e Sky Sport durante la mattinata.

Come per il GP del Qatar, la decisione in merito al GP della Thailandia è stata presa da FIM, Dorna e IRTA in maniera congiunta, a seguito delle misure di contenimento contro il coronavirus applicate dalla Thailandia nei confronti dei viaggiatori arrivanti da alcuni paesi, tra cui l’Italia. Lo stesso Saiyasombout nell’ultima mezz’ora ha condiviso un aggiornamento sulla lista dei paesi verso cui è sconsigliato viaggiare, con l’aggiunta di Germania e Francia; il Dipartimento delle Pubbliche Relazioni Thailandese, nella suddetta lista, ha imposto il periodo di quarantena obbligatoria anche ai cittadini provenienti da questi paesi.

Al contrario di quanto successo con la gara di Losail, l’obiettivo di Dorna e soci è di salvaguardare la permanenza della gara nel calendario, con l’obiettivo di spostarla al mese di novembre (prima del finale a Valencia). Queste le dichiarazioni del Ministro della Sanità e vicepremier thailandese Anutin Charvirakul: “Dobbiamo prima concentrarci sulla pandemia. Dobbiamo rimandare la gara fino a nuovo avviso. È nell’interesse del Paese e dei partecipanti”.

Dopo le defezioni dei primi due round del mondiale, la prima gara possibile in calendario potrebbe essere il Gran Premio delle Americhe nella pista texana di Austin, ma meglio non illudersi: un paio di giorni fa il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sconsigliato ai cittadini americani di viaggiare nelle regioni italiane più colpite, e nella giornata di ieri tutti i voli di collegamento tra Milano e gli States delle compagnie American Airlines e Delta sono stati cancellati, con un livello di allerta pari a 4 (tradotto, “non si può viaggiare”). Tutti indizi che porteranno, se la situazione non migliora, a nuove misure di contenimento applicate anche dagli Stati Uniti verso i paesi contagiati e di conseguenza all’ennesimo rinvio o addirittura cancellazione.

L’unica speranza è appunto questa, sperare in un miglioramento, sia in merito ai rapporti tra i governi sia che il contagio del virus venga rallentato con queste misure precauzionali. Oltre ciò, si spera che i danni provocati dal Coronavirus vengano ridotti al minimo, ma ci vorrà tempo e pazienza.

Fonte immagine: motogp.com

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