Motomondiale | Pubblicate le entry list provvisorie del 2023 di MotoGP, Moto2 e Moto3

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Novembre 2022 - 17:19
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Le griglie complete della prossima stagione di MotoGP, Moto2 e Moto3 saranno così strutturate. Due selle in meno in top class con l’addio di Suzuki, ridotti a ventotto gli ingressi in classe leggera.


Nella giornata di ieri il sito MotoGP.com ha pubblicato le entry list provvisorie per la stagione 2023 del Motomondiale, nello specifico quelle delle categorie MotoGP, Moto2 e Moto3. 

Terminato un lunghissimo 2022, la preparazione all’annata ventura è già cominciata da diverso tempo per tutti i team iscritti, pronti ad affrontare un’annata di gare ancora più lunga di quella appena conclusa. 

Moto3

Partendo dalla classe leggera, gli iscritti per la prossima stagione saranno ridotti a ventotto con la scomparsa del team Esponsorama Avintia; sarà anche in vigore il nuovo limite d’età minimo, alzato a diciotto anni dopo le consultazioni del 2021 in seguito ai fatti del Gran Premio d’Italia di quell’anno. 

La girandola delle selle ha quasi stravolto la griglia della Moto3 per il prossimo anno e solo un tot di piloti conserveranno i propri posti dell’ultima annata corsa: Diogo Moreira (MT Helmets – MSI), Scott Ogden, Joshua Whatley (Visiontrack Racing), Ana Carrasco, David Muñoz (BOE Motorsport), Tatsuki Suzuki (Leopard Racing), Xavier Artigas (CFMoto PrüstelGP), Ivan Ortolá, Stefano Nepa (team MTA), Riccardo Rossi (SIC58 Squadra Corse), Mario Aji e Taiyo Furusato (Honda Asia) continueranno con le loro precedenti squadre. A questi si dovrebbe aggiungere anche il nome di Ayumu Sasaki, la cui compagine è però cambiata nella gestione interna e le Husqvarna non saranno più preparate da Max Racing, bensì da Intact GP. 

Sono sei i debuttanti pronti ad affrontare la propria prima stagione completa, anche se alcuni di loro hanno già disputato delle wildcard o sono stati scelti per delle sostituzioni: dopo le vittorie della Red Bull Rookies Cup e del JuniorGP Moto3, José Antonio Rueda è stato come di consueto premiato con la sella nel team Ajo al fianco del suo nuovo compagno Deniz Öncü, mentre il vicecampione dell’ex-CEV David Salvador correrà col team CIP; la squadra GasGas Aspar, da campionessa in carica, punta molto sul colombiano David Alonso scelto come compagno di Ryusei Yamanaka, ma anche gli italiani avranno un rappresentante di prim’ordine tra i rookie del 2023 con l’arrivo di Filippo Farioli in Tech3 a sostituire Adrian Fernández. La seconda sella in Husqvarna sarà affidata all’olandese Collin Veijer ed infine ci sarà il debutto di Syarifuddin Azman, scelto per prendere il posto di Yamanaka in MT Helmets. 

Vi sarà anche un ritorno, l’ennesimo in Moto3 per Romano Fenati che riabbraccerà, per la terza volta nella classe leggera, il team Snipers (liberatosi di Andrea Migno). Come compagno di squadra “Fenny” potrà contare su Matteo Bertelle, che dopo metà stagione fuori dai giochi per l’infortunio al ginocchio sinistro rimediato al Sachsenring (e per cui si è fatto operare) potrà rientrare in piena forma per la stagione 2023, con una squadra a lui del tutto nuova. 

Moto2

Rimarrà invariato a trenta il numero di partecipanti alla prossima stagione della Moto2, così come la composizione in griglia che sarà formata per oltre l’85% da telai Kalex, mentre MV Agusta e Boscoscuro avranno i propri team rappresentanti con due moto ciascuno. 

Anche qui partiamo con coloro che non hanno fatto fronte a cambi di casacca: Sean Dylan Kelly (American Racing), Barry Baltus, Zonta van den Goorbergh (RW Racing GP), Filip Salač (Gresini Racing), Tony Arbolino, Sam Lowes (Marc VDS), Joe Roberts (Italtrans), Manuel González (VR46 Master Camp), Alonso López, Fermín Aldeguer (Speed Up), Marcos Ramírez (MV Agusta), Somkiat Chantra, Ai Ogura (Honda Asia), Pedro Acosta (Red Bull Ajo), Arón Canet (HP40 Pons), Bo Bendsneyder (SAG Pertamina) e Jake Dixon (GasGas Aspar). Anche Celestino Vietti rimarrà legato al team Mooney VR46, ma la gestione tecnica del team passerà a Fantic. 

Presente nella lista anche Niccolò Antonelli, il quale ha però già annunciato come il suo futuro sia lontano dal Motomondiale; il suo sostituto, non ancora dichiarato ufficialmente, dovrebbe essere Borja Gómez. Parlando invece di chi ci sarà sicuramente, non si può che dare uno sguardo ai vari debuttanti, soprattutto la classe proveniente dalla Moto3: il campione del mondo Izan Guevara rimasto con Aspar, il suo ex-compagno Sergio García selezionato per affiancare Canet nel team Pons ed il terzo classificato dell’ultimo anno di classe leggera Dennis Foggia, messo sotto contratto da Italtrans. 

Oltre a loro, faranno la loro comparsa nella serie propedeutica diversi volti provenienti da altre categorie, come Álex Escrig in MV Agusta Forward dopo un 2022 passato tra MotoE e CEV Moto2, Kōta Nozane arrivante dalla SBK e pronto a correre per il team VR46 Master Camp, Darryn Binder che ha compiuto il percorso inverso e dopo il debutto azzardato in MotoGP farà un passo indietro per correre con la nuova squadra Husqvarna Intact GP, ed infine Rory Skinner proveniente dal BSB e pronto al debutto con American Racing. Vi sarà anche il ritorno di Lukas Tulovic nel neonato team Husqvarna. 

MotoGP

Concludiamo con la classe regina, con una riduzione a ventidue iscritti per via dell’addio del marchio Suzuki, che ha terminato alla grande la propria avventura grazie alla vittoria a Valencia di Álex Rins. Proprio il #42 è stato autore di uno dei tantissimi cambi di casacca avvenuti al termine dell’anno. 

La squadra Honda, difatti, vedrà l’arrivo dei due ex-piloti di Hamamatsu, Joan Mir ed il citato Rins, rispettivamente nei team Repsol e LCR, con il campione MotoGP 2020 che affiancherà nientemeno che Marc Márquez andando a formare una possibile coppia che scoppia, mentre Álex rimpiazzerà l’altro Márquez, l’omonimo Álex, nella squadra di Lucio Cecchinello al fianco di Takaaki Nakagami. 

Il #73 passerà a sua volta a Gresini Racing, orfana di Enea Bastianini. Per il fratello di Marc sarà messa a disposizione una Ducati Desmosedici GP22, il modello che ha dominato questa stagione conquistando tutt’e tre i titoli in palio. Confermato Fabio Di Giannanantonio. 

Sarà proprio Enea Bastianini, invece, a guidare la nuova Ducati GP23 ufficiale, al fianco del campione del mondo Francesco Bagnaia all’interno del team Lenovo. I due si sono già ritrovati ai ferri corti in pista ma Ducati Corse si è comunque assicurata la coppia di piloti italiani di riferimento in griglia, col quale puntare ad un nuovo iride. 

Ciò ha comportato la partenza di Jack Miller, il quale andrà a riempire uno dei tre posti lasciati vuoti da KTM. La Casa di Mattighofen, durante questi mesi, ha dovuto far fronte ad una grana piloti non indifferente, con gli addii di Miguel Oliveira dal team Red Bull (dove correrà Miller) e di Raúl Fernández e Remy Gardner da quello Tech3. Solo Brad Binder manterrà salda la sua posizione nel team. 

Il box di Hervé Poncharal cercherà di unire l’esperienza al giovane talento, riportando Pol Espargaró tra i ranghi austriaci dopo il pessimo biennio in Honda e sperando nelle sue linee guida per migliorare la moto, permettendo così anche la crescita dell’unico rookie del 2023, il campione Moto2 Augusto Fernández Guerra. Il team francese sarà anche ribrandizzato ed userà moto col marchio GasGas. 

Mentre Gardner partirà per la SBK, Oliveira e Raúl Fernández andranno a fare coppia nel team RNF di Razlan Razali, che si affaccia al 2023 dopo una grossa rivoluzione tecnica ed il passaggio da team satellite Yamaha a seconda squadra Aprilia. I test prestagionali del team malese, specie con Oliveira, sono stati ottimi e finalmente, dopo due anni di sofferenza, all’orizzonte sembrerebbe intravedersi uno spiraglio di luce per l’ex-Petronas SRT. 

Saranno invece diverse le line-up invariate, a cominciare dal team ufficiale Aprilia che manterrà come titolari Aleix Espargaró e Maverick Viñales dopo il 2022 storico per la Casa di Noale, concluso al quarto posto col #41 e con la prima vittoria nella storia del marchio in MotoGP. Invariate anche le formazioni dei team Ducati Pramac e VR46, con Johann Zarco-Jorge Martín da una parte, Luca Marini-Marco Bezzecchi dall’altra (questi ultimi avranno un supporto tecnico inferiore rispetto a quello del team senese). 

Si riduce l’impegno di Yamaha nel mondiale con un solo team, quello factory, a disposizione. Fabio Quartararo e Franco Morbidelli sono stati confermati ed entrambi sperano in un miglioramento della M1 (specie sul piano motoristico) per tornare in auge, specie l’italo-brasiliano che potrebbe rischiare grosso in vista del 2024. 

Fonte immagine: suzuki-racing.com

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