Motomondiale | Paolo Simoncelli al vetriolo contro Liberty Media: “Per loro il motociclismo non esiste, vogliono solo spettacolo. Stanno cancellando la storia”

Di: Alyoska Costantino
AlyxF1 alyoska.and.myself
Pubblicato il 17 Dicembre 2025 - 11:30
Tempo di lettura: 2 minuti
Motomondiale | Paolo Simoncelli al vetriolo contro Liberty Media: “Per loro il motociclismo non esiste, vogliono solo spettacolo. Stanno cancellando la storia”
Home  »  Moto3MotoGPMotomondiale

Ad un’intervista al Corriere della Sera, il padre di Marco Simoncelli e capo di SIC58 ha esternato le sue preoccupazioni.

Paolo Simoncelli non è mai stato un tipo da troppi giri di parole e non si è mai nascosto dal dire la propria opinione, anche sui temi più spinosi. Ciò lo rende uno dei personaggi più genuini del paddock del Motomondiale odierno, ma anche uno dei più controversi, per certi aspetti.

In un’intervista pubblicata quest’oggi al Corriere della Sera, il patron della Squadra Corse SIC58 e padre del compianto Marco Simoncelli si è espresso su diversi temi riguardanti la MotoGP, il presente ed il futuro del Circus, ora passato, come gestione, nelle mani di Liberty Media, durante una Q&A col proprio intervistatore.

Paolo, proprio in merito al tema LM, è subito partito in pompa magna col suo modo di esprimersi classico: “Questi americani mi hanno già rotto. Mirano a cambiare tutto, sembra che non vada bene niente di quello che abbiamo costruito. Vogliono togliere dai conteggi ufficiali i titoli vinti nelle categorie inferiori, contano solo quelli in MotoGP. Così mio figlio Marco, Gresini o i Nieto sparirebbero. Vogliono cancellare la storia. Ci fanno sentire inutili, per gli americani di Liberty Media il motociclismo non esiste. Vogliono solo lo spettacolo, ma che facciano un circo allora. Poi la soluzione sarebbe semplice: ogni squadra della MotoGP dovrebbe avere un team in Moto3 e Moto2”.

Si è parlato anche del tema legato ai talenti più giovani: “I piloti, già a 18 anni, sono influenzati dai loro manager e hanno dei fisici da MotoGP. Dormono e mangiano come un Márquez, vanno in palestra cinque giorni su sette quando non è necessario. E poi arrivano troppo tardi nel Motomondiale: il limite di età è stato alzato per gli incidenti mortali nel CEV [l’attuale JuniorGP, n.d.r.], ma bastava fare griglie meno piene”.

Non è mancata una riflessione sulla stagione 2025 della MotoGP: “Sapevo che [Marc Márquez, n.d.r] era il più forte. Mi è sempre piaciuto, corre e pensa come mio figlio, non rinuncia mai e ci prova sempre. Se Marco non fosse morto, ci saremmo divertiti un botto. Sai che sportellate…”.

“[Per quanto riguarda Bagnaia, n.d.r.] spero si sia sistemato col cervello. Non era preparato a un compagno così forte: Pecco viene dall’Academy di Valentino e a forza di ascoltare tutte le cose che si dicono in quel gruppo ha sottovalutato Márquez. L’anno prima aveva perso il Mondiale vincendo 11 gare. Avrà pensato: ‘Mi basterà solo cadere meno’. Ma Marc in pista è una bestia e l’ha mandato in crisi”.

Simoncelli ha anche menzionato come il proprio percorso da team principal stia per giungere al termine, sia per l’età che avanza (ha 75 anni), sia per la presenza incombente di Liberty Media alla guida del Motomondiale.

Fonti immagini: sic58squadracorse.it, ducati.com

RICEVI LE NOTIFICHEP300.it SONDAGGIO 2025

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

Condividi