Motomondiale | GP Valencia 2020, sintesi del venerdì

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
13 Novembre 2020 - 21:35
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A Nakagami la FP1, le Ducati tornano in spolvero in FP2; caduta per Joan Mir. In Moto2 comandano le Speed Up, Arbolino comanda la combinata Moto3.


Quest’oggi si sono svolte le prime due sessioni libere delle tre classi per il Gran Premio della Comunità Valenciana di quest’anno. A comandare la classifica combinata della MotoGP è, un po’ a sorpresa se vogliamo, Jack Miller su Ducati GP20 Pramac: l’australiano è stato il più veloce in 1:30.622, ed è il primo segnale di un’importante reazione della Casa bolognese dopo settimane di magra.

Sono ben quattro, infatti, le moto italiane nelle prime sei posizioni nella FP2. Francesco “Pecco” Bagnaia chiude al meglio la giornata del team di Guidotti con il terzo tempo, a poco più di un decimo dal compagno di squadra. Johann Zarco è quinto sulla moto 2019, anche lui con un distacco risicato sotto i tre decimi, mentre in sesta posizione spunta il primo dei piloti ancora in lizza per il titolo, Andrea Dovizioso. Nonostante l’eventuale distrazione rappresentata dal mercato piloti, “Dovi” pare aver iniziato decisamente meglio questo weekend rispetto all’ultimo.

Questa seconda tappa al Ricardo Tormo è comunque iniziata sotto una luce molto differente rispetto alla prima, e non solo per le condizioni atmosferiche e dell’asfalto. Takaaki Nakagami, ad esempio, si è preso la prima posizione nella FP1 e come ciliegina sulla torta è giunto anche il secondo posto nella seconda sessione, con meno di un decimo di distacco. Giornata comunque di alti e bassi per Honda, perché a fare da contraltare al bel lavoro di Taka c’è la giornata difficile di Álex Márquez, incappato in ben due cadute alle curve 2 e 4. Messi decisamente meglio il tester HRC Stefan Bradl, 13° nella combinata, e il futuro test rider Yamaha Cal Crutchlow, con un buon settimo posto.

Il terzo marchio che spunta nella classifica è la KTM, nello specifico la #44 di Pol Espargaró. Dopo il bel podio di domenica scorsa “Polyccio” vuole tentare finalmente il colpaccio, cosa che potrebbe riuscirgli considerando gli attuali valori in campo e le sorprese viste. Lo spagnolo è quarto, mentre sono fuori dalla top ten il suo compagno Brad Binder (15°) e Miguel Oliveira (17°). Iker Lecuona tornerà in pista invece solo domattina, perciò non ha ancora fatto segnare tempi utili.

Sempre in merito alla questione dei valori in campo, fa impressione come Suzuki e Yamaha, sulla carta i marchi da battere, per ora siano rimasti nascosti. Partendo dalla Casa di Iwata, il primo pilota è Franco Morbidelli in ottava posizione, ma solo 13° nel turno pomeridiano che, sulla carta, dovrebbe avere condizioni più simili a quelle che si troveranno domenica. Maverick Viñales conclude la top ten a tre decimi di distacco da Miller, ma la vera delusione rimane Fabio Quartararo, ancora in alto mare dall’errore del GP d’Europa e solo 16° a fine giornata. L’ultima Yamaha rimane comunque Valentino Rossi, addirittura 18° e con lo stesso tempo fatto segnare da Álex Márquez, 1:31.371.

Un’altra sorpresa, in negativo, è la Suzuki al momento. Dopo la splendida e storica doppietta di Valencia 1, Álex Rins e Joan Mir per ora sono rimasti a metà classifica, senza esporsi più di tanto. Nonostante questo Joan Mir è comunque incappato in un errore, con una scivolata nel cambio di direzione 9-10 causata dalla gomma dura raffreddatasi. Il leader della classifica iridata quindi non inizia nel migliore dei modi, essendo solo 12° al termine del primo giorno; leggermente meglio Rins, nono.

Nel gruppone centrale spunta anche l’Aprilia guidata da Aleix Espargaró, che conquista l’11° posto rimanendo a ridosso di grossi nomi quali Rins, Morbidelli o Viñales. C’è voglia di rivincita nel box Gresini, mentre Lorenzo Savadori sta facendo ancora esperienza sulla seconda moto affidatagli, occupando l’ultima posizione dietro Tito Rabat.

Proseguiamo con la Moto2, rimasta al centro dell’attenzione più per un fattaccio durante la seconda sessione che per altro: Stefano Manzi ed Héctor Garzó sono stati protagonisti di un litigio in pista (forse causato da un rallentamento dello spagnolo nei confronti dell’italiano), con tanto di parole mandate a dire e di gesti antisportivi, soprattutto da parte del nostrano. In merito ai risultati le prime due sessioni hanno mostrato una Speed Up in grande forma, capace di ottenere le prime posizioni con Jorge Navarro (primo nella FP1) a precedere Marini e proprio Fabio Di Giannantonio (primo nella FP2). I due sono separati da soli 38 millesimi ma a dirla tutta anche gli altri contendenti sono parecchio vicini, specie quelli in lotta per il titolo mondiale con Sam Lowes quarto ed Enea Bastianini sesto. Solo 14° Marco Bezzecchi, che dopo la bella vittoria nel GP d’Europa torna a soffrire nel confronto col compagno di squadra, probabilmente nel momento più sbagliato della stagione.

In testa al turno della Moto3 c’è invece Tony Arbolino, autore del nuovo record della pista per la categoria durante la prima sessione. Il pilota Snipers comanda un terzetto di Honda composto anche da Jaume Masia e Sergio García, mentre concludono la top five Deniz Öncü e Romano Fenati. Lo spagnolo del team Leopard è, per distacco, il contendente al titolo meglio piazzato, poiché Ai Ogura si trova nono, Celestino Vietti 11° e il leader della classifica Albert Arenas addirittura 15°, giusto davanti al compagno Nepa (anche se i distacchi sono comunque molto contenuti).

Ecco i risultati della FP1 e della FP2 MotoGP, l’analisi dei tempi fatti in quest’ultima e la classifica combinata. L’appuntamento è alle 10:00 di domani con l’inizio delle FP3.

Fonte immagine: motogp.com

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