Motomondiale | GP Valencia 2020, sintesi dei warm-up

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 15 Novembre 2020 - 10:59
Tempo di lettura: 4 minuti
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Motomondiale | GP Valencia 2020, sintesi dei warm-up

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In testa al turno Morbidelli, Yamaha 2019 apparentemente migliore della 2020. Difficoltà in casa Suzuki, buon turno per KTM e Ducati.


Si sono da poco conclusi i warm-up del Motomondiale per il Gran Premio della Comunità Valenciana 2020 e, al termine della sessione MotoGP, in testa ritroviamo Franco Morbidelli. Dopo la bella pole position conquistata ieri, l’italo-brasiliano si conferma uno di quelli da tenere d’occhio avendo fatto il miglior tempo anche questa mattina, in 1:31.057. Siamo lontani dalla pole position di ieri o dal miglior giro del 2016 firmato da Jorge Lorenzo, ma le condizioni meteo sono decisamente migliorate rispetto a ieri, perciò si potrà avere una gara totalmente asciutta.

Mentre “Franky” vola sulla M1 2019, c’è del malcontento per i tre piloti restanti del marchio Yamaha. Fabio Quartararo, sulla seconda Yamaha Petronas SRT, è nono alle spalle del capoclassifica Joan Mir, ma anche per lui le prospettive in questo weekend non sono affatto delle migliori; il suo distacco da Morbidelli ammonta a quasi quattro decimi. Ben più lontani Maverick Viñales e Valentino Rossi, con “Top Gun” 12° a sei decimi e “The Doctor” 15° a quasi otto.

Per una Yamaha in difficoltà, c’è una KTM che continua a stupire in positivo. Tutt’e tre le RC16S presenti in pista sono in top ten, capitanate da Pol Espargaró in seconda posizione. In questa seconda gara di Valencia “Polyccio” ha l’opportunità più ghiotta dell’anno per ottenere la sua prima vittoria in MotoGP, mentre Brad Binder, sesto nel WUP, appare molto motivato. Decimo Miguel Oliveira, che dopo aver masticato amaro al sabato potrebbe rifarsi per la domenica.

Terzo posto per Takaaki Nakagami su Honda LCR Idemitsu. La situazione di casa Honda sembra più o meno tornata quelle delle prime tre/quattro gare dell’anno, con il giapponese sempre bravo a fare una differenza notevole rispetto ai compagni di marca: il suo compagno di squadra Crutchlow è solo 18°, poco più avanti rispetto al 20° classificato Stefan Bradl; 14° Álex Márquez, forse non ancora ripresosi del tutto dalla brutta botta alla schiena rimediata nella Q1 di ieri.

Dopo una qualifica così-così, con l’asfalto totalmente asciutto e più caldo è tornata in alto la Ducati, con Jack Miller quarto e Andrea Dovizioso quinto. Le possibilità di “Dovi” di una rimonta dalla 17a posizione per mantenere aperto il titolo sono ridotte al lumicino, ma chissà che non arrivi qualche colpo di scena degno di nota. 11° Francesco Bagnaia sulla seconda Ducati Pramac, poco più avanti a Johann Zarco (13°) e a Danilo Petrucci (17°).

Il warm-up, come già visto più volte quest’anno, rappresenta la piccola parentesi felice del weekend di Aprilia, che vede il proprio pilota di punta Aleix Espargaró in settima posizione. Essendo caduto a Ricardo Tormo 1 è difficile capire cosa ci si potrebbe aspettare dal #41 in gara, mentre Lorenzo Savadori occupa l’ultima posizione con 2”7 di ritardo da Morbidelli.

E’ strano che sia la Suzuki a essere l’ultimo marchio citato, ma questa domenica non è iniziata nel migliore dei modi per il marchio che aveva fatto doppietta sette giorni fa. Joan Mir è sì in top ten, ma solo in ottava posizione e si è mostrato visivamente contrariato per il suo andamento. Non va meglio al compagno Rins, addirittura 16° a fine turno.

Nella Moto2 il miglior tempo è stato ottenuto da Héctor Garzó, unico pilota in mattinata a scendere sotto l’1:34.942. Lo spagnolo parrebbe in grado di lottare per il suo primo successo in carriera, tra questa performance e la prima fila di ieri, ma dovrà fare i conti con Marco Bezzecchi. L’italiano si è spartito, per tutta la sessione, la prima posizione con il #40, rimanendogli a meno di un decimo alla bandiera a scacchi. Terzo Tetsuta Nagashima, mentre gli altri tre contendenti al titolo iridato vivono di fortune alterne: Marini e Bastianini occupano la settima e ottava posizione rispettivamente, mentre Sam Lowes è precipitato in 21a, mostrando anche evidenti dolori al polso destro fasciato dopo l’incidente in FP3. Male anche il poleman Manzi, 18°.

Durante la prima sessione del mattino, quella della Moto3, il miglior tempo è stato ottenuto da Ayumu Sasaki in 1:39.511. E’ stato un ottimo turno di riscaldamento per il team Tech3, quarto con la seconda moto guidata da Deniz Öncü, con in mezzo la coppia italiana Tony Arbolino-Celestino Vietti, distanziata di meno di un decimo da Sasaki. I distacchi, come da prassi qui al Ricardo Tormo, sono risicatissimi e in un decimo troviamo infatti sei piloti, con l’aggiunta degli spagnoli Albert Arenas e Raúl Fernández. Solo 18° con sette decimi di ritardo Ai Ogura, un abisso qui sul kartdromo valenciano.

Qui i risultati del WUP MotoGP e l’analisi dei tempi. Tra poco inizierà invece la gara della classe leggera.

Fonte immagine: sepangracingteam.com

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