Motomondiale | GP Thailandia 2025 – Anteprima di Buriram: info, albo d’oro ed orari televisivi

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 26 Febbraio 2025 - 15:00
Tempo di lettura: 15 minuti
Motomondiale | GP Thailandia 2025 – Anteprima di Buriram: info, albo d’oro ed orari televisivi
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Il Motomondiale 2025 sta per iniziare coi campionati MotoGP, Moto2 e Moto3. Per la prima volta la Thailandia ospita l’apertura.


La pausa invernale delle due ruote su pista sta per terminare completamente. Dopo l’avvio del mondiale SBK in Australia, in questo weekend toccherà al Motomondiale iniziare il proprio 2025, a partire dal GP Thailandia. Per la prima volta, il Paese asiatico ospiterà l’apertura del Circus e delle sue tre classi canoniche, per quello che sarà il primo di ventidue round.

I protagonisti di MotoGP, Moto2 e Moto3 si daranno battaglia sul layout veloce del Chang International Circuit, tappa arrivata in calendario nel 2018 e presente ininterrottamente dal 2022, dopo i due anni d’assenza causati dal Covid-19. I 4.554 metri del tracciato di Buriram presentano lunghi rettilinei intervallati da grandi frenate a moto dritta, le quali possono offrire numerose occasioni di sorpasso.

MotoGP

Le attenzioni maggiori le concentrerà, come al solito, la classe regina. La MotoGP si accinge a cominciare un 2025 ricchissimo di contenuti, al termine di un’annata 2024 in cui si è assistito all’incoronazione di Jorge Martín quale nuovo campione del mondo, al termine di un lungo duello contro Francesco Bagnaia.

“Martinator”, in questo modo, è diventato il primo pilota privato, dell’era quattro tempi, a conquistare il titolo e, dopo aver trionfato con la squadra Pramac Racing, ha fatto armi e bagagli e si è trasferito in Aprilia, accettando una sfida che, per un campione del mondo, non veniva raccolta da oltre ventuno anni, ovvero quella di cambiare marchio dopo esser salito sul trono del mondiale. L’ultimo a farlo era stato Valentino Rossi, col suo storico passaggio in Yamaha ad inizio 2004.

Tuttavia, per vedere Martín a bordo dell’Aprilia in un weekend di gara bisognerà aspettare ancora un po’: l’infortunio rimediato nei test di Sepang ed il successivo incidente patito in allenamento hanno costretto il #1 a rimanere in panchina, almeno per la tappa di Buriram. Il suo posto verrà preso da Lorenzo Savadori, mentre la seconda sella del team di Noale, cambiata anch’essa, sarà occupata da Marco Bezzecchi, voglioso di rivincita dopo un 2024 andato completamente storto.

Gli sguardi, però, per la stragrande maggioranza saranno ammaliati dal team Ducati Corse Lenovo. Nel corso del mercato piloti della passata stagione, la Casa di cui Audi è proprietaria ha compiuto molti cambiamenti ed il più importante di tutti è stato l’ingaggio di Marc Márquez nel team ufficiale, dopo l’anno passato in Gresini Racing.

Il “Cabroncito”, ad un passo dal ritiro nel 2023, ha ritrovato sé stesso ed il piacere di correre nel corso del 2024, tornando alla vittoria e conquistando la top tre in campionato alle spalle dei due contendenti al mondiale. Con queste premesse e alla luce dei test di Buriram dominati, non ci si può che aspettare il #93 in lotta per il titolo, cosa che non accade da sei anni oramai.

Il suo principale antagonista, con tutta probabilità, sarà Francesco Bagnaia. Nel corso del 2024 Pecco è stato per distacco il pilota più vincente della griglia con 11 Gran Premi conquistati ed altre sette affermazioni nelle Sprint, ma gli errori compiuti e qualche episodio sfortunato hanno consegnato a Martín il titolo iridato. Il torinese dovrà dimostrare, nel corso del 2025, di essersi messo alle spalle i passi falsi e di poter massimizzare al 100% ogni situazione, anche perché l’ostacolo che gli si sta parando davanti, Márquez appunto, potrebbe essere ancor più ostico rispetto a quanto non lo sia stato Martín.

Lo squadrone Ducati, tanto dominante nel corso del 2024, ha perso due unità e le Desmosedici in pista saranno sei, tutte nella versione dell’anno precedente a conti fatti dato che anche il team ufficiale, in seguito ai test sul telaio e sul motore, non è sembrato troppo convinto di pensionare la tanto cara GP24. Nel corso del 2025 la squadra factory gioverà giusto di qualche miglioramento aerodinamico e di alcune novità lato sospensioni, ma i mezzi di cui usufruiranno i team VR46 e Gresini saranno praticamente identici.

Col passaggio di Pramac Racing alla concorrenza, la squadra di Valentino Rossi è diventata il nuovo team supportato ufficialmente dalla Casa bolognese ed il pilota che ne gioverà di più è Fabio Di Giannantonio. Il romano è stato confermato dalla squadra giallo fluo dopo il buon 2024 e, nonostante un inverno passato sotto i ferri con una seconda operazione alla spalla sinistra (in seguito all’incidente avvenuto a Sepang durante un’impennata), “Diggia” sarà in azione a Buriram, dove tra l’altro ha corso la propria ultima gara durante la passata stagione.

Il suo nuovo compagno di box sarà Franco Morbidelli, che potrà riutilizzare la Ducati GP24 con cui ha già corso nel team Pramac. “Morbido” è stato pescato dal team legato all’Academy di cui fa parte e, con un ambiente più sereno attorno a sé e dei test svolti senza intoppi, potrebbe puntare a risultati decisamente più interessanti rispetto a quelli del 2024.

Il team di Nadia Padovani, invece, punterà ancora su Álex Márquez (stavolta in qualità di prima guida) e potrà contare sul promosso Fermín Aldeguer. Il fratello di Marc, dopo il confronto quasi impossibile affrontato nel 2024 contro il fratello, sarà l’elemento d’esperienza all’interno della squadra e potrà aiutare Aldeguer a crescere in ottica futura; il murciano, infatti, è tra i talenti più interessanti del Motomondiale attuale e con un sacco di potenziale ancora inespresso, come nel 2024 in cui non è riuscito, nonostante le premesse favorevolissime, a vincere il titolo Moto2.

Parlando di quest’argomento, si può tornare a dare uno sguardo ad Aprilia e al team Trackhouse, che farà correre il campione della classe di mezzo Ai Ogura e Raúl Fernández. Il giapponese ha ottenuto il proprio riscatto nell’annata scorsa dopo la campagna iridata 2022 finita allo scatafascio e, tra i rookie, è stato il più convincente a Buriram nei test. Per quanto riguarda Raúl, egli dovrà far salire le proprie quotazioni per il 2025 sin da subito, dato che molti piloti stanno scalpitando dalle altre classi col sogno della MotoGP.

A concludere il lotto delle realtà europee troviamo KTM. Fino ad un anno fa la Casa di Mattighofen appariva, da fuori, come un’azienda in salute e pronta a far debuttare il proprio talento più interessante nella figura di Pedro Acosta, ma la seconda metà del 2024 ha messo a nudo la situazione altamente precaria del gruppo austriaco, non più condotto da Stefan Pierer ma da Gottfried Neumeister.

Nonostante ciò, nel 2025 KTM si presenta con una line-up probabilmente più competitiva rispetto a quella di dodici mesi fa. Acosta, capace nel suo anno di debutto di far subito rizzare le antenne ai più, è stato promosso nel team ufficiale come da programma e farà coppia con Brad Binder, il quale è riuscito a prevalere su “El Tiburón” per un nonnulla nello scorso campionato.

Il sudafricano, nonostante questo, dovrà puntare a fare dei seri miglioramenti prestazionali in modo da tornare ai livelli del 2023. La squadra Tech3, invece, presenta un potenziale, sulla carta, piuttosto interessante: in sostituzione di Pedro e di Augusto Fernández (quest’ultimo divenuto tester Yamaha) sono arrivati Maverick Viñales ed Enea Bastianini.

“Top Gun” ha concluso quella che è stata la sua miglior stagione con Aprilia delle tre disputate completamente, tornando alla vittoria di un Gran Premio (quello delle Americhe) e assicurandosi anche due Sprint (ancora ad Austin e in Portogallo). Tuttavia, un po’ inaspettatamente, Il #12 ha lasciato il marchio italiano proprio sul più bello, unendosi al team francese.

D’altro canto, Bastianini giunge nel team di Hervé Poncharal per quello che, a conti fatti, sembra un ripiego in tutto e per tutto. Il riminese ha lasciato Ducati in seguito all’assunzione di Márquez nel team Lenovo ed ha firmato un contratto con KTM nella speranza di godere di un supporto factory, ma i recenti sviluppi economico-finanziari non lasceranno molto margine alla Casa per poter fornire materiale di prim’ordine alla squadra satellite. L’inverno della stessa “Bestia” è stato tumultuoso, con l’incidente nel primissimo test avvenuto a Barcellona in cui ha completamente distrutto la RC16 e la separazione dal manager Carlo Pernat, per unirsi ad Enrico Zanarini.

Passando alle giapponesi, la pausa invernale ha dato qualche barlume di speranza ai due marchi nipponici rimasti in MotoGP, ovvero Yamaha ed Honda. Partendo dalla Casa di Iwata, essa è andata incontro al maggior numero di cambiamenti in vista del 2025: il pensionamento di Lin Jarvis dal ruolo di Managing Director e l’arrivo di Paolo Pavesio al suo posto, l’accordo stretto con Pramac Racing e l’arrivo di due nuovi piloti a formare la line-up del box senese. Ma la novità più grande di tutte si sta profilando all’orizzonte, ovvero il passaggio al motore V4 (provato, pare, anche in Malesia a febbraio).

I test di Sepang hanno dato grande fiducia al marchio dei Tre Diapason e al pilota di punta Fabio Quartararo che, durante lo scorso mercato piloti, ha inaspettatamente firmato il rinnovo con Yamaha (grazie anche alla sostanziosa cifra promessagli). “El Diablo” è stato addirittura indicato da Pecco Bagnaia come il primo avversario di Ducati, anche se le successive prove di Buriram sono state meno brillanti.

Il #20 avrà ancora al proprio fianco Álex Rins nel team ufficiale Monster Energy, mentre la squadra Pramac conterà su una line-up tutta nuova comprendente Miguel Oliveira e Jack Miller, quest’ultimo di ritorno nel team di Paolo Campinoti. “Thriller” salirà su una moto dotata di un quattro cilindri in linea per la prima volta e lo stesso farà il portoghese, con entrambi i piloti selezionati anche per la loro conoscenza delle moto V4.

L’ultima della lista è Honda, che quest’anno è andata incontro a molti meno cambiamenti rispetto alla rivale giapponese: Takaaki Nakagami è stato spostato dal ruolo di titolare a quello di tester, mentre dalla Moto2 salirà Somkiat Chantra, primo pilota dell’Asia Talent Cup a raggiungere la sella del team Honda LCR Idemitsu.

Il thailandese non avrà solo l’onore di essere il primo pilota del proprio Paese a correre in MotoGP, ma addirittura di farlo immediatamente davanti ai propri connazionali, come sempre ben disposti ad acclamarlo. Il primo approccio alla MotoGP, tuttavia, non è stato dei più semplici e Chantra è stato costantemente l’ultimo dei debuttanti e l’ultimo degli hondisti nei test.

La squadra LCR sarà completata da Johann Zarco (andato molto bene nel 2024, a dispetto dei mezzi), il quale manterrà la sponsorizzazione Castrol. L’azienda produttrice di lubrificanti colorerà anche le livree rosse del team interno HRC, che dopo trent’anni ha terminato la propria partnership col gruppo Repsol.

Nessun cambiamento all’interno della squadra ufficiale Honda, con Joan Mir ancora nei ranghi di capitano e Luca Marini al suo fianco. La off-season dello spagnolo, tuttavia, è stata incredibilmente buona e persino il #36 si è sbilanciato nel definirla la migliore che abbia mai vissuto da quando è in Honda. La speranza è che i segnali di ripresa visti, specie al Chang International Circuit, non siano solo fumo negli occhi.

Moto2

La classe centrale andrà incontro ad un numero di cambiamenti probabilmente ancora maggiore rispetto alla categoria regina del motorsport, a cominciare dal piano tecnico con l’introduzione di un selettore della marcia per switchare tra la folle e la prima (in modo da evitare i problemi al cambio visti spesso e volentieri in frenata negli ultimi anni) e la modifica del cerchio posteriore, scelto per essere più “accogliente” per gli pneumatici della gamma SC di Pirelli (gommista che è subentrato a Dunlop lo scorso anno).

Con una conoscenza più approfondita degli pneumatici da parte di piloti e team, non si dovrebbe assistere ad un nuovo rimescolamento delle carte eccessivo. Anzi, i valori in campo della Moto2 sembrano piuttosto definiti ed il pilota adocchiato dalla maggioranza come il favorito per il mondiale è Arón Canet, vicecampione del mondo e vincitore del GP Thailandia dello scorso anno.

Il #44 è rimasto nel team Fantic e, con l’apporto della squadra trevigiana, il sogno del titolo sembra più che plausibile per Canet, il quale avrà Barry Baltus come nuovo compagno. Allo stesso tempo il numero degli avversari disposti a scippare la corona al ragazzo tatuato è davvero elevato, a cominciare dallo squadrone Boscoscuro che, nel giro di un anno, è passato dall’avere quattro moto in pista ad averne otto.

Oltre alla squadra ufficiale Speed Up e a MSi QJMotor, anche i team Marc VDS e Yamaha Pramac (quest’ultimo al debutto) hanno puntato sul telaista italiano con protagonisti quali Jake Dixon, Tony Arbolino, Celestino Vietti ed Alonso López, tutti vogliosi di puntare al titolo. Ai blocchi di partenza della Thailandia mancherà Sergio García invece, infortunatosi negli ultimi test svolti a Jerez settimana scorsa; sarà sostituito da Óscar Gutiérrez, pilota di MSi in MotoE.

Anche i compagni di marca di Canet, dotati di telaio Kalex, non faranno sconti allo spagnolo: piloti come Diogo Moreira, Manuel González o Deniz Öncü cercheranno di ritagliarsi il proprio spazio e di brillare in una Moto2 in cui, a prima vista, si potrebbe assistere ad una lotta senza quartiere.

Attenzione straordinaria anche per la classe dei debuttanti, composta da nomi parecchio interessanti. Su tutti il dominatore della Moto3 David Alonso che, dopo un’annata trionfale con 14 trionfi su 20 gare, ha già su di sé gli occhi puntati di chi lo immagina in MotoGP (anche se l’inverno non è stato ottimale per il #80, infortunatosi alla spalla destra un mesetto fa).

Insieme a lui arriveranno, dalla classe leggera, anche Daniel Holgado (sarà insieme ad Alonso nel team CFMoto Aspar), Collin Veijer (KTM Ajo) ed Iván Ortolá (MSi QJMotor), gli altri tre piloti che hanno fatto la differenza nella categoria 250cc quattro tempi. A questi si aggiunge Adrián Huertas, campione mondiale della Supersport passato al paddock dei prototipi.

Moto3

La partenza dei quattro talentuosi piloti che hanno dettato legge nel 2024 lascerà un grosso vuoto di potere nella Moto3, che tutti tenteranno di colmare ma che solo in pochi riusciranno a riempire. La ricerca del possibile nuovo riferimento post-Alonso inizierà da coloro che, nel corso della passata stagione, hanno impressionato pur essendo alle loro primissime esperienze mondiali.

Il primo indiziato è Ángel Piqueras, trasferitosi da Honda a KTM insieme al team MTHelmets-MSi. Dopo aver conquistato la propria prima vittoria a Misano 1, il #36 ha continuato a racimolare risultati fino all’epilogo di campionato ed ora potrebbe avere già tutte le carte in regola per giocarsi il titolo mondiale.

Oltre a lui, un altro debuttante sorprendente è stato Luca Lunetta: insieme al team SIC58, l’italiano ha impressionato dando prova di alcune prestazioni memorabili (su tutte quelle nel ciclo asiatico-oceanico del campionato) e con un anno d’esperienza in più, nonché una Honda NSF250R migliorata (soprattutto nel comparto del motore), le ambizioni iridate potrebbero non essere un miraggio.

I loro principali antagonisti saranno parte della filiera spagnola: David Muñoz, giunto quinto nella classifica piloti dello scorso anno, ha lasciato il team BOE’ Motorsports dopo diverse annate e si è accasato in Intact GP (ora privo del supporto del brand Husqvarna), per un passaggio che, si spera, possa far maturare completamente il #64; il team Leopard, pur perdendo Piqueras, potrà contare su Adrián Fernández e sul neoarrivato David Almansa, rimasto in Honda dopo aver corso il 2024 con Snipers Racing. A completare la lista dei candidati spagnoli alla vittoria finale c’è José Antonio Rueda, desideroso di rifarsi insieme al team Ajo dopo un 2024 con pochi alti e tanti bassi.

Anche la pattuglia italiana sarà ben fornita coi soliti Riccardo Rossi, Nicola Carraro (entrambi con Snipers Racing), Stefano Nepa (SIC58) e Matteo Bertelle (MTA), ma i nomi più interessanti, oltre a Lunetta, sono quelli del debuttante Guido Pini e del rientrante Dennis Foggia: il primo è stato protagonista dell’ultima manovra di mercato a fine 2024 e correrà per Intact GP, mentre il secondo, dopo le due annate fallimentari in Moto2, ha deciso di fare un passo indietro e di tornare nella categoria che gli ha dato più fortune da quando è nel Motomondiale.

Oltre a Pini, gli altri debuttanti degni di nota sono Álvaro Carpe (campione sia nel JuniorGP che nella Red Bull Rookies Cup), Máximo Quiles (protetto di Marc Márquez, ma ancora troppo giovane per correre le prime gare), Marcos Uriarte, Cormac Buchanan e Ruché Moodley. C’è spazio anche per la pattuglia giapponese che, nonostante la perdita di Tatsuki Suzuki (ritiratosi agonisticamente dalle competizioni non avendo trovato spazio in griglia), potrà contare ancora sull’esperto Ryusei Yamanaka e sul talentuoso Taiyo Furusato.

Il fine settimana thailandese si preannuncia con delle temperature incredibilmente calde, con massime di 38° ed un tasso d’umidità del 50%; una prima prova, dunque, che metterà subito alla frusta i piloti. L’apertura di campionato andrà in diretta su Sky Sport sul canale dedito alla MotoGP, mentre gli utenti su TV8 dovranno accontentarsi delle differite della domenica; al sabato, invece, chi possiede solo il digitale terrestre potrà comunque vedere qualifiche e Sprint Race, come negli ultimi due anni. In alternativa c’è il VideoPass ufficiale di MotoGP.com.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.554 m 
Rettilineo principale: 1.000 m 
Curve: 12 (5 a sinistra, 7 a destra) 
Senso: orario 
Record della pista: 1:28.700 (Francesco Bagnaia, Ducati, 2024)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 28 febbraio 2025

03:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
03:50 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
04:45 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
07:15 – PR Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
08:05 – PR Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
09:00 – PR MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)

Sabato 1 marzo 2025

02:40 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
03:25 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
04:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
04:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
05:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
06:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
07:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
07:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
08:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
09:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)

Domenica 2 marzo 2025

04:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
06:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
07:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
09:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
11:05 – Gara Moto3 (TV8)
12:15 – Gara Moto2 (TV8)
14:05 – Gara MotoGP (TV8)

*: in grassetto gli orari in diretta.

Fonti immagini: press.ktm.com, fantic.com, teamaspar.com

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